lunedì 24 settembre 2012

#14 Commento al Gran Premio di Singapore 2012 (parte seconda: domenica 23 settembre)


Dicevamo? Ah, già: “ma ho una certezza: Pic batterà ugualmente Glock domani.” Ecco un classico esempio di profezia che finisce dentro un cesso mentre qualcuno si affretta a tirare lo sciacquone. Che gufata clamorosa. -.-
E poi dopo questa ho ancora il coraggio di parlare delle gufate di Mazzoni?! O.O #NonCiSiamo. Ora che ci siamo, però, andiamo avanti: la Singapore Flyer ci aspetta! *_________*
È agghiacciante il fatto di non aver sentito nemmeno una volta che il giro viene percorso in una quarantina di minuti, ma cercherò di sopravvivere a questa mancanza. In compenso Mazzoni ha parlato lungamente dei caschi, ricordandoci anche come quello di questo weekend fosse il cinquantesimo casco celebrativo della carriera di Vettel. #Bastaaaaaa! E quel “basta” non si riferisce a Mazzoni, ma a Vettel. Comunque procediamo ulteriormente.

SCATTANOOOOO LE VETTUREEEEEEEE! Mentre tutti temono che Grosjean ne combini una delle sue, ecco che Grosjean non accenna neanche lontanamente ad essere coinvolto in incidenti con altri piloti, cosa che ha quasi del miracoloso. Ma davanti c’è Maldiiii in azione! Mentre io mi aspettavo che come minimo si appropriasse della leadership e lo mettesse in quel posto a tutti – non so perché ma ultimamente sto iniziando a simpatizzare per la Williams e per entrambi i suoi sfasciacarrozze, è preoccupante come cosa? – Maldiiii ha rischiato il contatto con Vettel, che ne ha approfittato per superarlo facendogli una pernacchia, mentre Button stesso è riuscito a superare Maldonado che a quel punto si è ritrovato quarto davanti ad Alonso, Di Resta e Webbiiii che per una volta non aveva perso posizioni ed era seguito da Grosjean, Rosberg e nonno Schumiiiii. E qui è capitato il primo miracolo della giornata: nonostante Schumacher avesse perso una posizione nei confronti del compagno di squadra, nessuno ci ha scritto sopra un romanzo o ha tenuto un comizio sull’argomento. #Epico.
Ma questo era solo l’inizio! Non si sa bene come, ma a un certo punto si è venuto a creare un ingorgo con numerose vetture che hanno tagliato una chicane, sono state messe sotto inchiesta e poi si è concluso con un nulla di fatto. In coda a questo ingorgo nel frattempo c’era Massa che se non partiva in bellezza poi era costretto per par condicio a chiudere in bellezza. Quindi ha pensato bene di farsi tamponare dalla Caterham di Petrov, che era partito 18° anziché 19° dal momento che Senna era slittato dalla 17^ alla 22^ posizione per aver sostituito il cambio. A proposito di Senna, essendo partito a razzo che se Webbiiii l’avesse visto sarebbe rimasto traumatizzato, si è ritrovato anche lui in mezzo all’ingorgo rimettendoci l’ala anteriore, ma nonostante questo è rimasto in pista, cosa che mi ha portato a incrementare il livello di epicità percepita della Williams. #MaEsisteIlTermineEpicità? #EpicQuestion!
Ma se la Williams è resistente agli urti (ed è bene che lo sia, così come dovrebbe esserlo anche la Lotus di Grosjiiii XD), non si può dire lo stesso di una gomma della vettura di Feliiii e dell’ala anteriore (?) di quella di Petriiii. I due sono rientrati ai box, Petriiii uscendone penultimo e Feliiii uscendone ultimo staccato una marea di secondi perfino dal pilota della Caterham. Però girava su tempi record, utilizzando l’altra mescola di gomme.

Illuminato dalla luce irradiata dalle gomme di Massa, Webber opta per rientrare al nono giro per la prima sosta, convinto che sia la strategia vincente. Se solo sapesse che di lì a un’ora e tre quarti arriverà al traguardo perfino dietro a Massa...
Stranamente, mentre Massa con pista libera guadagna fino a un secondo al giro, lo stesso non accade a Webbiiii che si ritrova a rientrare in pista alle spalle delle Marussia. Però ha modo di ritrovarsi dietro a Pic a un certo punto e la sola presenza di Pic rende epico qualunque momento. U.U Davanti procedono ancora per un po’, tipo un due giri dopo entra ai box Vettel, che si ritrova davanti un quartetto di vetture composto da Schumacher, Raikkonen, Hulkenberg e Perez. Supera comunque Perez ed è Alonso a ritrovarsi dietro a Perez dopo il proprio pit-stop, riuscendo a superarlo di lì a qualche giro.
Riassumiamo, però: quando Hamilton effettua anche lui la propria sosta, si ritrova davanti a Raikkonen che ancora si deve fermare, che a sua volta tiene dietro Vettel. In questo modo Hamilton riesce a contenere l’avvicinamento del bambino che beve ancora la Redbull dal biberon.
Dopo il primo giro di pit-stop, intorno al 15°-16° giro Hamilton, Vettel, Button e Maldonado sono ancora i primi quattro, con Hulkenberg e Perez che al momento non essendosi ancora fermati, sono quinto e settimo davanti e dietro ad Alonso. Dietro Alonso ci sono Di Resta e Webber, con Rosbiiiii che è riuscito a superare Grosjean nel frattempo. Di lì a poco comunque i due piloti che ancora non si erano fermati sono costretti al rientro ai box, il che fa sì che ora Grosjean sia 9° e Schumacher completi la top-ten.
Tutte le vetture sono parecchio distanziate, a parte Schumacher che ha Raikkonen negli scarichi che a sua volta ha Senna poco lontano... ma se vi aspettate che sia capitato qualcosa di epico mi spiace deludervi... qualcosa di epico non è destinato ad accadere, almeno per il momento, e sicuramente niente di epico accadrà tra di loro.

Al 23° giro la cupa notte di Singapore fa la prima delle proprie vittime e il potere dell’estrema affidabilità della McLaren allontana Hammiiii dal mondiale. Ha un problema al cambio, che lo abbandona costringendolo ad abbandonare la gara. I piloti che lo seguono ringraziano e proseguono.
Di lì a qualche giro iniziano i secondi pit-stop, con Maldonado e Alonso che rientrano al trentesimo giro. I due sono vicinissimi e quando tornano in pista sono dietro a Grosjean che ancora dovrà effettuare la seconda sosta. Sono tutti e tre vicinissimi, al che qualunque individuo normale inizierebbe a fare gesti scaramantici.
* Grosjiiii... e Maldiiii subito dietro di lui... *
E mentre tutti tremano al 33° giro capita quello che non avrebbe dovuto capitare. No, non sto parlando di Grosjiiii e Maldiiii né tanto meno di Ferniiii.

THE POWER OF INDIAAAAAAAAAAAAAAAA!
La HRT di Karthyyyy ne ha abbastanza e il più veloce pilota indiano fa uno schianto degno di nota. Solo che siamo a Singapore, luogo dove le vie di fuga non esistono: ciò comporta l’ingresso della safety car. Vettel, Button e Di Resta che erano i primi tre rientrano ai box per cambiare gomme, anche Maldiii torna perché a differenza degli altri ha montato le supersoft nel precedente pit-stop e c’è una sorta di rientro ai box in branco, che stranamente non ha gli stessi effetti deleteri che ebbe nel 2008. Sarà che non ci sono più né i rifornimenti di benzina né tanto meno Sutil, quindi è matematicamente impossibile rischiare di travolgere Sutil con un bocchettone vagante.
Mentre Alonso ha conquistato quindi la terza posizione, Maldonado viaggia ora intorno alla decima posizione, ma capita un imprevisto: dopo un paio di giri dietro la safety car inizia ad accusare un problema alla vettura che lo costringe al ritiro. NOOOOOOO! Ç_ç E io che credevo nella Williams! #WilliamsForTheWin!
Dietro la safety car non capita nulla di eclatante, se non che i piloti doppiati vengono fatti sdoppiare e che i piloti doppiati erano Petrov, De La Rosa e Pic, il che comporta che presumibilmente Glock e Kovalainen non lo erano. #E’Pazzesco. Altro fatto eclatante è che per motivi ignoti Button rischia di tamponare Vettel dietro la safety car...
Fino alla fine del 38° giro rimane la safety car, dopodiché allo scattare del 39° giro le vetture riprendono a gareggiare in modo estremamente tranquillo: Perez supera Rosberg, Webber supera Hulkenberg, Grosjean supera delle altre vetture, Schumacher travolge Vergne... Ah, già, questo non è esattamente un modo tranquillo per ripartire.

Riassumiamo: Vergne era in lotta con Perez che gli stava davanti, Schumacher era subito dietro a entrambi, finché non sbaglia una frenata atterrando addosso alla Toro Rosso del più giovane pilota della stagione. Questo episodio suscita parecchia ilarità in Mazzoni e Capelli che parlano del fatto che con l’avanzare dell’età la vista si abbassa, cercando di stravolgere tutte le leggi dell’oculistica:
- se un pilota ci vede tranquillamente alla luce del giorno, in linea teorica dovrebbe vederci ugualmente se c’è un’illuminazione artificiale luminosa come la luce del giorno;
- i due sembrano ignorare che esistano lenti per correggere i difetti di vista, che sono più d’uno i piloti miopi che portano lenti a contatto (Capelli stesso durante la sua carriera come pilota, stando a quanto mi risulta) o piloti più alternativo come Bourdais “l’unico pilota che porta gli occhiali sotto al casco”;
- con l’età cala la vista da vicino e si incontrano difficoltà nel leggere o comunque fare altre attività che comportano di dover guardare qualcosa a distanza ravvicinata, il che non ha nulla a che vedere con il vederci da lontano;
- per quanto riguarda la miopia, è vero che i soggetti miopi (nel caso per nulla verificato che Schumacher lo sia) perdono progressivamente diottrie, ma è altrettanto vero che le diottrie le perdono entro i 20-25 anni, perciò se anche Schumacher fosse realmente miope la sua vista da lontano dovrebbe essersi stabilizzata molto tempo fa.

Schumacher e Vergne scendono dalle vetture, Vergne sembra avere preso con filosofia il ritiro, dal momento che Schumacher riesce ad arrivare ai box con le proprie gambe e successivamente anche rispondere a tono a Stella Bruno che gli interrompe ogni risposta così dal nulla... #MomentoEpico! Peccato che non ci fossero anche Rosberg e Paul Hembery in zona. ç_ç
Comunque detto sinceramente quando Michael ha risposto non ho potuto fare a meno di trattenere uno scroscio di risate. ;-)

Se ne va la safety car, torna immediatamente la safety car... C’è una successiva ondata di pit-stop, dove anche Webbiiii, Hulkino e Perez rientrano ai box e tornano in pista tra le ultime posizioni. Petrov parte dai box e subito si ferma, i meccanici lo riportano indietro a spinta (non sapevo che si potesse! XD) e finalmente un giro più tardi riescono a rimandarlo in pista! #EPICWIN!
Nel frattempo mancano venti giri, in totale dovrebbero essere 61, e manca solo mezz’ora allo scadere delle due ore, con il giro che si compie in oltre un minuto e quaranta secondi.
La safety car si leva di torno e all’inizio del 43° giro la top ten è questa: Vettel, Button, Alonso, Di Resta, Rosberg, Grosjean, Raikkonen, Ricciardo, Senna e Massa con questi ultimi tre che hanno azzeccato il momento giusto per effettuare il proprio pit-stop all’ingresso della safety car precedente e quindi sono risaliti in top-ten.
Alonso ha gomme più usurate rispetto ai piloti che lo precedono e deve farle durare fino alla fine, così lascia sfuggire i due davanti in perfetto stile “Button seconda parte del mondiale 2009”, Di Resta tenta di avvicinarsi, ma poi non ce la fa, mentre le Lotus sono una vicinissima all’altra e di lì a qualche giro Grosjiiii verrà superato da Kimiiii, dopo aver opposto una resistenza pressoché nulla.

Immediatamente illuminato dalla luce artificiale dei lampioni di Singapore Massa decide che è giunto il momento di svegliarsi e che, dopo avere fino a quel momento concluso poco e nulla, è arrivato il momento di superare almeno un paio di vetture. Tra Massa e Senna c’è un’accesa lotta per la decima posizione, con Senna che cerca di pressare Massa contro un muretto e Massa che, non si sa come, sfila tra Senna e il muretto, passa davanti e si gira indietro a fargli una pernacchia. Vista la presunta regola che è vietato effettuare un sorpasso o difendersi quando si sta subendo un sorpasso, i commissari provvederanno immediatamente a mettere sotto investigazione la manovra, e stranamente nessuno dei due verrà penalizzato. Successivamente Feliiii non soddisfatto decide di superare anche Ricciardo, portandosi in ottava posizione. #MEGAEPICWIN!

La gara inizia a evolvere verso la fase conclusiva e qui inizia a vedersi l’alchimia che lega Hulkenberg alle Sauber. Al 49° giro infatti c’è un contatto tra Perez e Hulkenberg che porta lievi danni a entrambi. I due riescono a proseguire e un giro più tardi, mentre Kobayashi e Webber lottano per l’11^ posizione e Webber supera Kobayashi (avendo l’accortezza di tagliare una chicane nel frattempo), Hulkino si avvicina a Kobyyyy. Nel tentativo di superarlo, i due si toccano, con Kobyyyy che rompe l’ala anteriore e Hulk che si ritrova con una gomma forata. I due sono costretti a rientrare ai box mentre Webber prende ad avvicinarsi progressivamente a Senna, andando alla ricerca dell’ultimo punto della top-ten.

A dieci minuti dallo scadere delle due ore si accende il cronometro. #Emozionante. Due minuti più tardi Webber è ormai negli scarichi della Williams di Senna (ed è la quarta volta in quattro gran premi che gli si ritrova dietro O.O) e finalmente riesce a strappargli la decima posizione. Si lancia all’inseguimento di Ricciardo, a questo punto, pensando che se c’è riuscito Massa a superarlo ci riesce sicuramente anche lui. Webbiiii resta però deluso quando si accorge che questa legge chimica è stata smentita.

Quando mancano cinque minuti al termine mi sento mancare: Mazzoni fa notare come Glock sia tredicesimo e questo potrebbe essere un risultato importantissimo per la Marussia. #No. #NoTiPrego. #NonGufare!
Scampato pericolo, la gufata non ha effetto e, anzi, le prospettive per la Marussia si fanno decisamente più epiche quando, un minuto prima della fine, dopo avere comunicato via radio ai box un problema che gli impedisce di proseguire, Senna parcheggia la propria vettura, avendo l’accortezza di farlo in una via di fuga e non in mezzo alle scatole. Grazie al suo ritiro GLOCK RISALE IN 12^ POSIZIONE! O________O
#MarussiaForTheWin!
Posso a questo punto confessare una cosa inconfessabile? Ho sperato con tutte le mie forze che almeno due piloti della top-ten, due qualsiasi, si ritirassero per qualche motivo, in modo che Glock arrivasse decimo e la Marussia conquistasse un punto. So che un giorno un pilota dei “nuovi team” ce la farà. Deve accadere. U.U

Il cronometro scende a 0. Vettel completa il 59° giro, dopodiché viene esposta la bandiera a scacchi. Nessuna posizione cambia, di lì alla fine, se non che a fine gara al tempo di Webber verranno aggiunti venti secondi per il taglio di chicane, che gli faranno perdere la decima posizione).
Al tempo di Pic inoltre vengono aggiunti i venti secondi di cui già detto, per avere superato in regime di bandiere rosse durante la terza sessione di prove libere.

Il risultato:
1. Vettel (Redbull), 2. Button (McLaren), 3. Alonso (Ferrari)
4. Di Resta (Force India), 5. Rosberg (Mercedes), 6. Raikkonen (Lotus), 7. Grosjean (Lotus), 8. Massa (Ferrari), 9. Ricciardo (Toro Rosso), 10. Perez (Sauber)
11. Webber (Redbull), 12. Glock (Marussia), 13. Kobayashi (Sauber), 14. Hulkenberg (Force India), 15. Kovalainen (Caterham), 16. Pic (Marussia), 17. De La Rosa (HRT) a 1 giro, 18. Senna (Williams) RIT. a 2 giri, 19. Petrov (Caterham) a 2 giri.
RIT. Vergne (Toro Rosso), Schumacher (Mercedes), Maldonado (Williams), Karthikeyan (HRT), Hamilton (McLaren)

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine