domenica 23 novembre 2014

GP ABU DHABI: Hamilton vince e diventa campione del mondo

L’ultimo tassello di un puzzle ormai giunto al suo completamento è andato in scena oggi, Domenica 23 Novembre, in quella Abu Dhabi dove nel 2010 Vettel, Webber e Alonso si giocarono il titolo. Stavolta la Redbull e la Ferrari erano a distanze abissali dalla vetta, in cui ancora una volta Rosberg e Hamilton, unici due contendenti al titolo, scattavano dalla prima e dalla seconda posizione.
La griglia di partenza era la seguente: Rosberg, Hamilton, Bottas, Massa, Kvyat, Button, Raikkonen, Alonso, Magnussen, Vergne, Perez, Hulkenberg, Sutil, Gutierrez, Maldonado, Kobayashi, Stevens, Grosjean (qualificato 16°, retrocesso per sostituzione motore). Partivano dalla pit-lane Vettel e Ricciardo, squalificati sabato per un’irregolarità all’ala anteriore.

È stata una gara ad alta tensione fin dalla partenza, quando Hamilton ha superato Rosberg, che si è accodato in seconda posizione davanti a Massa e Button, con Kvyat e Bottas che avevano perso varie posizioni venendo sopravanzati dalle Ferrari. Fuori top-ten una ruotata tra Magnussen e Hulkenberg è costata a quest’ultimo uno stop and go di 5 secondi.
Le Ferrari hanno retto con il passo dei primi soltanto nei primi giri, per poi scomparire lentamente a centro gruppo. Sono stati tra i primi a rientrare ai box, mentre tra i piloti di testa il primo a rientrare per montare le soft è stato Hamilton all’11°, mentre Rosberg ha proseguito un altro giro e Massa e andato ancora più a lungo (14°). In questa prima fase si è visto anche un acceso duello tra Vergne e Ricciardo, con il primo che si doveva ancora fermare e con il secondo che, essendo partito sulle supersoft, ha effettuato la sosta soltanto molto più tardi.
Al 16° giro Kvyat, partito 5°, ha finito la sua gara fermo in una via di fuga, una conclusione amara alla sua prima stagione, l’unica in Toro Rosso, dalla quale si allontanerà in direzione Redbull per il 2015.

Bottas, che aveva perso posizioni alla partenza, ha recuperato la quarta posizione su Ricciardo (destinato a fermarsi per la prima sosta pochi giri più tardi al 24°), ma era davanti che stava accadendo qualcosa di fondamentale per lo scontro per il campionato: Rosberg, che aveva sempre avuto un distacco contenuto nei confronti di Hamilton ha iniziato a perdere e ha visto Massa recuperare nei suoi confronti. Il verdetto lasciava poche speranze: un problema al sistema ERS, simile a quello del gran premio del Canada, avrebbe continuato a condizionare la sua gara, facendogli perdere un paio di secondi al giro. Ha perso anche la terza posizione nei confronti di Bottas al 33° giro, poco dopo che Hamilton si era fermato per la seconda e ultima sosta. Dopo il rientro ai box (35°) Rosberg si è ritrovato nelle zone basse della top-ten, più lento dei piloti che lo seguivano.

Nel frattempo il motore di Maldonado era scoppiato, qualche giro prima, secondo problema alla power unit consecutivo per la Lotus, che nello scorso gran premio vide Grosjean ritirarsi per un problema analogo.
Maldonado, con Kvyat, è stato uno dei tre ritirati di questo gran premio: l’altro è stato Kobayashi, che è andato a parcheggiare nel proprio box al 45° giro, ritirandosi nell’anonimato.

Massa ha proseguito, momentaneamente in testa alla gara con 12 secondi su Hamilton, fino al 44° giro quando è rientrato ai box per la seconda sosta. Avendola ritardata nel confronto con Hamilton e Bottas ha potuto montare le super-soft per i giri conclusivi (erano 55 in totale) ed è rientrato in pista con 11 secondi di Hamilton e un passo gara migliore, almeno finché aveva gomme fresche. Alla fine è arrivato secondo a 2 secondi e mezzo dal leader.
La gara di Rosberg, già complicata, non è andata a finire molto bene: dopo avere recuperato qualche posizione grazie ai secondi pit-stop, si è visto superare dagli stessi piloti che l’avevano già passato... e non solo. Nei giri conclusivi ha rallentato ancora, sprofondando nelle retrovie. Doveva essere un ritiro, ma via radio ha comunicato di voler proseguire per quei due o tre giri che ancora aveva da percorrere.

All’età di 29 anni, Lewis Hamilton ha vinto il suo secondo titolo mondiale. Alla fine i doppi punti sono stati irrilevanti, per l’assegnazione del titolo. Il 50-0 di Hamilton ha avuto lo stesso effetto che avrebbe avuto un 25-0, mettendo a tacere tutte le polemiche iniziali.

I TOP E I FLOP
A questo punto dovrebbe essere il momento dei top e dei flop, ma stavolta mi sembra ancora più difficile, dal momento che sarei molto influenzata anche da tutto il resto della stagione.
Una cosa ci tengo a dirla: la Mercedes, come vettura, è un top, ma non credo di poterla definire un top assoluto. Con una doppietta non sarebbe cambiato nulla, dal punto di vista del campionato, ma appunto, era una doppietta quella che la Mercedes doveva ottenere per essere un top al 100%. Dal punto di vista dell’affidabilità, un team che si sta giocando il mondiale con entrambi i propri piloti dovrebbe riuscire a dare a entrambi una macchina che arrivi al traguardo. Nulla da dire sui due piloti: Hamilton è andato alla grande, Rosberg ha commesso qualche piccola sbavatura ma per il resto ha dato il meglio di sé. Speriamo che nel 2015 replichino quello che hanno fatto!
Speriamo che si replichi anche la Williams: il passo gara era ottimo e stavolta ha azzeccato le strategie, quindi nulla da dire, e ha messo entrambi i piloti sul podio, cosa che non accadeva da Montecarlo 2005. Nulla da dire sui piloti nemmeno in questo caso: credo di non avere quasi mai visto Massa far durare le gomme più di quanto facessero gli altri piloti, mentre Bottas ha rimontato dopo l’errore in partenza... sì, esatto, l’errore in partenza: non è la prima volta, quest’anno, ed è forse la sua unica pecca. Speriamo che vada avanti così anche nel 2015 e che chissà, magari possano rimontare un po’ nei confronti della Mercedes e qualche volta arrivare a giocarsela alla pari invece di accontentarsi del gradino più basso del podio. E stiamo parlando di un team che nel 2013 non era ultimo solo perché c’erano la Marussia e la Caterham!
Le Redbull sono andate bene, per essere partite dai box, soprattutto Ricciardo che è arrivato addirittura quarto e ben più avanti di Button, che ha chiuso in quinta posizione tenendo alto il nome della McLaren, cosa non riuscita al compagno di squadra; male invece le Toro Rosso, con Kvyat ritirato e con Vergne che i punti non li ha visti neanche col binocolo.
Direi di stendere un velo pietoso sulle Ferrari, arrivate a punti ma abbondantemente dietro alle Force India (!!!) e a Vettel che partiva dalla pit-lane e che secondo me si sta già chiedendo chi gliel’ha fatto fare di passare in Ferrari nel 2015... La Lotus è stata in linea con i risultati ottenuti finora, con un pilota doppiato e l’altro andato a fuoco, mentre la Sauber è riuscita nell’epoca impresa di non raggiungere nemmeno Rosberg che negli ultimi giri era praticamente quasi fermo. Sono rimasta tutto sommato colpita abbastanza positivamente dalla Caterham: sono riusciti a portare una vettura fino al traguardo (complimenti a Stevens, tra l’altro, per un debuttante su una carretta tutto sommato non è stato neanche un risultato così pessimo) a un solo giro dal leader, il che è pressoché analogo a quanto ha fatto la ben più blasonata Sauber.

RISULTATO:
1. Lewis Hamilton   Mercedes   1:39:02.619  
2. Felipe Massa   Williams   +2.500  
3. Valtteri Bottas   Williams   +28.800  
4. Daniel Ricciardo   Red Bull   +37.200  
5. Jenson Button   McLaren   +1:00.300
6. Nico Hulkenberg   Force India   +1:02.100
7. Sergio Perez   Force India   +1:11.000
8. Sebastian Vettel   Red Bull   +1:12.000
9. Fernando Alonso   Ferrari   +1:25.800
10. Kimi Raikkonen   Ferrari   +1:27.800
11. Kevin Magnussen   McLaren   +1:30.300
12. Jean Eric Vergne   Toro Rosso   +1:31.900
13. Romain Grosjean   Lotus   +1 Lap  
14. Nico Rosberg   Mercedes   +1 Lap  
15. Esteban Gutiérrez   Sauber   +1 Lap  
16. Adrian Sutil   Sauber   +1 Lap  
17. Will Stevens   Caterham   +1 Lap  
DNF. Kamui Kobayashi   Caterham   +13 Laps  
DNF. Pastor Maldonado   Lotus   +29 Laps  
DNF. Daniil Kvyat   Toro Rosso   +41 Laps  


Cronaca scritta da Sunshine© per il forum F1GC.
Si ringraziano i veri protagonisti della stagione per avermi illuminata con l’aura dei loro brillanti risultati nella stesura di tutti i miei articoli. In particolare, il più fondamentale è uno: grazie, Sommo Imper4tore dell’Ultima Fila. Non ho dubbi che, se ci fossi stato tu, in pista, oggi, avresti strenuamente battagliato con l’ex riserva di Alex Rossi per una 17^ posizione, magari senza uscirne vincitore! ;-)

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Milly Sunshine