martedì 4 giugno 2013

INDYCAR 2013: #6 INDY DUAL DETROIT

Fortunatamente esiste Youtube e ancora più fortunatamente esistono persone che pubblicano le gare di Indycar su youtube... Dopo essermi persa entrambe le gare di questo weekend, eccomi pronta a recuperare quando è avvenuto nel corso del weekend nella suggestiva location di Belle Isle! *-*

Mazzoni direbbe che è uno scenario suggestivo

È da segnalare il ritorno di Mike Conway, che ha preso il posto di Ana Beatriz Figueiredo al team di Dale Coyne.
È da segnalare anche che prima della Indy500 Kanaan e Barrichello avevano fatto una scommessa: se Tony avesse vinto, Rubinho si sarebbe rasato i capelli, mentre Tony si sarebbe tinto i capelli (quali capelli? O.O) di biondo. Nelle ultime foto inserite sul suo Istagram, Barrichello appare con i capelli leggermente più corti (che sono tutto fuorché rasati), mentre Kanaan attualmente ha i capelli color giallo canarino. Risultato: a Rubens i capelli più corti non donano affatto, ma a differenza di Kanaan almeno ha ancora un aspetto presentabile.

GARA 1: sabato 1 giugno
Griglia di partenza: Viso, Conway, Jakes, Hunter-Reay, Tagliani, Vautier, Sato, Pagenaud, Power, Saavedra, Franchitti, Castroneves, Allmendinger, Rahal, Bourdais, Dixon, Wilson, De Silvestro, Andretti, Kanaan, Hinchcliffe, Briscoe, Newgarden, Carpenter, Kimball.

GOOOOOOOOO! Tempo due curve, poi AJ Allmendinger, pilota di NASCAR  che ha preso parte agli ultimi due appuntamenti del campionato di Indycar, utilizza la vettura di Dixon come trampolino di lancio. Dixon rientra ai box per sostituire l’ala posteriore, per AJ invece la gara è finita.
È da specificare che frattanto Conway si era portato in testa davanti a Viso, e che dopo quattro giri dietro la pace-car è ugualmente in testa e riesce a distanziare abbastanza in fretta. Viso perde diverse posizioni, Hunter-Reay si porta al secondo posto, poi lo superano anche Tagliani e Power; quest’ultimo ha recuperato varie posizioni dopo il restart. È da specificare che Viso ha un problema alla mappatura del motore, ed è per questo che continua a perdere ulteriori posizioni.
Conway si ferma ai box al 24° giro, mentre poco dopo Tagliani finisce in testacoda in una via di fuga. Entra la pace-car a causa della vettura di Sato rimasta ferma lungo la pista (è rimasto senza benzina) e intanto i piloti che non si erano ancora fermati ai box si fermano. È Hunter-Reay a ritrovarsi in testa a questo punto davanti al precedente leader Conway, mentre a seguire ci sono Power, Franchitti, Castroneves, Pagenaud, Wilson e Jakes.
Dietro alla pace-car Tagliani va a sbattere contro le barriere e si ritira.
Al restart (32° giro) Hunter-Reay mantiene la prima posizione, Conway rimane secondo, mentre Franchitti supera Power per la terza posizione, mentre due giri più tardi c’è un incidente tra Andretti e Saavedra, con quest’ultimo che finisce a muro: caution ancora una volta.

Saavedra non sembra molto soddisfatto.

La ripartenza è al 40° giro, Hunter-Reay mantiene la prima posizione, seguito molto da vicino da Conway, che lo supererà quattro giri dopo. A questo punto della gara i primi cinque sono Conway, Hunter-Reay, Power, Wilson e Kanaan, con quest’ultimo che viene superato subito dopo da Dixon.
Gli ultimi pit-stop vengono effettuati intorno al 50-55° giro; i piloti del team Dale Coyne rimandano la sosta e, mentre Conway conserva la prima posizione davanti a Hunter-Reay, Wilson riesce a risalire, ritardando il pit-stop, in terza posizione.
A tre giri dalla fine Briscoe va a sbattere, ma è in una posizione che non intoppa e quindi ci sono soltanto bandiere gialle locali. La gara terminerà poi senza ulteriori colpi di scena, e vedrà la vittoria di Conway, nella sua seconda gara stagionale (aveva già partecipato al gran premio di Long Beach, terzo appuntamento dell’anno), secondo Hunter-Reay e terzo Wilson, con un margine molto ridotto nei confronti di Dixon (4°).

Risultato: 1. Mike Conway 70 giri, 2. Ryan Hunter-Reay, 3. Justin Wilson, 4. Scott Dixon, 5. Helio Castroneves, 6. Dario Franchitti, 7. Josef Newgarden, 8. Will Power, 9. Graham Rahal, 10. James Jakes, 11. Tristan Vautier, 12. Simon Pagenaud, 13. Tony Kanaan, 14. Charlie Kimball, 15. James Hinchcliffe, 16. Simona De Silvestro, 17. Ernesto Viso, 18. Ed Carpenter 69 giri, 19. Takuma Sato 68 giri, 20. Marco Andretti 67 giri, 21. Ryan Briscoe 66 giri, 22. Sebastian Saveedra 33 giri, 23. Alex Tagliani 29 giri, 24. Sebastien Bourdais 20 giri, 25. AJ Allmendinger 0 giri.

Mazzoni direbbe ancora una volta che è uno scenario suggestivo!

GARA 2: domenica 2 giugno
Pensavo che la griglia di partenza della gara 2 fosse determinata in base al risultato della gara 1. A quanto pare non è stato così.

Griglia di partenza: Conway, Jakes, Power, Hunter-Reay, Viso, Pagenaud, Dixon, Wilson, Castroneves, Hinchcliffe, Saavedra, Allmendinger, Briscoe, Andretti, Rahal, Franchitti, De Silvestro, Kimball, Kanaan, Vautier, Sato, Bourdais, Carpenter, Newgarden, Tagliani.

La gara inizia con un incidente al primo giro: stavolta tutti possono tirare un sospiro di sollievo; AJ ha colpito il muro invece che un’altra vettura!
Il restart è al 5° giro, con Conway davanti a Power, Pagenaud, Hunter-Reay e Jakes nella top-5. Tutto procede tranquillo fino al 9° giro quando la De Silvestro va a sbattere. Sembra che l’incidente sia stato provocato da qualche guasto alla vettura, che sembra non avere sterzato. È caution ancora una volta; Franchitti, Kanaan, Vautier, Bourdais e Sato rientrano ai box.
La ripartenza è al 14° giro: dopo un paio di curve Tagliani finisce in una via di fuga. Poco dopo entra la pace-car a causa dei detriti presenti sulla pista. Anche Carpenter ha la vettura danneggiata, dal replay sembra che sia stato lui a innescare l’incidente che ha coinvolto anche Tagliani.
Il restart è al 16° giro e per il momento la situazione sembra tranquilla, mentre un giro più tardi Hunter-Reay urta il muro e danneggia la vettura.
Entra di nuovo la pace-car, vari piloti rientrano ai box, ma non Conway, che era in prima posizione e che rimane fuori. Al 24° torna bandiera verde, Conway rimane in testa davanti a Dixon, mentre dietro Wilson supera Kimball per la terza posizione, seguono Franchitti e Kanaan, dopodiché... BANZAAAAAAI! Sato finisce a muro! Ciò non mi soddisfa affatto. U.U È di nuovo caution, ce ne sono state ormai talmente tante da farmi perdere il conto... mhm... direi che è la quinta.
La gara riparte al 28° giro e... APOCALISSE MAYA!  Maxi collisione, Wilson e Tagliani si ritirano, sono stati protagonisti dell’incidente anche Power, Rahal, Viso e Carpenter, ma non escludo che me ne sia sfuggito qualcuno per strada. A questi si aggiunge Briscoe, che non è andato a sbattere da nessuna parte ma ha lasciato spegnere il motore e finisce per perdere un giro. Dal replay emerge come il tutto sia stato innescato dal pilota che porta gli occhiali sotto al casco, sfortunatamente non più rossi come avveniva all’epoca della Formula 1. Bourdais ha tamponato infatti Power mandandolo in testacoda, questo è finito a sbattere contro un muretto... e dietro tutti a seguire! Sebbi comunque se n’è andato avanti senza problemi. Segue un’intervista a Wilson, che è decisamente più alto dell’intervistatrice. Justin sembra avere preso il ritiro con una certa filosofia, diversamente da Power che invece sembra incazzato nero e dopo essere sceso dalla vettura, nella pit-lane lancia i propri guanti contro la vettura di Bourdais (tipico della Indycar... in NASCAR invece hanno l’abitudine di lanciare caschi). Successivamente viene intervistato Tagliani sempre a proposito dell’incidente e osservando attentamente i suoi baffetti e il suo pizzetto mi rendo conto finalmente del perché ha un’aria familiare: somiglia a Liuzzi! Sull’incidente l’ultima cosa da segnalare è che successivamente Power tornerà in pista per inseguire Bourdais armato di mazza da golf per cercare di racimolare qualche punto.
Al momento i primi dieci, dietro la pace-car, sono Kanaan, Vautier, Franchitti, Bourdais, Andretti, Kimball, Dixon, Conway, Pagenaud, Rahal (alcuni piloti, come Conway, si sono fermati ai box, altri no).
GREEEEN! (38° giro)... e direi che era anche ora! Bourdais subito dopo viene penalizzato con un drive-through a causa dell’incidente innescato. Conway fa un’ottima ripartenza, supera Kimball e poi Franchitti, portandosi in quarta posizione che diventerà terza quando un giro dopo Sebbi rientra ai box per scontare la penalità. Vautier intanto supera Kanaan portandosi in testa, mentre Conway supera a sua volta il brasiliano che adesso è terzo tallonato da Kimball (che ha superato prima Franchitti e poi Dixon).
Vautier rientra ai box al 40° giro, con Conway che torna in testa dove resterà fino al 46° giro, perché dopo sarà superato da Kimball.
Conway e altri piloti che si erano fermati ai box quando si era fermato lui si fermano nuovamente a una ventina di giri dalla fine e rientra anche Kimball. Pagenaud si porta in testa, ma rientra al 56° giro lasciando la leadership a Jakes, che però rientra quattro giri più tardi. Torna in pista secondo alle spalle di Pagenaud, mentre Conway invece è terzo.
A cinque giri dalla fine Sebbi e Vautier hanno una collisione, con quest’ultimo che precipita nelle retrovie. Anche Bourdais perde alcune posizioni.
Davanti Pagenaud mantiene la leadership fino alla fine e vince davanti a Jakes e Conway.

Risultato: 1. Simon Pagenaud 70 giri, 2. James Jakes, 3. Mike Conway, 4. Scott Dixon, 5. Dario Franchitti, 6. Marco Andretti, 7. Charlie Kimball, 8. Helio Castroneves, 9. Graham Rahal, 10. Sebastian Saavedra, 11. Sebastien Bourdais, 13. Ryan Briscoe 69 giri, 14. Tristan Vautier 69, 15. Ed Carpenter 66 giri, 16. Josef Newgarden 64 giri, 17. EJ Viso 61 giri, 18. Ryan Hunter-Reay 59 giri, 19. James Hinchcliffe 57 giri, 20. Will Power 53 giri, 21. Alex Tagliani 27 giri, 22. Justin Wilson 27, 23. Takuma Sato 23 giri, 24. Simona De Silvestro 8 giri, 25. AJ Allmendinger 0 giri.



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