domenica 6 aprile 2014

GP Bahrein: vince Hamilton, doppietta Mercedes

Sotto i riflettori sul circuito di Al Sahkir va in scena il terzo appuntamento di una stagione 2014 iniziata nel segno della Mercedes.
È il 900° gran premio nella storia della Formula 1 ed è il 400° gran premio per il team che al giorno d’oggi si chiama Force India (precedentemente Jordan, Midland e Spyker).

Numero giri: 57.
Condizioni meteo: sereno.
Pole position: Nico Rosberg (Mercedes).

Griglia di partenza: Rosberg, Hamilton, Bottas, Perez, Raikkonen, Button, Massa, Magnussen, Alonso, Vettel, Hulkenberg, Kvyat, Ricciardo, Vergne, Gutierrez, Grosjean, Maldonado, Kobayashi, Bianchi, Ericsson, Chilton, Sutil (retrocesso di 5 posizioni per ostruzione nei confronti di Grosjean in qualifica).
NOTE: Vettel e Sutil sono gli unici piloti a partire su gomme medium anziché su gomme soft.

Cronaca
Fin dalle sue prime fasi la gara si apre con un acceso duello tra Rosberg e Hamilton, con il britannico che riesce a sopravanzare il compagno di squadra, che però non sembra intenzionato ad arrendersi. In terza posizione si inserisce Massa, che ha recuperato numerose posizioni al via, davanti a Perez, Bottas, Button, Alonso, Hulkenberg, Raikkonen (che via radio accusa Magnussen di avere provocato un’altra collisione tra loro) e Vettel a completare la top-ten.
Nelle retrovie ci sono problemi per Vergne, che fora dopo una collisione con un’altra vettura e precipita indietro nel tentativo di raggiungere la pit-lane. Ce la farà, ma la sua gara sarà comunque piuttosto breve.

La prima fase di gara vede le Ferrari e le Redbull in difficoltà (Alonso viene superato da Hulkenberg, Raikkonen è piuttosto arretrato, Vettel accusa problemi al DRS), mentre le Mercedes guadagnano parecchi secondi sui loro diretti inseguitori, con un ritmo di oltre un secondo al giro.
I “best of the rest” sembrano essere le Williams e le Force India, con le Williams che però iniziano a subire un rapido decadimento delle gomme: al 10° giro Bottas perde due posizioni in un colpo solo, venendo superato da Button e Hulkenberg, prima di rientrare ai box (anticipare la sosta è una scelta che pagherà), mentre due giri più tardi anche Massa perderà la terza posizione, superato dalla Force India di Perez. Tra il 13° e il 14° giro anche lui ed entrambe le Ferrari rientrano ai box per la prima sosta.
Nelle retrovie, intanto, Sutil si ritira per una collisione con Bianchi, in cui anche il pilota della Force India danneggia la propria vettura e precipita in ultima posizione.
Proseguono intanto le difficoltà di Vettel, che al 16° giro è costretto a lasciare strada al compagno di squadra Ricciardo, palesemente più veloce di lui.

Hamilton e Rosberg sono i piloti della top-ten che trascorrono più tempo in pista, prima del primo pit-stop. Prima del 20° giro va in scena tra loro un intensissimo duello in cui Rosberg riesce più volte a portarsi davanti a Hamilton, per poi essere sempre superato a sua volta. Al 20° giro Hamilton è il primo dei due a rientrare ai box, mentre Rosberg rimarrà in pista per un paio di giri ancora, rimanendo piuttosto attardato nei confronti del compagno di squadra che nel frattempo sfrutterà le gomme fresche.
Per il secondo stint di gara i due sono su strategie diverse: Hamilton è ancora sulle soft, Rosberg sulle medium.

I due piloti della Mercedes non sono gli unici due compagni di squadra che giungono a un confronto diretto: piuttosto lontani dal duo di testa seguono i due piloti della Williams, Bottas e Massa, e i due della Force India, Hulkenberg e Perez, tutti con distacchi al di sotto del secondo.
7° e 8° ci sono al momento le due Ferrari di Alonso e Raikkonen, ma proseguono le difficoltà per le due Ferrari, specie per Raikkonen che precipita ai margini della top-ten, superato da Button e da Vettel.

Prosegue il duello per il gradino più basso del podio tra le Williams e le Force India, con le Williams che ancora una volta sono le prime ad avere difficoltà con le gomme. Al 25° giro Bottas è il primo pilota a rientrare per la seconda sosta. Massa per il momento prosegue, ma ha le Force India negli scarichi. Approfittando di un’indecisione di Hulkenberg, mentre tentava il sorpasso sul pilota della Williams, Perez riesce a sopravanzare il compagno di squadra. I due supereranno Massa tre giri più tardi, prima che quest’ultimo rientri ai box. Anche Alonso effettua il pit-stop nello stesso giro: sia per le Williams sia per le Ferrari si ipotizza una strategia su tre soste.
Bottas è negli scarichi di Raikkonen e Ricciardo, almeno finché non commette un errore tentando di superare quest’ultimo e finisce fuori pista. Poco dopo, comunque, sia lui sia Ricciardo riusciranno a superare anche Raikkonen, che perderà un’ulteriore posizione a vantaggio di Massa prima di fermarsi ai box nello stesso giro di Vettel. Anche Ricciardo perde posizioni nei confronti delle due Williams, dopodiché si ferma per la seconda sosta. Rientrerà alle spalle di Magnussen e Raikkonen, ma supererà entrambi a breve.
Ancora una volta rimangono in pista più a lungo degli altri i due piloti di testa, seguiti come prima da Bottas, Massa, Perez e Hulkenberg a completare i primi sei, almeno fino al 39° giro quando Massa è il primo pilota a effettuare il terzo pit-stop.

Colpo di scena al 41° giro: c’è un brutto incidente tra Maldonado e Gutierrez, con il pilota della Sauber che spicca il volo e fa un 360° prima di riatterrare. Fortunatamente non riporta conseguenze fisiche.
Entra la safety-car, un po’ a rilento, mentre Magnussen si ritira per un guasto. Bottas, nel frattempo, si è fermato per la terza sosta.
Dietro la safety-car si fermano ai box anche Hamilton, Rosberg, Alonso e Raikkonen. Rosberg monta le soft ed è l’unico su quel tipo di gomme, oltre alle Redbull di Vettel e Ricciardo.

Le posizioni dietro la safety car sono le seguenti: Hamilton, Rosberg, Perez, Hulkenberg, Button, Vettel, Ricciardo, Massa, Bottas, Alonso, Raikkonen, Kvyat, Grosjean, Maldonado, Kobayashi, Chilton e Bianchi.
Per permettere ai doppiati di sdoppiarsi si perdono vari giri e la gara riparte finalmente al 47°, per gli ultimi 11 giri.

Sono giri che saranno caratterizzati da eccitanti duelli, alcuni anche tra compagni di squadra: è il caso di Rosberg, che insidia Hamilton al restart, al quale però è costretto ad accodarsi; dietro di loro avviene lo stesso tra Perez e Hulkenberg.
Dietro Button è in difficoltà: viene superato prima dalle Redbull e poi dalle Williams, qualche giro più tardi perderà altre posizioni e poi si ritirerà... non certo un buon modo per celebrare il 250° gran premio della sua carriera in Formula 1, iniziata nel 2000.
È il 50° giro quando Ricciardo supera Vettel e si lancia all’inseguimento di Hulkenberg, sul quale riuscirà a recuperare la quarta posizione.
Subito dopo tra Hamilton e Rosberg va in scena un altro eccitante duello con sorpassi e controsorpassi, in cui è ancora una volta Hamilton a mantenere la prima posizione. Negli ultimi giri il gap tra i due incrementa, consolidando la leadership dell’inglese.
Le ultime scintille si vedono quando, nella fase conclusiva, Massa si avvicina a Vettel e tenta il sorpasso, permettendo a Bottas di avvicinarsi. Le posizioni, tra i tre, rimangono comunque invariate.

Risultato



I TOP
Mercedes: sono su un altro pianeta, su questo non c’è nulla da dire. Fantastiche prestazioni per entrambi i piloti: Hamilton domina la gara e vince, Rosberg dimostra che anche lui può riservare delle sorprese.
Force India: i migliori tra tutti gli altri sono stati loro. Sono stati ottimi entrambi i piloti, ma in particolare è da riconoscere la grande prestazione di Perez, che sembra essere tornato ai livelli di quando era considerato una promessa per il futuro.
Top onorari: i piloti di Mercedes, Force India, Williams e Redbull, per avere messo in atto ottimi duelli tra compagni di squadra. È così che dovrebbe essere la F1!

I FLOP
Maldonado: si tocca con Gutierrez e lo fa cappottare; se la cava con 10 secondi di stop and go. Non sono sicura, comunque, che il messicano fosse immune da responsabilità: mi ha dato l’impressione di avere tagliato la strada al pilota della Lotus. A proposito di Lotus: non è pervenuta, pertanto è da includersi tra i flop.
Ferrari: arrancano nelle qualifiche, in gara non si mettono mai in mostra, conquistano appena tre punti, arrivando dietro alle Force India e alle Williams. Flop onorario anche Montezemolo: lascia il circuito in anticipo, deluso da come stanno andando le cose... non certo il modo migliore per dimostrare vicinanza a una squadra in difficoltà.
McLaren: nessuna delle due vetture vede il traguardo... non è esattamente un ottimo risultato, viste le aspettative per la stagione.



Milù Sunshine per F1GCforum.

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