domenica 21 settembre 2014

GP SINGAPORE: vince Hamilton dopo due ore di gara

Il 21 settembre 2014, sul circuito di Marina Bay, ore 20.00 locali (le 14.00 in Italia) scatta il gran premio di Singapore, 14° appuntamento stagionale.

Condizioni meteo: sereno.
Giri previsti: 61.
Pole position: Lewis Hamilton (Mercedes).
Griglia di partenza: Hamilton, Rosberg, Vettel, Ricciardo, Alonso, Massa, Raikkonen, Bottas, Magnussen, Kvyat, Button, Vergne, Hulkenberg, Gutierrez, Perez, Grosjean, Sutil, Maldonado, Bianchi, Kobayashi, Chilton, Ericsson.

La gara inizia con un colpo di scena proprio allo scattare del giro di formazione: Rosberg, infatti, non riesce a partire a causa di un guasto al volante e rimane fermo sulla griglia di partenza. Di fatto uno dei due protagonisti del mondiale esce di scena (anche se, dopo aver sostituito il volante, riuscirà a partire dai box, continuerà a riscontrare lo stesso problema in gara e si ritirerà dopo 15 giri). Esce di scena nel giro di formazione anche Kobayashi, che rimane fermo in una via di fuga con la vettura in fumo.

Al momento del via Hamilton mantiene la prima posizione, mentre dietro Alonso tagliando una chicane si ritrova in seconda posizione, che però dovrà cedere a Vettel che gli stava davanti prima di quell’errore. Quarto c’è Ricciardo, davanti a Raikkonen, Massa e le due McLaren, con Magnussen che perderà però una posizione a vantaggio di Bottas.
La prima parte di gara è del tutto priva di colpi di scena e così rimane fino al momento dei pit-stop che, tra i piloti della top-ten vengono aperti all’11° giro dalle Williams. Massa è il primo pilota a fermarsi e seguiranno tutti gli altri, mentre il brasiliano riesce ad avvantaggiarsi dall’avere “anticipato” la sosta e, dopo che anche Raikkonen si è fermato, si ritrova in quinta posizione davanti al finlandese. Le posizioni dei primi quattro permangono invariate. Tutti erano partiti sulle supersoft e tutti hanno montato di nuovo gomme supersoft.

I due piloti della Williams sono sempre i primi due a fermarsi anche nel successivo giro di pit-stop: Massa al 23° e Bottas al 24°, montando entrambi gomme soft.
Mentre Hamilton era in testa con un discreto margine sui suoi inseguitori, Vettel e Alonso erano secondo e terzo molto vicini l’uno all’altro e, in occasione del secondo pit-stop (26° giro) Alonso riesce a sopravanzare il pilota della Redbull. Diversamente dai piloti della Redbull, le due Ferrari e Hamilton hanno montato di nuovo gomme supersoft.
Si avvicina intanto la prima metà della gara e i primi cinque sono Hamilton, Alonso, Vettel, Ricciardo e Button, anche se quest’ultimo non si è ancora fermato per la sua seconda sosta.

Al 31° giro, dopo quasi un’ora di gara, è il momento in cui il gran premio sembra (e lo specifico: sembra) prendere un’impronta diversa. Perez, che poco prima avevamo visto in battaglia con Grosjean, rientra ai box tornando in pista alle spalle di Sutil. Tra i due c’è un contatto, con Perez che danneggia l’ala anteriore, che si stacca frantumandosi spargendo detriti in pista. Sutil riesce a proseguire senza riportare danni, ma la sua gara non durerà a lungo e qualche giro più tardi si ritirerà ai box, proprio come già accaduto al compagno di squadra.
Dopo l’incidente di Perez è necessario l’ingresso della safety car che peraltro rimarrà in pista per ben 18 minuti, non solo per permettere la pulizia della pista, ma soprattutto per dare il tempo ai doppiati di sdoppiarsi.
Al momento dell’ingresso della safety car Alonso e Raikkonen rientrano per la terza sosta e in concomitanza Button rientra per la seconda, tutti per montare gomme soft. A questo punto troviamo tra i primi dieci Hamilton, Vettel, Riccairdo, Alonso, Massa, Bottas, Button, Raikkonen, Vergne e Magnussen. Hamilton, avendo fatto tutta la gara su gomme supersoft, dovrà per forza rientrare ai box. Le due Redbull e le due Williams, invece, hanno già usato le supersoft nel primo e nel secondo stint e hanno montato soft nel secondo pit-stop, pertanto rimangono in pista tentando di arrivare in fondo senza effettuare una terza sosta. Si ripartirà al 38° giro.

Hamilton ha un ritmo eccezionale sulle supersoft, rifilando per un certo tratto addirittura una media di due secondi al giro ai suoi diretti inseguitori. Ha circa 25 secondi di vantaggio su Vettel quando, al 53° giro, rientra per la sosta. Non gli basta per uscire in testa e si ritrova alle spalle di Vettel, ma non ci resta per molto e su gomme fresche riesce al 54° giro a riprendere la leadership (proprio mentre più indietro finisce la gara di Button, che parcheggia la propria vettura in una via di fuga). Vettel, nel frattempo, inizia ad avere un certo decadimento degli pneumatici e deve difendersi da Ricciardo che a sua volta ha Alonso in scia. Nonostante siano tutti e tre molto vicini, le posizioni rimarranno invariate fino alla fine senza che nessuno abbia tentato un sorpasso.
Segue nel frattempo Massa in quinta posizione a notevole distanza da Alonso e con un notevole vantaggio, a sua volta, nei confronti di un trenino di vetture che stanno dietro a Bottas e Raikkonen. I due finlandesi hanno gomme ormai usurate e sono seguiti da piloti con gomme più fresche che si fanno ormai minacciosi. Il più veloce è Vergne che riesce a superare tutti e, una volta risalito in sesta posizione, a guadagnare quel tanto che gli basterà per mantenere il sesto posto nonostante una penalità di 5 secondi aggiunti a fine gara per un sorpasso effettuato uscendo dai margini della pista. Chi invece ne fa le spese più di tutti gli altri è Bottas, che commetterà un errore mentre è attaccato da una delle Force India e perderà diverse posizioni nei giri finali, uscendo dalla zona punti.

Come già accaduto altre volte in precedenza, la gara finisce come da regolamento sullo scadere delle due ore, con 60 giri completati anziché 61.

RISULTATO
1. Lewis Hamilton  Mercedes  2:00:04.795 
2. Sebastian Vettel  Redbull  +13.534 
3. Daniel Ricciardo  Redbull  +14.273 
4. Fernando Alonso  Ferrari  +15.389
5. Felipe Massa  Williams  +42.161 
6. Jean-Eric Vergne  Toro Rosso  +56.801
7. Sergio Perez  Force India  +59.038 
8. Kimi Raikkonen  Ferrari  +1:00.641
9. Nicolas Hulkenberg  Force India  +1:01.661
10. Kevin Magnussen  McLaren  +1:02.230
11. Valtteri Bottas  Williams  +1:05.065
12. Pastor Maldonado  Lotus  +1:06.915
13. Romain Grosjean  Lotus  +1:08.029
14. Daniil Kvyat  Toro Rosso  +1:12.008
15. Marcus Ericsson  Caterham  +1:34.188
16. Jules Bianchi  Marussia  +1:34.543
17. Max Chilton  Marussia  +1 Lap 
DNF. Jenson Button  McLaren  +8 Laps 
DNF. Adrian Sutil  Sauber  +20 Laps 
DNF. Esteban Gutiérrez  Sauber  +43 Laps 
DNF. Nico Rosberg  Mercedes  +47 Laps 
DNS. Kamui Kobayashi  Caterham  +60 Laps


Questa cronaca è di proprietà della sua Autrice© e del blog.
Chiunque la copierà spacciandola per propria, oltre suscitare qualche dubbio sulla sua sanità mentale, si vedrà sguinzagliare dietro il Sommo Alfiere della Sacra Cenerentola!


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