martedì 3 gennaio 2012

Gran Premio d'Australia 2010

All'epoca in cui scrivevo commenti da divulgare soltanto in forma privata alla mia amica E., lettrice di fiducia dei miei commenti ai gran premi prima che io iniziassi a pubblicarli in internet, una volta mi è venuta anche l'idea di scrivere un commento in versi. E' stato dopo il GP d'Australia 2010.

Commento al gran premio d’Australia: 28 Marzo 2010
Non ho ragione di essere annoiata,
l'epoca della Formula 1 è iniziata
sono passate ormai due settimane
e la felicità degli appassionati permane,
per giunta ci sono novità insperate:
non siamo più in epoca di pagliacciate,
non si parla di polverine e regolamenti,
avviene tutto senza sconvolgimenti,
sono spariti ormai tutti gli intoppi,
nessuno scambia fotocopie e floppy,
nessuno manda email a De La Rosa,
o almeno non ci tocca come cosa,
nessuno insulta i fisioterapisti,
stiamo ottenendo risultati mai visti.
Lisa Dennis non abbraccia più il marito
che di piangere ha ormai finito,
sono passati anni da quel giorno,
Lisa se n'è andata senza più ritorno.
Anche Ron ormai se n'è andato,
ha abbandonato e non è più tornato,
ma è sparito per sempre il colore
quando è sparito anche Briatore.
Adesso il nostro Flavio non c'è
nessuno sembra mai chiedersi perché,
ormai è stato chiuso da tempo nel passato,
passato che fa curiosamente rima con Sato!
è a lui che ho detto "mi mancherai"
rivoglio in pista il piccolo samurai.
Sento la mancanza della sua presenza,
avrebbe superato tutti in partenza,
tutti si sarebbero piegati al suo assalto,
l'avrei visto sul podio, sul gradino più alto,
avrebbe mostrato in modo plateale
una splendida cresta laterale.
Forse mi sbaglio, ho le idee confuse,
mi concentro a stento con le luci soffuse
emanate da una cresta raggiante
sepolta in un tempo così distante.
Possibile che chi portava un crestone
abbia deciso di diventare capellone?
Ormai non è tempo per questo discorso,
la storia ha purtroppo fatto il suo corso,
dove sono i capelli così sublimi
di quell'uomo imbalsamato che è Kimi?
Li cerco per innumerevoli paesaggi
poi mi ricordo dei suoi tatuaggi,
e mi consolo pensando a un obbrobrio
se non riesco a immaginare lui sobrio
da quando è sparita la brillante favilla
del pilota che si credeva un gorilla.
Oh, Kimi, you're the only one I miss,
ti avranno forse strangolato i Kiss?
senza la tua chioma tutto è opaco,
se non lo capisci è perché sei ubriaco,
torna almeno a lasciarci un saluto
oppure dimostraci che sei non muto,
mostraci una cresta di intensa bellezza
che ci lasci in stato di ebbrezza.
Tra creste con ciuffi in allegato,
manca anche un connazionale di Sato,
insomma, esprimendomi in rima
noto anche che manca Nakajima.
Manca la sua camminata barcollante
così come la sua chioma elegante,
nel mondo di Dragon Ball è tornato,
è sparito da questo campionato.
Altro eroe dalle doti incomprese
è senza dubbio il capellone francese,
senza Grosjean, è lecito domandarsi
chi riuscirà quest'anno a incidentarsi
con una frequenza così costante
da essere considerato eclatante.
Dato che è tempo di nostalgia
di qualcun altro manca la magia,
da quando a piedi l'hanno lasciato
non si è più visto nessun gran risultato,
del resto era idolo, non siamo ignari
del potere di Fisichella in Ferrari,
senza dubbio potrei azzardare
che è stato eclatante ed esemplare,
di certo il migliore di ogni era...
sì, certo, come no, aspetta e spera,
ma quale eclatante ed esemplare,
in Ferrari è stato ad arrancare!
Un altro pilota purtroppo assente
è l'unico che è perlomeno attraente,
di chi parlo?, lo chiedono a milioni
otto in fascino, quattro in prestazioni,
almeno un sei gli viene di media,
Singapore fu la sua commedia.
Purtroppo non è tempo per tutto questo
ormai svanito come tutto il resto,
i minuti scorrono, non ci si fa niente
per cui torniamo a pensare al presente.
Quest'epoca sarebbe davvero bella
se tornassero in pista Ralf e Mascella,
i miei pensieri sono gli stessi, e poi:
Heidfeld avrà comprato dei rasoi?
sarà davvero difficile scoprire
se la sua barba potrà mai svanire!
Manca Davidson, eroe disperso
con i sosia Klien e Speed si è perso
probabilmente svanito tra gli ignoti
come Winkelhock, Wurz e altri piloti,
adesso tutto ricomincerà da qui
senza Albers, Ide e Montagny
e mentre il buio della notte m'ingoia
inizio a sentire la mancanza di Montoya.
In questa stagione manca tanta gente
ma qualcuno dopo secoli è presente,
nessuno se lo aspettava davvero
ma è ritornato Pedro, un torero,
e da un'epoca ugualmente distante
il motociclista dal collo dolorante,
mentre dopo una notizia durata un anno
Villeneuve non è rientrato, che danno!
ero impaziente di poterlo rivedere...
scherzo, ovunque sia può rimanere!
Infine, tra diverse scuderie sparsi
sono arrivati dei debuttanti scarsi,
e con un impercettibile sospiro
ci chiediamo tutti: dopo il primo giro
vedremo in pista oppure fuori
colui che dell'India veste i colori?
In questo verso sono stata una frana,
non intendo una vettura indiana,
dicevo invece the Indian-Yamamoto,
ovvero Chandok, ormai è noto.
Ma dopo questo mio lungo proemio
veniamo dunque al commento al gran premio.

Mentre la pioggia dal cielo si scaglia
soltanto un dubbio ancora ci attanaglia:
ce la farà l'alto australiano Mark
a vincere a casa sua all'Albert Park?
La pioggia non fa che scendere al venerdì,
miglior tempo di Hamilton, è così
come sperava un suo parente stretto,
ovvero Ron, ex team manager perfetto.
Le Mclaren vanno alla grande
e il problema Ferrari si espande,
ultimi tempi per i due rossi alfieri,
tempi difficili per bambini e toreri.
Al sabato, alle sette in Italia,
iniziano le qualifiche in Australia,
sotto un cielo di non so che colori
alla grande sono andati i rossi tori,
è ora ecco questo mio urlo istantaneo:
in pole position c'è il mio coetaneo!
Sebastian l'eroe, Sebastian il grande,
il suo potere velocemente si espande.
La strada è buia, the way is dark,
meno esaltante lo spilungone Mark,
nel più totale e generale sgomento
non azzecca il miglior piazzamento.
"Tutto questo non è possibile,
credevo di essere imbattibile,
e per vendicarmi di questa svista
butterò i miei avversari fuori pista,
del resto è la mia specialità,
vedrete, nessuno si salverà."
Webber risulta secondo nella sfida
e poi l'altro ingrediente della corrida
terzo Nando, il mito dei ferraristi
e a quanto pare anche dei giornalisti,
lo definivano falso, lo chiamavano spia,
a me sembrano attuali sintomi di follia
ora che lo esaltano a uno dei salvatori
delle quattro ruote, del mondo dei motori.
Al quarto posto Button sorprende,
finalmente il paracarro ancora risplende,
lui espressamente si ritiene il migliore
ma non otteneva un buon risultato da ore,
anzi, in realtà intendevo da mesi,
chissà se i suoi fan ne sono usciti illesi.
"Chi si permette di dire questo?
la colpa era tutta del contesto,
non ho potuto farci niente,
non può esservi indifferente
che il mio rivale nella scorsa stagione
fosse un pilota di grande eccezione,
un fenomeno di grande rilievo
che anch'io a fatica battevo,
ora è primavera dopo l'inverno,
avevo a che fare con il secondo eterno."
Dietro di lui ci lascia senza fiato
colui che aveva un sopracciglio spaccato,
colui che con il sole e con la luna
fu perseguitato da un'eccellente sfortuna,
Purtroppo la sua quinta posizione
ha deluso molti fan d'eccezione,
ha provocato lacrime di dolore
al suo concittadino, il gufo premonitore:
"Mi sto chiedendo che cosa dice
l'inimitabile e unica autrice,
sa benissimo chi è colui per cui tifo
e la Formula 1 ormai mi fa schifo
da quando Grosjean più non corre,
solo lui si sapeva imporre."
Tra passeri e castori, andiamo avanti,
dalla fine siamo ancora distanti:
Rosberg al sesto posto di nuovo si schiera
e dietro ha due nonni con la dentiera...
Anzi no, mi sono sbagliata sul più bello,
si tratta di Schumacher e Barrichello.
Tra i due, guarda un po' che strano,
a stare dietro è proprio il brasiliano
che quest'anno si è vestito di blu
e che un titolo non lo vincerà mai più.
Anche per Michael si prospetta tale sorte,
non lo dicono certo voci distorte,
ma lo sanno anche i paracarri
che c'è una differenza tra lui e Barry,
Rubens arrivava secondo con costanza,
l'altro di titoli ne ha vinti in abbondanza
ma come sostengono alcune persone
nel novantasette ha perso da cogl...... BEEP! (censura)
Della top ten si chiude la lista
con Kubica e con il mitico pianista,
anche la volta scorsa lì si trovavano
ma in partenza subito si incidentarono.
Fuori top ten, senza alcun appiglio
colui che di Ron Dennis è nipote e figlio,
c'è un grande e intenso sconvolgimento
nell'aria, nell'asfalto e pure nel vento.
"Non è possibile, io sono un mito,
vi chiederete dove sono finito.
Questo posto non può essere mio,
concorda mio nonno e pure mio zio",
"Luigino caro, ti do un consiglio,
ricordati che sei anche mio figlio,
ti sembrerà una lamentela,
ma un altro grado di parentela
avresti dovuto affrettarti a indicare,
tienilo in mente per cominciare
e siccome sei il più forte
domani avrai un'altra sorte",
"Hai ragione, Ron mio caro,
oggi con me il caso era avaro,
alla grande mi riprenderò
e il torero Nando distruggerò",
"Finalmente qualcosa di intelligente,
non resterò di certo indifferente
e sarai forse più utile tu
delle mie bamboline vudù
che raffigurano l'intralciante torero
che di punti ne otterrà zero
per il resto della stagione
e in anticipo andrà in pensione".
Lewis è indietro come i meloni
dentro a Ron esplodono fulmini e tuoni,
da ogni finestra si spezza il vetro,
com'è possibile che sia così indietro?
pare che l'undicesimo tempo gli spetti,
con dietro Buemi e poi Liuzzi coi baffetti
ed ecco dopo una non sorprendente cosa,
successivamente troviamo De La Rosa,
Hulkenberg, Kobayashi e Alguersuari
che a differenza di altri sette avversari
sono arrivati alla seconda sessione
dando ai loro fan soddisfazione.
Al punto dolente ora siamo,
chi è uscito subito esaminiamo:
è Petrov il primo degli esclusi
dopodiché nuovi team ancora delusi,
ma in attesa che arrivi l'estate
ci delizieranno preziose risate,
quelle di Heikki il diciannovesimo
mentre Trulli è addirittura ventesimo,
come diventerà campione del mondo?
se me chiedono neanche rispondo.
In attesa di gomme da logorare
dietro di lui c'è Glock ad annaspare,
chi c'è dopo lo sanno anche i sassi,
naturalmente il fenomeno Di Grassi.
"Pensavo che qualcosa avresti logorato,
senza fatica ti avrei superato,
delle tue gomme la fine vedevo,
non è certo andata come credevo",
"Le gomme non le logoro da anni,
non ho intenzione di fare dei danni,
non ti resta che stare a guardare
o se preferisci andare a zappare",
"Non ho intenzione di fare il contadino,
piuttosto vado in vacanza a Portofino",
"Ma vattene pure in Brasile o in Spagna,
ma ti vedrei a lavorare in campagna!"
Resta solo l'ultima fila da svelare,
dove la Hispania finalmente compare,
con le loro vetture da sfigati doc
chiudono ultimi Senna e Chandok,
The New Yamamoto, l'indiano,
il suo ultimo posto per nulla strano.
"Ah ah ah, è un'ottima prestazione
essere in penultima posizione,
dalle risate sto perfino svenendo,
e di certo non mi arrendo,
Kovalainen è quello da sfidare,
sarò io il più raggiante e solare",
"Un dubbio in mente mi è balenato,
come Karthikeyan sarò dimenticato?
Lo troverei davvero irriverente,
sono l'idolo di molta gente,
di sostenitori ne ho davvero a milioni,
e si rivelano degli eccellenti cogl...BEEP! (censura)
dato che fino a oggi hanno pensato
che otterrò un buon risultato".
Ma ora vediamo di proseguire,
ci sono tante altre cose da capire,
ormai ne conosciamo un'ampia gamma
ma ora un'altra polemica infiamma
in questa ridente australiana occasione
pronta a regalarcene una versione:
nonno Michael con soddisfazione zero
dice che è stato rallentato dal torero,
ma non c'è nulla di cui essere tristi,
non sono coinvolti fisioterapisti,
stranamente non servono diverse ore
per lasciare intatto il posto d'onore
dello spagnolo eroe di molta gente
che non si ricorda proprio niente
di tutto quello che diceva in passato
e degli accidenti che gli ha mandato
all'epoca in cui non abbatteva tori
ma era un componente della spy-story.
I ferraristi hanno poca memoria,
questo è ormai già passato alla storia,
e per sentire la frase "impara, impara"
è necessario aspettare la gara,
anzi, no, al Nürburgring non siamo,
e come vanno le cose tra poco scopriamo.

In una terra lontana e distante
l'orario di gara non è entusiasmante,
per non dormire soltanto quattro ore
interviene in mio aiuto il videoregistratore,
la gara vedo quando il lunedì si scatena,
ne vale davvero, questa volta, la pena.
Se in Bahrein non si è visto niente
in Australia c'è una gara eccellente,
incidenti, safety car, sorpassi e ritiri
proprio a partire dai primi giri.
Piove quando, non ne discuto,
tutti aspettavano un cordiale saluto,
ma Mazzoni incredibilmente
cambia la formula ricorrente,
"buona domenica ai telespettatori",
Trulli ha evidenti problemi in vettura,
non partirà nemmeno, "che rottura"
pensano gli accaniti sostenitori
attratti dai suoi italiani colori,
se ci fosse stato non c'era storia,
avrebbe ottenuto l'ennesima vittoria!
Una notizia che mi ha sconvolta
è che è lì presente John Travolta
e non solo per gironzolare
la bandiera a scacchi deve sventolare
e per questo è stato intervistato,
fiducioso per Webber si è dimostrato,
in realtà fiducia tanti gli davano,
era chiaro che si sbagliavano.
Mentre una lieve pioggia cade
ognuno pensa a ciò che accade,
scatta la gara, tutto sembra perfetto,
ne scavalca tre in partenza il moretto,
è secondo dietro al mio coetaneo
ma dietro è subito il caos istantaneo:
davanti a stuoli di genti sconcertate
tra Button e Alonso ci sono ruotate,
in testacoda finisce lo spagnolo
e si vede, per il momento senza ruolo
una vettura dagli argentei colori
che rischia anch'essa di finire fuori.
"Sono illuminato dalle stelle
e penso che ne vedrete delle belle,
ma la costellazione del Gran Carro
mi dice che sono un paracarro,
ora ho impattato contro qualcosa,
sarà la Sauber di De La Rosa?",
"Niente affatto, sono l'altro torero,
immaginazione ne hai proprio zero,
a causa di una banale distrazione
di una Mercedes trascino l'alettone,
prima in testacoda sono finito,
dì un po', sei per caso bollito?",
"Restituitemi la mia ala anteriore,
se no starò nelle retrovie per ore,
non riesco a rimanere in pista,
era meglio fare l'antennista!"
Al momento Vettel è al comando,
Massa e Webber stanno arrivando,
ma dietro è di nuovo caos imminente,
Buemi è fuori, è davvero evidente,
la sua Toro Rosso è fuori pista,
Hulkenberg si aggiunge alla lista,
i due hanno avuto un aggancio
con una Sauber trampolino di lancio,
Nicolas ha travolto il samurai,
i tre ritirati come non mai.
Ma mentre dietro vanno alla deriva,
la storia davanti come finiva?
quella vettura dall'argenteo colore
non aveva più l'ala anteriore
e tramite la radio un ingegnere
parlava con l'antennista giardiniere,
"box, box, box, box", ha ripetuto
lasciandomi con un dubbio insoluto,
perché lo staff con grande intelligenza
non notava che l'incidente in partenza
una Mercedes aveva coinvolto?
questo dubbio non l'ho risolto,
ma finalmente, tra grandi emozioni
dopo tutti l'ha notato Mazzoni.
La safety car per quattro giri
ha cancellato tutti i sospiri,
ma sapevamo con grande precisione
che con dispiacere di molte persone
era in fondo il torero della Ferrari
con davanti molti avversari
ma a rendere tutti meno tristi,
e per tutti intendo i ferraristi,
ultimo in assoluto era l'idolo passato
ora in Mercedes e da loro criticato.
La safety car esce al quinto giro
e lo schermo del televisore ammiro
subito Webber e Kubica infiammati
in lotta per il terzo posto impegnati
e staccati di molto più di un centesimo
Lucas e Michael per il diciassettesimo,
Hamilton passa Button, è sesto,
al momento sembra manifesto
un eccellente e superiore potere
ma del resto tutto è da vedere,
Mark riprende le cose in mano,
è secondo ormai l'australiano,
su Felipe ha compiuto un sorpasso
e la gara è sempre più uno spasso.
Seguono Robert, Nico e Luigi,
in questi scenari non troppo grigi,
Sutil sembra il tempio della velocità,
chissà poi che risultati avrà.
Jenson è ai box due giri dopo
montare le slick è il suo scopo,
sembra ancora una scelta azzardata
ma si rivelerà più tardi azzeccata,
finisce tra all'erba tornando in pista
ma tutto va bene dopo questa svista,
intanto nelle retrovie si ritrova
Schumacher che sorpassa Kova,
Alonso è una scheggia, fa tempi perfetti,
supera il pilota della Force coi baffetti
e mentre si sconvolgono i miei neuroni
Sutil perde diverse posizioni,
mi chiedo se per caso ha problemi
in questa gara fuori dagli schemi.
Al nono giro ha smesso di piovere,
le gomme intermedie bisogna rimuovere,
nella pit-lane rientrano tutti,
a parte pochi, ne vedremo i frutti.
Le due Red Bull restano sul tracciato
mentre mi viene da rimpiangere Sato,
anche Liuzzi, Alguersuari e il pianista
al momento rimangono in pista,
Sebastian e Tonio rimandano di poco
e per il momento rimangono in gioco,
in una gara che non è fiori e rose
al box Mercedes complicano le cose,
una vettura grigia argentata
si ritrova alquanto imbottigliata
e poi si rigetta nel vortice ignoto
il genio incompreso delle moto.
Button riprende finalmente potere,
superando Kubica lo fa vedere
e quando una Renault si ritira
una gaffe di Mazzoni si ammira:
è Petrov il pilota finito fuori
e il telecronista confonde il colori,
con una frase davvero da sballo
riconosce Kubica dal casco giallo,
l'errore si rivela essere grosso:
il ritirato in realtà ha il casco rosso!
Hamilton con una manovra azzeccata
supera Mark all'undicesima tornata,
"arrenditi, ridicolo spilungone,
è per me che arde ogni emozione,
non ti resta che rassegnarti,
la Red Bull finirà per scaricarti,
credi forse di non avere rivali?"
"Lo sai, Red Bull mi ha messo le ali,
credo che vincerò il campionato,
in questa stagione mi sento rinato
e in questo clima di caos perenne
mi sento come un diciannovenne",
"Questo mi sembra irrispettoso,
è sinonimo di talentuoso,
il che non mi pare il tuo caso",
intanto il pilota dal vistoso naso
con una delle sue gare più belle
fa salire alla Renault le stelle.
Intanto figura un nuovo ritirato
ma il ritiro non è stato inquadrato,
Kovalainen, pensa ogni nostalgico
quando out per un problema idraulico
che una Hispania quest'oggi uccide
appare ai microfoni un pilota che ride
e nel frattempo si ravvede ognuno:
questo non è Heikki, ma di Bruno
che come al solito con gusto ridacchia
dopo questa ennesima macchia.
Alonso è ottavo superando Barry,
che non fa da numero due ai paracarri,
che non pensa ad anziani e ritiri
mentre avanzano con frequenza i giri,
e al sedicesimo con Hamilton in scia
Webber è sopraffatto dalla magia,
ma mentre in Australia non è ancora sera
si tratta purtroppo di magia nera:
su di lui la nuvola di Fanzozzi s'ammassa
lasciandogli prima superare Massa,
segue a quel punto anche Luigi
ma i cieli di Melbourne sono grigi,
in mezzo ai prati finisce Mark,
la gara è nera, the race is dark,
Webber vaga fuori pista ma rientra
e sui futuri errori si concentra.
Non si sa se ci sia stato un contatto
ma per Felipe è arrivato il riscatto,
con una frenata non eccellente
di colui che di Ron Dennis è parente
recupera entrambe le posizioni
risvegliando le rosse emozioni
a cui nulla Chandok può fare
quando lo vedono fuori pista vagare,
ma rientrerà in gara l'indiano
e questo, lo ammetto, è strano,
a un terzo di gara è già doppiato,
da Di Grassi in tal sorte accomunato.
Vettel è ancora al comando, è naturale,
Button e Kubica nella stessa spirale
lo seguono a distanza, e poi c'è Nico,
poi Ide e Sato... ehi, ma che dico?
Ci sono Felipe, Luigi e Fernando,
lo sapevo che stavo sbagliando,
aggiungo anche un'ultima cosa,
ci sono Mark, Rubens e De La Rosa.
Ma ecco un colpo di scena, l'ennesimo,
come giri siamo al ventiduesimo,
Hamilton supera di nuovo Massa,
Alonso intanto Webber lo passa,
era finito dietro, ma i dubbi sono tanti
e Hamilton ha rotto l'ala davanti
ma dopo tutto rimane in gara
mentre tutto per Tonio si rischiara
supera Pedro ed è ricomposto
l'ordine fino al decimo posto.
La situazione continua a infiammare
Webber ha Massa da superare,
al momento deve accontentarsi
e non gli resta che accodarsi,
così come Rosberg resiste
quando Luigi decisamente insiste
nei tentativi di sorpassarlo
non gli resta che guardarlo
da dietro, intendo, è naturale,
ma non dura a lungo, è normale,
Lewis poco dopo è davanti
e al ventiquattresimo sono infranti
gli inarrestabili sogni di vittoria
del mio coetaneo che ha fatto storia,
un problema di freni è arrivato
e dalla gara l'ha eliminato,
sarà sconvolto dall'esito deludente
e si dimostrerà un interprete eccellente
delle rosee performance del gorilla
con ciò che nel ricordo lo sigilla:
mentre i suoi oppositori fanno festa
resterà minuti e minuti col casco in testa.
Minuti dopo ai microfoni Rai
si presenterà deluso come non mai,
“tutto bene, no sono balle,
questo problema mi rompe le pal...BEEP!" (censura)
Intanto la rossa un duro colpo incassa
per ora Webber supera Massa,
Alonso proprio a quel punto arriva,
la Ferrari andrà alla deriva?
Niente affatto, con determinazione
hanno evitato ogni collisione,
e questa volta si potrà evitare
Felipe che dice "ma va a cag...BEEP!" (censura)
Tra i due era c'era in mezzo un doppiato,
Kovalainen, purtroppo non Sato,
mentre proprio di lì a poco
Di Grassi rientra ai box, è fuori gioco.
Dopo trenta giri niente scocciatura,
intanto ai box rientra una vettura,
il colore è grigio argentato
e a guidarla è un pensionato,
nonno Michael monta slick nuove
perché lo ricordo, ormai non piove,
ha smesso da tempo immemorabile
e il meteo sembra essere stabile.
Per chi le gomme ha da cambiare
È ora di decidersi a rientrare,
e a rientrare per secondo
è il numero due di questo mondo
che trascina del numero due il fardello
in un solo termine, Barrichello.
Pit-stop vari, it's eighteen o' clock
ecco che si ritira pure Glock,
sulla Virgin lo stupore ingoio
quando del piccolo serbatoio
veniamo a sapere dai telecronisti
e ridiamo, non siamo certo tristi:
benzina non se ne poteva collocare
quando serviva per arrivare,
non ce ne stava così tanta
di giri non più di cinquanta
erano quelli che potevano fare...
ma se ne andassero a zappare!
Qualche giro dopo come un ossesso
Luigi ad Alonso viaggia già appresso,
le due Ferrari non si fermeranno più
e luidei gran tempi manda giù.
"Ti raggiungerò, maledetto torero,
per te tutto sta diventando nero,
la posizione ti strapperò
e con Ron Dennis festeggerò,
stapperemo una bottiglia di spumante
e ci sarà un clima raggiante,
non ho dubbi, per te è finita,
non vincerai più in tutta la vita",
A quel punto per una casualità
Mazzoni nomina la loro rivalità
concentrandosi sul duemilasette
mentre Webber li mette alle strette,
anche lui inizia ad attaccarli
e poi una notizia, che se ne parli...
qualche giro dopo, tirando le somme
Hamilton ha problemi di gomme,
questo per tutti sarà uno shock,
intanto penso alle gomme di Glock.
Ma negli ultimi giri affannati
si vedono vari anziani scatenati,
Barry supera De La Rosa,
ormai è nono, però, che cosa!
"Sono un fenomeno, lo sapevo,
era proprio ciò che credevo,
sono un pilota fenomenale,
arrivare secondo è eccezionale,
ah, no, ne sono indenne,
sono nono, con una sola N."
Al cinquantacinquesimo giro
altrove un altro è ormai sotto tiro,
senza esagerare dopo almeno un'ora
per la Mercedes appare l'aurora,
bruciando uno degli avversari
Schumacher passa Alguersuari
e mentre siamo tutti sulle spine
lentamente si avvicina la fine.
Non l'ho detto e non ho scusanti:
sulle spine per chi sta più avanti,
i giri sono quasi cinquantasette
e accadono ancora un paio di cosette,
Hamilton e Alonso sono in lotta feroce
quando capita un fatto atroce,
arriva Webber e nello sgomento
il tutto si chiude con un tamponamento,
Mark rientra ai box come un canguro,
ritorna in pista ma l'esito è duro
e mentre Rosberg è superato da Luigi
prendere il sole alle isole Fiji
è ciò che Webber dovrebbe fare
ma al nono posto in pista riappare.
All'ultimo giro tutto è scontato,
così la pensa Pedro il pensionato
in zona punti sta per arrivare
"ma non è così che deve andare"
una voce esplode nell'aria australiana
e su Pedro un dubbio si dirama
"chi ha parlato, chi è l'impostore
che cerca di seminare terrore?
Avanti, parla, esigo una risposta!",
"Sono quello che hai incontrato in posta
eravamo in coda con altre persone
per riscuotere la pensione",
"Non ci credo, sono desolato,
non sono l'unico pensionato?
Non mi supererai, non mi arrendo,
sono sicuro che stai mentendo",
"Io non mento ma ho un lungo mento,
ti supererò senza un lamento
e con grande maestria
brucerò ogni tua fantasia
di mantenere la posizione",
"non ci credo, è una tua invenzione",
"e poi andrò a rilassarmi su un atollo
dove mi faranno dei massaggi al collo,
fatti da parte con un tono composto,
sarà mio quel decimo posto!"
De La Rosa si arrende spento
e si accorge con gran sgomento
che ormai ha anche a ridosso
guidata da Jaime una Toro Rosso,
Michael lo supera, Jaime pure,
è la fine di tutte le avventure.
Intanto in testa Button si impone
elogiato da molte persone
ma per molte altre c'è una sola realtà:
è un paracarro e sempre lo sarà,
avrà vinto con un buon vantaggio
ma questo sarà il solo miraggio.
Al secondo posto quasi per caso
il pilota che ha un vistoso naso,
Kubica con la sua gialla vettura,
un secondo posto quasi fuori misura,
dopodiché c'è Massa e il torero
davanti a Nico e Luigi, sarà vero?
Dopo Liuzzi in ottava posizione
Barrichello che non va in pensione.
Segue Webber al nono posto
dove si è finalmente ricomposto,
e molto più indietro sulla pista
un giardiniere che è anche antennista.
Dopo questa prestazione lodevole
non ho visto in modo notevole
nessuno che gli occhi strabuzzava,
ma Button molta gente lo circondava,
Comunque c'è stato un progresso,
è incredibile, ma è successo:
a differenza di molte altre domeniche
non ho visionato statue elleniche,
con mio intenso evidente sgomento
erano dotati di parola e movimento
tutti i tre primi classificati,
mentre i trofei venivano consegnati.
Di roba da ammirare ce n'era tanta
tipo l'attore degli anni Settanta
che la bandiera a scacchi ha sventolato
come già avevo preannunciato.
Non era quello l'unico suo ruolo
e del podio ha calpestato il suolo
e poi a Kubica ha consegnato
il trofeo del secondo classificato.

Griglia di partenza:
1^ fila: 1° Sebastian Vettel (Redbull), 2° Mark Webber (Redbull)
2^ fila: 3° Fernando Alonso (Ferrari), 4° Jenson Button (Mclaren)
3^ fila: 5° Felipe Massa (Ferrari), 6° Nico Rosberg (Mercedes)
4^ fila: 7° Michael Schumacher (Mercedes), 8° Rubens Barrichello (Williams)
5^ fila: 9° Robert Kubica (Renault), 10° Adrian Sutil (Force India)
6^ fila: 11° Lewis Hamilton (Mclaren), 12° Sebastien Buemi (Toro Rosso)
7^ fila: 13° Tonio Liuzzi (Force India), 14° Pedro De La Rosa (Sauber)
8^ fila: 15° Nico Hulkenberg (Williams), 16° Kamui Kobayashi (Sauber)
9^ fila: 17° Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 18° Vitaly Petrov (Renault)
10^ fila: 19° Heikki Kovalainen (Lotus), 20° Jarno Trulli (Lotus)***
11^ fila: 21° Timo Glock (Virgin), 22° Lucas Di Grassi (Virgin)
12^ fila: 23° Bruno Senna (Hispania), 24° Karun Chandok (Hispania)
***: Trulli non ha partecipato alla gara per problemi alla vettura. Altri tre (penso Kovalainen e le due Virgin) sono partiti effettivamente dai box.

Risultato di gara:
1) Jenson Button (Mclaren), 2) Robert Kubica (Renault), 3) Felipe Massa (Ferrari), 4) Fernando Alonso (Ferrari), 5) Nico Rosberg (Mercedes), 6) Lewis Hamilton (Mclaren), 7) Tonio Liuzzi (Force India), 8) Rubens Barrichello (Williams), 9) Mark Webber (Redbull), 10) Michael Schumacher (Mercedes), 11) Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 12) Pedro De La Rosa (Sauber), 13) Heikki Kovalainen (Lotus), 14) Karun Chandok (Hispania), RIT. Timo Glock (Virgin), RIT. Lucas Di Grassi (Virgin), RIT. Sebastian Vettel (Redbull),  RIT. Vitaly Petrov (Renault), RIT. Adrian Sutil (Force India), RIT. Bruno Senna (Hispania), RIT. Sebastien Buemi (Toro Rosso), RIT. Nico Hulkenberg (Williams), RIT. Kamui Kobayashi (Sauber).

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