domenica 14 luglio 2013

INDYCAR 2013: #11 Toronto (Gara 1: sabato 13 luglio)

Nel weekend del 13 e 14 luglio si svolge l’11° appuntamento del campionato di Indycar 2013, a Toronto, dove si svolgeranno due gare come già è avvenuto a Detroit all’inizio di giugno (quella volta in cui Power lanciò i guanti addosso a Bourdais XD).
Per la prima volta nella storia della Indycar ci sarà una partenza da fermi anziché lanciata; non è comunque la prima volta che capita nelle serie americane, in quanto era già accaduto precedentemente nell’ormai defunta Champ Car.
Le griglie di partenza di Gara 1 e Gara 2 dipendono dai risultati di due diverse qualifiche, ovvero non ci sarà una griglia di partenza della Gara 2 determinata dalla Gara 1 (e fortunatamente nemmeno a sorteggio, come era già avvenuto una volta in passato O.O).


NOTIZIE VARIE PRE-GARA
Dopo la ca**ata fatta a LongPond, Sato è stato messo in probation (non so come tradurre in italiano), ovvero se vuole continuare a scaldare il sedile di una vettura di Indycar in futuro gli conviene evitare di fare altre cavolate del genere.

GRIGLIA DI PARTENZA 1
1^ fila: Dario Franchitti, Sebastien Bourdais
2^ fila: Will Power, Tony Kanaan
3^ fila: Scott Dixon, Ryan Hunter-Reay
4^ fila: Helio Castroneves, Justin Wilson
5^ fila: Ryan Briscoe, Marco Andretti
6^ fila: Takuma Sato, Simon Pagenaud
7^ fila: James Hinchcliffe, Ernesto Viso
8^ fila: James Jakes, Charlie Kimball
9^ fila: Alex Tagliani, Graham Rahal
10^ fila: Josef Newgarden, Mike Conway
11^ fila: Tristan Vautier, Simona De Silvestro
12^ fila: Ed Carpenter, Sebastian Saavedra

SINTESI GARA 1
Tutto inizia con uno di quelli che possono essere definiti tranquillamente “momenti da WTF”: proprio mentre la gara si apprestava a partire, con partenza da fermi, la vettura di Newgarden rimane ferma sulla griglia di partenza e ciò significa aborted start (lo so, detto in inglese fa schifo, ma tradotto in italiano farebbe ancora più schifo), e quindi entra in pista la pace-car, con Newgarden che deve accodarsi, o almeno provare a farlo in quanto non sembra che abbia molto successo nel ripartire... ma comunque ce la fa ed è questo che conta. U.U
Dopo 5 giri, quindi, le bandiere gialle se ne vanno, ed era anche ora... Franchitti mantiene la prima posizione quando scatta il verde, lo seguono Bourdais, Power, Dixon e Kanaan, anche se quest’ultimo alcuni giri dopo verrà superato da Hunter-Reay.
Nel corso del 17° giro la vettura di Newgarden viene spinta ai box... in ogni caso riuscirà a ripartire, almeno per il momento.
La lotta per la leadership è accesa: Franchitti, Bourdais e Power sono molto vicini l’uno all’altro e nel corso del 21° lo scozzese viene superato da entrambi in un colpo solo; si avvicina anche Dixon, che lo supera. Poco dopo iniziano i pit-stop, con Hunter-Reay che rischia di lasciar spegnere la vettura nella pit-lane. C’è un problema anche per Kanaan, che perde terreno a causa di una lunga sosta ai box. Bourdais, che è riuscito a mantenere la posizione su Power dopo la sosta, viene successivamente superato da quest’ultimo al 31° giro. Un giro più tardi, con il pit-stop di Kimball, ultimo pilota che ancora doveva fermarsi, Power diventa leader a tutti gli effetti.
Dixon è terzo davanti a Franchitti, Hunter-Reay, Viso, Kimball, Andretti, Castroneves e Hinchcliffe a completare la top-ten.
Al 35° giro c’è un incidente tra Rahal e Vautier, mentre ai box Sato è fermo per un problema al cambio. Nel frattempo è caution a causa delle due vetture incidentate rimaste ferme in pista.
Al restart (41° giro) Power mantiene la prima posizione, mentre Bourdais viene superato da Dixon. In quarta posizione c’è Franchitti, mentre dietro di lui è risalito Viso e sesto Kanaan.
Nel secondo giro di pit-stop ci sono di nuovo problemi per Hunter-Reay (57° giro), si spegne il motore della sua vettura. Rispetto a Hunter-Reay i piloti di testa rimandano la sosta: Power rientra prima di Dixon e quest’ultimo riesce a sopravanzarlo durante la sosta, quando torna in pista i due sono vicini, Power tenta il sorpasso su Dixon, ma viene nuovamente superato da quest’ultimo: dopo la sosta Bourdais si inserisce in seconda posizione tra i due.
Al 64° giro c’è un contatto tra Wilson e Kimball, nel quale viene coinvolto anche Briscoe. Tutte e tre le vetture sono ferme: caution. Wilson e Kimball ripartono entrambi, anche se quest’ultimo si fermerà poi a 11 giri dalla conclusione.
Al restart, quando mancano ormai 18 giri alla fine, Bourdais si porta in testa mentre Power perde diverse posizioni. Inizialmente Franchitti risale in seconda posizione, ma viene poi superato dal compagno di squadra Dixon, che è vicinissimo a Bourdais: lo supererà dieci giri dopo la ripartenza.
A 7 giri dalla fine Hunter-Reay va a sbattere e rimane fermo in una via di fuga: per una volta niente safety-car, che però entra tre giri dopo a causa di un contatto tra Pagenaud e Tagliani (A.K.A. sosia di Liuzzi) in cui quest’ultimo finisce in testacoda.
Di fatto soltanto l’ultimo giro avviene in regime di verde. Dopo un paio di curve una collisione tra Franchitti e Power, che erano rispettivamente terzo e quarto, manda quest’ultimo contro le barriere. Franchitti riesce invece a proseguire, e si classifica terzo dietro al vincitore Dixon e a Bourdais, #WeBelieveInSeb!

Momenti da WTF, atto secondo: quando a Bourdais viene dato il trofeo, lui lo solleva e questo si stacca dal piedistallo, sfracellandosi a terra. O.O

Il trofeo rotto di Bourdais.

RISULTATO GARA 1
1. #9 Scott Dixon Ganassi Honda 1hrs 41mins 17.0605secs after 85 laps
2. #7 Sebastien Bourdais Dragon Chevrolet + 1.7007s
3. #10 Dario Franchitti Ganassi Honda + 2.9116s
4. #25 Marco Andretti Andretti Chevrolet + 3.7273s
5. #11 Tony Kanaan KV Racing Chevrolet + 4.5961s
6. #3 Helio Castroneves Penske Chevrolet + 5.072s
7. #18 Mike Conway Dale Coyne Honda + 5.5749s
8. #27 James Hinchcliffe Andretti Chevrolet + 8.658s
9. #77 Simon Pagenaud Schmidt Honda + 10.214s
10. #78 Simona de Silvestro KV Racing Chevrolet + 10.8797s
11. #19 Justin Wilson Dale Coyne Honda + 11.3536s
12. #16 James Jakes RLL Honda + 11.6899s
13. #20 Ed Carpenter Ed Carpenter Chevrolet + 13.0557s
14. #5 EJ Viso Andretti-HVM Chevrolet + 47.5037s
15. #12 Will Power Penske Chevrolet + 1 laps
16. #6 Sebastian Saavedra Dragon Chevrolet + 1 laps
17. #98 Alex Tagliani BHA Honda + 1 laps
18. #1 Ryan Hunter-Reay Andretti Chevrolet + 2 laps
19. #55 Tristan Vautier Schmidt Honda + 2 laps
20. #15 Graham Rahal RLL Honda + 3 laps
DNF #83 Charlie Kimball Ganassi Honda + 13 laps Contact
DNF #4 Ryan Briscoe Panther Chevrolet + 21 laps Contact
DNF #67 Josef Newgarden SFHR Honda + 51 laps Contact
DNF #14 Takuma Sato AJ Foyt Honda + 53 laps Mechanical

POST-GARA 1
Inizialmente penalizzato per avere innescato un incidente evitabile all’ultimo giro, Franchitti era stato retrocesso di 25 secondi nella classifica finale; successivamente la penalizzazione è stata annullata ed è stato reinserito in terza posizione nella classifica.
Per quanto riguarda Briscoe, invece, nell’incidente in cui è stato coinvolto con Kimball e Wilson ha riportato la frattura del polso destro. In gara 2 al suo posto gareggerà Carlos Muñoz, secondo classificato alla 500 miglia di Indianapolis.

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