venerdì 20 aprile 2012

INDYCAR 2012: #3 TOYOTA GRAND PRIX OF LONG BEACH (15 aprile)


Il campionato di Indycar è iniziato da ormai tre settimane con il gran premio di St. Petersburg con la vittoria di Castroneves a cui è seguita, una settimana più tardi, la vittoria di Power a Barber al gran premio di Alabama.
Il terzo appuntamento stagionale è il Toyota Grand Prix of Long Beach, in cui sarà Franchitti, campione in carica, a partire dalla pole-position.

Griglia di partenza: Franchitti, Newgarden, Wilson, Pagenaud, Dixon, Sato, Conway, Rahal, Kimball, Tagliani, Briscoe, Power, Hunter-Reay, Jakes, Viso, Hinchcliffe, De Silvestro, Castroneves, Kanaan, Hildebrand, Andretti, Barrichello, Servia, Carpenter, Bourdais, Legge.

Numero di giri: 85.

Cronaca della gara
Newgarden che parte dalla seconda posizione cerca subito di attaccare Franchitti, ma finisce a sbattere contro un muro e si ritira, già al primo giro vengono esposte le bandiere gialle ed entra la pace-car, dietro alla quale c’è Franchitti leader, seguito da Pagenaud autore di una buona partenza e Wilson.
Al 5° giro la gara riparte con Wilson che si porta in prima posizione superando prima Pagenaud (ora 3°) e poi Franchitti (ora 2°), mentre quarto c’è Sato, seguono Dixon, Kimball, Rahal, Hunter-Reay, Conway e Briscoe tra i primi dieci, mentre Power è soltanto 11°.
Bastano pochi giri a Wilson per costruire un buon vantaggio nei confronti di Franchitti, che è invece tallonato da Pagenaud che lo supererà nel corso del 10° giro; per Franchitti sembrano esserci dei problemi in quanto anche Sato lo supera al 13° giro portandosi in terza posizioen e iniziando a distanziarlo, mentre un giro più tardi sarà superato anche dal suo compagno di squadra Dixon.
Al 20° giro Bourdais, che era partito nelle retrovie, va a sbattere ed entra la pace-car: soltanto alcuni piloti, tra cui Wilson, Pagenaud e Dixon, rientrano ai box; sono i primi a effettuare una sosta se si esclude Kanaan che era rientrato al 12° giro. Wilson torna in pista in ottava posizione alle spalle di Sato, Franchitti, Hunter-Reay, Briscoe, Hinchcliffe, Castroneves e Hildebrand – nessuno di questi sette si è fermato.
Al 23° giro la gara riparte con Franchitti che fa una pessima partenza e scivola in quinta posizione, venendo sopravanzato da Hunter-Reay, Briscoe e Hinchcliffe. Poco dopo c’è un incidente tra Rahal e Andretti, con quest’ultimo che “prende il volo” e finisce contro le barriere; nel frattempo anche Katherine Legge è ferma contro le barriere. L’incidente tra Andretti e Rahal, oltre a provocare una nuova neutralizzazione, segna anche il ritiro per entrambi. Hildebrand si ferma ai box nel frattempo, mentre proseguono Sato, Hunter-Reay, Briscoe, Franchitti, Hinchcliffe e Castroneves nelle prime sei posizioni davanti a Wilson, Pagenaud e Kanaan. Pochi giri più tardi, mentre la gara stava per ripartire, la vettura di Dixon rimane ferma in mezzo al tracciato; si prosegue quindi dietro la pace-car. Sato rientra per il rifornimento e si accoda al gruppo delle vetture che seguono la pace-car; anche Hunter-Reay e Hinchcliffe si fermano ai box poco dopo, accodandosi alle altre vetture.
Quando la gara riparte al 31° è Briscoe il leader, seguito da Franchitti: tra i due c’è un lieve contatto nel quale lo scozzese danneggia l’ala anteriore ma riesce a proseguire. Castroneves supera Franchitti, che è quarto davanti a Pagenaud, Kanaan e Wilson che ha perso alcune posizioni al restart.
Per quanto riguara Sato, Hunter-Reay e Hinchcliffe, che si sono fermati ai box perdendo parecchie posizioni, sono rispettivamente 10°, 13° e 16° con Sato che risalirà a breve in 7^ posizione superando in quest’ordine Power, Jakes e Kimball e Hinchcliffe che si porterà in 14° posizione superando la De Silvestro (con la quale ha un lieve contatto) e Viso, che poco dopo dovrà scontare una penalità per un incidente precedentemente innescato con Tagliani.
Al 34° giro Briscoe, Franchitti e Castroneves effettuano la prma sosta, tornano in pista 14°, 15° e 16°. Adesso è Pagenaud il leader, davanti a Kanaan e Wilson.
Al 50° giro Pagenaud rientra per la seconda sosta, mentre alcuni dei piloti che lo seguivano rimandano il pit-stop di qualche giro, in particolare quelli che si erano fermati in un momento successivo già in occasione della prima sosta. Sato fa alcuni giri da leader finché a 29 giri dalla fine sia lui sia Hildebrand, che era risalito in seconda posizione, poco dopo rientrano Hunter-Reay e Hinchcliffe che erano in prima e seconda posizione dopo la sosta di Sato e di Hildebrand; Pagenauld è di nuovo leader quando mancano 27 giri alla fine; Kanaan è secondo, Sato terzo e Power quarto, ma quest’ultimo a poco più di venti giri dalla conclusione si porta al secondo posto dopo avere superato Sato e dopo che Kanaan si è fermato ai box per la sua ultima sosta. In quarta posizione c’è Jakes davanti a Wilson e Barrichello. Jakes perde successivamente alcune posizioni, mentre Barrichello supera Wilson e si porta al quarto posto.
A 15 giri dalla fine Pagenaud, che era abbondantemente in testa, si ferma ai box per una terza sosta, passano anche Sato e Barrichello; Pagenuad riesce comunque poco dopo a superare quest’ultimo (Rubens si fermerà ai box per l’ultima sosta a otto giri dalla fine tornando in pista in decima posizione) e si lancia all’inseguimento di Sato. In quinta posizione c’è Hildebrand seguito da Hunter-Reay, Kimball, Wilson, Hinchcliffe e Kanaan tra i primi dieci.
Pagenaud, che è molto più veloce di Sato, lo supera a sei giri dal termine e inizia a recuperare su Power che aveva un vantaggio di circa sei secondi, recuperando circa un secondo al giro. Poco dopo Kimball si ritira per un problema alla vettura.
Hinchcliffe intanto sta risalendo, si è portato fino in quinta posizione, mentre a tre giri dal termine Kanaan supera Hildebrand per la sesta posizione. Barrichello nel frattempo ha recuperato a sua volta portandosi in ottava posizione.
Quando inizia l’ultimo giro Pagenaud s’è portato a un secondo di distanza da Power, che però riesce a mantenere la posizione. L’ultima tornata è comunque ricca di colpi di scena: c’è un contatto tra Sato e Hunter-Reay (successivamente penalizzato di 30 secondi per l’incidente innescato; da terzo al traguardo, si classifica sesto, con Hinchcliffe, Kanaan e Hildebrand che risalgono in 3^, 4^ e 5^ posizione), mentre Barrichello finisce in testacoda ostruendo la pista e impedendo il passaggio di Wilson, Jakes e Castroneves che rimangono fermi. Barrichello si classifica comunque ottavo, in quanto soltanto sette piloti hanno concluso a pieni giri.

Risultato
1   Will Power   12   Chevrolet   85   
2   Simon Pagenaud   77   Honda   85   
3   James Hinchcliffe   27   Chevrolet   85 
4   Tony Kanaan   11   Chevrolet   85    
5   JR Hildebrand   4   Chevrolet   85 
6   Ryan Hunter-Reay   28   Chevrolet   85  
7   Ryan Briscoe   2   Chevrolet   85  
8   Takuma Sato   15   Honda   84 
9   Rubens Barrichello   8   Chevrolet   84
10   Justin Wilson   18   Honda   84
11   James Jakes   19   Honda   84 
12   E.J. Viso   5   Chevrolet   84 
13   Helio Castroneves   3   Chevrolet   84
14   Ed Carpenter   20   Chevrolet   83
15   Dario Franchitti   10   Honda   82 
16   Oriol Servia   22   Chevrolet   82 
17   Sebastien Bourdais   7   Chevrolet   82
18   Charlie Kimball   83   Honda   80 
19   Katherine Legge   6   Chevrolet   80 
20   Simona De Silvestro   78   Lotus   74 
21   Alex Tagliani   98   Honda   46  
22   Mike Conway   14   Honda   41  
23   Scott Dixon   9   Honda   27
24   Graham Rahal   38   Honda   23 
25   Marco Andretti   26   Chevrolet   22
26   Josef Newgarden   67   Honda   0 

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Milly Sunshine