domenica 17 marzo 2024

Formula E 2024: #4 eprix di Sao Paulo

Nella giornata di sabato 16 marzo si è svolto il quarto eprix della stagione 2023/24 che di fatto si svolge interamente nel 2024, ovvero a Sao Paulo, sullo stesso percorso che viene utilizzato per il carnevale della città. Per la prima volta in questa stagione ho visto la gara integralmente su Canale 20, essendosi svolta in un orario favorevole, ovvero alle 18.00.
Vorrei ricordare innanzi tutto quale sia la line-up del campionato, specie considerato che già da parecchie settimane i motori erano spenti:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

L'eprix di Sao Paulo ha visto Wehrlein scattare dalla pole position davanti a Vandoorne, con Vergne ed Evans a completare la seconda fila, seguiti da Bird, Mortara, Muller, Da Costa, ecc... Segnalo che Gunther è partito ultimo per la sostituzione di componenti e, avendo già finito le sostituzioni "free", ha anche dovuto scontare uno stop and go con il "metodo Pic" una volta iniziata la gara (dove mi rendo conto che chi non seguiva il motorsport una decina d'anni fa potrebbe non capire, ma mi riferisco a Charles Pic che si procacciò per analoghe ragioni una simile penalità - stop and go o drive through prima ancora che iniziasse la gara - per simili ragioni in Formula 1). Secondo i telecronisti italiani, la sua gara sarebbe stata definitivamente rovinata, ricordo chiaramente questa affermazione, e ricordo che non si sono accorti minimamente di lui quando è risalito in top-ten.


La risalita di Gunther in top-ten è stata resa possibile da due safety car. La prima è arrivata di colpo, all'improvviso, senza che si vedesse la ragione per cui c'era, una di quelle situazioni in cui non sai se ci sia stato un incidente talmente grave che le immagini sono censurate, oppure se semplicemente ci sono detriti in pista. Nessuno veniva dato per fermo, quindi la seconda soluzione era di gran lunga la più plausibile. Per fortuna si è rivelata esatta. Frattanto, lo segnalo, in testa alla gara si erano alternati diversi piloti, con posizioni che variavano un po' per attack mode vari, un po', per fortuna, anche per sorpassi. Devo ammettere che, al netto del trovare irritante l'attack mode e il modo in cui funziona, ho apprezzato parecchio tutte le fasi della gara, è stata bella da vedere. In tutto ciò, nel frattempo, c'era Dennis che era risalito abbastanza avanti, rispetto alla posizione di partenza, e andava a insidiare le posizioni che contavano.

La seconda safety car, invece, è arrivata a causa di un incidente di Cassidy, leader della classifica del campionato, che è rimasto tale nonostante il ritiro. Pare che, in seguito a una precedente foratura, sia uscito di strada andando a sbattere contro le barriere. Queste due interruzioni hanno provocato un allungamento della gara, come vuole la prassi della Formula E. Devo ammettere che, tutto sommato, non mi è dispiaciuto, perché ha permesso di vedere una parte di gara maggiore del solito disputata dopo l'esaurimento degli attack mode. C'è stato un ottimo duello tra Bird ed Evans, con quest'ultimo che a poche tornate dalla fine è riuscito a portarsi in testa. Poteva sembrare finita, ma non lo era: Bird ha fatto tutto il possibile per non schiodarsi da dietro la Jaguar e infine, durante l'ultimo giro già inoltrato, ce l'ha fatta, ha compiuto il sorpasso decisivo ed è andato a vincere, in un finale davvero spettacolare.

RISULTATO: Bird, Evans, Rowland, Wehrlein, Dennis, Da Costa, Vergne, Vandoorne, Gunther, Buemi...

Per il prossimo eprix ci sarà meno da aspettare, dato che si svolgerà tra appena due settimane, il 30 marzo in Giappone. Quindi vi do appuntamento a fine mese con le monoposto elettriche.

sabato 16 marzo 2024

I predecessori di Heyer: piloti che hanno disputato abusivamente gran premi in cui non si erano qualificati

Faccio una piccola premessa, ho già parlato, in modo piuttosto approfondito, di tutte queste gare, ma ritengo che ripetersi non faccia mai male, considerando anche come una certa vicenda del motorsport è raccontata spesso come se fosse un episodio unico nella storia della Formula 1. Lo è, per certi versi, ma non lo è per altri. Parlo di "partenza abusiva", fatto accaduto già diverse volte, prima che lo facesse Hans Heyer. Certo, sia chiaro, le modalità messe in opera da Heyer sono state ben più originali rispetto a quelle degli altri, ma tra gli altri ce n'è comunque uno che si è dato piuttosto da fare. Senza nulla togliere alla statistica una sola entry, un DNQ, un DNF e un DSQ, così come senza nulla togliere alla sua strategia per presentarsi in gara senza essere qualificato, credo sia giusto non far cadere nel dimenticatoio le altre faccende culminate o con una squalifica per partenza abusiva, o con una partenza abusiva accertata.

Iniziamo dal 1974 e facciamo una piccola premessa: ai tempi, così come fino a una ventina d'anni dopo, c'erano spesso più entry che posti in griglia. Questi erano di solito 26, ma di fatto potevano esserci variazioni, come 24, 25, di solito 20 a Montecarlo... e in alternativa le cose potevano anche cambiare in corso d'opera perché fare le cose alla cazzum non è una prerogativa dei giorni nostri.
GP della Svezia, vari piloti scandinavi con entry one-off, presunta volontà degli organizzatori di mandarne in griglia anche se non qualificati. È in queste circostanze, non facili da chiarire al giorno d'oggi, perché pare che quanto accaduto sia andato definitivamente perduto, che due piloti non qualificati sarebbero stati mandati in griglia. Erano Leo Kinnunen, pilota della Surtees, e Tim Schenken, della Ensign. Mentre Kinnunen è stato considerato autorizzato a gareggiare, non si può dire lo stesso di Schenken: ha completato la gara, ma risulta in seguito squalificato per partenza abusiva.

Altra premessa: ai tempi poteva accadere che tra i qualificati ci fosse chi non riusciva a presentarsi sulla griglia, o per incidenti nel warm-up della domenica mattina, o per problemi tecnici. Negli Stati Uniti, nello stesso anno (era la gara di Watkins Glen, poi tristemente nota per l'incidente mortale di Helmuth Koinigg), Mario Andretti, ai tempi pilota della Parnelli, è rimasto fermo ed è partito tramite push start, che all'epoca ne decretava la squalifica.
Di fatto un altro pilota sarebbe stato autorizzato a partire, ma talora accadeva che i non qualificati o non avessero una monoposto pronta per la gara, o addirittura che il pilota stesso non fosse più presente sul circuito. Per questa ragione in queste occasioni, occasionalmente poteva accadere che a più squadre venisse segnalato che potevano andare in griglia.
Sembra essere successo proprio questo e che sia il primo dei non qualificati, José Dolhem su Surtees, sia il secondo dei non qualificati, Tim Schenken a bordo di una Lotus, siano stati autorizzati ad andare in griglia. Giusto per complicare un po' le cose, anche lo stesso Andretti è partito come se niente fosse e, a seguito della sua squalifica per push start, la partenza di Dolhem è divenuta di fatto autorizzata. Solo la sua, però, con Schenken che dopo appena sei giri è stato blackflaggato per partenza abusiva.

Finora vi ho raccontato storie soft, di poveri malcapitati che si sono accaparrati lo status di clandestinità in griglia per circostanze caotiche ed errori di comunicazione. Vi direte: questa gente non merita di essere messa sullo stesso piano di Heyer. Forse no, ma sappiate che c'è un soggetto che effettivamente è andato in griglia perché... non sappiamo il perché.
Costui è Haralt Ertl (uno dei piloti che hanno soccorso Niki Lauda al Nurburgring) e l'evento è stato il GP di Francia 1976, in cui era il terzo dei non qualificati a bordo di una Hesketh. In assenza di alcuna ragione logica che giustificasse la sua presenza sulla griglia, è andato in griglia e ha gareggiato partendo ultimo, o almeno ci ha provato, risalendo al penultimo posto dopo avere superato la Ensign di Patrick Nève prima di ritirarsi per un guasto dopo appena quattro giri. Non risulta che, dopo il ritiro, sia mai stato squalificato o sanzionato in alcun modo.

Alcuni anni dopo, alla 1000 km del Nurburgring, Ertl ha addirittura condiviso l'auto con Hans Heyer, famoso per essere partito al volante di una ATS/Penske dalla pitlane al GP di Germania 1977, dopo essersi "nascosto" dietro a commissari e hostess varie per non dare nell'occhio.
Una leggenda metropolitana, raccontata in quasi tutti i video degli youtuber di Formula 1 che parlano di Heyer (è uno degli argomenti più gettonati), che sia stato radiato a vita dalla Formula 1 per questa ragione, ma a parte questa voce di corridoio non trovo alcuna prova concreta di tutto ciò.
Anzi, a giudicare dal fatto che solo un anno prima Ertl ha fatto una cosa simile ed è stato come se nulla fosse mai successo, mi sembra abbastanza improbabile (specie considerato che, prima che Heyer diventasse un argomento gettonato, era abbastanza diffusa l'affermazione che soltato un pilota nella storia, per ben diverse ragioni, fosse stato "radiato" dalla Formula 1 - dove il termine è comunque eccessivo, dato che nel caso di Yuji Ide la Superlicenza gli era stata concessa in deroga ed è stato ritenuto non abbastanza capace per la massima categoria, ma non è mai stato escluso che potesse essergli concessa di nuovo in un ipotetico futuro in cui avesse avuto risultati degni nelle categorie propedeutiche).


EDIT: questo post è uscito ieri sera (15 marzo), ma stamattina ho realizzato che oggi, 16 marzo, Hans Heyer compie proprio oggi 81 anni, quindi ho deciso di spostare data di pubblicazione. Augurissimi! <3



giovedì 14 marzo 2024

Indycar 2024: GP di St.Petersburg

Lo scorso fine settimana è iniziatoil canpionato 2024 di Indycar che, come da buona tradizione, è iniziato a St.Petersburg, in Florida, con sua gara della durata di 100 giri e Newgarden che scattava dalla pole position. Prima di parlare di posizioni, tuttavia, credo sia opportuno un piccolo reminder dei piloti presenti, ventisette in totale:

ANDRETTI: Colton Herta, Kyle Kirkwood, Marcus Ericsson
ARROW MCLAREN: Pato O'Ward, David Malukas (infortunato, sostituito da Callum Ilott), Alexander Rossi
CARPENTER: Christian Rasmussen, Rinus Veekay
COYNE: Jack Harvey, Colin Braun
FOYT: Santino Ferrucci, Sting Ray Robb
GANASSI: Kyffin Simpson, Linus Lundqvist, Scott Dixon, Alex Palou, Marcus Armstrong
JUNCOS: Romain Grosjean, Agustin Canapino
MEYER SHANK: Felix Rosenqvist, Tom Blomqvist
PENSKE: Josef Newgarden, Scott McLaughlan, Will Power
RAHAL LETTERMAN: Graham Rahal, Pietro Fittipaldi, Christian Lundgaard

La gara, che ho visto integralmente grazie a un caricamento "non ufficiale" su youtube trasmessa in diretta, è durata all'incirca due ore ed è stata caratterizzata, come spesso accade, dall'esistenza di due diverse strategie con pitstop window molto diverse.
Dopo una prima safety car per un'uscita di pista di Armstrong, ce n'è stata una seconda quando la vettura di Robb è rimasta ferma. Con la sosta di Newgarden e, in generale, dei piloti sulla sua stessa strategia, si è ritrovato in testa Lundgaard, almeno fino alla sua successiva sosta.
Più avanti, con la seconda fermata e il rimescolamento generale, Newgarden ha allungato su O'Ward secondo, mentre tra una cosa e l'altra perdevamo di vista delle nostre vecchie conoscenze: per esempio Ericsson si era già ritirato da tempo per un guasto, mentre anche Grosjean si è ritirato, dopo avere grosjeanizzato Lundqvist.
Nella parte finale della gara il gap tra Newgarden e O'Ward è calato notevolmente con quest'ultimo decisamente più vicino che in precedenza, ma più lontano da Newgarden di quanto non lo fosse dai suoi diretti inseguitori.

TOP-TEN: Newgarden, O'Ward, McLaughlin, Power, Herta, Palou, Rosenqvist, Rossi, Dixon, Veekay.

Si segnala che un'altra nostra vecchia conoscenza, sempre ammesso che qualcuno si ricordi di lui, ha fatto parlare di sé in positivo. Pietro Fittipaldi, che vari anni fa è stato per un totale di circa due settimane un pilota di Formula 1, è stato il "biggest mover" del giorno, in sintesi è partito 26° e ha concluso al 15° posto, ovvero tra una cosa e l'altra davanti ai compagni di squadra.

mercoledì 13 marzo 2024

Winter Series 2024: Griffin Peebles vince il titolo

Il campionato di Formula Winter Series si è svolto per un totale di quattro fine settimana tra febbraio e marzo, terminando nel weekend passato. Le vetture erano delle Formula 4, e tutti gli eventi si sono svolti in Spagna, con un'ottima partecipazione, dato che erano presenti 30+ vetture al via.

La stagione è iniziata a Jerez de la Frontera, con tre diversi vincitori, tutti e tre dalla pole position: Andres Cardenas, Griffin Peebles e Juan Cota, con i primi due menzionati a podio anche in un'altra occasione oltre alla gara vinta.
La stagione è proseguita al circuito Ricardo Tormo, con Cardenas e Peebles ancora vincitori, dalla pole, delle prime due gare. Peebles era in pole position anche per l'ultima del fine settimana, ma ha chiuso secondo alle spalle di Matheus Ferreira, che ha disputato solo tre eventi su quattro.
Ad Aragon ha fatto il suo esordio Keanu Al Azhari, che ha iniziato con due pole position e una vittoria, classificandosi nella gara seguente secondo alle spalle di Thomas Strauven, che come secondo miglior risultato stagionale ha un ottavo posto nella gara vinta da Al Azhari. Il fine settimana si è concluso con una vittoria dalla pole per James Egozi, presente in soli due eventi della stagione.

Il finale della stagione a Montmelò è iniziato con la cancellazione della prima gara a causa del maltempo, per poi proseguire con due vittorie di Peebles davanti a Cardenas. I due hanno anche chiuso 1/2 nel campionato, mentre in terza posizione in classifica piloti, a una certa distanza dai due, si è classificato Maciej Gladysz.
Gianmarco Pradel ha terminato la stagione in quarta posizione in classifica, precedendo Ferreira, Cota e settimo Al Azhari, nonostante abbia disputato solo due eventi stagionali.
Curiosità: hanno gareggiato in questo campionato, part time, ben tre ragazze della F1 Academy, ovvero Carrie Schreiner, Bianca Bustamante e Lia Block con le prime due ciascuna autrice di un 17° posto come miglior risultato. Anche un'altra ragazza, Ella Lloyd, debuttante dulle monoposto, ha disputato due eventi del campionato.


domenica 10 marzo 2024

Commento al Gran Premio dell'Arabia Saudita 2024

09.03.2024 - Jeddah // ENFANT PRODIGE, CIUCCI RUBATI E ACQUA DI ROSE

Carissimi lettori che per esigenze di trama si fingono all'oscuro del risultato del gran premio, i tempi sono maturi affinché si parli del secondo evento della stagione, quello che è iniziato con un colpo di scena che nessuno di noi si aspettava: un diciottenne debuttante in corso d'opera al volante di una Ferrari. Il ragazzino dalle molteplici pronunce è Ollie Bearman, pronunciato a seconda delle occasioni come Berman, Birman, Barman, ecc... che si era qualificato per partire dalla pole position nella gara di contorno di Formula 2. Poi venerdì mattina qualcuno gli ha detto qualcosa tipo: "senti, bimbo, Sainz sta entrando in sala operatoria per un intervento di appendicite, devi disputare il gran premio al posto suo".
E così Bearbaby è salito in macchina dopo avere saltato le prime due sessioni di prove libere, sbalzato in corso d'opera a guidare una monoposto che non aveva mai provato settata per Sainz, con alle spalle appena un test privato con Ferrari qualche mese fa e due sessioni ufficiali come Friday driver della Haas verso la fine della passata stagione. Sono positivamente impressionata di come tutti questi fattori siano stati tenuti in considerazione dal popolo giudicante e di come il suo essere il primo degli esclusi in Q2 e il classificarsi settimo alla fine della gara siano stati considerati risultati all'altezza della situazione. Lo sono senza ombra di dubbio, ma non avevo l'ardire di pensare che il tifoso medio potesse rendersene conto. Però vi chiedo la cortesia di dimenticarvene subito, tocca fingere di non sapere il risultato finale, le regole sono regole e non le faccio io - in realtà sì, ma nevermind.
Caliamoci nell'atmosfera, immaginiamoci le strade di Jeddah, le sue reti che limitano la visuale e il suo essere un circuito cittadino ma veloce il che di per sé dovrebbe essere contradditorio. Il tracciato è delimitato da strisce color pastello e disegni che ricordano vassoi e piatti di carta, con decorazioni luminose dalle forme che sembrano vagamente ispirate a biscotti e cupcake, un po' come se il circuito fosse un'enorme pasticceria a cielo aperto.
In sintesi: lo scenario luminoso rispecchia i canoni mediorientali che, come i canoni di tutte le altre location ospitanti gran premi in notturna sono qualitativamente superiori, e di gran lunga, a quelli visti qualche mese fa a Las Vegas, con addirittura immagini di Spongebob proiettate sulla sfera luminosa. Oserei dire che anche gli scenari diurni visti ovunque sono superiori a Las Vegas nel 2023, ma stiamo divagando, veniamo alla griglia:

Verstappen - Leclerc
Perez - Alonso
Piastri - Norris
Russell - Hamilton
Tsunoda - Stroll
Bearman - Albon
Magnussen - Ricciardo
Hulkenberg - Bottas
Ocon - Gasly
Sargeant - Zhou

Sono certa di avere sentito osservare con stupore come i cinque esclusi in Q1 siano stati gli stessi della volta scorsa, ma non mi sembra la prima volta che succede, ricordate i tempi di Marussia, Caterham e HRT? E soprattutto, ricordate i tempi, qualche settimana fa, in cui molti insistevano che la Haas non meritasse di stare in Formula 1? Penso che, piaccia o meno il team americano, chi lo dirige/va e i suoi piloti, già un simile giudizio sarebbe stato inappropriato se fosse stato ultimo in linea con i tempi dei penultimi, ma lo è ancora di più alla luce del fatto che non sembra avere alcun tipo di problema a puntare all'accesso in Q2.
Non parlo da sostenitrice della Haas, per i cui risultati non perdo certo il sonno, quanto piuttosto perché vedo nella Haas una realtà in certi momenti problematica, ma che è stata ben lontana dall'essere *sempre* e puntualmente un fanalino di coda.
Detto questo, veniamo alla gara, che è iniziata - ma non per il Pokemon che tutto ciò che ha fatto è stato rientrare ai box dopo un giro - con Verstappino in testa alla gara e pronto per andare a prendersi la sua vittoria numero 56, nonché la nona consecutiva. Il Predestinatohhhh ha replicato che... in realtà non ha replicato affatto, perché sapeva bene di non avere grosse possibilità e, anzi, di doversela vedere con Perez di lì a poco.
Voce fuori campo: "Tunz tunz tunz!!!111!!11!! Non vincerai mai questa gara e tutte le voci fuori campo presenti ti faranno delle pernacchie."
Predestinatohhhh: "Perché devi rompere le scatole proprio a me? Non vedi che Impiastro ha superato il Divino Ferni?"
Voce fuori campo: "NOOOOOHHHHH! Il Divino Ferni non può essere superato così come se niente fosse da un bambino che beve ancora il succo di papaya con il biberon!"
Predestinatohhhh: "Carlito, perché ti spacci per una voce fuori campo?"
Carlito: "Azz, mi hai scoperto."
Predestinatohhhh: "Perché sei tornato nel paddock? Non potevi rimanertene ancora un po' in ospedale?"
Carlito: "Naaaahhhh, io sono fatto per stare qui vicino a te. Quando finisce la gara, se vuoi, possiamo rimboccare le coperte insieme a Bearbaby."
Predestinatohhhh: "Beer baby."
Carlito: "Adesso non allarghiamoci troppo, è Oliver Bearman, non Oliver Kimi Bearman."
Checo: "Io intanto sono secondo e nessuno mi caga. Perché questo commento è diventato improvvisamente un dialogo tra piloti della Ferrari in pista e piloti della Ferrari convalescenti? Non possiamo parlare del fatto che Strollino sta per andare a muro facendo entrare la safety car e andremo tutti a cambiare gomme in branco, a parte quattro piloti a caso, che dimostreranno che abbiamo cambiato gomme che potevano ancora percorrere venti o trenta giri? O piuttosto parlare di come Bearbaby abbia cercato in tutti i modi di superare Tsunoda prima della safety car e ci proverà anche dopo, riuscendoci solo dopo e senza essere inquadrato dalle telecamere?"
Carlito: "Oppure possiamo parlare del fatto che dalla seconda parte della griglia in poi ci siano piloti che fanno a sportellate ma senza spalmarsi contro i muri e che in genere tra quei piloti ci sia Kmag."
Verstappino: "Naaaahhhh, chi se ne frega di Kmag, c'è altro nella vita. Tipo qui c'è un ciuccio! Facciamo che ne lo porto via!"
Carlito: "KoMe oSi???222??2?? Capisco che tu mi abbia rubato numerosi ciucci quando eravamo bambini piccoli che frequentavano l'asilo insieme a Faenza, ma ti sembra normale alla tua età rubare per sfizio il ciuccio di Bearbaby? Ha fatto proprio bene il mio best friend forever Trollando a non fermarsi ai box e andare a caso in testa alla gara. E ha fatto bene anche a trollare i sensori facendo un jump start che per i commissari non esiste."
Norris infatti è rimasto fuori, così come Hamilton, Hulkenberg e Zhou. In poco tempo, Verstappino ha superato Norris, Perez ha superato Hamilton, mentre Leclerc ha passato diversi giri dietro a Norris prima di riuscire a superarlo, mentre per Piastri non c'è stato niente da fare ed è rimasto dietro a Hamilton, dopo alcuni tentativi falliti di sorpasso, fintanto che il Prosciuttello non si è fermato ai box a gara ormai inoltrata.
Bearbaby, che aveva superato Hulkenberg, era stabilmente nono per poi ritrovarsi stabilmente settimo quando Norris e Hamilton sono andati ai box. Frattanto Kmag rallentava tutti quelli che aveva dietro... e Hulk si è costruito un gap per fare la sosta restando davanti a tutti: bel lavoro di squadra tra i Balls Suckers Bros! Kmag si è anche procacciato due diverse penalità per sportellate e track limits vari, ma in qualità di ultimo pilota a pieni giri non ha perso posizioni a fine gara. Il suo compare, invece, è arrivato decimo, conquistando il primo punto stagionale. Solo sette ritirati davanti a lui e sarebbe stato podio!
L'ultimo a rientrare ai box è stato Zhou, e visto che il pitstop è andato male tanto quello di Bottas in Bahrein, forse anziché rientrare in pitlane sarebbe stato meglio scappare in Messico, paese natale di unsafe releasers. Giusto, mi sono dimenticata di dire che in regime di safety car, fermandosi ai box, Checo è stato fatto ripartire mentre sopraggiungeva il Divino Ferni, procacciandosi cinque secondi di penalità, che applicati post-gara non hanno cambiato il risultato.
Prosciuttello: "Ehi, bimbo!"
Bearbaby: "Cosa vuoi?"
Prosciuttello: "Volevo dirti che quando sarai adulto sarai un gran figo! E che ti aiuterò a riprenderti il biberon che ti ha rubato Verstappino!"
Bearbaby: "Aaaawwww."
Prosciuttello: "Ma solo se farai il bravo bambino e andrai subito a letto, come tutti i bambini della tua età, invece di costringere i Leclainz a farti guardare i cartoni animati fino a notte inoltrata."

RISULTATO:
1. Max Verstappen/ Redbull
2. Sergio Perez/ Redbull
3. Charles Leclerc/ Ferrari
4. Oscar Piastri/ McLaren
5. Fernando Alonso/ Aston Martin
6. George Russell/ Mercedes
7. Oliver Bearman/ Ferrari
8. Lando Norris/ McLaren
9. Lewis Hamilton/ Mercedes
10. Nico Hulkenberg/ Haas
11. Alex Albon/ Williams
12. Kevin Magnussen/ Haas
13. Esteban Ocon/ Alpine
14. Logan Sargeant/ Williams
15. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App
16. Daniel Ricciardo/ Visa Cash App
17. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
18. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
Rit. Lance Stroll/ Aston Martin
Rit. Pierre Gasly/ Alpine

sabato 9 marzo 2024

F1 Academy 2024: doppia vittoria per Pin in Arabia Saudita... anzi, no

Il campionato di F1 Academy, gestito da Susie Wolff, alla sua seconda stagione, è orientato a promuovere le ragazze nelle formule minori a ruote scoperte e le vetture sono a livello delle Formula 4. La campionessa della scorsa stagione, Marta Garcia che ha vinto con Prema, si è aggiudicata un volante per il 2024 nella Formula Regional by Alpine, nel quale ha trovato un volante anche Lena Buhler, runner up nella scorsa stagione. La collaborazione con il mondo della Formula 1 è maggiore quest'anno, le gare si svolgono come eventi di contorno dei gran premi di Formula 1 e ciascun team sponsorizza una monoposto. Su quindici presenti, di fatto, abbiamo una vettura con i colori Mercedes, una con i colori Ferrari, una con i colori Redbull, eccetera, con le cinque restanti che hanno altre livree con altri sponsor.
In alcune occasioni ci saranno guest driver e questa è stata una di quelle occasioni, a Jeddah abbiamo visto in pista la pilota di casa, cosa che ha fatto discutere perché ha trentadue anni e "rules are rules!!!111!!!11!!", il che potrebbe avere senso, se non stessimo parlando di una persona che non ha potuto, per legge, divenire pilota fino a ventisei anni, quando è stato cancellato il divieto per le donne del suo paese di guidare auto.
È incredibile come, quando si sente il desiderio di contestare qualcuno, perfino una legge considerata inaccettabile dall'intero mondo occidentale e da una buona parte del mondo non occidentale diventi all'improvviso il male minore. Perdonate il pessimismo, ma la visione dicotomica del mondo sarà ciò che ci farà estinguere. Anche se non so se sia un male, se il mondo fosse in mano ai koala forse le cose andrebbero meglio.
Detto ciò, passiamo oltre. Una delle critiche più feroci rivolte alla F1 Academy nel 2023 era il fatto che molte gare non fossero trasmesse. Non solo sono trasmesse quest'anno, ma sono pure visibili gratis su Youtube. In questo fine settimana si è gareggiato di venerdì e di sabato (solo due gare quest'anno e niente reverse grid), la gara del venerdì era alle 13.10 italiane, me la sono vista mentre ero in pausa pranzo sul telefono. Poi essendo su Youtube chi non le vede live se le può rivedere quando vuole, mossa davvero top, grazie Susie!

LINE-UP:
- ART: Bianca Bustamante (McLaren), Aurelia Nobels, Lia Block (Williams);
- CAMPOS: Chloe Chambers (Haas), Carrie Schreiner (Kick Sauber), Nerea Martì;
- MP MOTORSPORT: Emely De Heus, Hamda Al Qubaisi (Redbull), Amna Al Qubaisi (Visa Cash App);
- PREMA: Tina Hausmann (Aston Martin), Doriane Pin (Mercedes), Maya Weug (Ferrari);
- RODIN: Lola Lovinfosse, Abbi Pulling (Alpine), Jessica Edgar;
- WILDCARD PREMA: Reema Juffali (celebre come prima donna saudita a divenire pilota di automobilismo).

GRIGLIA GARA 1: Pin, Pulling, Weug, Martì, Bustamante, Lovinfosse, Block, Chambers, Nobels, Edgar, Hausmann, Schreiner, Hamda Al Qubaisi, Juffali, Amna Al Qubaisi, De Heus.

Tutto lasciava pensare a una supremazia della ragazza venuta dall'endurance e la Pin non si è smentita. Distacchi abissali rifilati nelle prove libere e nelle qualifiche a quasi tutta la griglia promettevano bene e il fatto che abbia mantenuto la posizione al via ha lasciato senza speranza alcuna Pulling, seconda neanche troppo distante, a dire il vero, in un campionato che fin dalle sue prime fasi sembra avere una gerarchia ben precisa: Pin, Pulling e Weug una spanna sopra a tutte e Pin una spanna sopra a Pulling e Weug.
Dietro era un po' il caos, Bustamante aveva un'interpretazione creativa del tracciato passando più tempo fuori dalle linee che delimitano la carreggiata che non dentro, Block si difendeva discretamente a centro gruppo nonostante l'esperienza pressoché nulla sulle monoposto, le sorelle Al Qubaisi per avere un'esperienza di millemila anni in Formula 4 non stavano facendo esattamente una performance degna di nota... e poi Amna ha anche tamponato Juffali mandandola in testacoda.
Quest'ultima si è rimessa in strada, la maggiore delle Qubaisi ha avuto bisogno di un pitstop, c'è stato un breve intervento della safety car, dopodiché di nuovo Pin che sfuggiva a Pulling che sfuggiva a Weug che sfuggiva al resto della griglia. La gara sembrava avviarsi verso una certa tranquillità, almeno finché uno dei guf-... volevo dire, uno dei telecronisti non l'ha fatto notare ormai a un giro o al massimo due dalla fine. A quel punto Block è finita in testacoda e ha sbattuto il retrotreno contro le barriere, mentre Lovinfosse ha speronato Martì mentre lottavano per il quarto posto.

RISULTATO: Pin, Pulling, Weug, Chambers, Bustamante, Hausmann, Nobels, Lovinfosse, Hamda Al Qubaisi, Schreiner, Juffali, De Heus, Amna Al Qubaisi, Martì, Edgar, Block.

GRIGLIA GARA 2: Pin, Pulling, Weug, Lovinfosse, Martì, Chambers, Hausmann, Nobels, Edgar, Bustamante, Schreiner, Hamda Al Qubaisi, Block, Amna Al Qubaisi, Juffali, De Heus.

Nella gara seguente le cose non sono cambiate, Pin era ancora davanti a tutte, inseguita da Pulling, inseguita da Weug, inseguita da resto della griglia, stavolta in ordine diverso, con Lovinfosse ancora a lottare per le posizioni retrostanti il podio, almeno finché non è finita in testacoda e ha avuto l'illuminante pensiero di girarsi nella giusta direzione alla cazzum, senza preoccuparsi del fatto che qualcuno stesse sopraggiungendo in quella direzione. Ne ha fatto le spese Block, sulla quale ha cozzato, ma soprattutto pare che in quelle circostanze Hausmann abbia danneggiato la vettura venendo costretta a una lunga sosta ai box.
Questa è stata la ragione della prima safety car, mentre ne è entrata un'altra in seguito, dopo che, per evitare la vettura di Schreiner(?) finita in testacoda, Juffali è andata a cozzare contro le barriere, venendo costretta al ritiro. Non era comunque ancora finita, perché dopo il restart abbiamo avuto Nobels tamponata da Amna Al Qubaisi(?) che perdeva pezzi e si è infine ritirata. Intanto Bustamante veniva penalizzata per track limits, segno che le interpretazioni creative non erano permesse, diversamente dalla gara precedente, mentre anche Block si procacciava penalità varie per i motivi più disper-... volevo dire per i motivi più disparati.

Il finale è stato trashissimo: Pin è passata sotto la bandiera a scacchi senza rendersi conto di essere passata sotto la bandiera a scacchi! Di fatto ha continuato a spingere e ha pure chiesto alla radio quanti giri mancavano. Nessuno le ha risposto, erano tutti impegnati nei festeggiamenti. I commissari non hanno dato alcuna segnalazione, almeno finché la direzione gara non ha deciso di esporre bandiera rossa per segnalarle che doveva rallentare e fermarsi al parc fermé! A quel punto è seguita conversazione via radio in cui la Iron Dame si lamentava di non essere stata avvertita... perché dopotutto, partecipava a una gara di mezz'ora, cosa poteva saperne lei che dopo mezz'ora finiva invece di durare sei, dodici o ventiquattro ore come fosse una gara di endurance!
Purtroppo questo finale trash è stato piuttosto costoso, a causa di una penalità di venti secondi, ha perso la vittoria scivolando al nono posto, nonché la leadership della classifica a vantaggio di Pulling, che ha ereditato la vittoria.

RISULTATO: Pulling, Weug, Martì, Edgar, Amna Al Qubaisi, Hamda Al Qubaisi, Bustamante, Schreiner, Pin, Chambers, Block, De Heus, Hausmann.



venerdì 8 marzo 2024

Ollie Bearman e i suoi predecessori: i piloti nati in giorni in cui si svolsero dei gran premi

Ogni anno ci sono 365 giorni e ventiquattro gran premi, il che fa più o meno una probabilità su quindici di nascere nel giorno in cui si svolge una gara di Formula 1. Era circa una probabilità su ventitré quando i gran premi erano sedici all'anno, addirittura una su cinquantadue quando i gran premi erano appena sette. Eppure non è impossibile nascere in race day, e lo dico per esperienza personale, dato che sono nata il giorno in cui si è svolto il GP del Messico 1988 (con tanto di Indy 500, ma quella appartiene a un'altra giurisdizione), peraltro una delle gare più noiose che abbia mai visto, il che non è esattamente un complimento dato che mi sono vista praticamente ogni gara degli ultimi quarantacinque anni, escluse solo quelle irreperibili.
Io però non faccio testo, sono una semplice impiegata che nel tempo libero si diletta a scrivere su un blog e tutto ciò che guido è una Panda del 2012, o a esagerare la Punto dei miei genitori. Parliamo piuttosto di piloti: gente nata il giorno in cui si svolse un gran premio, che poi ha disputato qualche gran premio. O anche due centinaia, specie negli old gold days. Questo argomento lo trovo affascinante, ma è ancora più affascinante parlarne oggi, in occasione del debutto di Ollie Bearman, che fa parte di questa ristretta cerchia.
Ho scelto di elencare i dieci piloti in questione - non è una top-ten, sono proprio dieci di numero - in ordine di debutto, che in un caso non corrisponde all'ordine di nascita. Quindi partiamo dai vecchi tempi e andiamo a scoprire chi sono i dieci piloti in questione.

1) NELSON PIQUET - 17 agosto 1952 // GP Olanda: la prima volta che abbiamo avuto in griglia un pilota nato in un giorno in cui era stato disputato un gran premio di Formula 1 è stato il GP di Germania 1978, al volante della Ensign, prima di disputare i gran premi seguenti al volante di una McLaren non ufficiale e poi passare in Brabham fino a fine stagione. Rimasto in Brabham fino al 1985, Piquet ha vinto i mondiali 1981 e 1983, dopodichè, passato alla Williams, ha vinto il mondiale 1987 passando subito dopo in Lotus, prima di chiudere la carriera in Benetton nel 1991. Al giorno d'oggi fa parlare per le sue sparate e non certo per meriti sportivi, oltre che perché sua figlia è fidanzata con Max Verstappen, cosa su cui torneremo più avanti.

2) ANDREA DE CESARIS - 31 maggio 1959 // GP Olanda: esordito in Canada nel 1980 all'Alfa Romeo, al momento del suo arrivo erano ben due i piloti nati in race day e lo sono rimasti a lungo, dato che Piquet e De Cesaris hanno gareggiato in linea di massima nello stesso periodo storico. Passato in McLaren, è in seguito tornato in Alfa Romeo, per poi passare in Ligier, Minardi, Brabham, Rial, Scuderia Italia, Jordan e Tyrrell, essenzialmente ha girato quasi tutta la griglia, specie la parte medio-bassa. Rimasto senza volante alla fine del 1993, è tornato brevemente in Formula 1 nel 1994 in Jordan per sostituire Eddie Irvine a seguito di una squalifica e poi per diverse gare in Sauber al posto del gravemente infortunato Karl Wendlinger. È il pilota con più presenze senza vittorie ma, a meno che Nico Hulkenberg non si ritiri con effetto immediato, perderà a breve questo record. Al GP del Sudafrica 1983 - che curiosamente ci farà di nuovo visita - è salito sul podio insieme a Piquet: due piloti nati in race day sullo stesso podio, fatto accaduto un'unica volta nella storia.

3) RICCARDO PALETTI - 15 giugno 1958 // GP Belgio: pilota dalla breve e sventurata carriera in Osella, ha debuttato nel 1982 con diverse mancate qualificazioni prima di approdare finalmente sulla griglia di partenza al GP di San Marino. Dopo altre non qualificazioni e una mancata partenza a Detroit, la sua seconda gara è stata il GP del Canada, nel quale sfortunatamente ha perso la vita in un incidente avvenuto nella prima partenza della gara. Il trio Piquet/ De Cesaris/ Paletti è stato il primo trio di piloti nati in race day a gareggiare in Formula 1 contemporaneamente.

4) ALESSANDRO ZANARDI - 23 ottobre 1966 // GP Messico: dobbiamo andare al 1991 per trovare il successivo debutto di un pilota nato in race day, per l'esattezza al GP di Spagna con la Jordan. Nella stagione seguente Zanardi ha gareggiato sporadicamente in Minardi per poi passare nel 1993 in Lotus, dove è rimasto fino a un infortunio al GP del Belgio. Nella stagione seguente è stato chiamato a sostituire, sempre in Lotus, l'infortunato Pedro Lamy, fino alla fine della stagione. Dopo avere vinto due titoli in Indycar è tornato per una sola stagione in Formula 1 nel 1999 con la Williams, dove purtroppo non ha replicato i successi d'oltreoceano.

5) JOS VERSTAPPEN - 4 marzo 1972 // GP Sudafrica: si passa al GP del Brasile 1994 per il successivo debutto di un pilota nato in race day. Più avanti nella stagione il trio De Cesaris/ Zanardi/ Verstappen, peraltro, sarebbe stato presente contemporaneamente nel mondiale di Formula 1. Verstappen Sr ha iniziato in Benetton, dove ha conquistato due terzi posti, prima di passare in una lunga seriw di scuderie negli anni a seguire: Simtek, Footwork, Tyrrell, Stewart, Arrows e Minardi, quest'ultima nel 2003, ultimo anno della sua carriera. Max Verstappen e Kelly Piquet sono l'unica coppia composta da figli di piloti nati in race day. Segnalo inoltre che Nelson Piquet e Jos Verstappen sono gli unici due parenti acquisiti a trovarsi entrambi in questa "cerchia" e che sono nati ciascuno nel giorno in cui si correva "a casa" dell'altro.

6) GIORGIO PANTANO - 4 febbraio 1979 // GP Brasile: pilota dalla carriera piuttosto breve in Formula 1, ha disputato il mondiale 2004 esordendo in Australia con la Jordan, venendo occasionalmente sostituito da Timo Glock e appiedato prima del termine della stagione. È uno dei pochi piloti che hanno gareggiato in GP2 dopo essere stati in Formula 1 e ci ha anche vinto il titolo nel 2008, battendo Bruno Senna... che, incredibile colpo di scena (cit.), ritroviamo al prossimo punto.

7) BRUNO SENNA - 15 ottobre 1983 // GP Sudafrica 1983 (avevo detto che ne avremmo riparlato): se ci fosse una speciale classifica dei predestinatihhhh della nascita in race day, non ci sono dubbi su chi si aggiudicherebbe questa carica. Nato nel giorno in cui De Cesaris e Piquet hanno fatto 2/3 regalandoci una coppia di piloti nati in race day sul podio e battuto da Pantano nato in race day nella GP2, non poteva fare altro che diventare lui stesso pilota di Formula 1 nato in race day! Avendo debuttato nel 2010 con la HRT quando un anno prima era stato in lizza per un posto in Honda divenuta Brawn GP se ne sarà pentito subito, ma queste sono sottigliezze. Ha disputato in seguito alcuni gran premi con la Lotus/Renault nel 2011 e un anno più tardi ha gareggiato con la Williams.

8) SERGEY SIROTKIN - 27 agosto 1995 // GP Belgio: ci siamo lasciati con la Williams e ritorniamo alla Williams, per la quale ha disputato la sua unica stagione nel 2018, classificandosi ultimo nel mondiale piloti nonostante un punto conquistato in corso d'opera.

9) ZHOU GUANYU - 30 maggio 1999 // GP Spagna: fino a questo fine settimana l'ultimo "acquisto" nato in race day è stato il pilota dell'Alfa Romeo/ Kick... sì, in parole povere la Sauber, giusto per fare chiarezza. Presente in Formula 1 dal 2022, è al momento alla sua terza stagione e fino a oggi la sua strada non si era mai incrociata con quella di un altro pilota nato in race day.

10) OLIVER BEARMAN - 8 maggio 2005 // GP Spagna: pilota di Formula 2 con Prema, ieri si era qualificato per partire dalla pole position per la feature race che si svolgerà domani. Non è accaduto, o per meglio dire, non accadrà: Bearman non sta prendendo parte al resto del fine settimana di Formula 2, in quanto chiamato stamattina a sostituire Carlos Sainz, ricoverato in ospedale per un intervento di appendicite. La chiamata all'ultimo momento, l'occasione della vita: il diciottenne classe 2005 - mi fa davvero uno strano effetto scriverlo, penso che i capelli bianchi mi si siano triplicati in un momento - fa il proprio esordio al volante di una Ferrari. E lo fa con stile, dato che con Zhou va a comporre un duo di piloti nati in race day! In più, al GP di Spagna 2005, disputato il giorno della sua nascita, prendeva parte Fernando Alonso: Bearman è il primo pilota nato in race day a gareggiare contro un pilota che gareggiava il giorno stesso della sua nascita!