martedì 26 marzo 2013

NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: Auto Club 400, Fontana (5/36) – 24 marzo

1- Kenseth è in testa davanti a Hamlin e Kyle Busch, con quest’ultimo che supererà Hamlin al 4° giro portandosi in seconda posizione.
7- Logano supera Hamlin per il terzo posto e si lancia all’inseguimento di Kyle Busch, che però supera Kenseth a sua volta conquistando la leadership. Qualche giro dopo Hamlin si riprende la terza posizione e diversi giri più tardi supererà anche Kenseth portandosi secondo.
27- Prima caution causata da un testacoda di Stremme. Tutti ai box, dopodiché ci sono Kyle Busch, Hamlin, Harvick, Bowyer, Logano, Kenseth, Kurt Busch, McMurray, Martin, Kahne e Johnson nei primi dieci. Il restart è al 34° giro e, mentre le posizioni dei primi tre rimangono invariate, dietro qualcosa cambia.
37- Tommy Hill urta il muro e danneggia la vettura, dopodiché procede lentamente fino ai box: seconda caution. Rientrano ai box alcuni piloti che si trovavano nelle retrovie.
43- Al restart Logano si porta in seconda posizione alle spalle di Kyle Busch e lo affianca subito dopo, passando in testa un giro più tardi.
48- Hamlin, che era stato precedentemente superato da Harvick per il terzo posto, ma che era riuscito a riprendersi la posizione, supera Kyle Busch e si porta al secondo posto; non durerà comunque a lungo in quella posizione perché in seguito Kyle si riporterà secondo e Hamlin perderà alcune ulteriori posizioni. I primi tre a quel punto sono Logano, Kyle Busch e Harvick.
68-80 circa- Pit-stop in regime di bandiera verde, dopo i quali Kyle Busch si ritrova in testa davanti a Logano, Hamlin, Earnhardt, Kenseth, Truex, Stewart, Kahne, McMurray, Bowyer... Harvick e Kurt Busch sono precipitati indietro di numerose posizioni per essere stati penalizzati per eccesso di velocità nella pit-lane.
89- Terza caution (sto cercando di capirne il motivo), tutti rientrano ai box ancora una volta, successivamente Keselowski viene penalizzato per eccesso di velocità nella pit-lane. Kyle Busch è in testa davanti a Hamlin ed Earnhardt. Quest’ultimo verrà superato da Logano al restart (96° giro). Hamlin verrà superato poi da Logano e Earnhardt.
117- Nemecheck finisce a muro: quarta caution. Ancora una volta i pit-stop vengono effettuati in regime di bandiera gialla.
121- Al restart Logano supera Kyle Busch per la prima posizione, mentre dietro è lotta per la terza posizione tra Harvick e Hamlin.
131- Ambrose fora e, a causa della vettura che procede lentamente, quinta caution. Vari piloti rientrano ai box, mentre alcuni non si fermano: Stewart si porta in testa davanti a Bowyer e Keselowski. Seguono Kenseth, Logano, Harvick, Viffle, Hamlin, Newman e Kyle Busch a completare la top-ten.
137- Al restart Harvick e Kyle Busch recuperano numerose posizioni, Harvick si porta terzo alle spalle di Stewart e Bowyer e subito dietro c’è Busch. Seguono Kenseth, Keselowski, Hamlin e Logano. Di lì a poco Harvick e Busch superano Bowyer.
142- Kyle Busch supera Harvick portandosi in seconda posizione. Stewart riuscirà a conservare la leadership ancora per qualche giro, poi verrà superato a sua volta.
150- A tre quarti di gara i primi dieci sono Kyle Busch, Harvick, Logano, Syewart, Keselowshi, Hamlin, Bowyer, Newman, Kahne, Kenseth.
160 circa- ricominciano i pit-stop con bandiera verde.
168- Nuovo problema per Ambrose: sesta caution. I piloti che ancora non si erano fermati ai box rientrano durante la neutralizzazione. Il restart è al 175° giro. Kyle Busch è ancora in prima posizione.
176- Martin finisce in testacoda: settima caution. Rientrano ai box soltanto un paio di piloti che si trovavano nelle retrovie. I primi dieci sono a questo punto Kyle Busch, Kahne, Stewart, Logano, Keselowski, Harvick, Biffle, Gordon, Hamlin, Edwards.
181- Restart: Kyle Busch è sempre in testa, mentre Stewart e Logano sono in lotta per la seconda posizione, con Logano che riesce a stare davanti a Stewart.
186- Bowyer rompe il motore: ottava caution. È da segnalare che nel frattempo Logano si era portato in testa e ora è in prima posizione dietro alla pace-car.
190- Restart: Logano è in testa davanti a Kyle e Kurt Busch, i tre sono quasi affiancati e le posizioni tra loro cambiano più volte, con Edwards che si inserisce tra loro e Dale Jr che si avvicina.
193- Kyle Busch è in testa davanti a Logano e Hamlin, che si è portato in terza posizione. Un giro più tardi Logano supera Busch, dal quale viene superato a sua volta, mentre anche Hamlin supera Logano. I due superano subito dopo Busch, Logano ora è 1° e Hamlin 2°.
196- Edwards supera Kyle Busch portandosi al terzo posto, ma Kyle si riprende la posizione soltanto un giro più tardi; Edward viene superato anche da Dale Jr.
200- La lotta per la leadership tra Logano e Hamlin si conclude con un contatto tra i due a pochi metri dal traguardo e con la vittoria di Kyle Busch. Dubbio: Logano e Hamlin avevano avuto un contatto anche nella precedente gara. Sono la versione NASCAR di Maldonado e Perez? O.O
È da segnalare che, dopo essere sceso dalla vettura, Hamlin si è accasciato a terra e viene portato via in ambulanza.
Post-gara: rissa nella pit-lane tra Stewart e Logano a causa di un contatto avvenuto al restart del 181° giro, con Stewart che viene trascinato via dai meccanici. Il mio solo commento in proposito è no comment.

Il risultato
1 N.18 Kyle Busch Interstate Batteries Toyota 200
2 N.88 Dale Earnhardt Jr. National Guard Chevrolet 200
3 N.22 Joey Logano AAA Southern California Ford 200
4 N.99 Carl Edwards SUBWAY Ford 200
5 N.78 Kurt Busch Furniture Row / Serta Chevrolet 200
6 N.16 Greg Biffle 3M Window Film Ford 200
7 N.20 Matt Kenseth Dollar General Toyota 200
8 N.27 Paul Menard Menards / CertainTeed Chevrolet 200
9 N.5 Kasey Kahne Farmers Insurance Chevrolet 200
10 N.39 Ryan Newman WIX Filters Chevrolet 200
11 N.24 Jeff Gordon Drive to End Hunger Chevrolet 200
12 N.48 Jimmie Johnson Lowe’s / Jimmie Johnson Foundation Chevrolet 200
13 N.9 Kevin Harvick Jimmy John’s Chevrolet 200
14 N.43 Aric Almirola Farmland Ford 200
15 N.13 Casey Mears GEICO Ford 200
16 N.51 AJ Allmendinger Phoenix Construction Chevrolet 200
17 N.31 Jeff Burton Caterpillar Chevrolet 200
18 N.56 Martin Truex Jr. NAPA Auto Parts Toyota 200
19 N.1 Jamie McMurray Bass Pro Shops / Tracker Boats Chevrolet 200
20 N.17 Ricky Stenhouse Jr. # NOS Ford 200
21 N.7 Dave Blaney SANY Chevrolet 200
22 N.14 Tony Stewart Rush Truck Centers / MOBIL 1 Chevrolet 200
23 N.2 Brad Keselowski Miller Lite Ford 200
24 N.34 David Ragan Ford 200
25 N.11 Denny Hamlin FedEx Express Toyota 199
26 N.10 Danica Patrick # GoDaddy.com Chevrolet 199
27 N.36 JJ Yeley Accell Construction Chevrolet 199
28 N.47 Bobby Labonte Charter Toyota 198
29 N.38 David Gilliland Long John Silver’s Ford 198
30 N.33 Landon Cassill Little Joe’s Autos / Precon Marine Chevrolet 194
31 N.30 David Stremme Swan Energy / Lean1 Toyota 193
32 N.87 Joe Nemechek(i) MaddiesPlaceRocks.com Toyota 193
33 N.83 David Reutimann Burger King / Dr Pepper Toyota 192
34 N.93 Travis Kvapil Burger King / Dr Pepper Toyota 188
35 N.15 Clint Bowyer 5-hour Energy Toyota 184
36 N.9 Marcos Ambrose MAC Tools Ford 182
37 N.55 Mark Martin Aaron’s Dream Machine Toyota 179
38 N.42 Juan Pablo Montoya Target Chevrolet 169
39 N.32 Timmy Hill # OXY Water Ford 108
40 N.35 Josh Wise(i) MDS Transport Ford 103
41 N.44 Scott Riggs No Label Ford 66
42 N.98 Michael McDowell Phil Parsons Racing Ford 60
43 N.19 Mike Bliss(i) G-Oil / Plinker Tactical / Doubletree Toyota 44



domenica 24 marzo 2013

Indycar 2013: #1 St. Petersburg


Griglia di partenza
1. #12 Will Power Penske (C)
2. #14 Takuma Sato AJ Foyt (H)
3. #78 Simona de Silvestro KV Racing (C)
4. #27 James Hinchcliffe Andretti (C)
5. #3 Helio Castroneves Penske (C)
6. #55 Tristan Vautier Schmidt (H)
7. #25 Marco Andretti Andretti (C)
8. #1 Ryan Hunter-Reay Andretti (C)
9. #6 Sebastian Saavedra Dragon (C)
10. #10 Dario Franchitti Ganassi (H)
11. #11 Tony Kanaan KV Racing (C)
12. #4 JR Hildebrand Panther (C)
13. #19 Justin Wilson Dale Coyne (H)
14. #83 Charlie Kimball Ganassi (H)
15. #15 Graham Rahal RLL (H)
16. #67 Josef Newgarden SFHR (H)
17. #98 Alex Tagliani BHA (H)
18. #16 James Jakes RLL (H)
19. #77 Simon Pagenaud Schmidt (H)
20. #9 Scott Dixon Ganassi (H)
21. #7 Sebastien Bourdais Dragon (C)
22. #5 EJ Viso Andretti-HVM (C)
23. #20 Ed Carpenter Ed Carpenter (C)
24. #4 JR Hildebrand Panther (C)
25. #18 Ana Beatriz Dale Coyne (H)


Cronaca della gara
Power mantiene la leadership in corrispondenza della bandiera verde, riuscendo a mettere un certo margine fin dall’inizio tra sé e Sato. Perde alcune posizioni invece la De Silvestro, con Hinchcliffe e Castroneves che salgono in terza e quarta posizione.
La situazione rimane stabile a lungo, almeno nelle prime posizioni, fino al 18° giro quando Castroneves supera Hinchcliff per la terza posizione.

Al 20° giro colpo di scena: Franchitti, che si era appena fermato per il primo pit-stop, va a impattare contro le barriere e vengono esposte le bandiere gialle mentre il pilota scozzese è costretto al ritiro.
La pace-car rimane in pista per diversi giri, nel corso del quale la maggior parte dei piloti rientra per una sosta ai box. Castroneves è leader di gara quando essa riprende al 27° giro, seguito da Power, Sato, Hinchcliffe e De Silvestro.

Subito dopo un’altra bandiera gialla viene causata da un incidente che ha coinvolto diversi piloti e che vede danneggiate le vetture di Hildebrand e Beatriz.
Stavolta la gara riprende al 33° giro, dopo una lieve collisione tra il leader della gara e Power, le posizioni variano di poco nella top-five, con Hinchcliffe che riesce a rimontare fino alla seconda posizione. Tra i primi cinque troviamo quindi: Castroneves, Power, Hinchcliffe, Sato e De Silvestro. Quest’ultima poca dopo riesce a superare Sato, che perde nei giri successivi un'altra posizione a vantaggio del debuttante Vautier, campione in carica della serie Indylights.

In occasione di una terza bandiera gialla entrata a causa della vettura ferma di Newgarden, al 46° giro diversi piloti rientrano per la seconda sosta. Servia, che non si è fermato ai box, si ritrova leader della gara dietro alla pace-car. Seguono Castroneves, Power, Hinchcliffe, De Silvestro a completare la top-five.

La gara riprende al 53° giro, con Hinchcliffe che supera Power e Vautier che supera De Silvestro. Servia si ferma al 63° giro, nel vero senso della parola perché rimane fermo nella pit-lane.

Nel frattempo rallenta Hunter-Reay a causa di un problema alla vettura. Rientra ai box dove rimane fermo. Ci sono problemi anche per Vautier che, dopo una brillante prestazione, al 70° giro viene abbandonato dalla vettura ed è costretto a rientrare ai box quando era in quarta posizione.

Al 74° giro Saavedra va a impattare contro le barriere: è la quarta bandiera gialla della gara e diversi piloti ne approfittano per rientrare ai box.
Castroneves torna in pista in testa, seguito da Hinchcliffe, Power, De Silvestro. Seguono Dixon e Andretti, che a loro volta si sono fermati.
Neanche dietro la pace-car la situazione è tranquilla: Hildebrand (doppiato) affianca infatti Power e gli finisce addosso, prima di andare a impattare contro le barriere, dove si ritira. Pwe Power, che era in terza posizione, è necessario il rientro ai box, e torna in pista in 16^ posizione. Nelle prime tre posizioni ci sono quindi al momento Castroneves, Hinchcliffe e De Silvestro.

All’84° giro non appena viene data bandiera verde, Hinchcliffe supera Castroneves per la leadership, mentre dietro ci sono vari piloti in lotta tra loro. Non appena le posizioni si stabilizzano a completare la top ten sono, dietro al leader e a Castroneves: De Silvestro, Kanaan, Andretti, Dixon, Wilson, Viso, Tagliani e Carpenter.

Quando mancano soltanto 15 giri alla gara Castroneves si avvicina parecchio al leader, mentre successivamente anche Kanaan è piuttosto vicino alla De Silvestro. È per Kanaan che a 5 giri dalla fine viene superato da Marco Andretti, che si lancia all’inseguimento di De Silvestro per conquistare il podio.

Gli ultimi giri sono molto caotici, anche a causa della scarsità di carburante di cui vari piloti dispongono. Viso supera Wilson a tre giri dalla fine, mentre De Silvestro viene superata al penultimo giro da Andretti e Kanaan.

Hinchcliff ottiene quindi la sua prima vittoria in Indycar, con Castroneves e Andretti a completare il podio. Tony Kanaan chiude in quarta posizione, mentre c’è un finale a tre al fotofinish per la quinta posizione con Dixon che batte sul traguardo De Silvestro e Viso.
Sato chiude in ottava posizione, con Wilson e Tagliani in top-ten.

Risultato
1  James Hinchcliffe  27  Chevrolet
2  Helio Castroneves  3  Chevrolet
3  Marco Andretti  25  Chevrolet
4  Tony Kanaan  11  Chevrolet
5  Scott Dixon  9  Honda
6  Simona De Silvestro  78  Chevrolet
7  E.J. Viso  5  Chevrolet
8  Takuma Sato  14  Honda
9  Justin Wilson  19  Honda
10  Alex Tagliani  98  Honda
11  Sebastien Bourdais  7  Chevrolet
12  Charlie Kimball  83  Honda
13  Graham Rahal  15  Honda
14  Ed Carpenter  20  Chevrolet
15  James Jakes  16  Honda
16  Will Power  12  Chevrolet
17  Oriol Servia  22  Chevrolet
18  Ryan Hunter-Reay  1  Chevrolet
19  JR Hildebrand  4  Chevrolet
20  Sebastian Saavedra  6  Chevrolet
21  Tristan Vautier  55  Honda
22  Ana Beatriz  18  Honda
23  Josef Newgarden  67  Honda
24  Simon Pagenaud  77  Honda
25  Dario Franchitti  10  Honda

La domenica di Sepang


Cronaca revisionata dopo avere rivisto la gara sulla Rai, apportate correzioni a fatti che mi erano sfuggiti a causa di inceppamenti dello streaming.

La gara parte con la pista umida, con le vetture sulle gomme intermedie. Fin dalla partenza Vettel mantiene la leadership, mentre Massa, che gli partiva di fianco, non è autore di una buona partenza e viene superato da diverse vetture, mentre tra Alonso e Webber è lotta per la seconda posizione, con Alonso che mantiene la posizione nei confronti di Webber, ma che ha una lieve collisione con Vettel, che gli causa il danneggiamento dell’ala anteriore. Seguono Hamilton, Button, Massa, Rosberg, Perez, Sutil e Hulkenberg a completare la top ten quando il primo giro viene completato.
Anziché rientrare dopo un giro per sostituire l’ala, rimane in pista, finché nel corso del secondo giro l’ala cede proprio mentre Alonso viene superato da Webber. Tra i due, nonostante le immagini poco chiare, non vi è alcuna collisione. Hamilton, grazie al ritiro di Alonso, che si ferma in una via di fuga, risale in terza posizione, mentre anche per Rosberg la situazione si evolve in positivo: il pilota della Mercedes riesce infatti a rimontare delle posizioni su Massa e Button.

Al sesto giro Vettel e Massa rientrano ai box per montare le slick, mentre Webber è in testa alla gara, incalzato da Hamilton in seconda posizione. Il giro successivo numerosi piloti rientrano, mentre Webber rimane in pista ancora un giro, così come Hamilton (che peraltro ha una piccola svista rischiando di fermarsi al box della McLaren invece che quello della Mercedes), mentre il suo compagno di squadra Rosberg si ferma addirittura al nono giro.
Dopo queste soste Webber si ritrova in testa, seguito da Vettel e dalle Mercedes di Hamilton e Rosberg, con Button, Hulkenberg, Massa, Perez, Grosjean e Ricciardo a completare la top-ten; quest’ultimo si trova insidiato da Raikkonen che, autore di una pessima partenza, aveva perso diverse posizioni. La Lotus riesce ad avere la meglio sulla Toro Rosso nel corso del decimo giro. Successivamente Grosjean con l’altra Lotus riesce a superare Perez.
Diversi giri più tardi anche Raikkonen riesce a superare il pilota messicano della McLaren, mentre nelle retrovie ci sono problemi per Maldonado, che danneggia l’ala anteriore in un fuoripista a causa del quale rischia di andare a sbattere contro le barriere. È costretto a rientrare ai box ritrovandosi tra le ultime posizioni.

Webber ritorna ai box al 20° giro. Un giro più tardi anche Massa e Grosjean rientrano ai box per la seconda sosta. Anche Hamilton, Button e Hulkenberg si fermano al 22° giro, mentre Vettel e Rosberg si fermano nel corso della tornata successiva.
Nel frattempo ci sono difficoltà per Di Resta, fermo da alcuni giri nel box della Force India, dove si ritirerà alcuni giri più tardi.
Dopo la seconda sosta in top ten troviamo: Webber, Vettel, Hamilton, Rosberg, Button, Massa, Grosjean, Button, Raikkonen e Perez.

A metà gara il gap tra Webber e Vettel, così come quello tra Vettel e Hamilton, è inferiore al secondo. Webber riesce comunque a rimontare e al trentesimo giro ha ben più di un secondo di vantaggio sul compagno di squadra.
Subito dopo Hamilton, che si trovava in zona DRS nei confronti di Vettel, rientra ai box per il suo terzo pit-stop, mentre un giro più tardi si fermano anche Webber e Rosberg. Un giro più tardi si ferma ai box anche Vettel, tornando in pista tallonato da Rosberg. Grazie a un’intuizione strategica quindi Hamilton ha conquistato il secondo posto virtuale (al momento Button, che ancora non si è fermato, è in testa).
Al 35° giro Webber supera Button riprendendosi la leadership, mentre Hulkenberg e Raikkonen lottano per la nona posizione nella pit-lane.
Button rientra ai box un giro dopo, quando stava per essere superato da Hamilton, rimane però fermo nella pit-lane a causa del mancato avvitamento di una ruota. I meccanici lo riportano a spinta ai box, e riescono a rimandarlo in pista. Per il pilota della McLaren sarà comunque ritiro nelle fasi conclusive della gara.
Hamilton conserva la posizione su Vettel fino al 39° giro, quando il pilota della Redbull lo supera e si lancia all’inseguimento di Webber. Seguono nel frattempo in top ten Rosberg, Massa, Grosjena, Perez, Hulkenberg, Raikkonen (che supererà il pilota della Sauber dopo un acceso duello) e Bottas che però ha effettuato solo due pit-stop.

Al 41° giro Hamilton si ferma per la quarta sosta, seguito subito dopo dagli altri piloti della top-5, che a loro volta sono costretti a un’ulteriore fermata.
Al 46° giro, dopo un’accesa lotta per la leadership, Vettel supera Webber, i due rischiano il contatto e alla fine è l’australiano che deve accodarsi. Dietro di loro anche tra Hamilton e Rosberg si accende un intenso duello per la terza posizione: tra i due ci sono sorpassi e controsorpassi. Mentre Vettel riesce a mettere una distanza tra sé e Webber, non accade tra i due piloti della Mercedes, che rimangono piuttosto vicini, con Hamilton davanti a Rosberg, nonostante Hamilton sia più lento a causa della necessità di preservare carburante.

Grosjean, Raikkonen e Perez, che hanno effettuato una sosta in meno, si trovano tra la quinta e la settima posizione, ma Massa (che invece si è fermato quattro volte, come i piloti di Redbull e Mercedes) supera Perez al 49° giro e il giro successivo supera anche Raikkonen. Al 54° giro supera anche Grosjean e ritorna in quinta posizione, mentre Perez effettuerà un pit-stop al penultimo giro per non rischiare di perdere la possibilità di chiudere in top-ten.

Vettel completa il 56° giro in testa alla gara e vince seguito da Webber, Hamilton, Rosberg e Massa. Completano la top-ten Grosjean, Raikkonen, Hulkenberg, Perez e Vergne.
Bottas, 11°, è l’ultimo pilota non doppiato, mentre il suo compagno di squadra Maldonado si era precedentemente ritirato a causa di un incidente.

Il risultato
1. Sebastian Vettel Red Bull 1:38:56.681
2. Mark Webber Red Bull +4.298
3. Lewis Hamilton Mercedes +12.181
4. Nico Rosberg Mercedes +12.640
5. Felipe Massa Ferrari +25.648
6. Romain Grosjean Lotus +35.564
7. Kimi Räikkönen Lotus +48.479
8. Nico Hülkenberg Sauber +53.044
9. Sergio Perez McLaren +1:12.357
10. Jean-Eric Vergne Toro Rosso +1:27.124
11. Valtteri Bottas Williams +1:28.610
12. Esteban Gutiérrez Sauber +1 Lap
13. Jules Bianchi Marussia +1 Lap
14. Charles Pic Caterham +1 Lap
15. Giedo van der Garde Caterham +1 Lap
16. Max Chilton Marussia +2 Laps
DNF. Jenson Button McLaren +3 Laps
DNF. Daniel Ricciardo Toro Rosso +5 Laps
DNF. Pastor Maldonado Williams +11 Laps
DNF. Adrian Sutil Force India +0
DNF. Paul di Resta Force India +0
DNF. Fernando Alonso Ferrari +0

sabato 23 marzo 2013

Il sabato di Sepang


Il gran premio della Malesia, in cui Fernando Alonso e Mark Webber festeggiano il 200° gran premio in carriera, è il secondo appuntamento della stagione 2013, iniziata la scorsa settimana all’Albert Park di Melbourne, dove Kimi Raikkonen ha vinto davanti ad Alonso e a Vettel la gara inaugurale.

Le prove libere del venerdì di Sepang, condizionate dalle incerte condizioni atmosferiche locali, hanno visto il miglior tempo di Webber e di Raikkonen, rispettivamente, nella prima e nella seconda sessione. Dai tempi della giornata è risultato che Redbull, Lotus e Ferrari erano i team più plausibilmente in grado di puntare alle posizioni di maggiore rilievo.

Le qualifiche sono iniziate alle 16.00 ora locale (ore 9.00 ora italiana), con una Q1 che ha visto anche i team più importanti utilizzare fin da subito le gomme medie (la mescola più morbida prevista in questo weekend). È da segnalare, in termini di top team, come in questa prima sessione la sorpresa sia stata la difficoltà della Redbull, per problemi di bilanciamento rispetto al venerdì a causa del cambiamento delle condizioni dell’asfalto, con Webber e Vettel in questa sessione rispettivamente 9° (nel secondo tentativo) e 15° (nell’unico tentativo che ha effettuato).
Marussia e Caterham si sono mostrati ancora una volta come i team in maggiore difficoltà, e gli eliminati in Q1 sono stati: Vergne, Bottas, Bianchi, Pic, Chilton e Van Der Garde, tutti entro la soglia del 107%. La migliore prestazione è stata di un sorprendente Sutil al volante della Force India, che ha nuovamente mostrato di poter puntare in questa stagione a brillanti prestazioni, grazie anche a un ottimo bilanciamento della vettura e a un’elevata velocità di punta.

A metà della Q2 ha iniziato a cadere la pioggia in alcuni punti del tracciato, causando alcune difficoltà ai piloti scesi in pista in ritardo rispetto agli altri. In particolare Di Resta, che aveva iniziato un giro sulle gomme medie usate all’inizio della seconda manche ma che era rientrato ai box, quando è tornato in pista è finito sull’erba mentre la pioggia continuava ad aumentare, rischiando di compromettere il proprio risultato e finendo in testacoda un’ulteriore volta mentre tentava di completare un giro.
L’incremento della pioggia ha congelato, di fatto, le posizioni, portando all’eliminazione a sorpresa la Lotus di Grosjean, anche lui proprio come Di Resta era sceso in pista all’inizio della Q2 con gomme usate e si è fermato in 11^ posizione davanti a Hulkenberg, Ricciardo, Gutierrez, Di Resta e Maldonado, con quest’ultimo che non ha fatto registrare alcun tempo nella seconda manche.
Il giro più veloce è stato fatto registrare dalla Mercedes di Nico Rosberg, davanti alla Redbull di Webber.

In Q3 a lottare per la pole sono passate le due Mercedes, le due Ferrari, le due Redbull, le due McLaren, la Lotus di Raikkonen e la Force India di Sutil. L’ultima manche è iniziata con una pioggia rimasta comunque controllata che non generava problemi di aquaplaning. Le vetture sono scese in pista con le gomme intermedie, con la necessità di rimanere in pista il più a lungo possibile visto il probabile miglioramento delle condizioni del tracciato.
Soltanto nelle fasi conclusive, con i tempi che miglioravano a ripetizione, è stato possibile vedere l’esito di quest’ultima sessione, in cui Vettel ha conquistato la seconda pole position stagionale davanti alle Ferrari di Massa e Alonso. A seguire: Hamilton in quarta posizione, Webber (la cui strategia di non rientrare a sostituire le gomme con un altro set di intermedie e di continuare fino alla fine sullo stesso set non ha pagato), Rosberg, Raikkonen (poi retrocesso in 10^ posizione per avere ostacolato Rosberg), Button, Sutil e Perez.

Il risultato:
1. Sebastian Vettel   Red Bull   01:49.674
2. Felipe Massa   Ferrari   01:50.587
3. Fernando Alonso   Ferrari   01:50.727
4. Lewis Hamilton   Mercedes   01:51.699
5. Mark Webber   Red Bull   01:52.244
6. Nico Rosberg   Mercedes   01:52.519
7. Kimi Räikkönen   Lotus   01:52.970 (+3 posizioni: ostruzione)
8. Jenson Button   McLaren   01:53.175
9. Adrian Sutil   Force India   01:53.439
10. Sergio Perez   McLaren   01:54.136
Esclusi in Q2:
11. Romain Grosjean   Lotus   01:37.636
12. Nico Hülkenberg   Sauber   01:38.125
13. Daniel Ricciardo   Toro Rosso   01:38.822
14. Esteban Gutiérrez   Sauber   01:39.221
15. Paul di Resta   Force India   01:44.509
16. Pastor Maldonado   Williams   no time
Esclusi in Q1:
17. Jean-Eric Vergne   Toro Rosso   01:38.157
18. Valtteri Bottas   Williams   01:38.207
19. Jules Bianchi   Marussia   01:38.434
20. Charles Pic   Caterham   01:39.314
21. Max Chilton   Marussia   01:39.672
22. Giedo van der Garde   Caterham   01:39.932

giovedì 21 marzo 2013

Gran Premio della Malesia: ORARI DIFFERITA RAI

Venerdì 15 marzo
Ore 22.30: Prove libere su RAI SPORT 1 (Canale 57 DTV)
Sintesi delle prove libere 1 e 2

Sabato 16 marzo
Qualifiche su RAIDUE
Inizio programma: 13.55
Inizio qualifiche: 14.00

Domenica 17 marzo
Gara su RAIUNO
Inizio programma: 14.00
Inizio gara: 14.10

Fonte: guida programmi Rai.

E' consigliabile accendere la TV soltanto alle 14.00 e non prima, per evitare chi volesse evitare di scoprire risultato durante il telegiornale (che dura dalle 13.30 alle 14.00).

Si ricorda per chi volesse seguirle in streaming che sia le qualifiche sia la gara si svolgeranno alle ore 9.00 (ora italiana).

#1 Commento al Gran Premio d’Australia: Albert Park, 15-17 marzo 2013


“Nel tuo intimo c’è Chilli!”
- Pubblicità delle mutande della Marussia con stampata l’immagine di Max Chilton

“Non siete anche voi sconvolti, affranti e desolati di fronte all’intramontabile, insindacabile, inopportuno e irregolare dominio Redbull?”
- Tifoso da bar (che non indossa le mutande di Chilton) su Gran Premio d’Australia

“Ehm... non ti sei accorto che Vettel è arrivato terzo e Webber è arrivato sesto?”
- Autrice del commento su tifoso da bar

“Ehi, ma questo è spoilerare il risultato del gran premio prima che il gran premio sia stato commentato! Non si fa!”
- Telegiornale di Raiuno su autrice del commento

“Ho detto solo le posizioni di Vettel e di Webber, non ho messo in bella mostra una foto di Raikkonen che ride tipo trollface con scritto IO SONO IL VINCITORE!”
- Autrice del commento su Raiuno

“Nemmeno noi abbiamo inquadrato Raikkonen che ride tipo trollface. Questo non avremmo mai e poi mai potuto farlo.”
- Telegiornale di Raiuno su massima espressione di ilarità di Kimiiii

“SCATTANO LE VETTUREEEEEEEE!”
- Mazzoni su partenza del gran premio d’Australia

“Ma io che cosa ci faccio ancora fermo?”
- Webber su partenza del gran premio d’Australia


Sìììììììì! Commentare un gran premio era il mio desiderio fin dal lontano novembre! Potete quindi immaginare le mie esternazioni di gioia nel ritrovarmi davanti a un weekend che ormai ho alle spalle in cui finalmente tutte le mie fantasie più segrete (leggi: rivedere la Formula 1) si sono rivelate reali, dopo un inverno passato a sperare che Chandy e Karthy potessero disporre di un volante. Così non è stato, però, quindi non ci resta che sintonizzarci su venerdì, giorno delle prove libere.
Quando ho visto la pubblicità della sintesi delle libere 1 e 2 su RaiSport1 mi sono precipitata a vederle subito! Beh, precisiamo: ho visto la pubblicità alle 20.45 mentre sparecchiavo la tavola e dato che il programma c’era alle 22.30 non è avvenuto esattamente nell’immediato. È stato epico poter risentire dopo tanto tempo la voce di Mazzoniiiii! Sì, so che molti storceranno il naso nel rendersi conto del fatto che non vedevo l’ora di sentire la voce di Mazzoniiii, ma dopo mesi e mesi d’astinenza mi mancava... e mi manca tuttora anche Stella Bruno che intervista Paul Hembery, ma non si può avere tutto dalla vita. Mi dispiace quindi per Paul, che non ha potuto essere intervistato dalla sua giornalista preferita. Si sarà sentito più o meno come si sentivano Webber e Ricciardo, dato che Mazzoni stava già iniziando a ricordare come i piloti australiani in Australia non abbiano mai ottenuto grandi risultati. Ha comunque conquistato punti ricordando a tutti noi le origini italiane di Ricciardo, che rientrano nella top-ten delle storie preferite di Mazzoni, nelle quali la top-three consiste indubbiamente in:
1) passione per il pianoforte e origini uruguayane di Sutil;
2) origini svizzere e lavoro in banca di Grosjean;
3) residenza in Bahrein per evitare il servizio militare di Buemi.
NOOOOOOOOO! Dannazione, me ne sono dimenticata una fondamentale! La storia preferita è sempre stata di gran lunga una che andava ben oltre tutte queste: nonna Isaura, la sua villetta nei pressi del circuito di Interlagos, con Barrichello che da bambino era amico di Alex Barros e che si arrampicava sui muretti del circuito, vicino al quale al giorno d’oggi sorgono le case popolari del progetto Singapura (dal sanscrito “città del leone”, naturalmente, anche se quello è un altro gran premio) laddove un tempo c’era una favela.
Comunque, per tornare ai piloti australiani, c’era a chi andava peggio, anche senza essere stati (per il momento, almeno) soggetti a gufate catastrofiche: le McLaren, con Jensiiii e Checoooo che sembravano non poter puntare a grandi risultati, proprio come le Williams (segno che quando Maldiiii sosteneva di poter puntare al mondiale 2013 si è auto-gufato). Questi due team sembrano avere avuto un calo sostanziale rispetto alla scorsa stagione, così vedremo McLaren e Williams scontrarsi nelle retrovie; e dato che stiamo parlando di Perez e Maldonado gli scontri sono un’eventualità molto probabile!

Poi è arrivato il sabato, in cui considerando il fatto che le qualifiche erano alle 7.00 e sarebbero state trasmesse dalla Rai alle due passate, mi sono trattenuta dal controllare i risultati su qualsiasi fonte, pronta a vedermi le qualifiche a quell’ora e a scoprire chi avrebbe conquistato la pole-position... come no, che bella battuta!
Tutto è iniziato nel migliore dei modi all’Albert Park: diluviava, quindi hanno rimandato di mezz’ora(?) la Q1, nella quale successivamente molti piloti si sono destreggiati nel darci qualcosa di cui parlare. Purtroppo per loro sono passati inosservati e la gente ha trascorso la mezza giornata successiva a parlare del fatto che Massa e Gutierrez avessero avuto degli incidenti, dimenticandosi di tutti gli altri che si erano destreggiati contro muretti e prati.
Aggiungo che per un attimo ho sentito una fitta allo stomaco che non mi era piaciuta per niente: mi era sembrato di sentir dire che quest’anno non ci si sarebbero sentiti i team-radio in diretta, che di fatto sono essenziali per comprendere il senso ultimo dell’esistenza. Fortunatamente mi sbagliavo e in gara il giorno dopo ci è stata data la dimostrazione che non dovremo fare a meno di sentire Smeddyyyy e Feliiii che comunicano via radio allo stesso modo in cui lo farebbero due pescivendoli al mercato. E, no, il pesce non è scaduto, almeno quello australiano: quello singaporese forse, e infatti qualcuno ne verrà probabilmente intossicato nel giro di sei mesi in occasione del gran premio.
Altra notizia arrivata al sabato (o meglio, di cui è stato parlato sabato sulla Rai) è la seguente: quest’anno i piloti non avranno più pulsanti che si illuminano sul volante per segnalare le bandiere gialle, le bandiere blu, le bandiere zebrate, le bandiere tigrate, le bandiere leopardate, eccetera... dovranno accontentarsi delle bandiere sventolate dai commissari, quindi si spera a questo proposito che i piloti non siano daltonici, come invece hanno dimostrato di esserlo i giornalisti spagnoli in occasione del bandiera-gate altrimenti riassumibile con i termini “come non saper riconoscere il giallo dal verde e il giallo dal rosso”. Non è poi così grave. Mi immagino i giornalisti spagnoli, infatti, che quando vedono una Caterham si chiedono: “e quella cosa che cosa sarebbe? Ha lo stesso colore della Jordan!” E con questo accenno a un vecchio team il cui titolare ama indossare camicie improbabili degne di essere menzionate nella telecronaca di Mazzoni direi che è il caso di andare avanti.

La cosa più fondamentale delle qualifiche del sabato è stata che dopo numerosi rinvii il sole stava tramontando anche se non si vedeva, la pista si stava facendo buia e, dato che i piloti attuali non hanno ancora raggiunto la fatidica età (40 anni) sopra dalla quale si scambia il buio per la luce e la luce per il buio è stato ritenuto opportuno interrompere le qualifiche e riprenderle la domenica mattina (ovvero quando da noi era l’una di notte), con Maldiii e Gutiiii che sono rimasti esclusi dal momento che la Q1 era già stata completata, davanti ai piloti dei “nuovi team superstiti”, con Bianchiiii e perfino Chilliiii che hanno battuto clamorosamente la Caterham di VDG (altrimenti detto Guido Del Giardino, traduzione abbastanza ridicola, ma mai quando Max Tonnellata Di Peperoncino per il pilota precedente nominato, per non dimenticarci di un certo Nella Pioggia Col Kart Dell’Ikea) e Carletto Piccolo che addirittura è rimasto fuori dal 107% ma che era sicuro che sarebbe riuscito a farsi ammettere alla gara sulla base dei tempi delle libere e del fatto che i commissari guardavano con occhi spalancati il suo numero da giocoliere con le baguette, simili a quelle che Vergne usa per lanciare cenni di saluto ai piloti che lo superano con ben poche difficoltà, senza essere notato nello svolgimento di questa attività molto utile ai suoi avversari, a meno che notarlo non serva per sollevare polveroni di dubbia importanza (specie nei casi in cui si ferma per lasciar passare avversari in concomitanza di bandiere giallo-rosso-verdi sotto gli occhi di giornalisti daltonici).
Le qualifiche sono state interrotte e Q2 e Q3 sono state disputate quindi all’una di notte (ora italiana), con la pista che si stava asciugando e la McLaren che toppava clamorosamente il momento in cui far montare le super-soft ai suoi piloti. Il peperoncino messicano è quello che ne è stato maggiormente colpito, conquistando soltanto il 15° tempo davanti al finlandesino della Williams, che sembra un giovane Kovalainen (sì, in Williams hanno ben due piloti che somigliano a Kovalainen: Bottas e la Wolff... ma la Wolff è quella che gli somiglia di più, nel limite del possibile).
Checooooo: “THE POWER OF MEXICAN CHILI PEPPER! THE POWER OF LOVE!”
Si è girato indietro sulla griglia di partenza, accorgendosi che dietro di lui c’era proprio il suo amore segreto nonché alter-ego, il sommo Maldiiii. I due si sono guardati con gli one-one-one che uscivano dagli occhi a entrambi!!!!1111!!!!!111!!!oneoneone111!!!!11! #tantoammmmmore!
Davanti al peperoncino e al finlandesino si sono piazzate le Toro Rosso, e qui serviva una standing ovation per Vergne, che si è qualificato davanti a Ricciardo. 11° e 12° invece c’erano Hulkenberg (che non sarebbe partito per la gara a causa di problemi con la vettura, il che mi fa pensare che la Sauber sia calata parecchio rispetto allo scorso anno) e Sutil, in attesa dei tanti che non fanno altro che ripetere che Di Restaaaaa è fenomenale e che a suo confronto il pianista lo prende sempre in quel posto. Che dire? Se c’è da annoiare i telespettatori, allora di sicuro Di Restaaaaa non viene facilmente battuto da Sutil!

Si è arrivati alla Q1, dove sono capitati alcuni fatti che hanno sconvolto l’esistenza dei tifosi da bar e di qualsiasi individuo abbia dovuto ascoltare le loro interminabili e intramontabili lamentele:
1) Sebbiiii in pole position e Webbiiii secondo era una dimostrazione di un mondiale totalmente dominato dalla Redbull come quello dell’anno scorso (ma veramente fino a due terzi di stagione il mondiale era stato variegato...) e nel fatto che Webbiiii è sempre relegato a seguire Sebbiiii come un’ombra (il giorno in cui Sebbiiii resterà fermo sulla griglia di partenza, Webbiiii riuscirà finalmente a dimostrare che questa teoria corrisponde a realtà;
2) Hammiiii si è qualificato in terza posizione nonostante tutte le gufate che gli sono state tirate negli ultimi mesi dai tifosi da bar della Ferrari, ma soprattutto da quelli della McLaren che lo accusano di essere un traditore per essere passato alla Mercedes (e in questo hanno dimostrato che i tifosi da bar della McLaren somigliano indiscutibilmente ai tifosi da bar della Ferrari; quindi non sorprende che qualche mese fa facessero comunella per insultare eventuali tifosi del bambino che beve la Redbull dal biberon quando capitavano davanti a loro), intanto la sesta posizione conquistata in griglia da Rosbiiii ha dimostrato che la Mercedes tutto sommato non era messa così tanto male quanto si poteva pensare, o almeno era messa meglio della McLaren;
3) sintomo indiscutibile che la fine si sta avvicinando (il secondo indiscutibile segnale che la fine è vicina sarà approfondito al termine del commento – tenetevelo in mente), Feliiii ha conquistato la quarta posizione girando tre millesimi più veloce di Ferniiii (quindi dando prova che esiste un complotto ai danni di Ferniiii, in quanto probabilmente stava guidando una monoposto più lenta di quella di Feliiii di circa cinque secondi al giro, velocità che si stima essere il gap esistente tra Ferniiii e qualsiasi altro pilota;
4) le Lotus hanno conquistato la quarta fila, con Kimiiii davanti a Grosjiiii, il che esponeva Rosbiiii che era sesto a un certo rischio, ma data la settima e l’ottava posizione dei due la Lotus poteva essere definita totalmente irrilevante;
5) Jensiiii ha salvato la McLaren(?) con una nona posizione, il che fa pensare che nessun tifoso da bar in tempi brevi sosterrà che la McLaren è la rovina del mondo, viste le non eccellenti prestazioni.
A questo punto non restava altro che rimarcare la decima posizione di Di Restaaaaa... ma visto quanto questo pilota sia in grado di emozionare i suoi fan, nessuno si è accorto del suo risultato.

Ore 14.05 della domenica: accendo la TV, in attesa della differita Rai. È stata un’ottima scelta: non sapevo il risultato e, se non avessi acceso così tardi, l’avrei scoperto grazie al TG1 trasmesso proprio prima della differita Rai.
SCATTANO LE VETTUREEEEEE ma non quella di Webbiiii, che sulla griglia di partenza saluta i suoi avversari con la mano mentre questi lo sfilano uno dopo l’altro.
Feliiii: “THE POWER OF SAMBAAAAAAA!”
Hammiiii: “THE POWER OF SILVERRRRRR!”
Ferniiii: “THE POWER OF GOD!”
Kimiiii: “...” {Nel linguaggio dei muti significa: “the power of vodka & cremino!”}
Rosbiiii: “PILOTI BELLI, SIMPATICI E CHE PARLANO BENE L’ITALIANO FOR THE WIN!”
Tutti: “Queste sono le tre caratteristiche fondamentali per diventare un campione, purtroppo per il povero Buemiiii che ha soltanto due di queste caratteristiche, è per questo che ha passato la sua breve carriera a bruciare tra le fiamme dell’inferno altresì note come le melme della bassa classifica!”
Mentre Sebbiiii era primo e Feliiii secondo Hammiiii si è girato indietro per fare una pernacchia a Ferniiii, che non ha gradito e l’ha superato, mentre tutti contattavano “Chi l’ha visto” per scoprire che fine avesse fatto Webbiiii: era in settima posizione, sette il numero perfetto, il numero dei vizi capitali oltre il numero dei titoli vinti da un certo vecchio cieco traditore che non distingue il giorno dalla notte. Ah, no, è il tre il numero perfetto... e infatti non stupisce che al momento la terza posizione fosse occupata da Ferniiii, che aveva superato Hammiiii già da un po’, mentre quest’ultimo doveva difendersi da Kimiiii che cercava di convincerlo a comprare un pacco formato famiglia di cremini Algida.
Hammiiii non ha comprato i cremini (oltraggio!) e quindi Kimiiii l’ha superato, preparandosi alla vittoria preannunciata dal TG1.

Il momento più eclatante è arrivato quando, a causa delle differenti strategie, il pianista si è fermato in consistente ritardo e fino a quel momento era in testa alla gara! #THEPOWEROFSUTIL! Intanto Mazzoniiii ne ha approfittato per riepilogare la storia della vita di Sutiiiil, concentrandosi purtroppo non più sul pianoforte, ma su altri fatti entusiasmanti della sua vita privata: Sutiiiil dopo il gran premio della Cina ha infatti avuto la bella idea di rispondere agli insulti di Eric Lux piantandogli nel collo un bicchiere rotto (sì, lo so, lo sapete a memoria, ma probabilmente questo tormentone raggiungerà proporzioni ancora più elevate di quello della nonna di Barrichello, quindi vi consiglio di rassegnarvi fin da subito). Hammiiii avrebbe dovuto andare a testimoniare in suo favore in tribunale ma non c’è andato (guadagnandosi a suo tempo critiche e insulti interminabili da una lunga serie di tifosi da bar, che sostenevano che dopotutto il povero Sutiiiil aveva soltanto rischiato di dissanguare l’altro tizio, mentre Hammiiii si macchiava di un gravissimo reato), e Sutiiiil e Hammiiii non si parlano da allora, con grande gioia di Mazzoniiii che almeno ha qualcosa con cui impegnare le sue telecronache (che poi... Maldiiii s’è sposato a dicembre, mentre la moglie di Grosjiiii è incinta, com’è possibile che Mazzoniiii si sia concentrato così tanto su Sutiiiil?).

La gara non è stata molto movimentata, ma si sono riscontrati successivamente i seguenti eventi, che ne hanno stravolto sostanzialmente il risultato:
1) Feliiii ha rimandato il secondo pit-stop, tenendo un comizio con Smeddyyyy via radio in proposito, e quando è rientrato in pista aveva perso diverse posizioni;
2) Maldiiii è finito fuori pista da solo, il che ha sostanzialmente cambiato in maniera radicale la gara del pilota che avrebbe potuto avere un incidente con lui in alternativa;
3) Rosbiiii s’è ritrovato fermo a bordo pista, segno che la Mercedes ha ancora problemi di affidabilità;
4) Sutiiiiil si è difeso bene, ma prima del suo secondo e ultimo stop è stato superato da Kimiiii, nonostante l’attrazione gravitazionale che li lega nessuno dei due ha riportato danni;
5) dopo l’ultima sosta Sutiiiil non è riuscito a reggere il passo di chi gli stava dietro ed è stato superato da Hammiiii (provate a indovinare di cosa stesse parlando Mazzoniiii in quel momento!) e perfino da Webbiiii che nell’anonimato più totale è comunque riuscito a portare a casa un risultato decente.

La cosa più fondamentale, però, riguarda la Lotus ed è che Grosjiiii ha trascorso il suo tempo ai margini della top-ten senza andare addosso a nessuno a pit-stop completati Kimiiii, grazie al fatto di avere fatto soltanto due pit-stop mentre gli altri erano su una strategia di tre visto che le gomme non arrivavano in fondo, si era appropriato della leadership della gara davanti a Ferniiii (che anticipando la seconda sosta nei confronti di Sebbiiii l’aveva superato), mentre terzo c’era Sebbiiii a dimostrazione del dominio inevitabile e insindacabile della RB di cui i tifosi da bar si sono lamentati anche dopo la gara, quelli che non erano impegnati a lanciare l’ennesima invettiva (la milionesima, più o meno) contro la Rai che non ha comprato i diritti dell’esclusiva della F1 per questa stagione.
Feliiii è arrivato quarto, con grande delusione dei suoi haters che non avevano una scusa per invocarne la radiazione a vita sostenendo che Yujiii Ideee farebbe meglio di lui, mentre Hammiiii è arrivato quinto davanti a Webbiiii e alle Force India, con Jensiiii e Grosjiiii a completare la top-ten, con quest’ultimo che aveva Checoooo ormai negli scarichi.

È da segnalare inoltre come tutti i debuttanti siano arrivati al termine e come Bianchiiii abbia surclassato le Caterham e il compagno di squadra (a questo proposito, mentre venivano doppiati sono stati inquadrati VDG e Chilliiii in lotta tra loro per la penultima posizione). Ma soprattutto è da segnalare come sul podio siano avvenuti i seguenti fatti:
1) Ferniiii credeva di essere Kimiiii e se ne stava immobile e serio in disparte;
2) Kimiiii ha sorriso mentre tentava di ripararsi da Sebbiiii che lo inondava di champagne (il sorriso di Kimiiii è appunto il segnale già anticipato dell’avvicinarsi della nostra immancabile fine).
Con grande prevedibilità Mazzoniiii ha chiuso la telecronaca parlando dei trofei, “la copia del volante di Jack Brabham” [CIT. Mazzoni] “che il prossimo 2 aprile compirà 87 anni” [CIT. Mazzoni] e che vista l’età farebbe bene a proferire in qualche gesto scaramantico, visto l’anticipo con cui è stato pronosticato il suo compleanno.

Risultato:
1. Raikkonen (Lotus), 2. Alonso (Ferrari), 3. Vettel (Redbull)
4. Massa (Ferrari), 5. Hamilton (McLaren), 6. Webber (Redbull), 7. Sutil (Force India), 8. Di Resta (Force India), 9. Button (McLaren), 10. Grosjean (Lotus)
11. Perez (McLaren), 12. Vergne (Toro Rosso), +1giro 13. Gutierrez (Sauber), 14. Bottas (Williams), 15. Bianchi (Marussia), +2giri 16. Pic (Caterham), 17. Chilton (Marussia), 18. Van Der Garde (Caterham)
RIT. Ricciardo (Toro Rosso) +19giri, Rosberg (Mercedes) +32giri, Maldonado (Williams) +34giri
DNS. Hulkenberg (Sauber)

martedì 19 marzo 2013

NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: Food City 500, Bristol (4/36) – 17 marzo

Griglia di partenza: Kyle Busch, Kahne, Hamlin, Wickers, Menard, McMurray, Keselowski, Stewart, Truex, Logano, Gordon, Kenseth, Johnson, Gilliland, Mears, Burton, Montoya, Harvick, Kurt Busch, Almirola, Edwards, Ambrose, Bowyer, Biffle, Reutimann, Stremme, Speed, Allmendinger, Newman, Earnhardt, Blaney, McDowell, Yeley, Bliss, Kvapil, Menechek, Bobby Labonte, Wise, Patrick, Cassill, Terry Labonte, Stenhouse*, Ragan*.
*: retrocessi in fondo per avere sostituito il motore.

La gara (500 giri)
1- Il telecronista non mi sembra molto normale da come urla! O.O Comunque Kyle mantiene la prima posizione davanti a Kahne. Vickers e Hamlin supereranno Kahne nei giri successivi.
9- Stewart fora (probabilmente dopo un contatto con la vettura di Truex) e finisce in testacoda urtando il muro: prima caution.
16- Restart: Kyle Busch mantiene la prima posizione, Kahne supera Hamlin e Vickers portandosi al secondo posto, mentre in terza posizione risale Menard.
54- C’è un contatto tra diverse vetture, chi riporta più danni è Burton che viene spinto contro al muro: seconda caution. Vari piloti si fermano ai box. Kyle Busch viene penalizzato subito dopo per avere superato la velocità consentita all’ingresso della pit-lane e precipita nelle retrovie.
63- Restart: Kahne è in prima posizione davanti a Hamlin, che però lo supera un giro più tardi portandosi in testa alla gara.
71- McMurray, che era risalito in terza posizione, va a sbattere: terza caution.
77- Restart: Hamlin mantiene la leadership, mentre dietro Kurt Busch supera Kahne per la seconda posizione.
100- Gordon si porta in terza posizione. Top5: Hamlin, Kurt Busch, Gordon, Kahne, Truex.
140- Kahne, che si era precedentemente riportato in terza posizione, supera Kurt Busch e si porta al secondo posto.
152- Gilliland finisce a muro: quarta caution. Tutti ai box! Hamlin si ritrova di nuovo in testa davanti a Kyle Busch, Kahne, Johnson, Gordon, Kurt Busch, Menard, Truex, Kenseth e McMurray nei primi dieci.
159- Al restart Hamlin mantiene la prima posizione, mentre Kyle B e Kahne sono 2° e 3° molto vicini l’uno all’altro; Kahne supera Kyle al 169° giro.
193- Kahne supera Hamlin e si porta in testa.
210- Kurt Busch supera Kyle, ora è terzo. Kyle invece verrà superato anche da Johnson qualche giro più tardi.
236- Quinta caution: Cassill è andato a sbattere. Di nuovo varie vetture si fermano ai box; Kenseth è in testa davanti a Johnson, Hamlin, Kahne e Harvick prima del restart (243°). Kenseth, Hamlin e Johnson sono i primi tre nei giri immediatamente successivi.
250- Sesta caution: Almirola, che già aveva sfiorato il muro poco prima, appena tornato in pista dopo una sosta ai box è andato a sbattere. Il restart è al 258°, Kenseth mantiene la prima posizione mentre dietro è lotta per la seconda posizione tra Hamlin, Kahne e Harvick. Kahne e Harvick di portano al 2° e al 3° posto davanti a Hamlin nei giri che seguono.
321- Dopo diversi senza colpi di scena, Blaney va a muro: settima caution. Al momento in top ten ci sono i seguenti piloti: Kenseth, Kahne, Harvick, Logano, Keselowski, Hamlin, Biffle, Johnson, Gordon e Bowyer. Tutti rientrano ai box. Dopo la sosta l’ordine dei primi dieci è: Gordon, Kahne, Harvick, Logano, Keselowski, Hamlin, Kenseth, Johnson, Bowyer e Biffle.
328- Restart: Gordon mantiene la prima posizione, mentre Logano si porta in seconda posizione, dopodiché Hamlin che aveva recuperato varie posizioni alla ripartenza supera Kahne per il terzo posto.
345(?)- Logano va a sbattere contro il muro dopo un contatto con Hamlin: ottava caution. Keselowski e Bowyer si fermano ai box, così come altri piloti che si trovavano in posizioni più arretrate.
354- Restart: Gordon mantiene stabilmente la leadership davanti a Kahne e Kenseth; i primi tre resteranno in queste posizioni finché 25 giri più tardi Kenseth supererà Kahne.
391- Gordon finisce a muro travolgendo nel frattempo la vettura di Kenseth: nona caution. Keselowski, Menard e Stenhouse non si fermano ai box e si portano nelle prime tre posizioni, mentre Kahne, che invece si è fermato, è quarto davanti a Johnson, Hamlin, Biffle e Kyle Busch.
402- Restart: Keselowski mantiene la prima posizione davanti a Menard, mentre poco dopo Kahne e Hamlin superano Stenhouse, che perderà altre posizioni.
415- Menard viene superato da Kahne, Hamlin e Kyle Busch.
434- Kahne affianca e supera Keselowski, ma approfittando della presenza dei doppiati che hanno davanti quest’ultimo riesce a riprendere la posizione. Successivamente Kyle Busch supererà Hamlin per il terzo posto.
455- Johnson finisce a muro: decima caution. Alcune vetture ne approfittano per fermarsi ai box. Completano la top ten Keselowski, Kahne, Kyle B, Hamlin, Boyer, Logano, Menard, Truex, Biffle e Harvick.
461- Al restart Keselowski perde la leadership a vantaggio di Kahne che lo supera portandosi in testa, mentre Keselowski viene superato anche da Kyle Busch. Lo supererà a sua volta tre giri più tardi, ma Kyle tornerà nuovamente a sorpassarlo.
488- Keselowski supera Kyle Busch portandosi in seconda posizione, ma ancora una volta viene superato un giro più tardi. I due procedono quasi affiancati nei giri che seguono.
493- Hamlin sfiora il muro danneggiando la vettura, precipitando nelle retrovie.
500- Kahne conserva la prima posizione fino  alla fine e vince davanti a Kyle Busch e Keselowski.
Post-gara: rissa sfiorata tra Logano e Hamlin. O.O

Il risultato
1 N.5 Kasey Kahne Great Clips Chevrolet 500
2 N.18 Kyle Busch M&M’s Toyota 500
3 N.2 Brad Keselowski Miller Lite Ford 500
4 N.78 Kurt Busch Furniture Row/Beautyrest Chevrolet 500
5 N.15 Clint Bowyer NAPA Filters Toyota 500
6 N.88 Dale Earnhardt Jr. National Guard Chevrolet 500
7 N.39 Ryan Newman Haas Automation Chevrolet 500
8 N.55 Brian Vickers(i) RK Motors Toyota 500
9 N.27 Paul Menard Menards/Sylvania Chevrolet 500
10 N.1 Jamie McMurray Cessna Chevrolet 500
11 N.16 Greg Biffle 3M Ford 500
12 N.56 Martin Truex Jr. NAPA Auto Parts Toyota 500
13 N.51 AJ Allmendinger Guy Roofing Chevrolet 500
14 N.29 Kevin Harvick Budweiser Chevrolet 500
15 N.13 Casey Mears GEICO Ford 500
16 N.17 Ricky Stenhouse Jr. # Best Buy Ford 500
17 N.22 Joey Logano Shell Pennzoil Ford 500
18 N.99 Carl Edwards Kellogg’s/Frosted Flakes Ford 499
19 N.9 Marcos Ambrose DeWalt Ford 499
20 N.30 David Stremme Swan Energy Toyota 498
21 N.34 David Ragan Dockside Logistics Ford 498
22 N.48 Jimmie Johnson Lowe’s/Kobalt Tools Chevrolet 498
23 N.11 Denny Hamlin FedEx Freight Toyota 498
24 N.38 David Gilliland A&W All American Food Ford 496
25 N.32 Terry Labonte OXY Water Ford 496
26 N.35 Josh Wise(i) MDS Transport Ford 496
27 N.36 JJ Yeley United Mining Equipment Chevrolet 495
28 N.10 Danica Patrick # GoDaddy.com Chevrolet 495
29 N.87 Joe Nemechek(i) MaddiesPlaceRocks.com Toyota 490
30 N.42 Juan Pablo Montoya Target/Mountain Dew Chevrolet 487
31 N.14 Tony Stewart Bass Pro Shops/Mobil 1 Chevrolet 464
32 N.31 Jeff Burton Cheerios Chevrolet 458
33 N.33 Landon Cassill Little Joe’s Autos Chevrolet 410
34 N.24 Jeff Gordon Drive to End Hunger Chevrolet 390
35 N.20 Matt Kenseth Home Depot/Husky Toyota 390
36 N.7 Dave Blaney Sany Chevrolet 321
37 N.43 Aric Almirola Smithfield Ford 245
38 N.93 Travis Kvapil Burger King/Dr.Pepper Toyota 234
39 N.83 David Reutimann Burger King/Dr.Pepper Toyota 184
40 N.95 Scott Speed Sin City Motorsports Ford 184
41 N.47 Bobby Labonte Bush’s Beans Toyota 159
42 N.98 Michael McDowell Phil Parsons Racing Ford 26
43 N.19 Mike Bliss(i) Plinker Tactical Toyota 3



domenica 17 marzo 2013

La domenica di Melbourne


Dopo l’interruzione delle qualifiche nella giornata di sabato, Q2 e Q3 sono state rinviate alle 11.00 del mattino (ora australiana). Nella Q2 vi è l’uscita a sorpresa della McLaren di Perez, mentre in Q3 è la Redbull a far registrare i migliori tempi, con Vettel e Webber che conquistano la prima fila, davanti alla Mercedes di Hamilton e alle Ferrari.
La griglia di partenza risulta quindi essere la seguente:
1^ fila Vettel e Webber
2^ fila Hamilton e Massa
3^ fila Alonso e Rosberg
4^ fila Raikkonen e Grosjean
5^ fila Di Resta e Button
6^ fila Hulkenberg e Sutil
7^ fila Vergne e Ricciardo
8^ fila Perez e Bottas
9^ fila Maldonado e Gutierrez
10^ fila Bianchi e Chilton
11^ fila Van Der Garde e Pic (ammesso alla gara anche se fuori dal 107% grazie ai tempi delle prove libere)

Mentre la Sauber di Hulkenberg non prende il via a causa di un problema di affidabilità, allo start è Vettel a mantenere la leadership, mentre Webber perde posizioni, superato immediatamente da Massa, Hamilton, Alonso e Rosberg. Massa guadagna quindi la seconda posizione, mentre Hamilton è terzo, posizione che perderà nel corso del primo giro a vantaggio di Alonso. Quinto è Raikkonen (che al secondo giro supererà Hamilton a sua volta), seguono poi Rosberg, Webber (il pilota di casa sembra in grande difficoltà), Di Resta, Button e Sutil. Ci sono difficoltà anche per l’altro pilota australiano, Ricciardo, che si ritrova in ultima posizione.

La maggior parte dei piloti hanno preso il via sulle supersoft, così le prime soste iniziano nell’immediato: è solo il 5° giro quando Button – primo pilota ai box – rientra, mentre nei due giri successivi entrano anche Webber e Vettel. Si dimostrano su una strategia simile anche Ferrari e Lotus, in quanto anche Massa, Alonso e Raikkonen rientrano di lì a poco.
Di fatto dopo la prima sosta non cambiano le posizioni tra loro, che escono alle spalle di Hamilton, Rosberg, Sutil e Perez. Si sbarazzano del messicano subito dopo, mentre le Mercedes rientrano ai box rispettivamente al 13° (Hamilton) e al 14° giro (Rosberg), rientrando in pista in 8^ e 9^ posizione davanti a Button, che si trova in top-ten davanti a Webber ancora in difficoltà.
A questo punto è Sutil il leader della gara e, diversamente dagli altri piloti, non sembra che debba fermarsi nell’immediato: la sua strategia sembra essere diversa, forse soltanto su due soste.

Webber e Alonso sono i primi a fermarsi (19-20° giro) per la seconda sosta, mentre Sutil si ferma per la prima. Anticipando il pit-stop Alonso riesce a guadagnare su Vettel e Massa e anche a sopravanzare Sutil, che ha mantenuto la posizione nei confronti del pilota della Redbull (dal quale verrà superato poco dopo) e di Massa.
Le posizioni al momento sono: Raikkonen, Hamilton, Rosberg (i primi tre si sono fermati soltanto una volta), Alonso, Vettel, Sutil, Massa.

Al 25° giro si ritira Maldonado con la Williams, dopo essere finito in mezzo alla ghiaia. Un problema di affidabilità mette invece fuori gioco Rosberg di lì a due giri. Ci si avvicina a metà della gara e iniziano, nel frattempo, a scendere poche gocce di pioggia: il fenomeno ha comunque portata molto ridotta e non causa difficoltà ai piloti.

Mentre per Hamilton si appresta ad arrivare il momento della seconda sosta, Alonso lo attacca e lo supera dopo un acceso duello; è questo uno dei momenti di maggiore azione di tutta la gara.
Dopo pochi giri, al 35° giro, rientra Raikkonen per la seconda e ultima sosta, ed esce in quinta posizione alle spalle di Alonso, Vettel, Sutil e Massa che devono tutti fermarsi ancora una volta. Le soste avvengono nei giri successivi, è Massa il primo a rientrare, seguito da Massa e Vettel, che rientrano in pista alle spalle di Hamilton, ma prima Vettel e poi Massa riescono a liberarsi del pilota della Mercedes.

In testa nel frattempo c’è Sutil che, a due terzi di gara, ha ancora una sosta da effettuare; segue Raikkonen che ha già effettuato le sue due soste e Alonso che si è già fermato tre volte come i piloti che lo seguono Vettel e Massa.
Hamilton è in sesta posizione quando è costretto a rientrare per una terza sosta inizialmente non prevista, che però non gli cambia nulla in termini di posizioni: rimane in sesta posizione davanti a Webber, Di Resta, Button e Grosjean a completare la top ten.

Sutil inizia a girare più lentamente all’avvicinarsi del momento della sua seconda e ultima sosta e, prima di rientrare al 46° giro, viene superato prima da Raikkonen e poi da Alonso.
Dopo la sosta Sutil è quinto dietro a Raikkonen, Alonso, Vettel e Massa, ma nell’ultima fase di gara si ritrova a doversi difendere dall’attacco di Hamilton, che lo supera al 51° giro. Un giro più tardi il pilota della Force India deve arrendersi anche a Webber che, un giro più tardi rispetto a Hamilton, gli strappa la sesta posizione: l’australiano, quindi, nonostante la pessima partenza riesce a salvare il salvabile e a ottenere un discreto risultato.

Al termine del 58 giro è Raikkonen a tagliare il traguardo in prima posizione, regalando alla Lotus la vittoria nella prima gara stagionale, con Alonso e Vettel a completare il podio.
Chiudono a punti anche Massa, Hamilton, Webber, Sutil, Di Resta, Button e Grosjean, che difende la decima posizione dall’attacco di Perez negli ultimi giri: il messicano chiude soltanto 11°, a conferma delle difficoltà della McLaren. L’ultimo pilota che completa la gara a pieni giri è Vergne, che porta la Toro Rosso al traguardo, diversamente a quanto accaduto a Ricciardo, costretto al ritiro a causa di un guasto dopo una quarantina di giri di gara.

Il risultato
1. Kimi Räikkönen  Lotus  1:30:03.225
2. Fernando Alonso  Ferrari  +12.451
3. Sebastian Vettel  Red Bull  +22.346
4. Felipe Massa  Ferrari  +33.577
5. Lewis Hamilton  Mercedes  +45.561
6. Mark Webber  Red Bull  +46.800
7. Adrian Sutil  Force India  +1:05.068
8. Paul di Resta  Force India  +1:08.449
9. Jenson Button  McLaren  +1:21.630
10. Romain Grosjean  Lotus  +1:22.759
11. Sergio Perez  McLaren  +1:23.367
12. Jean-Eric Vergne  Toro Rosso  +1:23.857
13. Esteban Gutiérrez  Sauber  +1 Lap
14. Valtteri Bottas  Williams  +1 Lap
15. Jules Bianchi  Marussia  +1 Lap
16. Charles Pic  Caterham  +2 Laps
17. Max Chilton  Marussia  +2 Laps
18. Giedo van der Garde  Caterham  +2 Laps
DNF. Daniel Ricciardo  Toro Rosso  +19 Laps
DNF  Nico Rosberg  Mercedes  +32 Laps
DNF. Pastor Maldonado  Williams  +34 Laps
DNS. Nicolas Hülkenberg  Sauber  +58 Laps

sabato 16 marzo 2013

Il sabato di Melbourne


Nel weekend del 17 marzo a Melbourne si apre, con il gran premio d’Australia, la stagione 2013 di Formula 1.

Fin dal venerdì la Redbull si dimostra come uno dei principali team pretendenti al titolo, con Sebastian Vettel che fa registrare il miglior tempo in entrambe le sessioni delle prove libere. Il campione del mondo in carica, però, è rimasto fermo per un problema idraulico nella terza sessione di prove libere, al sabato mattina. In questa sessione, condizionata dalla pioggia, è stato Grosjean a far registrare il miglior tempo, altra prova del fatto che, in apparenza, la Lotus si accinge a diventare la terza forza del mondiale dopo Redbull e Ferrari; mentre per McLaren e Mercedes sono emerse delle difficoltà fin dal venerdì.

Le qualifiche si aprono con il cielo nero e con la pioggia, con i piloti che scendono in pista, in ritardo rispetto a quello che era l’orario previsto per la partenza, sulle heavy rain. A causa dell’aquaplaning diversi piloti hanno riscontrato problemi: il primo è stato Van Der Garde, a danneggiare l’ala anteriore, mentre successivamente anche piloti più esperti sono stati vittime della pioggia, con Hamilton e Massa finiti entrambi in testacoda (quest’ultimo danneggiando l’ala anteriore) e Webber finito sull’erba così come, a seguire, è successo anche a Perez, Gutierrez, Maldonado e Di Resta.
Successivamente la pioggia è calata, al punto tale che la prima manche di qualifiche è stata terminata dai piloti con le gomme intermedie, dal momento che la pista si stava asciugando molto velocemente. Due incidenti in successione, da parte di Pic e Gutierrez, seguiti da un testacoda di Van Der Garde, quando la Q1 stava per finire hanno fatto sì che diversi piloti che stavano migliorando non abbiano potuto fare tempi notevoli. È stato Rosberg sulla Mercedes a far registrare il miglior tempo nella prima manche, mentre non sono riusciti a passare alla sessione successiva Maldonado, Gutierrez, e infine i piloti degli unici due “nuovi team” superstiti: Bianchi, Chilton, Van Der Garde e Pic (fuori dal 107%).

A causa della pioggia battente che minava le condizioni di sicurezza la Q2 e la Q3 sono state rinviate alla domenica mattina: partiranno all’una ora italiana.


Esclusi in Q1:
17. Pastor Maldonado  Williams  01:47.614
18. Esteban Gutiérrez  Sauber  01:47.776
19. Jules Bianchi  Marussia  01:48.147
20. Max Chilton  Marussia  01:48.909
21. Giedo van der Garde  Caterham  01:49.519
22. Charles Pic  Caterham  01:50.626

giovedì 14 marzo 2013

Gran Premio d'Australia: ORARI DIFFERITA RAI

Sabato 16 marzo
Qualifiche su RAIDUE
inizio della trasmissione: ore 13.45
semaforo verde: ore 13.55

Domenica 17 marzo
Gara su RAIUNO
inizio della trasmissione: 14.00
partenza: ore 14.10

Fonte: guida programmi Rai.

Si ricorda, per onore di cronaca - per chi ha Sky o per chi vuole seguirlo in streaming - che sia le qualifiche sia la gara partiranno alle ore 7.00 (col nostro fuso orario).

martedì 12 marzo 2013

Commento ai test pre-stagionali: Montmelò, 28 febbraio-3 marzo 2013


Mentre il campionato è in attesa di iniziare e c’è gente che si pone domande molto variegate sull’andamento della prossima stagione (seguirà l’elenco a breve) è il caso di riepilogare le nuove entusiasmanti vicende accadute a Chilliiii e alla Marussia in occasione dei test andati in scena dal 28 febbraio al 3 marzo a Montmelò, noto “circuito dal nome francese” [CIT. un mio amico]. È chiaro come la luce del sole che Chilliiii aveva un obiettivo: mostrare al mondo come la Marussia vincerà i prossimi venti titoli.
Fin da giovedì un’amara realtà però si è abbattuta sulla Marussia. Lo sponsor di Razia ha deciso di smettere di pagare. Ebbene sì, capita anche questo... la cosa non troppo normale è che invece di capitare a stagione inoltrata, come in altre occasioni, sia successo ancora prima del primo gran premio stagionale. Ma la Marussia è la Marussia e deve in qualche modo prendere il posto della HRT, anche se un team pittoresco come la HRT ho l’impressione che non lo vedremo più per un bel pezzo. Razia è quindi rimasto a piedi, mente per altri piloti si prospettava l’impossibilità di battere Chilliiii anche nei test.
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Molti altri piloti?
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Ah, va beh, la Caterham, affidata giovedì 28 a nientemeno che Carletto Piccolo. Il bambino francese ha infatti girato mezzo secondo più lento di Chilliiii e l’ultimo tempo è stato riservato al sommo Crashjean, che presumibilmente ha avuto dei problemi alla vettura, perché prendere sei secondi dalla Marussia e dalla Caterham mi sembra eccessivo per essere in una situazione di normalità. Il miglior tempo l’ha fatto registrare Webbiiii, ma dato che Webbiiii non è Sebbiiii nessuno ha scatenato polemiche in proposito, perché si sa che il secondo pilota preferito da una moltitudine di tifosi da bar è Webbiiii. Il pilota più detestato è invece Bianchiiiii, il che è curioso, se si pensa che Webbiiii ha molte meno possibilità, rispetto a qualcun altro, di finire in un certo team.
A proposito di quel certo team, Feliiii si è classificato ottavo nella prima giornata, con poco più di mezzo secondo di vantaggio su Chilliiii. Se solo ci fosse stato Ferniiii [CIT. Tifoso da bar]...

La cosa più entusiasmante di giovedì comunque è stato il rumor sulla possibilità che Razia fosse sostituito in Marussia da nientemeno che il sommo Karthyyyy! Ammetto che sarebbe stato epico, come sarebbe stato altrettanto epico un potenziale arrivo di Kovaaaa con tutti gli Angry Birds pronosticato il giorno successivo.
Nella seconda giornata di test comunque Carletto Piccolo è stato rimpiazzato al volante della Caterham da Giedo Van Der Garde (italianizzabile in Guido Del Giardino), che l’ha preso in quel posto da Chilliiii. I due si sono qualificati rispettivamente ottavo e nono, battendo Rosbiiii che è stato soltanto decimo, in un giorno vissuto sotto il segno di Crashjean... nel senso che Crashjiiii ha fatto registrare il miglior giro, non che ha provocato incidenti, il che è già un passo avanti davvero notevole.
Quel giorno molti tifosi da bar hanno però trovato la morte, in quanto non hanno saputo resistere allo shock provato nel vedere Ferniiii in fondo alla classifica dei tempi. Mi auguro che possano riposare in pace e che siano in un luogo in cui sia vietato continuare a comportarsi come tifosi da bar!
Considerando che Ferniiii ha preso oltre due secondi da Chilliiii e che circa cinque secondi [CIT. Tifoso da bar ispirato da un certo opinionista che si spera non sia più in Rai quest’anno] ce li ha messo lui, si può dire che la Ferrari sia ben sette secondi più lenta della Marussia, e che di conseguenza sia una vettura maledetta, in quanto il sette si richiama ai titoli vinti da un certo nonno traditore A.K.A. il vecchio cieco.
Se i tifosi da bar di cui sopra non fossero già morti poche righe più in su, sicuramente morirebbero adesso nel pensare al vecchio cieco, che li ha accoltellati alle spalle molti anni fa e che negli ultimi anni ha interpretato la parte dell’impostore vestito di grigio (più o meno del colore dei suoi capelli argentati prontamente tinti) rubando meritate vittorie ai suoi avversari...
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Vittorie? Quali vittorie?
Va beh, passiamo oltre, ci sono tante altre cose di cui parlare, in particolare quello che è accaduto al sabato.
Come sappiamo l’alimentazione di Kimiiii è composta dai seguenti alimenti:
- Cremino Algida
- Cremino Algida
- Cremino Algida
- Cremino Algida
- Cremino Algida...
Non ci sono altri cibi nella sua dieta, ma pare che i cremini fossero finiti e che quindi abbia dovuto mangiare qualcos’altro. Questo ha provocato in lui un’intossicazione alimentare a causa della quale non ha potuto scendere in pista ed è stato sostituito al volante della Lotus dal terzo pilota Davide Valsecchi.
L’intossicazione alimentare di Icemaaaan – probabilmente curata assumendo litri di vodka – ha richiamato alla mia mente i seguenti eventi capitati al gran premio di Singapore:
- 2009: Crashjean è rimasto intossicato e ha rischiato di dover rimanere a piedi ed essere sostituito dall’allora collaudatore della Renault che tra l’altro è una nostra vecchia conoscenza e che – secondo la logica della gaffe mazzoniana – risponde al nome di Lucas Di GRATIS, il che peraltro è strano vista la carriola di soldi che ha probabilmente pagato per gareggiare per la Virgin di lì a un paio d’anni prima di finire la sua carriera nell’anonimato;
- 2010: Yammiiii – che aveva osato sostituire il sommo Chandyyyy dopo che questo era stato messo a piedi per il semplice fatto che non aveva corrisposto al team i vari milioni di euro che gli erano chiesti per terminare la stagione – che era alla HRT avendo pagato cinque milioni di euro che gli erano stati forniti da sua madre [anche questa fa parte delle storie strappalacrime dei piloti, anche se non ai livelli della passione per il pianoforte di Sutil, della residenza in Bahrein e delle origini siciliane di Buemi, e della banca in cui lavorava Grosjean] è rimasto intossicato dal cibo ed è stato sostituito da Klien [“chi?”, CIT. tutti];
- 2012: James Calado (GP2) è finito in ospedale per un intossicazione da cibo.
- 2013: ...
...
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No, non sappiamo ancora a chi toccherà nel 2013!

Veniamo al dunque. Nella giornata in questione è stato Hammiiii a fare registrare il miglior tempo (Hammiiii con cui, come prontamente riportato dalla stampa internazionale, Sutil non parla più dall’epoca del processo per la bottigliata a Eric Lux, e i due non si sono ancora incontrati dopo quel fatto), seguito da Feliiii e proprio da Sutil.
Ecco svelato l’arcano! Hammiiii andava così veloce perché quest’ultimo lo seguiva con la bottiglia rotta in mano! Questo era chiaro a tutti, come la luce dei lampioni di Singapore! Anzi, no, ancora di più! Questo era chiaro a tutti, la luce dei lampioni invece era chiara a tutti tranne che a un certo Grande Vecchio che è già stato citato poco fa!
Nelle retrovie Bianchi sulla Marussia ha battuto Van Der Garde sulla Caterham... sì, perché nel frattempo Bianchiiii è stato ufficializzato dalla Marussia!

Si passa infine a domenica, ultimo giorno di test. In una giornata in cui Rosbiiii porta in testa alla classifica i colori grigio-argentei della Mercedes, sulla Marussia si alternano Bianchiiii e Chilliiii. Chilliiii lo prende abbondantemente in quel posto dal compagno di squadra, e credo che questo fatto abbia fatto molto piacere a qualcuno di mia conoscenza che si riconoscerà in questa affermazione!
Però Pic ha battuto entrambi e questo è un segnale incoraggiante(?) per la Caterham, che si appresta a dominare il prossimo gran premio d’Australia previsto per il weekend del 17 marzo.

lunedì 11 marzo 2013

NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: Kobalt Tools 400, Las Vegas (3/36) – 10 marzo

Terzo appuntamento stagionale per il campionato NSCS. Come al solito ripeto che si tratta solo della terza gara di NASCAR che vedo e che al momento non ne capisco ancora tanto quanto di altre serie (vedi Formula 1).
Da un certo punto di vista le cose stanno migliorando: sono consapevole dell’esistenza di altri piloti oltre il simpaticone colombiano, Speed e Danica.

Griglia di partenza: Keselowski, Bowyer, Johnson, Kahne, Biffle, Hamlin, Stenhouse Jr, Harvick, Stewart, Gordon, Truex Jr, Earnhardt Jr, Kyle Busch, Newman, Martin, Edwards, Menard, Kenseth, Ambrose, Burton, Logano, Almirola, Kurt Busch, Labonte, Dillon, Kvapil, Ragan, Mears, Gilliland, Reutimann, Blaney, Schrader, Yeley, Bayne, Patrick, Stremme, McDowell, Speed, Cassil, Menechek, Wise, McCurray*, Montoya*.
*: retrocessi in fondo per avere sostituito il motore.

La gara (267 giri)
1- La gara parte con un’esclamazione gioiosa da parte del telecronista (ma è un Mazzoni made in USA?!), Keselowski mantiene la prima posizione seguono Bowyer, Kahne e Johnson.
4- Kahne e Johnson superano Bowyer portandosi in seconda e terza posizione. Nei giri successivi il gap tra Kahne e i piloti che lo seguono si amplia, mentre Kahne è vicinissimo a Keselowski.
11- Mentre Bowyer rallenta consistentemente precipitando nelle retrovie, Kahne si porta in prima posizione superando Keselowski. Top5: Kahne, Keselowski, Johnson, Hamlin, Kyle Busch. Quest’ultimo successivamente si porterà in terza posizione (circa 30esimo giro) dietro a Kahne e Keselowski.
40-50 circa- pit-stop in regime di verde, dopo i quali in testa c’è ancora Kahne davanti a Keselowski, Harvick, Johnson, Earnhardt, Truex, Kenseth, Edwards, Hamlin, Stenhouse a completare i primi dieci.
65- Prima caution, provocata da dei detriti presenti in pista. Vari piloti ne approfittano per rientrare ai box.
70- Restart: Kahne, Keselowski e Johnson sono nelle prime tre posizioni. I primi due vengono superati da Johnson nei giri successivi.
115-125 circa- pit-stop in regime di verde, senza cambiamenti significativi nelle prime posizioni.
138- Kahne si porta in prima posizione. Seguono in top5: Johnson, Keselowski, Truex, Earnhardt.
160- A causa della vettura di Ambrose che procede lentamente, è caution per la seconda volta; tutti ai box, per Keselowski ci sono problemi durante la sosta e ritorna in pista 13°. In top ten ci sono al momento Johnson, Kahne, Kyle B, Kenseth, Earnhardt, Edwards, Truex, Martin, Menard, McMurray.
166- Ottimo restart per Kyle B, che risale dalla terza alla prima posizione davanti a Johnson e a Kahne al secondo e al terzo posto.
180(?)- Kahne supera Kyle Busch per la prima posizione.
195- Labonte  va a sbattere: terza caution. Hamlin non si ferma ai box e si porta in testa, davanti ai piloti che invece si sono fermati.
199- Al restart Kahne e Busch superano Hamlin, che due giri dopo viene superato anche da altre vetture e successivamente rientrerà ai box dopo diversi giri.
224- Kvapil si ritira con la vettura in fumo: quarta caution. Numerose vetture rientrano ai box, è Kenseth a ritrovarsi in testa dopo la sosta, seguono Keselowski, Johnson, Edwards, Earnhardt, Kahne, Kyle B, Menard, Marti, Almirola. Le posizioni di Kenseth e Keselowski rimangono invariate alla ripartenza (229°).
236- Anche Newman rompe il motore: quinta caution. Al restart (242°) Kahne recupera posizioni e si porta secondo alle spalle di Kenseth, mentre Kyle B è terzo.
260- Keselowski, che da molti giri era a pochi centesimi di distanza da Kyle Busch, lo supera portandosi al terzo posto.
267- inizia l’ultimo giro e Kenseth mantiene la posizione nei confronti di Kahne, che gli è molto vicino. Conquista così la vittoria davanti a Kahne e a Keselowski.

Il risultato
1  N.20  Matt Kenseth  Joe Gibbs Racing  Toyota  267
2  N.5  Kasey Kahne  Hendrick Motorsports  Chevrolet  267
3  N.2  Brad Keselowski  Penske Racing  Ford  267
4  N.18  Kyle Busch  Joe Gibbs Racing  Toyota  267 
5  N.99  Carl Edwards  Roush Fenway Racing  Ford  267 
6  N.48  Jimmie Johnson  Hendrick Motorsports  Chevrolet  267 
7  N.88  Dale Earnhardt, Jr.  Hendrick Motorsports  Chevrolet  267  
8  N.56  Martin Truex, Jr.  Michael Waltrip Racing  Toyota  267 
9  N.29  Kevin Harvick  Richard Childress Racing  Chevrolet  267 
10  N.27  Paul Menard  Richard Childress Racing  Chevrolet  267 
11  N.14  Tony Stewart  Stewart-Haas Racing  Chevrolet  267 
12  N.22  Joey Logano  Penske Racing  Ford  267 
13  N.1  Jamie McMurray  Earnhardt Ganassi Racing  Chevrolet  267 
14  N.55  Mark Martin  Michael Waltrip Racing  Toyota  267 
15  N.11  Denny Hamlin  Joe Gibbs Racing  Toyota  267 
16  N.43  Aric Almirola  Richard Petty Motorsports  Ford  267 
17  N.16  Greg Biffle  Roush Fenway Racing  Ford  267 
18  N.17  Ricky Stenhouse, Jr.  Roush Fenway Racing  Ford  267 
19  N.42  Juan Pablo Montoya  Earnhardt Ganassi Racing  Chevrolet  267 
20  N. 78  Kurt Busch  Furniture Row Racing  Chevrolet  266 
21  N. 51  Austin Dillon  Phoenix Racing  Chevrolet  266
22  N. 9  Marcos Ambrose  Richard Petty Motorsports  Ford  266
23  N.21  Trevor Bayne  Wood Brothers Racing  Ford  266
24  N.7  Dave Blaney  Tommy Baldwin Racing  Chevrolet  266
25  N.24  Jeff Gordon  Hendrick Motorsports  Chevrolet  266
26  N.31  Jeff Burton  Richard Childress Racing  Chevrolet  266
27  N.15  Clint Bowyer  Michael Waltrip Racing  Toyota  265
28  N.38  David Gilliland  Front Row Motorsports  Ford  265
29  N.13  Casey Mears  Germain Racing  Ford  265
30  N.47  Bobby Labonte  JTG Daugherty Racing  Toyota  263
31  N.34  David Ragan  Front Row Motorsports  Ford  263
32  N.30  David Stremme  Swan Racing  Toyota  261
33  N.10  Danica Patrick  Stewart-Haas Racing  Chevrolet  261
34  N.83  David Reutimann  BK Racing  Toyota  261
35  N.35  Josh Wise  Front Row Motorsports  Ford  260
36  N.36  J. J. Yeley  Tommy Baldwin Racing  Chevrolet  259
37  N.32  Ken Schrader  FAS Lane Racing  Ford  258
38  N.39  Ryan Newman  Stewart-Haas Racing  Chevrolet  234
39  N.93  Travis Kvapil  BK Racing  Toyota  217
40  N.87  Joe Nemechek  NEMCO-Jay Robinson Racing  Toyota  216
41  N.95  Scott Speed  Leavine Family Racing  Ford  143
42  N.33  Landon Cassill  Circle Sport Racing  Chevrolet  66
43  N.98  Michael McDowell  Phil Parsons Racing  Ford  21