[Resoconto scritto all'epoca dei fatti per Grand Prix Passion]
Commento al Gran Premio del
Belgio: 29 Agosto 2010
Con serie
difficoltà sabato 28 sono riuscita a seguire qualcosina a proposito delle
qualifiche. Diciamo che purtroppo ero impegnata a sistemare la casa per
l'arrivo imminente di alcuni miei parenti la domenica (parenti che a conti
fatti sono stati praticamente sempre da mia nonna, a parte una mia cugina
18enne). Diciamo che riuscivo a piazzarmi davanti alla TV mediamente per due o
tre minuti alla fine delle prime due sessioni (di ciascuna) e a guardarmi la
seconda parte della Q3.
So che
quando le qualifiche sono iniziate pioveva. So che Petrov è finito fuori con
l'ultimo tempo e che DGR ha girato soltanto con pioggia tanto che era
penultimo. So che Glock e Kovalainen sono passati in Q2, se non sbaglio. So che
Mazzoni ha detto che non era mai accaduto niente del genere. Ma in realtà, in
quel caotico appuntamento in Malesia (era la Malesia, almeno?) in cui le
Mclaren e le Ferrari furono fuori quasi subito una Virgin e una Lotus, proprio
le loro se non sbaglio, erano passate oltre. Ma dopotutto forse non è il caso
di prendere sempre alla lettera al 100% quello che dicono i telecronisti, cosa
di cui ormai abbiamo già esperienza, mi pare.
Tra una cosa
e l'altra sabato non mi sono nemmeno segnata i risultati delle qualifiche. O
meglio, me li sono segnata sul cellulare, ma poi ho scordato di salvare il
messaggio in bozze. Quindi sono andata su GP Update a vedere l'effettiva
griglia di partenza e ho notato che, anche se mi fossi segnata i risultati, gli
stravolgimenti erano molti di più di quanti pensavo.
Nulla di
invariato in top ten, comunque: Web conservava la sua pole position conquistata
poco prima che venisse a piovere nella seconda parte della Q3 e che i suoi
tempi diventassero imbattibili. Secondo partiva il figlio adottivo di Ron
Dennis, che aveva scalato la classifica con le slick mentre iniziava a piovere
e che era stato l'unico a riuscirci. Dopodiché Kubica e Vettel in seconda fila,
nonché Button e il Ferrari Baby in terza. Completavano la top ten El Barry,
Sutil, Hulk e il Ferrari Man. Curiosamente in segno di protesta per il 10°
tempo del dio dell'automobilismo nessuno aveva invocato che la fine del mondo
venisse anticipata dal 2012 (o 2030, o 2050, o 2060 a seconda delle teorie - ho
preferito evitare di elencare le fini del mondo ipotetiche già passate) al 29
agosto 2010 e non c'è stato nulla da fare: il Ferrari Man era decimo...
Sesta fila
per Alguersuari e Liuzzi, con quest'ultimo che curiosamente non era riuscito a
ottenere gli stessi risultati di Sutil. Io smetterei di sorprendermene, a
questo punto, ma lasciamo stare. Il 13° posto spettava nientemeno che a Kova,
il che mi sapeva molto di cosa mai vista per la nuova Lotus Made in Malesia.
Non ricordo esattamente che posizione occupasse Kova, ma ho il sentore che
almeno in tre o quattro davanti da lui fossero stati retrocessi, a questo
punto... Dopodiché 14° c'era Rosberg, che in linea teorica avrebbe dovuto
scalare dal 12° posto al 17° per via della sostituzione del cambio, anche se
sinceramente non ho ancora capito come funzionano questi arretramenti di
posizioni e i calcoli che faccio io difficilmente si rivelano corrispondenti
alla situazione effettiva. Comunque sta di fatto che c'era stato ben poco da
fare e che il mio calcolo era andato a farsi benedire. In ogni caso Rosberg era
14°, non ho capito come, se per la retrocessione di altri (sì, ma chi? l'unico
che gli stava davanti tra gli esclusi della Q2 era Schumacher e, una volta
appurato che questo partiva 21°, Rosberg non avrebbe dovuto partire 16°? o 15°
dopo l'arretramento di Buemi? mistero che verrà analizzato nella prossima
puntata di "Voyager"). 15° c'era Trulli e ho ancora serie difficoltà
a capire che cosa ci faceva in quella posizione lì, dopodiché c'era Buemi che
in linea teorica aveva conquistato il 15° tempo e doveva partire 18° per
l'arretramento dovuto all'avere rallentato Rosberg in un non ben precisato
momento della Q1 o della Q2. Anche stavolta non capisco un'acca della posizione
da lui occupata ma vediamo di soprassedere ancora una volta. A questo punto 17°
c'è Koby con la prima delle Sauber (ma cos'è accaduto a DLR?), unica posizione
che in linea di massima abbastanza comprensibile. Successivamente 18° e 19° ci
sono le HRT di Senna e Yamamoto, il che mi sembra un autentico miracolo dato
che credo che sia la prima volta che non c'è un'HRT né in ultima né in
penultima fila. E credo anche che il 18° posto in griglia sia proprio la
posizione migliore in griglia ottenuta da una HRT. 20° c'è inspiegabilmente
Glock che in linea teorica doveva essere molto più avanti, quindi suppongo che
sia stato retrocesso per qualche ragione di cui non sono informata. 21°
Schumacher, che corrispondeva alle 10 posizioni indietro dall'11° al 21° posto
per via della manovra pericolosa fatta all'Hungaroring durante il sorpasso
subito da parte del malcapitato Barry (malcapitato mica tanto, dato che gli è
finito davanti!). Successivamente DGR, Petrov nonché per finire DLR a chiudere
lo schieramento. E non so perché fosse ultimo.
Una delle
ragioni per cui non so molto sul perché di questa griglia di partenza è che non
sono riuscita a vedere la diretta della gara. Ero a pranzo dai miei nonni, con
quegli ulteriori parenti che abitano in un'altra città e che erano venuti a
trovarci, e la TV non è minimamente stata accesa. Ma io avevo come al solito un
asso nella manica, o meglio un VHS infilato dentro al videoregistratore
programmato su Raiuno dalle 14,00 in poi. Quindi è chiaro che, non appena i
parenti vari sono saliti in macchina e io sono tornata a casa mia mi sono
prenotata un posto davanti alla TV e ho provveduto a vedermi la gara riuscendo
a resistere in modo inspiegabile addirittura fino alle 17,40 circa.
Nei giorni
successivi alla gara è risultato che il Ferrari Baby sulla griglia di partenza
si era piazzato più avanti della linea bianca. Secondo la Gazzetta dello Sport
era più avanti di mezzo metro, secondo il TgCom più avanti di due metri, ma
dico io, almeno mettetevi d'accordo e fate la media tra le due misure! Io non
mi sono accorta di tutto ciò, ma dal momento che nemmeno i commissari di gara
se ne sono accorti (che stessero facendo una partita a briscola, nel
frattempo?) non mi pare una cosa così grave.
Three...
two... one... GOOOOOOOO! Webber ha immediatamente perso la leadership duramente
conquistata nelle qualifiche. Hamilton l'ha sfilato in un attimo, così come
quelli che gli stavano dietro. Insomma, non le ho contate con esattezza, ma mi
pare che lo spilungone australiano avesse perso almeno quattro o cinque
posizioni. La gara procedeva all'asciutto, per il momento, ma la cosa è durata
ben poco, con le gocce di pioggia che hanno iniziato a scendere... Arrivati a
una curva di cui non ricordo esattamente il nome ma che comunque non avrei
saputo come si scrive e quindi non ha importanza ecco che la maggior parte dei
piloti hanno sbandato fuori pista. In particolare mentre facevano una lieve
uscita di pista le monoposto del Ferrari Man e di El Barry si sono incontrate
più o meno nel modo in cui una calamita attira un pezzo di ferro, con la sola
variante che la vettura di El Barry era completamente distrutta (della serie:
festeggiamo in bellezza la gara numero 300 in carriera) e che quella di Alonso
doveva per forza deviare verso i box. Mentre la safety car giungeva in pista e
mentre la prima delle HRT scorgeva il viale del tramonto (o meglio, l'unica
delle HRT scorgeva il viale del tramonto, dato che quell'altra ha potuto
tranquillamente arrivare fino in fondo senza che alcun problema tecnico
impedisse al mantenuto giapponese di piazzarsi in ultima posizione come da
rituale).
Al box della
Rossa hanno sfoderato la strategia ottimale del secolo: montare le intermedie
sulla vettura di Nando. Purtroppo la pioggia non era d'accordo con loro e hanno
dovuto tornare a montargli le slick un paio di giri dopo.
Quando la
safety car ha abbandonato la pista non vi è stato nulla da fare per gli
inseguitori: Hamilton ha continuato a involarsi verso la strada della vittoria,
mentre quelli che lo seguivano non erano tanto del parere di restarsene lì
senza fare nulla. Uno di questi è stato Vettel, che ha tentato il sorpasso su
Button dopo 16 giri su 44. Peccato che proprio mentre sorpassava Button ha
avuto una svista che l'ha mandato in testacoda e che quindi ha trascinato con
sé anche Jenson. O meglio: ha messo fuori gioco ufficialmente Button, ritirato,
mentre lui ha proseguito nel caos più totale (ha dovuto rientrare ai box a
riassemblare la vettura, è stato sanzionato con un drive through, ha fatto a
sportellate con Liuzzi e infine è riuscito a giungere 14° dando già un primo
fugace saluto al titolo).
Nel
frattempo tutti aspettavano la pioggia per cogliere il momento giusto per
cambiare le gomme, evitare di fare una cinquantina di pitstop e arrivare in
fondo alla gara rimontando così una marea di posizioni su tutti gli altri.
Chi aveva
rimontato parecchie posizioni erano nel frattempo le Mercedes e Petrov, i tre
erano partiti nelle retrovie (nel caso di Rosberg non esattamente, a dire la
verità) e si trovavano nella zona top ten o giù di lì. Evento piuttosto
insolito: tutti e tre sembravano essere svegli e attivi contemporaneamente, il
che è un caso più raro che unico, dato che almeno uno di loro in ogni gara
sembra sempre mezzo addormentato. All'improvviso Petrov ha tentato il sorpasso
su Rosberg. Nel frattempo Schumacher si è avvicinato e ha sorpassato a sua
volta Rosberg con i loro alettoni anteriori che avevano un incontro ravvicinato
del terzo tipo mentre Petrov era già passato avanti. Ma Petrov doveva ancora
fermarsi...
I ferraristi
doc erano probabilmente in uno stato di depressione dovuta all'assenza di
Alonso dalle prime posizioni, soltanto verso metà gara o giù di lì il pilota
era riuscito a portarsi in top ten dopo una lunga rimonta causata da lunghi e
impegnativi sorpassi su dei veri assi della Formula 1 a bordo di vetture
maledettamente prestanti (ovvero i vari Trulli, Kovalainen e compagnia bella,
con qualche momento di maggiore difficoltà in corrispondenza delle Toro Rosso)
e clamorosamente Koby non stava stendendo un tappeto rosso al suo passaggio. Ma
niente paura, i ferraristi doc erano convinti che non sarebbe più venuto a
piovere e che tutti quelli che stavano davanti a Nando gli avrebbero spianato
la strada perché loro dovevano ancora fare il cambio gomme.
La realtà è
stata ben diversa. Pareva infatti che i cambi gomme permettessero più o meno a
tutti di conservare le loro posizioni, a parte quelli della Mercedes che però
si guardavano bene dal fermarsi in anticipo. Conclusione: mancavano quei 7 o 8
giri al traguardo quando ha iniziato a piovere. Iperterriti davanti
proseguivano sulle slick rischiando di impantanarsi, mentre dal 5° posto
(occupato da Sutil) in poi tutti si sono fiondati ai box a cambiare gomme,
segno che la Mercedes ci aveva visto giusto e che è anche riuscita a fare una
cosa che difficilmente riesce alla Ferrari: Schumacher e Rosberg sono entrati
ai box sesto e settimo, hanno fatto la sosta uno in coda all'altro, ma
nonostante questo sono usciti conservando le posizioni. Ma questo al momento
non ha importanza. Un giro dopo anche i primi sono entrati ai box (con Kubica
che è arrivato lungo e nel frattempo ha permesso a Webber di uscire davanti a
lui), mentre Mazzoni rimaneva sgomento ammirando una Ferrari uscita di pista
che segnava il ritiro di un pilota con il casco azzurro. Nonostante Alonso
abbia il casco azzurro e Massa ce l'abbia giallo-verde naturalmente lo staff
Rai ci ha messo una quantità notevole di tempo a riconoscerlo (che fossero
stravolti dalla scena visionata? possibile...) Vettel nel frattempo di cambi
gomme ne faceva due nonostante già al primo avesse messo le heavy rain.
Safety car
per qualche giro finché negli ultimi giri finali, non più di 3 o 4 se non
ricordo male, la gara è ripresa. È ripresa con Rosberg che superava Schumacher
e con Kobayashi che tentava di svolgere la stessa azione ma che, rischiando nel
frattempo di andare a finire in mezzo all'erba, ci ha pensato due volte e ha
deciso di rimanere lì dov'era fino alla fine.
Fine che ha
segnato la vittoria di Hamilton, 2) Webber, 3) Kubica, 4) Massa, 5) Sutil, 6)
Rosberg, 7) Schumacher, 8) Kobayashi, 9) Petrov e 10) inizialmente Alguersuari
poi penalizzato non si sa bene perché cosicché l'ultimo punto disponibile è
andato a Liuzzi. Yamamoto chiudeva immancabilmente in ultima posizione.
Hamilton si
riprende la leadership. Webber è secondo. Gli altri contendenti al titolo sono
notevolmente distaccati... Ce la farà il Ferrari Man a prendere ciò che secondo
l'intera popolazione mondiale gli spetta? Vedremo...
Risultato
della gara:
1. Lewis
Hamilton (Mclaren) 1:29:04.268
2. Mark Webber (Redbull) +1.571
3. Robert Kubica (Renault) +3.493
4. Felipe
Massa (Ferrari) +8.264
5. Adrian
Sutil (Force India) +9.094
6. Nico Rosberg (Mercedes) +12.359
7. Michael Schumacher (Mercedes) +15.548
8. Kamui Kobayashi (Sauber) +16.678
9. Vitaly Petrov (Renault) +23.851
10. Vitantonio
Liuzzi (Force India) +34.831
11. Pedro de
la Rosa (Sauber) +36.019
12. Jaime
Alguersuari (Toro Rosso) +39.457
13.
Sebastien Buemi (Toro Rosso) +39.895
14. Nico Hulkenberg (Williams) +1 lap
15. Sebastian Vettel (Redbull) +1 lap
16. Heikki Kovalainen (Lotus) +1 lap
17. Lucas Di Grassi (Virgin) +1 lap
18. Timo Glock (Virgin) +1 lap
19. Jarno Trulli (Lotus) +1 lap
20. Sakon Yamamoto (HRT) +2 laps
RITIRATI:
Fernando Alonso (Ferrari) +7 laps
Jenson
Button (Mclaren) +29 laps
Bruno Senna
(HRT) +39 laps
Rubens
Barrichello (Williams) +44 laps
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