Commento scritto in giugno 2010 per diffusione privata sul GP di Turchia, quello dell'incidente tra le due Redbull.
Quando l'ho riletto a mesi di distanza sono raggelata nel notare una certa gufata. Fate molta attenzione al dialogo che inizia con Alonso che esclama "sono il campione del mondo"...
Commento al Gran
Premio di Turchia: 30 Maggio 2010
SABATO 29 altrimenti detto Felipe, ti prego, regala
all'autrice una pole per i suoi 22 anni!
Il mondo sopravviveva con una grande certezza: Trulli
avrebbe finalmente ottenuto una pole position per la prima volta dopo secoli,
se fosse riuscito a competere con le vetture fenomenali che lo circondavano.
Naturalmente anche Chandhok era un valido candidato per la conquista del
miglior tempo, e stuoli di suoi fan stavano progettando di scolpire statue di
marmo che lo rappresentavano. I fan di Di Grassi, però, non erano da meno, e
stavano pensando di farsi spuntare tutti delle basette come quelle di Lucas se
il loro idolo li avesse soddisfatti a dovere, cosa di cui erano sicuri.
Naturalmente è chiaro che se ci fosse stato Ide a bordo di una ridente vettura
della ridente scuderia Virgin avrebbe fatto sfaceli, soddisfando a tutto andare
il ridente Branson titolare (più che ridente direi ridicolo, ma lasciamo
perdere).
Intanto, verso le 13 e qualche minuto, mentre tutti i fan
di Trulli, Chandhok e Di Grassi erano in trepidante attesa, mi sono portata
davanti al televisore e ho acceso sulle qualificazioni del gran premio di
Turchia, una terra molto favorevole al moretto in un'epoca alquanto passata.
Ovvero l'epoca in cui la Ferrari era meglio di com'è ora, e non è che ci voglia
poi così tanto. Ma naturalmente questo non passa nemmeno per l'anticamera del
cervello all'intera popolazione dei ferraristi, convinti che il team che
preferiscono sia quello che dispone delle monoposto più competitive di tutti i
tempi. Mi verrebbe da chiedere dove siano tutti i tifosi della Ferrari, se
l'intera popolazione mondiale è composta da fan di Trulli e di Chandhok, ma a
quanto pare ci sono anche tifosi che non apprezzano questi piloti che
vinceranno parecchi titoli e preferiscono tifare per una scuderia di comuni
mortali. I fan di Alonso stanno sicuramente fissando il teleschermo con lo
stesso sguardo di chi ha appena finito di farsi una ventina di canne una dietro
l'altra, persi nel marasma di pensieri che frullano dentro le loro teste.
Stanno pensando al momento in cui Alonso verrà incoronato imperatore di
Maranello e del mondo e in cui Massa verrà mandato a spalare del letame, cosa
che sperano da anni. Alcuni di loro sono piuttosto tristi. Qualche lacrima
inizia a cadere dai loro occhi, pensando con rimpianto a Fisichella. Lui sì che
avrebbe portato la Rossa ad alti livelli...
"Ma non si può avere tutto dalla vita" conclude
Trulli, apparendo in tutto il suo splendore. "Sono sicuro che domani
vincerò la gara, poco importa che la cosa sia quasi matematicamente
impossibile. In fin dei conti potrebbero ritirarsi tutte le altre 23 vetture e
io potrei restare l'unico in pista..." E mentre il pilota della Lotus fa
queste intense congetture, il suo compagno di squadra Kovalainen prorompe in
una certa quantità di risate. Qualche malpensante potrebbe credere che ridesse
per via di quello che Jarno aveva detto, ma in realtà la ragione delle risate
di Heikki è una sola: sa che otterrà un risultato estremamente scarso e, come
sempre, la cosa lo riempie di immemorabile ilarità. Non resta che sorprendersi
del fatto che per celebrare la sua posizione scarsa non si metta anche a
saltare come Schumacher quando vince un gran premio ovvero mai.
Dicevo, verso l'una e qualche minuto mi trovavo davanti
alla TV. Mi ero persa non più di 5 minuti o 10 di qualifica, e la cosa era
soddisfacente dato che fino al GP di Montecarlo non ero riuscita a guardarmi
un'intera qualifica per mesi. Forse dovevo essere io a saltellare, ma ho
pensato che bisogna esibire felicità solo in occasione di eventi di scarsa
rilevanza, seguendo la filosofia di vita di Kova, così sono riuscita a
contenermi.
Rilevato già da mesi che la Lotus, la Virgin e la
Hispania mandano in pista dei cessi (mi riferisco alle vetture, non ai piloti -
anche se alcuni di essi per l'aspetto potrebbero essere senza dubbi paragonati
a tali accessori per la toilette) e che due vetture per tre team dà un totale
di sei vetture, quelle saranno sei delle sette che usciranno. Basta solo
chiedersi se la Hispania sarà la leader incontrastata dell'ultima fila, oltre
che chi sarà il settimo fortunato escluso dalla Q2. Generalmente l'essere il
settimo fortunato escluso è cosa che capita a qualche Williams o Toro Rosso, ma
stavolta a precipitare nei bassifondi dello schieramento non è stato altro che
Liuzzi...
Ma riassumiamo le cose con calma lasciando spazio
all'immaginazione. Attaccato come una cavalletta all'ultima posizione c'era
lui, il nostro caro Karun, il pilota che vincerà molti titoli. Naturalmente non
siamo tenuti a sapere quale sia stata la sua reazione alla scoperta di essere
24°, probabilmente si è rivolto a qualche divinità induista pregando di
rinascere nel corpo di Karthikeyan e di essere apprezzato e ammirato da tutti.
Nel sentire questa richiesta, gli è apparso non una divinità induista ma
Karthikeyan. "Pensi davvero che io sia ammirato e apprezzato da tutti? La
maggior parte della gente non sa nemmeno chi sono, anche se una volta durante
una lezione di marketing è stata esposta una pubblicità di un'impresa indiana
che produce automobili in cui ero testimonial e una certa Milù mi ha
riconosciuto, a differenza del prof e di tutta l'altra gente che c'era
all'interno dell'aula. Ah ah ah, povero ragazzo ingenuo! se credi che io sia
famoso stai fresco!"
Con il passaggio alla Q2 si passa al momento del dolore
per i tifosi della rossa scuderia, e per rossa scuderia non intendo nulla che abbia
a che vedere con tori vari ma semplicemente con il colore rosso. E con un
torero. I tifosi della Rossa naturalmente contavano sul fatto che l'unico
pilota del loro team ("C'è solo Alonso... Massa, chi era costui?")
ottenesse la pole position senza alcuna difficoltà. Avevano già preparato gli
striscioni da esporgli con frasi tipo "sei il nostro idolo", "W
le corride e i toreri", ecc... Nessuno di quei tifosi sapeva che un
pugnale stava per trapassare una volta per tutte i loro cuori, facendo sgorgare
sangue rosso come la rossa... Okay, okay, non sto scrivendo un romanzo
ottocentesco appartenente al filone del romanticismo, in cui capitavano
soltanto eventi tragici e spettrali, ma un divertente e solare commento a un
gran premio. Quindi ricominciamo. I tifosi della rossa scuderia contavano sul
fatto che il loro unico dio ottenesse la pole e saltellavano a tutto andare
cantando per la felicità "One, two, three, train with me" di
Playahitty e credevano per l'occasione di essere precipitati indietro fino al 1995.
1995 in cui Alonso aveva decisamente troppi pochi anni per guidare la Ferrari,
ma non fa niente, Alonso è un dio e come tale non ha avuto un ciclo di vita
umano, ha sempre avuto una trentina d'anni ai tempi del big bang e ce li avrà
anche nei secoli a venire, quando anche i pronipoti dei nipoti di Felipinho
saranno già morti di vecchiaia. I tifosi della rossa a quel punto hanno subito
un trauma: hanno ricordato di essere nel 2010, epoca in cui nessuno conosce più
"One, two, three, train with me" e le parole sono morte sulle loro
bocche, con grande gioia di Playahitty che non poteva sopportare che una massa
informe di tifosi sfegatati di Alonso storpiasse la sua canzone cantandola con
voci stonate. La verità però non ha nulla a che vedere con il fatto che siano
stonati, ma semplicemente con Alonso. Si scopre infatti che Playahitty è una
grandissima fan di Grosjean, Montagny e Bourdais, proprio come il gufo di
Interlagos e che alla scoperta che nessuno di loro sarebbe stato presente nella
gara in questione, ha minacciato di fare causa a tutti i fan di Alonso. I fan
di Alonso, che hanno anche un certo interesse per le polemiche e i tribunali,
hanno accolto la notizia saltando dalla felicità, i loro salti imitavano quelli
di Schumacher in caso di vittoria ovvero un evento ai limiti della realtà, ma
essendo tutti molto meno atletici avendo delle stazze che più che a quella di
Schumacher somigliavano a quella di Norbert Haug, il titolare della Mercedes
che dovrebbe urgentemente mettersi a dieta, non erano altrettanto atletici e
sono caduti tutti a terra slogandosi le caviglie. Il dolore che provavano per
gli infortuni subiti, però, sarebbe stato sempre e comunque alleviato da una
pole di Alonso...
Ma nel mezzo del cammino di questa qualifica, Alonso si
ritrovò per una selva oscura, giacché la pole position era smarrita. Si perse
nel marasma degli sfigati usciti in Q2 e Felipinho si alzò in piedi dentro la
culla mettendosi a esultare e a urlare che l'unico fenomeno è suo padre.
Ma prima di arrivare a Felipinho, a Felipe, a Titonio, a
Eduardo e ai loro milioni di parenti, occupiamoci del pilota che, con il 17°
tempo, andava a occupare la postazione accanto a quella di Liuzzi. Si tratta di
Nico Hulkenberg.
Alguersuari 16°, Barrichello 15°, Buemi 14°, De La Rosa
13°...
Ma veniamo ora al trauma internazionale che scombinerà
gli equilibri del nostro pianeta anticipando la presunta fine del mondo di due
anni e mezzo, nonostante Nostradamus non l'avesse predetto. Il 12° tempo l'ha
conquistato l'unico dio dei tifosi della Rossa. Che appena hanno visto lo
scandaloso evento hanno urlato: "NOOOOOOOOOOOO!" Il loro grido
sovrastava il rumore dei motori, tenevano tutti la testa tra le mani e urlavano
fino a sgolarsi, tanto che Munch aveva preso in seria considerazione l'idea di
resuscitare al solo fine di ritrarli e immortalarli in un quadro che avrebbe
intitolato "l'urlo collettivo". Ma poi Munch ha preferito rimanersene
nell'Aldilà pensando che di quadri ne aveva già dipinti abbastanza in passato.
Inutile dire che la delusione di Nando era enorme (non per Munch, ma per il
risultato). Mentre rientrava mestamente ai box nei suoi occhi scorreva
l'immagine del giorno in cui avrebbe sfidato a duello il suo compagno di team
sconfiggendolo una volta per tutte, pensando che non era possibile che potesse
arrivare più avanti di lui così come se nulla fosse e pensando che a tre giri
dalla fine non si può fare. E così, sognando, si apprestava a trasmettere
fiducia ai suoi numerosi fan. Poi, naturalmente, è corso al computer e ha
aperto Outlook Express iniziando a scrivere questo testo: "Carissimo
Pedro, sono completamente allibito dal risultato di questa qualifica. Mi sono
classificato soltanto 12° senza alcuna ragione logica, a mio parere io dovrei
arrivare sempre e comunque primo. Ho notato che sono soltanto di una posizione
davanti da te e la cosa mi sorprende, perché ho sempre saputo che tu vali molto
di più come zappatore che come pilota. Spero che oggi pomeriggio verso le 17,30
ci incontreremo nel piazzale del supermercato che c'è in James Street qui a
Istanbul per continuare il nostro discorso sui progetti passati tra Ferrari e
Mclaren diversi anni fa e spero che tu non ti sia offeso perché ho pensato che
saresti più valido a zappare i campi piuttosto che a gareggiare in Formula 1. A
presto. Nando alias il miglior torero di tutti i tempi."
Resta ancora una posizione da svelare, prima di passare
alla Q3. Chi era il pilota che restava escluso? Si trattava del nostro pianista
di fiducia. Sutil, con grande delusione, è rientrato ai box con negli occhi
l'immagine paradisiaca del giorno in cui Trulli verrà disarcionato dal cavallo,
mentre loro due stavano combattendo. Altra paradisiaca immagine che gli passa
alla mente è quella di Raikkonen che mentre dorme si vede rasare a zero dalla
moglie (magari gli tagliasse quella chioma da hippy inguardabile!).
E ora passiamo alla Q3, a cui hanno avuto accesso le Red,
le McLaren, le Mercedes, le Renault, Massa e Kobayashi.
Koby non ha potuto fare meglio del 10° tempo, cosa non
particolarmente difficile dato che erano soltanto in dieci in pista. Ma era
certo che si sarebbe rifatto prima o poi e che avrebbe portato i colori del
Giappone sul tetto del mondo... Accanto a lui, il miglior pilota russo (non
difficile dato che è l'unico) che abbia mai gareggiato in Formula 1.
All'ottavo posto si piazzava Massa. Immediatamente gli è
risuonata nella mente una voce... tale voce diceva: "Dovevi ottenere la
pole! Sei sempre stato un fenomeno e lo sarai sempre, sei il miglior pilota di
tutti i tempi e dovresti essere il prossimo campione del mondo di tutte le
stagioni da qui fino a quando avrai cinquant'anni, ti prego, continua a correre
fino a cinquant'anni quando anch'io avrò più di vent'anni e sarò colui che
distruggerà il figlio di Glock!" Era la voce di suo figlio Felipinho che
si era alzato in piedi nella culla cantando "popopopopopopopo" nella
speranza di vederlo in pole.
7° Kubica mentre al 6° posto andava a piazzarsi il pilota
giovane della Mercedes, mentre di poco meglio di lui faceva il pilota anziano
della Mercedes. Quello anziano naturalmente era soddisfatto come non mai di
essere in una posizione alquanto ottimale in confronto al solito, mentre quello
giovane non era altrettanto soddisfatto di essere dietro al suo compagno di
squadra...
A proposito, cioè non a proposito dato che c'entra ben
poco, nel corso delle qualifiche la signora Schumacher che si trovava ai box come
al solito, è stata inquadrata mentre stava scrivendo un messaggio sul
cellulare. Chissà, magari stava scrivendo un messaggio di spicco da mandare a
qualcuno di sua conoscenza... Conto su questa speranza, sarebbe bello se in
quel messaggio avesse parlato del gufo di Interlagos o del castoro di Montreal,
anche se, lo ammetto, la cosa è molto improbabile.
Quello che Briatore definiva paracarro però non aveva
occhi per nessuno di loro, sa che il suo fan più affezionato è L. e gli altri
gli parevano indegni di considerazione. Alla vista della sua quarta posizione
ha ripensato al giorno in cui la sua carriera raggiunse il punto di svolta
ovvero quel 6 agosto 2006 in cui in Ungheria strabuzzò gli occhi in modo
notevole.
Naturalmente non conosco a memoria tutte le date in cui
si sono svolti tutti i gran premi della storia della Formula 1, anche se
ricordo alcune date eclatanti (tipo il GP del Brasile del 22 ottobre 2006, del
21 ottobre 2007, ecc... nonché il GP di Gran Bretagna dell'11 luglio 1999 dato
che l'ho ripetuto per almeno 10 anni). Il fatto di sapere in che data collocare
l'evento in questione mi deriva dall'avere sfogliato un quadernetto di appunti
di vario genere in cui sono segnati anche i calendari dei campionati 2006 e
2007 aggiornati con i relativi risultati.
Per la cronaca concludiamo: 3° il mio coetaneo Seb, 2°
Hamilton e 1° Webber.
DOMENICA 30: All'inizio sembrava qualcosa di monotono.
Unica cosa che s'è vista è che al via Schumacher ha fatto una buona partenza
(evento piuttosto miracoloso) e ha superato Button che aveva fatto una partenza
alquanto scarsa (evento piuttosto comune). Nel corso del primo giro, Button si
è ripreso la posizione, e la gara lentamente ha iniziato a far credere ai
telespettatori di essere monotona e priva di colpi di scena, dato che non si
vedeva nessuno che sorpassasse, nessuno che si incidentasse, nessuno che
parcheggiasse per problemi tecnici... Niente paura, tutto ciò è capitato, ma
c'è voluta un'ora di attesa.
Dopo i vari pit stop la situazione davanti era delineata
così: Webber in testa seguito da Vettel (che aveva scavalcato Hamilton dopo il
pit stop), Hamilton, Button, Schumacher, Rosberg, Kubica, Massa, Petrov, Alonso
a completare la top ten.
Webber: "Ah ah, Seb sei ridicolo! Dovresti andare
all'asilo insieme a tutti gli altri poppanti che si spacciano per dei piloti!
Quando sei nato? Alla fine del 2009 come Felipinho? Secondo me avete più o meno
la stessa età!"
Vettel: "Veramente sono nato nel 1987, come tutte le
persone più importanti del mondo che sono nate tra il 1987 e il 1988."
Webber: "Appunto, hai l'età di uno scolaretto tipo
Zac Efron e Vanessa Hudgens, perché non vai a fare vari balletti insieme a
loro?"
Vettel: "L'unica occasione in cui ballerò sarà a
fine stagione dopo avere vinto il titolo mondiale."
Hamilton: "Ah ah ah, poveri ragazzi ingenui, ve ne
state lì a dire cavolate, quando non sapete che sarò io a vincere la
gara."
Webber: "Ah ah, non farmi ridere, secondo me sei tu
il povero ragazzo ingenuo!"
Button: "Infatti. Se uno di noi due vincerà la gara,
non ho dubbi che quello sarò io. Sono sicuro che un certo L. si metterà a
festeggiare immediatamente." Schumacher: "Per quanto mi riguarda sono
convinto che questo L. stia aspettando con ansia una mia vittoria e che sia
convinto che io potrei battere tutti quanti anche a bordo di un tosaerba o di
una Panda, o magari di una moto!"
Button: "Ma stattene zitto, tu che sei capace solo
di romperti il collo! Sono io il campione del mondo!"
Rosberg: "Yeah!"
Kubica: "Sono in settima posizione! Credo che questo
possa ritenersi un evento di spicco, anche se preferirei mille volte essere in
testa ed affascinare tutte le ragazze della zona per la bellezza strabiliante
del mionaso!"
Massa: "Ma quale bellezza strabiliante? Perfino io
con il sopracciglio spaccato avevo più charme di te e non avevo problemi a
farmi fotografare e a farmi riprendere."
Felipinho alzandosi dalla culla: "Sei un grande!!!
Sorpassali tutti, quei buoni a nulla!"
Massa: "Spero di riuscirci prima o poi ma non
sperarci troppo!"
Felipinho: "Brasil, lalalalalalalalalala, Brasil,
Brasil... Potere ai bambini do Brasil!"
Massa: "Ve lo confesso, sono ancora un bambino!
Piuttosto che starmene qui in pista preferisco mille volte starmene a casa a
giocare con Felipinho!" Felipinho: "È un peccato che qui con me non
ci siano né mio nonno Titonio né mio zio Eduardo, ce ne staremmo a esultare per
il tuo arrivo in prima posizione!"
Petrov: "Secondo me allora fai in tempo a fare
l'esame di maturità, nell'attesa!"
Felipinho: "E tu chi saresti, con quelle occhiaie da
cadavere? Sembri uscito da un film dell'orrore, sei per caso un personaggio de
'L'alba dei morti viventi' o un parente di It?"
Petrov: "Scusa, ma tu a sei mesi ti guardi quel
genere di film? Va beh che dei familiari come Felipe, Eduardo, Titonio e
company sono molto peggio di un film dell'orrore!"
Massa: "Come ti permetti, ridicolo omarino, di dire
che io, mio fratello e mio padre siamo peggio di un film dell'orrore? Siamo dei
miti di prima qualità, e ci scommetto che tutti i gufi della zona te lo
potrebbero confermare!"
etrov: "Il gufo di Interlagos è un pennuto
estremamente intralciante! Spero che venga spennato al più presto e che finisca
in pentola."
Il gufo di Interlagos: "Non dovevi permetterti!
Insultare me è peggio che risvegliare il sonno eterno del grande faraone
Tutankimi terzo, detto il capellone!"
Il faraone finlandese Tutankimi terzo detto il capellone:
"Possibile che non si possa mai dormire in pace? Me ne sono andato dalla
F1 perché è un mondo troppo caotico e volevo dormirmene tranquillo, ma a quanto
pare non sono riuscito nel mio intento..."
Massa: "Ehi, mummia imbalsamata, perché non vieni
mai a trovarmi?"
Tutankimi terzo: "Perché non ne ho voglia!
Preferisco mille volte essere scambiato per un baccalà, piuttosto che stare
nelle tue vicinanze."
Petrov:
"Sono un mito! Nothing can stop me, not, no I love you, they're not gonna
get us, they're not gonna get us! [CIT. T.A.T.U.] W la Russia!"
Alonso: "Popopopopopopopo, sono il campione del
mondooo, popopopopopopopo!"
Petrov: "Dovrai passare sul mio cadavere per
sorpassarmi."
Alonso: "Ti ricordo che tu sei già un cadavere,
quindi la cosa non sarà particolarmente difficile!"
Petrov: "Invece ti assicuro che lo sarà. Ti terrò
dietro fino a farti pentire di essere nato!"
Alonso: "Oh, guarda, sto già tremando dalla
paura..."
Petrov: "La cosa non mi sorprenderebbe, dato che
molti, quando vedono le mie occhiaie, si spaventano!"
Come dicevo prima, o meglio, una pagina e mezzo fa, la
gara per lungo tempo è stata alquanto monotona, tanto che nell'attesa di vedere
un sorpasso decisivo, per il momento non c'era da accontentarsi che di un
sorpasso di grande portata... beh, insomma, grande portata fino a un certo
punto, dato che c'era di mezzo la ventesima posizione a dir molto o forse
neanche: quando ormai tutti avevamo perso le speranze di vedere un po' di sano
confronto che non si concludesse con un sorpasso tramite pit stop, la scena era
tutta per Di Grassi che al volante di una Virgin forse stava sognando di quando
diventerà campione del mondo di samba o magari stava pensando alle sue basette
troppo lunghe. In quel momento sopraggiungeva Senna che al volante di una
Hispania probabilmente stava pensando che sarà lui il prossimo campione del
mondo di samba, o magari anche lui pensava alle sue basette troppo lunghe. Immediatamente
il bambino do Brasil della Virgin si è lasciato trasportare con la fantasia nel
mondo della samba, mentre il bambino do Brasil della Hispania l'ha superato e
se l'è messo immediatamente dietro. Mazzoni ha correlato l'evento dicendo che
Lucas e Bruno sono entrambi originari di San Paolo e che sono grandi amici,
dopodiché ha parlato per cinque minuti buoni del cane che entrò in pista
durante una gara di GP2 2 anni fa in Turchia e che venne investito da Bruno
Senna che nel frattempo ruppe la propria monoposto andando a sbattere.
Mazzoni ha spiegato che i due cani che erano entrati in
pista (di cui uno investito e l'altro non siamo tenuti a sapere che fine ha
fatto) passando per un buco che c'era in una rete di protezione, che non si sa
bene naturalmente perché ci fosse. Mi sorprende soltanto che in pista non siano
mai apparse delle mucche o delle pecore, ma non mi sorprenderei nemmeno se
comparissero quelle. Piuttosto, speriamo che prossimamente a Silverstone
sbucheranno di nuovo fuori delle lepri... Ma dato che la prossima gara sarà in
Canada, speriamo che ancora prima vengano inquadrati nuovamente dei castori o
dei passeri, sarebbe un evento alquanto significativo e di spicco estremo.
Dopo circa 35 giri (in totale sarebbero stati 56) è
accaduto quello che capita una gara sì e quell'altra pure: Trulli si è
ritirato. Stavolta si è trattato di un problema tecnico, non come a Montecarlo
in cui in modo alquanto plateale tentò di sorpassare Chandhok passandogli per
di sopra. Un giro dopo anche l'altra Lotus di Kovalainen si è ritirata, sempre
per problemi tecnici.
Dopo 40 giri è arrivato il momento della svolta... Webber
era ancora leader incontrastato della gara, ma intanto gli si avvicinava Vettel
con il bavaglino al collo che gli era ormai negli scarichi, vista la poca
distanza che li separava Webber avrebbe addirittura potuto riuscire a
strappargli dalle mani il biberon. Non si sa che cosa sia avvenuto esattamente,
ma un istante dopo Vettel era pressoché ruota contro ruota con Webber (forse
stava tentando di riprendersi il biberon? questo non siamo tenuti a saperlo...)
e i due erano imbizzarriti come due tori da combattimento. Vettel ha tentato il
sorpasso (o forse ha tentato di riprendersi il biberon, chissà...), Webber ha
opposto resistenza e Vettel, forse posseduto dallo spirito di Schumacher
all'epoca in cui era in lotta per il titolo con Villeneuve, ha deciso di optare
per la soluzione più estrema: spazzare via l'avversario. Dopo l'impatto i due
hanno vagato per qualche istante per i prati, rischiando nel frattempo di
scontrarsi una seconda volta, con il risultato che quando Webber è rientrato in
pista i due della McLaren si erano ormai impossessati della leadership e
potevano girarsi indietro a salutarlo con un cenno della mano. Webber, con la
grazia di un toro inferocito, ha ripreso la via della pista e ha tentato di
salvare il salvabile. Un destino crudele però si era abbattuto su Vettel,
dicendogli che era liberissimo di tentare di spazzare fuori gli avversari però
doveva mettere in conto la possibilità di essere lui a finire fuori. In
conclusione il mio coetaneo si è ritrovato a piedi nel giro di qualche secondo
e una volta sceso si è esibito in una performance che poteva tranquillamente
evitarsi, infatti s'è messo a gesticolare in segno di protesta nei confronti di
Webber. Dico che poteva risparmiarselo perché era alquanto visibile il fatto
che non era certo Webber il principale colpevole.
Successivamente Vettel ha raggiunto il box della Redbull,
accerchiato da gente del team che tentava di tenere lontani i giornalisti
(alcuni addirittura hanno spinto dei giornalisti da parte) dimostrando di non
avere ancora capito l'insegnamento numero 3 del regolamento delle statue greche
ritirate: il modo migliore per non avere da parlare con i giornalisti è tenersi
il casco in testa con la visiera abbassata e non cagare nessuno, cosa in cui
Raikkonen era uno specialista. E, devo ammettere, visti i capelli che aveva la
maggior parte delle volte era anche un bene che tenesse il casco in testa per
evitarci di vedere scene raccapriccianti.
Baciato dalla fortuna, o forse premiato dalle
scempiaggini altrui, Hamilton si è ritrovato in testa. Lo seguiva a poca
distanza Button e anche in questo caso si è visto chiaramente che i due, se
avessero potuto, si sarebbero presi volentieri a sportellate. Dopo qualche
giro, mentre Hamilton si era ormai convinto che niente e nessuno avrebbe potuto
ostacolare il suo cammino verso la vittoria, ecco che Button se l'è messo
dietro con una notevole decisione. A quel punto c'era da fare una standing
ovation cantando "popopopopopopopo", quando Hamilton con un
controsorpasso si è ripreso la posizione perduta. A quel punto Button si è
tolto di dosso l'inaspettata combattività e ha deciso di riatteggiarsi a
paracarro, restando in scia al compagno di squadra fino alla fine. E visto il
casino fatto in Redbull, si può anche dire che abbia fatto più che bene ad
accontentarsi dei punti del secondo posto.
Nei giri finali altro colpo di scena: Alonso, che per la
maggior parte della gara era rimasto dietro a Petrov, è riuscito a centrare il
sorpasso sul russo della Renault. Poco importa che nel frattempo gli sia anche
finito addosso, con Petrov che ha forato e che è dovuto rientrare ai box a fare
un cambio gomme precipitando nelle retrovie, tanto in studio Nando è stato
elogiato lo stesso.
Le due Hispania Racing, che avevano retto per buona parte
della gara, hanno fatto una triste fine, ritirandosi nell'anonimato
praticamente a fine gara. Quando mancavano circa sei giri alla fine ha
parcheggiato ai box il killer spietato di cani (che probabilmente avrà riso in
abbondanza come sempre capita in caso di ritiro), mentre due giri dopo è andato
a parcheggiare anche il sosia di Byron Moreno.
La gara è finita con una doppietta McLaren, a seguire
Webber, le due Mercedes, Kubica, le due Ferrari, Sutil e infine Kobayashi a
chiudere la top ten. Il giro più veloce, provvisoriamente di Alguersuari, è
stato battuto verso la fine da Petrov.
La premiazione si è svolta nel più marmoreo dei modi. E
per marmoreo intendo che i primi tre classificati si stavano alquanto
atteggiando a statue di marmo. Ho notato anche che Hamilton aveva un pizzetto
decisamente inguardabile.
I telecronisti, intanto, narravano a tutto andare storie
di rivalità tra compagni di squadra, sostenendo che dopo la gara Hamilton e
Button si comportavano reciprocamente con freddezza. Peccato che poi è andato
un replay del momento in cui i due erano scesi dalle vetture, e in questo
replay si vedeva che si abbracciavano come due innamorati.
A quel punto avrei dovuto alzarmi dal salotto e andare a
studiare, ma ho pensato che forse sarebbe stato interessante seguire anche
"Pole position" giusto per vedere cosa dicevano, nonostante gli esami
imminenti.
Non che il programma mi abbia soddisfatta... Con il fatto
che la Ferrari è indietro come i meloni, poi, quella di dire scemenze sta
diventando una mania alquanto comune tra gli opinionisti che fanno i loro
commenti incentrandoli sulla Ferrari e sui suoi piloti. Anzi, sul suo pilota,
dato che pare che siano convinti all'improvviso che l'unico pilota della rossa
sia Alonso. Stavolta non hanno fatto che parlare di lui nonostante fosse
arrivato ottavo, hanno parlato più di lui che di tutti gli altri piloti messi
insieme, alludendo al fatto che la Ferrari lo sta sfavorendo spudoratamente
mettendo in pista una vettura non alla sua altezza. Insomma, gli opinionisti di
"Pole position" sono ancora più di parte che se fosse lo stesso
Alonso a pagarli. La cosa più ridicola, in sé, però, non è tanto che siano
tutti dei fan spudorati di Alonso, sono liberissimi di esserlo (certo, se
quando sono in diretta TV si ricordassero di non essere al bar e facessero un
commento imparziale sarebbe meglio)... ma fino a settembre dell'anno scorso
Alonso era: la rovina dell'automobilismo, il nemico della Ferrari, quello che
non reggeva il confronto con un compagno di squadra debuttante, una spia, uno
coinvolto negli scandali, uno che doveva essere radiato a vita dalla Formula
1...
Dunque, indossare una tuta rossa ha il potere di
diventare all'improvviso il loro idolo incontrastato? Sembrerebbe di sì dato
che togliersi la tuta rossa e indossarne una grigia porta a commenti tipo
quello che ha fatto Alesi, commendando che "Schumacher è un
rincoglionito", sul finale del programma, nonostante il pilota in
questione avesse fatto una gara alquanto buona e fosse arrivato 4° ovvero ben
più avanti di dove arriva di solito. Comunque in ogni caso utilizzare termini
come "rincoglionito" in diretta TV non mi pare esattamente la cosa
migliore... e che diamine, sei un opinionista, mica uno scaricatore di porto!
Ah,
dimenticavo! Nell'intervista ad Alonso, gli hanno chiesto che cosa ne pensava
del comportamento dei vari compagni di squadra che sono tra loro in lotta per
il mondiale. Mi chiedo se l'avessero preso per un opinionista, perché
dubito che Alonso un quarto d'ora dopo la fine della gara si stesse a
occupare di quello che avevano fatto gli altri, in gara. Ma Alonso ha risposto
che quello capitato era la dimostrazione che gli unici compagni di
squadra uniti, nel campionato, sono lui e Massa, che loro questo genere di
cose non le fanno. E vorrei anche vedere, se si buttassero fuori a vicenda
non per la prima ma per la settima posizione sarebbe alquanto preoccupante come
cosa...
Risultati
delle qualifiche:
1^
fila: 1) Mark Webber (Redbull), 2) Lewis Hamilton (Mclaren)
2^
fila: 3) Sebastian Vettel (Redbull), 4) Jenson Button (Mclaren)
3^
fila: 5) Michael Schumacher (Mercedes), 6) Nico Rosberg (Mercedes)
4^
fila: 7) Robert Kubica (Renault), 8) Felipe Massa (Ferrari)
5^
fila: 9) Vitalij Petrov (Renault), 10) Kamuy Kobayashi (Sauber)
6^
fila: 11) Adrian Sutil (Force India), 12) Fernando Alonso (Ferrari)
7^
fila: 13) Pedro De La Rosa (Sauber), 14) Sebastien Buemi (Toro Rosso)
8^
fila: 15) Rubens Barrichello (Williams), 16) Jaime Alguersuari (Toro Rosso)
9^
fila: 17) Nico Hulkenberg (Williams), 18) Tonio Liuzzi (Force India)
10^
fila: 19) Jarno Trulli (Lotus), 20) Heikki Kovalainen (Lotus)
11^
fila: 21) Timo Glock (Virgin), 22) Bruno Senna (Hispania)
12^
fila: 23) Lucas Di Grassi (Virgin), 24) Karun Chandhok (Hispania)
Risultati
della gara: 1) Lewis Hamilton (Mclaren), 2) Jenson Button (Mclaren), 3) Mark
Webber (Redbull), 4) Michael Schumacher (Mercedes), 5) Nico Rosberg (Mercedes),
6) Robert Kubica (Renault), 7) Felipe Massa (Ferrari), 8) Fernando Alonso
(Ferrari), 9) Adrian Sutil (Force India), 10) Kamuy Kobayashi (Sauber), 11)
Pedro De La Rosa (Sauber), 12) Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 13) Tonio Liuzzi
(Force India), 14) Rubens Barrichello (Williams), 15) Vitalij Petrov (Renault),
16) Sebastien Buemi (Toro Rosso), 17) Nico Hulkenberg (Williams), 18) Timo
Glock (Virgin), 19) Lucas Di Grassi (Virgin), RIT. Karun Chandhok (Hispania), RIT. Bruno Senna (Hispania), RIT. Sebastian
Vettel (Redbull), RIT. Heikki Kovalainen (Lotus), RIT. Jarno Trulli (Lotus)
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Milly Sunshine