giovedì 30 aprile 2015

Sono passati 21 anni dal weekend di San Marino '94 - questo è quello che ricordo

Chi mi conosce bene saprà che questo non è il genere di post che prediligo, ma ho deciso di farlo perché credo di avere qualcosa da dire. In questi giorni ricorre il 21° anniversario del gran premio di San Marino del 1994 e, a differenza di molta gente che ho conosciuto in internet all’epoca ero già nata e seguivo già la Formula 1, quindi vorrei raccontare come andarono le cose secondo il mio punto di vista dell’epoca (sempre ammesso che ne avessi uno). Non è la migliore delle storie che ho da raccontare, però va beh, oggi tocca a questa...

Non ho mai fatto misteri sulla mia età, credo. Sono del 1988. Non ho mai fatto misteri nemmeno sulla mia passione per la Formula 1 fin dalla prima infanzia. Non so perché, dato che non sono nata in una famiglia di appassionati così sfegatati. Per mio padre e per alcuni miei parenti la Formula 1 è definibile più o meno come “campionato di automobilismo trasmesso in TV quindi facilmente reperibile nel caso ci sia una domenica pomeriggio in cui non ho niente di meglio da fare”. Insomma, per intenderci se sapessero che ho un blog amatoriale sulla Formula 1 e che amministro un forum incentrato sull’argomento, il commento prevalente potrebbe essere qualcosa come: “perché sprechi così tanto tempo che potresti impiegare per cose costruttive?” o giù di lì.
Sta di fatto che, circa quindici anni prima del mio approdo in rete, quando qualcuno accendeva la TV per tenere il gran premio di Formula 1 come sottofondo per le chiacchiere post-pranzo della domenica a casa dai nonni, a me interessava guardarci. Nel corso degli anni la cosa non è mai cambiata, è cambiata sicuramente la prospettiva con cui seguo la Formula 1, ma la mia passione no, quella è rimasta del tutto immutata.

Il weekend del gran premio di San Marino era il quartultimo weekend prima che compissi sei anni. Credo che facesse un gran caldo. O meglio, ne sono completamente sicura: nelle foto di quel weekend a Imola si vede gente che indossa indumenti estivi nonostante sia la fine di aprile e, considerando che non ci abito poi così tanto lontana (non saprei quantificare i chilometri, ma presumo siano una sessantina o una settantina di strada, in linea d’aria sicuramente meno), indubbiamente faceva caldo anche qui.
Era forse anche il primo weekend nella mia vita in cui guardavo le qualifiche di un gran premio... o quantomeno non mi ricordo di averne mai viste prima. All’epoca le facevano alle 13.00, per i gran premi europei. Spesso mio padre lavorava il sabato mattina e a quell’ora con tutta probabilità spesso eravamo ancora a pranzo. Inoltre capitava raramente che fosse nella fase di “niente di meglio da fare”. Quel giorno, comunque, capitò. Andò in soggiorno, accese la TV e si mise a guardare le qualifiche. Io andai con lui (o almeno ci andai in un qualche momento), come al solito spargendo sul tappeto le mie costruzioni Lego, in modo da giocare mentre guardavo la TV, o qualcosa del genere.
Obiettivamente non ricordo granché. Ricordo solo una vettura che si schiantò. Anzi, nemmeno quello: ricordo una vettura che si era già schiantata da qualche parte ed era ormai completamente distrutta. Furono mostrati un bel po’ di replay. Infine, dopo del tempo, tempo che non riesco a quantificare, venne annunciata la morte del pilota.
Non capii chi fosse. Temevo che fosse uno dei pochi piloti di cui conoscevo il nome, che probabilmente all’epoca si contavano sulle dita di una mano (colpa della TV e dei miei parenti, che menzionavano solo quelli dei team principali, presumo). Mio padre ripeté il nome, quindi scoprii che si trattava di un certo Roland Ratzenberger (obiettivamente credo che le probabilità che il nome fosse stato pronunciato alla cazzum in TV siano molto alte, perciò ritengo normale che avessi in testa una certa confusione in quel momento). Presumo che mio padre fosse perfettamente sicuro che non fossi al corrente dell’esistenza di quel pilota, quindi precisò anche: “è un pilota giovane”. Era del 1962 (in realtà no, non era del 1962, ma questo è un altro discorso). Ancora oggi mi chiedo se mio padre semplicemente non avesse la più pallida idea dell’età che aveva, se per “pilota giovane” intendesse dire “debuttante” o se l’età dei piloti venisse considerata in modo diverso rispetto a oggi.
Parliamo delle emozioni che provai. Mhm... diciamo che, sul momento, furono pressoché nulle. Temo che a quell’età avessi la convinzione che tutto ciò che si vedeva in TV non toccasse in nessun modo la vita reale. Per intenderci, per me guardare la Formula 1 era come avrebbe potuto essere vedere una serie televisiva o qualcosa del genere. Ricordo che provai un po’ di sollievo per il fatto che, non sapendo chi fosse, avrei potuto continuare a vedere la Formula 1 senza essere dispiaciuta per la sua morte. Sì, lo ammetto, a cinque anni e undici mesi ero un’insensibile idiota.
Torniamo alla vettura distrutta dall’impatto: per qualcosa come dieci anni, se non di più, non ho avuto la più pallida idea di che colori avesse e del fatto che esteticamente parlando fosse una delle più belle monoposto degli anni ’90 (non solo degli anni ’90 ma questo è un altro discorso). Non sapevo né il nome del team né nulla, almeno fino all’avvento di Wikipedia, in cui all’inizio comunque la pagina della Simtek non è che fosse molto approfondita.
Era l’epoca in cui, disponendo di una connessione internet, iniziavo a sentire il bisogno di andare a guardare come fossero certi piloti che per me, fino a quel momento, erano stati solo un nome (per intenderci, della maggior parte dei piloti che correvano in Formula 1 quando ero bambina, non avevo nemmeno la più pallida idea di che faccia avessero). Non ricordo la prima volta in cui andai a cercare una foto di Ratzenberger, sinceramente. L’unica cosa certa è che non trovai quasi nulla. Al giorno d’oggi, comunque, ce ne sono molte di più, la maggior parte “ripescate” da quando correva in Formula Nippon o nell’Endurance giapponese, ma varie anche delle poche settimane che rimase in Formula 1. Ho notato che sorrideva in tutte le foto... non un sorriso di quelli irritanti, ma un sorriso piacevole da vedere. Mi dà un po’ l’idea che fosse un trollone. Comunque doveva esserlo senz’altro, uno che per tutta la sua carriera in qualunque serie motoristica ha sempre dichiarato un’età falsa (era del 1960, non del 1962) senza che nessuno si sia mai accorto di nulla. Anni fa ho cercato tutte le sue biografie possibili e immaginabili, in rete, per scoprire qualcosa di più su di lui, che il giorno della sua morte avevo in un certo senso snobbato perché tanto “non sapevo nemmeno chi era”. Certi dettagli, da una biografia all’altra, variano e neanche di poco, ma penso di avere inquadrato, bene o male, il personaggio. Credo che, complice il fatto che guidava una delle vetture più scarse del lotto e che fosse destinato all’ultima posizione, se all’epoca avessi avuto l’età che ho ora mi sarebbe stato simpatico.
Qualcosa come tre anni e mezzo fa ho trovato un sito su cui gli utenti avevano caricato vecchi gran premi di Formula 1 e ho scaricato diversi gran premi degli anni ’90 (poi ho scoperto Youtube downloader e quel sito non mi ricordo nemmeno più come si chiamasse). Uno di questi era il GP del Brasile del 1994 con telecronaca di un canale inglese chiamato Eurosport o qualcosa del genere. Durante la gara c’è una sua breve intervista (non si era qualificato), dove gli facevano domande sulla Formula Nippon e sulla differenza tra vetture di Formula Nippon e di Formula 1.
Ho visto anche il gran premio del Pacifico, l’unico in cui si è qualificato. Ricordo che nel corso della gara, a un certo punto, ha rifilato una ruotata a Barrichello mentre lo stava doppiando.
Rivedere la qualifica del suo incidente mortale, mi ha fatto uno strano effetto. Ne ero rimasta quasi impassibile da bambina, mentre rivedermelo molti anni dopo è stato completamente diverso. Mi sono sognata l’incidente per entrambe le due notti successive. Ho fatto sogni motoristici altre volte nella mia vita, ma mai né prima né dopo ho sognato incidenti che avevo visto veramente.
In conclusione, quello che penso di quel Sabato 30 Aprile è che sono certa che, se non fossi stata così piccola, avrei avuto un atteggiamento molto diverso.

Passiamo alla domenica e partiamo con un aneddoto. Una volta, già diversi anni fa, una mia amica scherzando sulla mia passione per la Formula 1 fin da quando ero bambina, mi disse qualcosa che suonava come: “hai perso il primo dente da latte quando già seguivi la Formula 1”. Io ci restai spiazzata, perché il primo dente da latte lo persi proprio durante il weekend di San Marino ’94, proprio il giorno della gara, alla mattina.
Andai a pranzo da mia nonna, c’eravamo io, mia madre e i miei nonni. Mio padre non c’era: è appassionato di pesca e all’epoca partecipava ai campionati regionali, quindi la domenica a pranzo c’era raramente. Ricordo che mi vergognavo un sacco di avere un buco tra i denti e non volevo assolutamente parlare perché temevo che si notasse. Ricordo anche che mia nonna si era messa in testa a tutti i costi di insegnarmi come si faceva a rispondere al telefono, perché all’epoca sollevavo la cornetta ma non dicevo nulla. Mi fece simulare una risposta al telefono, ma io non dissi niente. Di fatto non parlai finché mia mamma non disse che mi mancava un dente.
Ricordo che, all’incirca quando la gara stava per iniziare io, mia madre e mia nonna andammo in soggiorno davanti alla TV, perché quella che c’era in cucina era in bianco e nero. Mio nonno era già uscito: all’epoca la domenica pomeriggio andava sempre al bocciodromo con gli altri giocatori di bocce suoi amici. Di sicuro non era stata una mia proposta: all’epoca non avevo le idee molto chiare su come funzionassero le cose, ignoravo totalmente l’esistenza di gran premi che non avevo visto e per me la Formula 1 iniziava quando qualcuno accendeva la TV e ci guardava (o la teneva accesa mentre faceva altro) e non saprei proprio dire, effettivamente, perché mia madre e mia nonna, che ho sempre visto come una persona che della Formula 1 se ne frega altamente e come un’appassionata occasionale di Formula 1 per cui l’unica cosa degna di interesse in F1 è la posizione iniziale e finale delle Ferrari facilmente reperibile guardando il telegiornale anziché il gran premio, avessero acceso la TV per vedere un gran premio di Formula 1, per giunta dopo che un pilota era morto durante le qualifiche. Tra l’altro mia mamma sembra conoscere i nomi di piloti degli anni ’70 e ’80, chissà che nella sua vita non ci siano stati sprazzi in cui la Formula 1 almeno un po’ le interessava, almeno da guardarci quando qualcun altro la seguiva.
Non ricordo niente dell’incidente al via. Non so dire se la TV fu accesa prima o dopo. Non ricordo niente della safety car. Ricordo uno schianto, ricordo che Ayrton Senna era uno dei piloti di cui conoscevo l’esistenza che si contavano sulle dita di una mano a cui ho accennato prima, e ricordo un commento, da parte di mia madre (che, da quel momento in poi, in 21 anni ho sentito non più di tre volte commentare qualcosa quando si ritrovava occasionalmente nella stessa stanza in cui qualcuno stava guardando un gran premio), che sosteneva che si era trattato di un incidente pesante, secondo lei. Seguì un altro commento, sempre da parte di mia mamma. Osservò che stava muovendo la testa, come per dire velatamente “a quanto pare è vivo”.
Sinceramente sono un po’ stupita di quelle osservazioni da parte di mia madre. Molte persone che seguivano la Formula 1 all’epoca hanno sempre detto, a posteriori, che a colpo d’occhio in pochi si erano aspettati che l’incidente fosse così grave. Obiettivamente, in 21 anni, credo di avere visto incidenti che da vedere sembravano molto più brutti, da cui i piloti sono usciti perfettamente illesi. Da un lato sì, la sicurezza è migliorata di molto nel corso degli anni. Dall’altro lato, però, credo che in quel caso il fattore sfiga sia stato piuttosto determinante. È questo che mi sorprende dei commenti di mia madre: sembra che lei, non appassionata di Formula 1, si sia resa conto di come stessero le cose prima ancora che certi appassionati.
Ho qualche vago ricordo di quello che successe dopo, in cui mia madre mi spiegava che, per via delle velocità che tengono le vetture in F1, possono capitare degli incidenti di quel genere. Insomma, si parlò più di dinamica che d’altro. Poi uscimmo: la cosa era già in programma. Andammo in un posto vicino al bocciodromo dove andava mio nonno. C’era uno spettacolo di burattini, quel giorno. Non li trovavo molto interessanti, ma poi mio nonno nei giorni successivi me ne parlò in varie occasioni.
Ricollegandomi al discorso iniziale, sono cresciuta in una famiglia in cui la Formula 1 era contemplata soltanto in occasione dei gran premi e soltanto quando non c’era nulla di meglio da fare. Non ho la più pallida idea di quando scoprii che Senna era morto. Fino all’avvento della mia connessione internet, non avrei nemmeno saputo dire se fosse stato dichiarato morto il giorno stesso dell’incidente oppure se nei giorni successivi.
Sul personaggio in sé, credo che nel corso degli anni si sia detto di tutto. Non so se sia stato il “miglior pilota di tutti i tempi” come certi lo descrivono e sinceramente non mi interessa nemmeno. Anzi, a dire la verità trovo priva di senso l’idea di “tutti i tempi”, come se si potessero paragonare gli anni ’50 agli anni ’70, gli anni ’70 agli anni ’90, gli anni ’90 a oggi... Credo che non ci sia un pilota più forte di tutti i tempi; al massimo uno o più piloti più forti di una certa epoca. Sono per il “più piloti”: dal momento che la perfezione non esiste, almeno su questo pianeta, non credo che ci sia qualcuno che è al 100% più forte di tutti gli altri in tutte le situazioni e in tutti i contesti.
Anche dal punto di vista più umano si è detto di tutto. Di lui mi affascina il fatto che nel 99% delle foto che lo ritraggono fosse imbronciato o annoiato. Doveva essere un tipo con un lato dark molto accentuato. Mi affascina anche il fatto che ogni tanto se ne uscisse con delle perle di saggezza degne di un filosofo, che credo che fosse il tipo di carriera adatta per lui se non fosse stato un pilota.
All’epoca in cui scaricavo gran premi e me li guardavo a distanza di anni, rivedermi il gran premio in cui ebbe il suo incidente mortale non mi ha colpita particolarmente, forse perché sapevo perfettamente la dinamica dell’incidente e il momento esatto in cui sarebbe avvenuto e perché il video dell’incidente l’avevo visto un sacco di volte. La pozza di sangue sull’asfalto invece sì, mi ha lasciata abbastanza impressionata.

Nel corso degli anni non mi sono mai sconvolta più di tanto del fatto che, a grandi linee, si continuò così come se niente fosse, in quel weekend, così come non capisco più di tanto quelli che dicono che tutto quello che successe era intuibile già dall’incidente di Barrichello nella prima sessione di qualifiche (anche perché in un’epoca in cui la sicurezza non era vista in termini di incidenti potenzialmente gravi ma in termini di conseguenze degli incidenti, dall’incidente di Barrichello più che dedurre che potevano ancora capitare incidenti molto gravi si poteva quasi dedurre che si fosse giunti in un’epoca in cui i piloti potevano uscire con conseguenze minime da incidenti di un certo tipo).
Dal punto di vista dell’etica sono completamente d’accordo che dopo il primo incidente mortale era meglio non continuare, ma per il resto dal punto di vista delle decisioni di andare avanti non è accaduto niente di diverso da tutte le altre volte. Credo che il vero problema fosse che le nuove vetture non erano adatte ai vecchi circuiti, ma sono fermamente convinta che questo aspetto al momento fosse ancora sottovalutato. Per intenderci, in quel po’ che ho visto di telecronache pre-gara, i fatti del sabato venivano attribuiti alla presenza di piloti con poca esperienza e team di ultima fascia non in grado di mettere in pista vetture sicure. Nessuno sembrava seriamente convinto che potesse accadere di nuovo.
Credo che sia sempre stato questo a preoccuparmi, nel corso degli anni: in Formula 1 può succedere di tutto, ma finché non ci vanno di mezzo piloti di un certo livello e team importanti, si giungerà sempre alla conclusione che la colpa è del pilota o della macchina e che quindi non sia necessario fare interventi di nessun tipo.

Anche all’esterno noto molto questo tipo di atteggiamento, perché ho l’impressione che, dopo il weekend di San Marino la Formula 1 venne vista molto più di rado, a casa mia o a casa di mia nonna. O almeno, del 1995 e del 1996 di ricordi diretti mi sembra di non averne quasi. Però, il giorno successivo dopo la morte di uno sconosciuto qualsiasi, persone che in genere non seguivano la Formula 1 con grande accanimento, dimostravano di provarne interesse.

Tornando a me, al giorno d’oggi vedo questo weekend come meno vicino, rispetto a quanto lo vedessi una volta. Credo che l’abbandono della Formula 1 da parte di Barrichello e di Schumacher nel 2011/2012, ultimi piloti di quell’epoca, abbia influito parecchio nella mia attuale prospettiva di vederlo come qualcosa di appartenente al passato. Il resto l’ha fatto l’incidente della De Villota e la sua conseguente morte nel 2013, perché non me ne importa niente di quello che dicono le statistiche, chi muore per le conseguenze di un trauma riportato mentre era al volante di una Formula 1 io lo considero, per certi versi, un incidente mortale (frutto di una Formula 1 che si preoccupa di costruire vetture indistruttibili, ma poi fa un regolamento secondo il quale i test si possono fare soltanto così, alla cazzum, con conseguenze di questo genere), e in quanto tale per me ha abbattuto la definizione di “ultimi incidenti mortali della storia della Formula 1”.

Per finire credo che il gran premio di San Marino appartenga al passato, ma che debba essere un costante monito, per ricordare quali possono essere gli effetti del sottovalutare troppe cose, perché tra l’altro il bilancio di quel weekend avrebbe potuto addirittura essere ancora peggiore, visto tutto quello che accadde.


Questo è tutto.
Non so come inquadrare questo post... so solo che avevo bisogno di raccontarlo.
Grazie a tutti quelli che hanno letto.


[Pubblicato anche su F1GC forum.]

lunedì 27 aprile 2015

L'altro lato del 26 Aprile 2015


E' curioso come ieri, quando ho scoperto che Mick aveva vinto gara 3 all'esordio in Formula 4, mi sono sentita allo stesso tempo vecchia e di nuovo bambina.

domenica 26 aprile 2015

INDYCAR 2015: #4 Barber (26 Aprile 2015)

Avete mai pensato di poter guardare una gara automobilistica senza preoccuparvi sul fatto che le vetture motorizzate Honda possano arrivare al traguardo? Si chiama Indycar e, in attesa del mese di maggio, questo weekend è in programma il Gran Premio d'Alabama, la cui partenza è prevista per le 21.00 ora italiana. In realtà alle 21.00, quando mi connetto sul sito dove vedo la Indy di solito, mi devo sorbire una mezz'oretta buona di telecronaca, tenuta dall'ex pilota Townsend Bell, il cui nome mi ha sempre affascinata parecchio, perché deve essere stato imbarazzante per lui avere un nome che significa all'incirca "Campana mandata dalla città". Insomma, deve essere molto peggio che essere calvo e fare Capelli di cognome.
Spero che il ritardo fosse dovuto ai festeggiamenti per il terzo posto di Chilliiii in gara 2 in Indylights.
O magari era un festino in stile venezuelano (che poi, com'è un festino venezuelano?) in onore della new entry del weekend: il leggendario Rodolfo Gonzalez, che per chi non se lo ricordasse è uno che nel 2013 fece un paio di apparizioni al volante di una Marussia nelle prove libere del venerdì andando lento anche per gli standard della Marussia. Ora ce lo ritroviamo alla Coyne, in uno scontro tra titani. Per il momento è lui a vincere lo scontro tra titani, dato che partirà in terzultima posizione, mentre Dracone partirà ultimo.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1. Helio Castroneves (Penske), 2. Will Power (Penske)
3. Simon Pagenaud (Penske), 4. Scott Dixon (Ganassi)
5. Josef Newgarden (CFH), 6. Tony Kanaan (Ganassi)
7. Sebastien Bourdais (KV), 8. Graham Rahal (Rahal Letterman)
9. Luca Filippi (CFH), 10. James Hinchcliffe (Schmidt)
11. Charlie Kimball (Ganassi), 12. Sage Karam (Ganassi)
13. Marco Andretti (Andretti), 14. James Jakes (Schmidt)
15. Juan Pablo Montoya (Penske), 16. Stefano Coletti (KV)
17. Gabby Chaves (Herta), 18. Ryan Hunter-Reay (Andretti)
19. Jack Hawkworth (Foyt), 20. Takuma Sato (Foyt)
21. Rodolfo Gonzalez (Coyne), 22. Carlos Muñoz (Andretti)
23. Francesco Dracone (Coyne)

LET'S GOOOOOOOOOOOO!
Giusto il tempo di partire e mentre H3lio balla la samba per i fatti suoi, Nuovo Giardino si ritrova secondo e comeabbia fatto non lo sa nemmeno lui. Agitando la baguette, Pagy ne approfitta per risalire in terza posizione, mentre Poweeeeeer si ritrova dietro anche la baguette di Sebbiiii che lo segue da vicino.
Poweeeeerrrr: "Complottooooooo! Questi francesi hanno il solo scopo di buttarci giù dalle classifiche di figaggine stilate dalle fangirl."
Sebbiiii: "No, veramente abbiamo anche lo scopo di infilarti una baguette in quel posto."
Poweeeeerrrr: "Nobody loves me."
Dimenticavo: dietro di loro c'era il Detersivo in sesta posizione e la gara sembrava del tutto priva di emozioni...
...
...
...
...ma mai dire mai!
Draconeeee: "YAYYYYYYYYYYYYY! NON SONO ULTIMO!"
Ha festeggiato con un testacoda. Non è entrata la safety car, per fortuna, perché è riuscito a rimettersi in strada. Però Gonzalezzzz è passato facendogli una pernacchia e questo non era molto promettente.

Poi c'è stata un'altra emozione: secondo Campana Mandata dalla Città, Nuovogiardino sta cercando di mettersi in mostra, non solo per il suo futuro in Indycar, ma anche perché aspira a mettere il cu*o su una Haas in Formula 1. OH MY DANI SMILE!

Comunque qualche giro dopo il testacoda di Dracone, sono iniziati i primi pitstop ed era tempo di peripezie, specie per Powerrrr che dopo una ventina di giri di gara ne ha combinata una delle sue.
Dobbiamo però fare una piccola premessa: nelle prime fasi di gara l'Ultimo Samurai era davanti a Hawskwskwskwskwskwskwskw e devo ammettere che ero alquanto disturbata dal fatto che, pur essendo nei bassifondi, se ne rimanessero lì uno dietro l'altro senza accennare a un minimo di duello epico nonostante la loro vicinanza. Insomma, sono convinta che piloti del calibro dei Marussia Boys non avrebbero esitato nemmeno per un istante e avremmo visto delle sportellate.
Comunque le abbiamo viste quando Poweeeeer è uscito dai box.
Poweeerrr: "POWEEEEEEEEEEEEEEEEEERRRRRRRRR!"
Voce fuori campo: "The samurai strikes back."
Ammetto che, senza vedere la scena, anch'io ho pensato male. È un po' come quando in Formula 1 Maldonado viene tamponato da qualciuno e non vediamo la scena: diamo per scontato che sia colpa di Maldonado. E invece no, stavolta l'Ultimo Samurai non c'entrava un tubo, dato che Powerrrrr gli è andato bellamente addosso tagliandogli la strada uscendo dalla pitlane.
È stato poi penalizzato per questo. Ho provato una piccola soddisfazione.

Un pezzo dell'ala anteriore di Sato sta vagando in aria. La safety car ci fa visita. Nella pitlane, dove tutti rientrano in branco, non succede niente, se non che Nuovo Giardino adesso è in testa. Per qualche strana ragione Grammo Reale è terzo, davanti a Hinch e al Detersivo. Non so da dove sia sbucato fuori Grammo Reale, ma qualcosa mi ha spinta a pensare che così come è apparso dal nulla prima o poi sparirà nel nulla.

Appena superato il terzo di gara mi chiedo che fine abbia fatto il signore e padrone della conga: è ultimo, quindi suppongo che si sia già fermato per il secondo pitstop senza essere preso in considerazione...
Mentre mi sto interrogando Stefàno [CIT.] Cooooollllleti [CIT.] va per le campagne insieme a Jakessss che rimane impantanato. Si guadagnerà una penalità, mentre intanto ci guadagnamo in secondo ingresso della safety car.
Qualcuno rientra ai box, qualcuno no tra cui Grammo Reale che fa il figo in prima posizione davanti a Hinch, al sosia di Vin Diesel, Sebbiiii, Pagy, Hawkwkwkwkw, Fellllllepi [CIT.], Kimballl, il signore e padrone della conga e H3lio a completare la top ten.

Giusto il tempo di ripartire e...
Il signore e padrone della conga: "YAYYYYYYYYY! Non so se quello che ho accanto sia Ralf Schumacher o un tombino, ma tanto vale andargli addosso!"
Kimballll: "Non sono né RSC né un tombino."
Il signore e padrone della conga: "Non fa niente, quello che conta è asfaltarti. IT'S TIME FOR DANCING CONGAAAAAAAAAA!"
In realtà la conga è stata solo accennata, tanto che Kimballllll ha perso una posizione e si è visto un frammento di qualcosa volare in aria, ma non era nulla che rendesse necessario l'ingresso della safety car, per cui tutto andava come doveva andare senza che qualcuno avesse qualcosa in contrario.
Insomma, sorpassi al limite, lievi contatti, ruotate, erba calpestata, nessuna penalità... insomma, la ragione principale per cui Montoya non ha ottenuto il successo sperato in Formula 1 secondo me è che guidava la Williams o la McLaren invece che la Marussia o la Caterham.

La gara era a più di metà già da un po' quando è accaduto ciò che tutti stavano aspettando: Grammo Reale si è levato di torno andando ai box, così come gli altri che non si erano fermati prima, lasciando campo libero a Nuovo Giardino...
...
...
...ma perché dobbiamo occuparci di Nuovo Giardino?! Quando eravamo circa a due terzi di gara o giù di lì, c'è stato un momento iper-epico.
Hinch: "Yeeeeaaaahhh, adesso c'è Gonzalezzzz davanti a me, quindi lo supero in bilico su due ruote."
Gonzalezzzz: "Ti ricordo che sono venezuelano, quindi sono un Maldiii onorario."
Hinch: "E sei partito tra gli ultimi."
Gonzalezzzz: "Quindi sono un Marussia Boy onorario."
Hinch: "E hai anche preso parte a delle prove libere con la Sacra Cenerentola un paio d'anni fa, facendo la stessa figura che avrebbe fatto una tartaruga."
Gonzalezzzz: "Ma c'è una cosa che che noi Marussia Boys sappiamo fare è aggrapparci alla penultima posizione allo stesso modo in cui un top driver si aggrappa al titolo mondiale o allo stesso modo in cui il signore e padrone della conga si aggrappa ai cordoli e ai tombini. Non hai speranze con me."
E infatti, come un novello Glock che si difende dagli attacchi di Pic, Gonzalezzzz si appresta a spaccare il cu*o a tutti, tenendosi Hinch dietro. Successivamente la regia ci farà il piacere di inquadrarlo di nuovo mentre Sebbiiii, trovatosi dietro di lui in un giro sfigato di pit-stop, ha delle difficoltà a sbarazzarsene.

Intorno al 70° giro tutti vanno ai box, tranne Grammo Reale che si ritrova di nuovo in testa... ma si dovrà fermare una decina di giri più tardi, tornando in pista 5°.
Nuovo Giardino è in testa davanti al Detersivo, a H3lio e a HR, che anche quello non si sa da dove sia sbucato fuori. Grammo Reale è quinto e si vocifera che possa rimontare...
Davanti a sé ha H3lio e HR, mentre i primi due sono abbastanza lontani.
Alla fine supera tutti... o quasi. Molto più quasi, in realtà, perché quando all'ultimo giro raggiunge il Detersivo, è chiaro come la luce del sole che Nuovo Giardino si sta involando verso la sua prima vittoria in carriera.
Nuovo Giardino vince e un po' mi è dispiaciuto che Grammo Reale non sia arrivato almeno al punto da giocarsi la vittoria. Tra l'altro, suo padre Bobby è stato inquadrato di continuo. Sembrava più vecchio quando era lui a correre in Indycar, piuttosto che adesso, se mi è permesso fare un'osservazione del genere.

È finita con Castroneves che finiva il carburante, lasciando risalire Power in quarta posizione. Ma soprattutto è finita con Gonzalez a pieni giri, che ha vinto di gran lunga lo "scontro tra titani", dato che Dracone è stato uno degli unici due piloti ad essere doppiati, finendo ultimo, quando peraltro a parte lo svarione iniziale non era stato coinvolto in incidenti.
Poi, nelle interviste post gara, non si sa perché Montoya ha intervistato Castroneves. Non sapevo se ridere o urlare qualcosa del tipo "Oh my Dani Smile, tutto ciò è spettacolare". Non ho fatto niente di tutto ciò, perché mi sono resa conto che, contro tutte le aspettative, più vedo il signore e padrone della conga e più mi chiedo come mi sia stato possibile detestarlo.
Rassicuro me stessa: una volta, tredici o quattordici anni fa, non sapevo ancora quanto quest'uomo potesse essere la rappresentazione vivente del fatto che prima o poi ciascuno di noi troverà la propria strada.

RISULTATO: 1. Josef Newgarden (CFH), 2. Graham Rahal (Rahal Letterman), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Will Power (Penske), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. Carlos Muñoz (Andretti), 7. James Hinchcliffe (Schmidt), 8. Sebastien Bourdais (KV), 9. Simon Pagenaud (Penske), 10. Marco Andretti (Andretti), 11. Luca Filippi (CFH), 12. Charlie Kimball (Ganassi), 13. Tony Kanaan (Ganassi), 14. Juan Pablo Montoya (Penske), 15. Helio Castroneves (Penske), 16. Gabby Chaves (Herta), 17. Takuma Sato (Foyt), 18. Sage Karam (Ganassi), 19. Stefano Coletti (KV), 20. Rodolfo Gonzalez (Coyne), 21. Jack Hawkworth (Foyt), 22. James Jakes (Schmidt), 23. Francesco Dracone (Coyne).


La conquista del mondo inizia da qui


E' bellissimo vedere Chilton sul podio in gara 2 in Indylights a Barber. Chissà che un giorno, sul tubo, qualcuno non si decida anche a postare la gara...

sabato 25 aprile 2015

#4: Commento al Gran Premio del Bahrein: Al Sakhir, 17-19 Aprile 2015


La Formula 1 ritorna in Bahrein, paese laddove mettono illuminazioni sulle palme circostanti al circuito, dando l'impressione che siano tanti alberi di Natale fatti con qualche mese di ritardo. Nella telecronaca delle prove libere su SkyUK, Gillette Fusion ha detto che, secondo lui, sembrano "ananas zombie", definizione che non mi è propriamente chiara, ma su cui ho deciso di soprassedere, perché questo individuo ha commesso atti ben più gravi nei mesi scorsi, tipo informare il resto dei membri di SkyUK che in Brasile Nasr viene pronunciato "Nàs-a" e ora tutti lo pronunciano così, tanto da rendere letteralmente incomprensibile per i telespettatori capire se stiano dicendo "Felipe Nasr" o "Felipe Massa". Oltre alla connessione tra palme natalizie e ananas che camminano decomponendosi non mi è chiaro nemmeno perché, se uno si chiama Luiz Felipe De Oliveira Nasr sia necessario pronunciare soltanto la parte del suo nome che confonde maggiormente le idee a chi sta ascoltando, ma direi di soprassedere.

Il weekend è iniziato... ed è iniziato con Jensinho che ha avuto dei problemi alla vettura. D'altronde era da troppo tempo che in McLaren le cose andavano quasi bene, in confronto alle premesse pre-stagionali, quindi se ne sentiva la mancanza.
È proseguito con la Ferrari che ha rasentato un unsafe release nel quale Checoooo ha rischiato di essere travolto, dopodiché archiviato il venerdì si è arrivati al sabato... dove Jensinho ha avuto di nuovo problemi alla vettura, all'inizio delle qualifiche.
Lo Spazzino della Pitlane non poteva credere ai propri occhi: davvero esisteva la possibilità di partire penultimo anziché ultimo?
A proposito di Spazzino della Pitlane, nello scorso gran premio era arrivato 16°. Ho scoperto che, grazie all'arte di sparare sulla croce rossa, è successivamente stato penalizzato, rimanendo comunque 16° dato che era già ultimo, per essere andato troppo lento dietro alla safety car! Povero piccolo Robertino Lumacone! *-* Speravo che si potesse riprendere alla grande... e infatti si è ripreso alla grande.
Lo Spazzino della Pitlane: "Ora per protesta mi faccio staccare di un secondo da Who's that guy."
Who's that Guy: "Sì, ma questa non è una protesta... e poi ti ricordo che stavolta l'unica vettura spetta a me. La tua è soltanto una proiezione nelle menti di tutti, per far credere che esista una seconda monoposto."
Lo Spazzino della Pitlane: "No, ti sbagli, è la tua che è una proiezione immaginaria delle nostre menti, così come sono una proiezione delle nostre menti anche tutte le bambine che indossano pigiami con scritto Mrs Will Stevens."
Who's that Guy: "Will Stevens? Who's that guy? Comunque almeno quelle sono una proiezione delle nostre menti, ma non ce n'è nessuna, nemmeno immaginaria, che indossa il pigiama con scritto Mrs Merhi."
Lo Spazzino della Pitlane: "No, in compenso però fin dai tempi in cui ero terzo pilota del Coccodrillo Rombante io ho il pigiama con scritto Mrs Kobayashi."
Who's that Guy: "E va bene, te lo confesso, io ho quella di Mrs Alex Rossi."
Alex Rossi: "Io esisto?"
Who's that Guy: "Sinceramente non credo."
Jensinho: "In realtà sono io che non esisto. Quindi, di fatto, ci sono solo 19 vetture sulla griglia, quindi lo spazzino della pitlane è comunque ultimo."
La vettura di Jensinho: "Va bene, tu non esisti. Quindi chi me lo fa fare di andarmene in giro per 57 giri anche di domenica? Me ne rimango nel mio box a rigirarmi i pollici."
Jensinho: "WHAT. THE. FUCK?!"
La vettura di Jensinho: "Aspetta e vedrai..."

La Q1 è proseguita con Maldiiii che accusava problemi al motore e il Kiwi che andava a passeggio per le piantagioni di Kiwi in Nuova Zelanda.
OH.
MY.
ASTURIAN.
GOD.
Ferniiii accedeva alla Q2! era perfino nono. Mi sento sollevata di non essermene accorta, sul momento, perché avrei rischiato di provare le stesse emozioni di quando in un colpo solo Van Der Garde, Bianchi e Chilton passarono tutti e tre in Q2 durante un diluvio a Spa, un anno dopo che sullo stesso circuito Pic aveva ottenuto il miglior tempo nelle prime prove libere del venerdì; genere di reazione che non sarebbe normale aspettarsi quando si tratta di una McLaren, ma di cui a quanto pare ultimamente non riesco a fare a meno.
Dentro di me, comunque, avevo un vago sentore di disgrazie imminenti, un po' come quando ero felice perché Kovalainen era arrivato in Q2 ma allo stesso tempo sapevo che il giorno dopo non avrebbe cavato un ragno dal buco.
Tutto sommato le cose per Ferniiii non si sono messe nemmeno così male, specie confrontandolo con Jensinho, ma ci sono stati un paio di episodi che hanno suscitato in me una lieve ilarità il giorno successivo.
Ferniiii: "Perché ho questo improvviso sentore di presa per i fondelli?"
L'Autrice: "Perché quello dei commenti ai gran premi è un contesto in cui è molto facile essere presi per i fondelli e stavolta è il tuo turno."
Ferniiii: "Intanto potrei centrare l'obiettivo di non arrivare ultimo in Q2."
L'Autrice: "Cosa già fatta la scorsa estate da entrambi i Marussia Boys in un colpo solo, per giunta in un'occasione in cui tu sei finito fuori in Q1."
Ferniiii: "Allora dillo, ti piace sparare sulla croce rossa."
L'Autrice: "No, su quella grigio argento, che doveva essere biancorossa o arancione, ma hanno pensato bene che non valesse la pena di cambiare livrea alla vettura, nonostante la promessa fatta ai fan, perché i fan avrebbero comunque avuto ben altre cose di cui lamentarsi."

Comunque c'era chi se la passava peggio di Ferniiii, si tratta del Piccolo Max che, nel momento immediatamente successivo alla conquista dell'ultima posizione disponibile, si sarà sicuramente sorbito un'interminabile ramanzina da parte del padre.
Per non stare troppo lontano dal suo grande ammmmmmmmmmore, Checo ha pensato bene di essere il primo degli esclusi, così soltanto cinque posizioni l'avrebbero separato da Maldiiiii. Accanto a lui c'era il membro onorario del quartetto dei disperati sudamericani, altresì noto come l'Altro Felipe, altrimenti detto Felipe Nàsa dai telecronisti di SkyUK. Poi c'era Sonyericson, che stavolta non è arrivato in top-ten.
Ferniiii: "Non hai detto che sono 14°."
L'Autrice: "Non pensavo che fosse necessario alla sopravvivenza."
Ferniiii: "Comunque domani mi riprenderò."
L'Autrice: "Inscenando un bel duello epico con il tuo compagno di squadra?"
Ferniiii: "Non sapevo di avere un compagno di squadra."
E mentre Ferniiiii si interrogava sull'esistenza di Jensinho, tutto procedeva nel migliore(?) dei modi, fermo restando che tutti sapevano benissimo quale sarebbe stata, in linea di massima, la composizione delle prime sette posizioni sulla griglia di partenza. Ci siamo però ritrovati nel caso alternativo alla prima fila tutta Mercedes: Sebbiiii si è inserito tra i due, con Hammiiii che conquistava la quarta pole di fila e tra un po' ci sarà da implorarlo di smetterla.
Giusto per onore di cronaca, Kimiiii si è piazzato quarto davanti alle due Williams e a Dani-Smile. Seguivano, in ordine sparso, gli altri tre che per puro caso erano riusciti ad arrivare in Q3.

Voce fuori campo: "Autrice, ci hai fatto caso che, mentre specifichi per filo e per segno le posizioni degli ultimi, su quelle della top-ten sei sempre molto vaga?"
L'Autrice: "Me ne rendo conto, ma non posso farci niente."
Del resto è da anni che la penso così: tutti parlano di quello che fanno Hamilton, Vettel e Rosberg, ma nessuno caga neanche di striscio Stevens e Merhi, tanto per citarne due. Che cosa c'è di così eccezionale nell'incentrare i miei commenti sulla scalata di Hamilton al campionato 2015, nonostante i tentativi di Rosberg e Vettel di fingere che non sia così scontata la sua vittoria finale? Che cosa c'è di così eccezionale nel dover parlare anch'io di quello che parlano anche tutti gli altri, quando là dietro c'è un mondo che spinge per emergere?

Okay, smettiamola con i discorsi strappalacrime e parliamo di Maldiiii, che ha iniziato la gara nel migliore dei modi. No, non pensate male, stavolta non ha avuto un incidente, semplicemente oltre a perdersi per la pitlane un po' di tempo fa, ha iniziato a perdersi anche sulla griglia di partenza. Doveva partire 16°, ma ha pensato bene di posizionarsi sulla piazzola della 18° posizione, segno evidente che a quanto pare lui e Gutierrez si compensano a vicenda: a Montecarlo 2014 lo Scoiattolo si posizionò sulla prima casella vuota che si ritrovò davanti, che appunto avrebbe dovuto rimanere vuota, e occupandola abusivamente fece confondere le idee anche chi a gli stava dietro. Stavolta quantomeno vista l'impossibilità di andare sopra a Maldiiii (che poi, cosa c'è di così impossibile? Sono sicura che Maldiiii sarebbe in grado di andare sopra a chi gli sta davanti), Who's that guy è semplicemente partito più indietro del dovuto... e quindi più indietro dello spazzino della pitlane, che nonostante la legge del caso ce la stesse mettendo tutta per farlo partire ultimo lo stesso (infatti Jensiiii non era sulla griglia di partenza, ma da qualche parte che imprecava contro la sua macchina che glielo impediva), è partito davanti a lui.
Lo devo dire: non ho mai visto niente di così bello da anni. Lo ammetto, tra Stevens e Merhi non c'è paragone, è abbastanza chiaro come andrà a finire. E' chiaro quasi come che, salvo stravolgimenti esagerati, Hamilton vincerà questo mondiale, che Vettel e Rosberg battaglieranno per la seconda posizione in classifica e che dietro, a seguire, ci saranno Raikkonen, Bottas, Massa e Ricciardo, in questo esatto ordine, a completare i primi sette. E' chiaro che Stevens andrà SEMPRE più forte di Merhi... è chiaro, ma quando li ho visti battagliare per la penultima posizione, così a lungo e così agguerriti (con Merhi che, almeno per il momento, mantenevano la posizione) ho ripensato ai giorni di gloria della Formula 1, e per giorni di gloria intendo quelli del duello epico di Pic e Glock.
Non nego che ci siano stati altri bei momenti, prima e dopo e che qualche sorpasso orgasmico lo si sia visto nelle retrovie... ma qualcosa del genere no. Il duello tra i due piloti della Sacra Cenerentola è stato qualcosa che difficilmente può essere paragonato a tutto ciò e che meriterebbe un posto d'onore negli annali della Formula 1. Invece no, è caduto nel dimenticatoio, così come con tutta probabilità cadrà nel dimenticatoio molto presto anche Merhi e si spera non ci cada anche Stevens.
Va bene, la parte dedicata agli elogi dei duelli epici Made in Marussia è terminata, perché dobbiamo occuparci anche di altro.
Who's that guy: "Nooooooooooooooo! Autrice, ti prego, continua a parlare di noi! *-* Siamo sul punto di conquistare l'eterna gloria nel mondiale di briscola!"
Lo Spazzino della Pitlane: "Ma quale eterna gloria?? la gloria nella briscola sarà solo mia!"
Tonio signore e padrone della briscola: "Che dilettanti..."

Dobbiamo passare oltre, perché la gara non è stata tutta un duello tra i Marussia Boys per il controllo del mondo, ma anche e soprattutto un susseguirsi di peripezie.
Prima ancora che la gara prendesse il via:
- Jensinhooooo era impossibilitato a partire;
- Carlos Santana Jr si era conquistato uno stop and go (dopotutto Carlos è la versione spagnola di Charles, quindi qualcosa che lo accomuna a Carletto Piccolo c'era già);
- la vettura di Feliiii veniva trascinata ai box, dove sarebbe stata fatta partire a calci nel retrotreno, visto che era impossibile farla partire in altro modo.

In particolare Feliiii si è ritrovato protagonista, ritrovandosi a partire dai box. Dopo una mezza dozzina di giri aveva già superato più vetture che nell'intera stagione 2012.
Feliiii: "YAAAAAAAAAAAAAAAYYYYYYYYYYYYYYYYY, C'È FERNIIIIIIIIIII! *_______* FELIPE IS FASTER THAN YOUUUUUUUUUUUUUUUUU!"
Ferniiii: "Oh my Dani smile, l'Autrice quando parlava di presagio di malasorte aveva ragione."
Feliiii: "Can you confirm you understood the message?"
Ferniiii: "OH MY DANI SMILE, SIGNORE E PADRONE DEL COLLUTORIO! IL MONDO STA PER FINIRE!"
Feliiii: "Ma quale mondo che sta per finire?! o.O Sono sicuro che riuscirò a superarti un'altra volta."
Mentre Ferniiii si grattava le parti intime, le peripezie di Feliiii continuavano.
Qualunque telecronista: "No, sono le NOSTRE peripezie che continuano."
Qualunque telespettatore: "O per meglio dire, le nostre."
Luigi Filippo: "Ecco, questa gente non sta pronunciando bene i nostri nomi. Nessuno capirà chi sta sorpassando chi."
Feliiii: "Nemmeno io lo sto capendo."
Luigi Filippo: "Se ti può consolare nemmeno io."
Checoooo: "Potrebbero capitarvi cose peggiori. Tipo io ho Maldiiii dietro di me."
Maldiiii: "Ora ti sono davanti."
Voce fuori campo: "OH MY DANI SMILE, si sono incontrati in pista senza incidenti?!"
Lo Scoiattolo, rintanato nel box della Ferrari: "Questa è la dimostrazione che il mondo è ingiusto, perché se ci fossi stato io come minimo mi sarei ritrovato a testa in giù, con la mia rigogliosa coda da scoiattolo in bella mostra. E avrei perso gli occhiali."
Luigi Filippo: "I'M THE BOSSSSSSSS! Sto asfaltando Feliiii."
Feliiii: "Soltanto la fine di questo gran premio potrà dire chi ha asfaltato chi. Asfaltandote se foi quiem un dia de vocé se fe asfaltar..."
Luigi Filippo: "OH MY KIWI, è posseduto."
Feliiii: "Sì, da Koby, mi amor!"
Maldiiii: "BANZAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIII!"
Feliiii: "Ecco, ora la mia vettura non è più all'altezza di quella di Bo77as, a causa di una vettura con cui mi sono toccato."
Voce fuori campo: "Feliiii è un pilota estremamente lamentoso che dà sempre ad altri la colpa di tutto quello che succede. Sono sicuro che l'altra vettura l'ha solo sfiorato."
Feliiii: "Okay, cambiamo, così vediamo qual è la tua reazione alle mie parole: la mia vettura non è più all'altezza di quella di Bo77as, a causa di Maldiiii cui mi sono toccato."
Voce fuori campo: "Feliiii è un'innocente vittima del sistema e questa è l'ennesima prova che Maldiiii dovrebbe essere radiato da qualunque tipo di competizione, sia da quelle automobilistiche sia dalle partite di briscola."
Maldiiii: "Adesso non esageriamo. Attendo con ansia il momento in cui riuscirò ad asfaltarlo."
Ma intanto era tempo di pitstop e... LAMBADA PARTYYYYYYYYYYYYY!
I tre sono entrati in quest'ordine: Luigi Filippo, Feliiii e Maldiiii. Dopo un'accesa battaglia, in cui stranamente non ci sono stati unsafe release, Maldiiii ne è uscito davanti con Feliiii negli scarichi. L'Altro Felipe era un po' più indietro e stava procedendo lungo la strada verso il dimenticatoio.
Tutti, qualche tempo dopo, avrebbero superato una vettura che procedeva più lenta su gomme ormai andate.
Feliiii: "Felipe is faster than you, again."
Ferniiii: "Noooooooooooooooo."

A onore di cronaca, c’è anche da spiegare che cosa stava succedendo davanti: c’era Hammiiii in testa, mentre Britney dopo un duello iniziale con il Ferrari Man e il Ferrari Cyborg si era appropriato stabilmente della seconda posizione... per perderla a ogni pitstop, un po’ come la Mercedes avesse ingaggiato qualche stratega proveniente dalla Williams.
Britney ha superato Sebbiiii sul campo.
Britney ha superato di nuovo Sebbiiii sul campo.
Poi Sebbiiii, all’ultimo tentativo, è andato in giro per i prati, dicendo addio all’ala anteriore, alle gomme appena montate e al podio. È tornato in pista dietro a Bo77as e lì è rimasto.
Buona parte di chi gli aveva leccato il cu*o dopo la vittoria in Malesia, era perfettamente certo che Sebbiiii in realtà fosse un buono a nulla da cacciare via a calci nel cu*o e da rimpiazzare con... mhm... con... va beh, non chiediamoci chi dovrebbe rimpiazzarlo, tanto di piloti che gradirebbero essere insultati continuamente dai fan pur di mettersi al volante di una Ferrari ce ne sono in abbondanza, perché l’unico e incontrastabile imperatore di Maranello, di Espoo e del mondo è l’Alcolico Altissimo Faraone Tutan-Kimiiii, che di tanto in tanto si risveglia dal suo sonno eterno per far cessare gli insulti nei suoi confronti e indirizzarli contro il compagno di squadra.
Voce fuori campo: “OH MY DANI SMILE, per caso tutto questo panegirico sta semplicemente lasciando intendere che, per la prima volta dopo anni, sembra essere scoppiata una nuova epidemia di sindrome della santificazione alternata?! O.O Che il Gufo di Interlagos vegli su di noi.”
Ferniiii: “No, per carità, non mi nominate più il Gufo di Interlagos, che tra parentesi sta finendo la gara sui soli cerchioni, ma è troppo lontano perché io riesca ad agguantare un solo singolo punto, condizione necessaria perché la gente non sia costretta a sperare che, per ottenere punti, io debba aspettare una gara incasinata a Montecarlo o addirittura a Singapore!”
Kimiiii: “Qualcuno potrebbe menzionare il fatto che Britney ha fatto uno svarione simile a quello di Sebbiiii, con la sola variante che anziché danneggiare la macchina si è limitato a perdere una posizione e che io sono secondo e che tra pochi minuti salirò finalmente sul podio?”
Voce fuori campo: “Qualcuno potrebbe menzionare il fatto che, in rispetto alle tradizioni locali, tra pochi minuti verrà servita a Kimiiii acqua tonica al retrogusto di petali di rosa?”
Kimiiii: “Che mondo crudele... invece di salire sul podio posso chiudermi in bagno a fare cose folli, tipo scolarmi una bottiglia di vodka di contrabbando?”
Voce fuori campo: “No, devi andare sul podio a sorridere, saltellare e parlare per mezz’ora di quanto oggi sia stata una buona giornata?”
Kimiiii: “Ecco, lo sapevo, dovevo andarci io in McLaren...”

Tutto è finito nel migliore dei modi, forse non per Maldiiii che a un certo punto è rientrato ai box e mentre era fermo dalla sua vettura si innalzava una strana fumana.
Tutto è finito nel migliore dei modi, ma non per i Toro Rosso Kids, che erano stati abbandonati dalle loro vetture molto tempo prima. Stranamente Jos the Boss, nel momento del ritiro di suo figlio, stava imprecando ma un po’ meno del solito.

In conclusione ritorniamo a Who’s that guy e allo Spazzino della pitlane, perché la gara ha avuto strascichi molto pittoreschi. Ricordate i bei tempi andati in cui i piloti della Marussia usavano twitter per parlare delle uova che avevano mangiato a colazione, per usare l'hashtag #oppayeongamstyle, per sfottere i compagni di squadra che tenevano i cappellini autografati in disordine o per vantarsi del fatto di avere la superlicenza pur essendo nati negli USA? Ecco, quei bei tempi sono finiti... e di chi è la colpa? Ma nientemeno che della stampa spagnola, da anni e anni sempre in prima linea quando c'era da ingigantire qualche polemica (o da inventarla da zero, attribuendo a qualcun altro polemiche che non sono mai esistite). Passi finché si parlava di Hamilton che "rubava il titolo ad Alonso" (che poi, seriamente, non mi pare che quel titolo l'abbia vinto Hamilton), passi finché si parlava di gente che urlava "you have to leave the space"... ma che ora la stampa spagnola venga a sollevare un polverone perché Who's That Guy ha scritto su twitter che è stata una buona gara perché ha dato 44 secondi di gap al compagno di squadra e che si sostenga che ci sono polemiche interne al team quando in realtà l'altro su twitter non sta facendo altro che twittare in spagnolo roba che nulla ha a che vedere con il GP appena trascorso, e che Who's that guy finisca per cancellare il proprio tweet, è roba che proprio non si può vedere... Capisco che per la stampa spagnola deve essere dura avere un rappresentante del loro paese su una McLaren che fa acqua da tutte le parti e uno che non sa mai se il motore farà abbastanza giri da vedere il traguardo, ma voler polemizzare sui risultati ottenuti dalla Sacra Cenerentola non mi pare molto normale.
Tra l'altro ora Who's that guy ha detto di avere dato 44 secondi allo Spazzino della pitlane ed è scoppiata la polemica, una volta quando Ferniiii si vantava di non avere mai avuto compagni di squadra così brocchi come Feliiii, non mi pare che la stampa spagnola fosse così scandalizzata... neanche lo stesso Feliiii in realtà, per quanto implicitamente Ferniiii gli avesse detto che era peggio di Yoong, il leggendario esploratore delle vie di fuga.
Per quanto riguarda lo Spazzino della Pitlane, si ricorda che il suo contratto a quanto pare è gara per gara: dovrebbe essere stato ufficializzato anche per il gran premio di Spagna, ma non si sa cosa succederà a Montecarlo; qualcuno sostiene che in quell’occasione rivedremo in pista Guido Per il Giardino. A proposito, nel giorno in cui finisco questo commento (25 Aprile 2015) è il suo 30° compleanno ed è anche quello di Feliiii (34) e Jev (25).

Tre settimane ci separano dal gran premio di Spagna... o meglio, praticamente due, dato che è già passato un po’ da quando c’è stato il gran premio che ho appena finito di commentare.

RISULTATO: 1. Hamilton (Mercedes), 2. Raikkonen (Ferrari), 3. Rosberg (Mercedes), 4. Bottas (Williams), 5. Vettel (Ferrari), 6. Ricciardo (Redbull), 7. Grosjean (Lotus), 8. Perez (Force India), 9. Kvyat (Toro Rosso), 10. Massa (Williams), 11. Alonso (McLaren), 12. Nasr (Sauber), 13. Hulkenberg (Force India), 14. Ericsson (Sauber), 15. Maldonado (Lotus), 16. Stevens (Marussia), 17. Merhi (Marussia), RIT. Verstappen (Toro Rosso), RIT. Sainz (Toro Rosso), RIT. Button (McLaren).

14 anni dopo


14 anni fa dicevamo addio a un grande campione dell'automobilismo italiano.
R.I.P. Michele Alboreto.

Auguri Felipe, Jev & Giedo




lunedì 20 aprile 2015

INDYCAR 2015: #3 Long Beach (19 Aprile 2015)

Yaaaaaayyyyyyy, siamo (metaforicamente, nel mio caso) a Long Beach dove va in scena il terzo appuntamento stagionale.
In perfetta tradizione Indycar ci sono un paio di piloti usciti dalla porta in attesa di rientrare dalla finestra nei prossimi quindici giorni e altri piloti che si sono materializzati dal nulla.

La gara l'ho vista lunedì tra mattina e sera sul Tubo, per una ragione che mi costa ammettere: me n'ero completamente dimenticata, presa com'ero dal GP del Bahrein. ^^ Se passassi meno tempo a pensare a Who's that guy e allo Spazzino della pitlane forse le cose migliorerebbero... o forse no, dato che pensare a questi due è una delle cose più piacevoli della vita!

GRIGLIA DI PARTENZA: 1. Helio Castroneves (Penske), 2. Juan Pablo Montoya (Penske), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 5. Simon Pagenaud (Penske), 6. Josef Newgarden (CFH), 7. Tony Kanaan (Ganassi), 8. Graham Rahal (Rahal Letterman), 9. Sebastien Bourdais (KV), 10. Marco Andretti (Andretti), 11. Sebastian Saavedra (Ganassi), 12. Carlos Muñoz (Andretti), 13. James Hinchcliffe (Schmidt), 14. Luca Filippi (CFH), 15. Charlie Kimball (Ganassi), 16. Jack Hawskworth (Foyt), 17. Gabby Chaves (Herta), 18. Will Power (Penske), 19. James Jakes (Schmidt), 20. Takuma Sato (Foyt), 21. Conor Daly (Schmidt), 22. Francesco Dracone (Coyne), 23. Stefano Coletti (KV).

SI PARTEEEEEEEEEEEEEEEE! Oh my Monty Badass. Monty che si fa passare da Dixon alla partenza senza rifilargli nemmeno una sportellata proprio non si può vedere...
Comunque H3lio mantiene la prima posizione, seguito appunto da Dixon che secondo non ricordo quale sito anni fa veniva ridicolizzato perché "ha un nome che sembra quello di un detersivo", cosa che a suo tempo mi lasciò basita. Pagy intanto ne approfitta per superare RHR, ma sinceramente non ci ho nemmeno fatto caso al momento, forse perché stavolta non sono finiti fuori trascinando con loro Sebby.
Montyyyy: "Adesso devo riprendermi. C'è un tombino da qualche parte?"
L'Autrice: "Nooooooo, ti prego, niente tombini!"
Montyyyy: "E va bene, ma ricordati che mi stai costringendo a rinunciare alla mia vera natura."

Tutti prosegue fino al 5° giro... IT'S TIME FOR THE PARTY!
In realtà la festa in questione non va neanche tanto per le lunghe: Hawskwskwskwskwskwskwskw e l'omonimo del presidente del Venezuela (anche se quello forse era Chavez con la Z) si toccano, un pezzetto di ala anteriore si stacca da una delle due vetture ed è la fine: safety-car.
Tempo un giro e poi c'è una di quelle entrate ai box in branco in cui stranamente non ci sono unsafe release. Però c'è "Felllllepe" [CIT. telecronisti] che rimane fermo nel bel mezzo della pitlane.
Poweeeeeeerrrrr: "Perché nessuno mi caga?"
Fellllllepe: "Perché io sono fermo e tutti sono commossi."
Poweeeeeeerrrrr: "Allora vogliamo parlare di me, che ho strisciato contro qualcosa e ho fatto fermare il motore, rimanendo fermo come un pollo e venendo inquadrato solo dopo cinque minuti buoni?"
Fellllllepe: "No, tu non conti niente. Il mondo è mio. u.u E poi la mia macchina è verde, quindi è una Caterham onoraria."

Si riparte al 9° giro...
Il detersivo: "H3lio, hai la macchina sporca... non andartene, solo io posso renderla presentabile."
H3lio: "Vuoi ballare con me?"
Il detersivo: "Molto volentieri... ma che fine ha fatto Montyyyy?"
Montyyyy: "Sono qui dietro e tu somigli così tanto a un tombino..."
Il detersivo: "OH MY SMOKE FROM DANI-SMILE'S ENGINE!"
Mentre dietro di loro ci sono Pagy e Nuovogiardino, tutto procede regolarmente, l'unica emozione è vedere un replay di Kimball a cui vola via un pezzetto d'ala mentre lui è ai box a cambiarla, qualche giro più tardi. Il detrito in un angolo, vicino al muretto, si nasconde per non far entrare la safety-car. Se non altro ottiene il successo sperato.
Io, intanto, faccio un salto sulla sedia quando mi rendo conto che il Distruttore di Tombini è stato superato da Pagy, che evidentemente l'ha abbattuto a colpi di baguette. Oh my Monty Badass, Montyyyy sta superando se stesso, se non rifila una sportellata nemmeno a Pagy: è un suo compagno di squadra.

Al 20° giro un'inquadratura di Courtney Force, pilota di NHRA, permette al telecronista di informarci di un gossip: è la fidanzata di Grammo Reale.

Dieci giri più tardi non è più tempo di gossip, ma di pitstop. Il detersivo coglie l'attimo e, tramite pitstop, si porta in testa. Dietro segue un trenino formato da H3lio, Pagy e Monty.
Montyyyy: "Ho due compagni di squadra davanti! *______* Tra poco è l'ora della conga!"
H3lio: "Ma quale conga?! o.O L'unico ballo che conosco è la samba."
Certo, detto da un campione di Dancing With The Stars non è molto credibile. Sono sicura che conosce perfettamente anche la conga. Se così non fosse, prima o poi Monty gliela insegnerà, perché si balla meglio tra compagni di squadra.
Giusto per onore di cronaca, Nuovogiardino è quinto davanti a Sebby e al sosia di Vin Diesel.

Ma non è ancora finita... o meglio, è una lunga attesa del terzo pitstop.
E' il 56° giro quando... OH MY MONTY BADASSSSSSSSSSSSSS!
Montyyyy: "Tu mi sottovaluti, autrice. Sono perfettamente in grado di superare il più figo dei miei compagni di squadra - figo in qualità di francese, ovviamente - tramite pitstop, un po' come faceva Iceman quando eravamo compagni di squadra in McLaren."
Iceman: "E perché tu non lo facevi?"
Montyyyy: "Mhm... perché momento dei pitstop nel 90% dei casi mi ero già scontrato con un doppiato, con uno dei fratelli Schumacher, con un muro o con un tombino. Nel 10% dei casi, invece, mi ero scontrato contro qualcun altro."
Iceman: "Io invece mi scontravo solo contro le bottiglie di champagne."
Montyyyy: "Con quelle di vodka no?"
Iceman: "Okay, mi hai scoperto..."

Qualcuno si chiederà perché io stia tirando fuori dal nulla Iceman... ebbene, perché in gara non è che stesse capitando granché, quindi bisogna pur aggiungere qualcosa...
Comunque mentre la gara si avviava alla conclusione (solo 80 giri, non una durata simil-endurance come a St. Pete) il Detersivo era in testa, H3lio era secondo né troppo vicino a lui né troppo vicino a chi gli stava dietro e poi dal terzo posto in poi c'era un trenino di vetture composto da Monty, Pagy, Vin Diesel e Sebby.
Nuovogiardino era soltanto settimo e, sorpresa delle sorprese, nonostante io non fossi nemmeno al corrente della sua esistenza, c'era in ottava posizione Marco Sonniferetti, che come ho già avuto modo di dire parecchie volte, qualunque cosa stia facendo mi suscita sonno. Perfino scoprire che quasi dieci anni fa sosteneva di avere come obiettivi quello di vincere la Indy 500 e di debuttare in Formula 1 mi lascia del tutto indifferente.

Negli ultimi 5-6 giri è iniziata la caccia armati di baguette...
Pagy: "OH MY MONTY! La scorsa gara, a questo punto, stavo volando verso l'ignoto, quindi tanto vale provare di nuovo una simile ebbrezza." Agita la baguette al vento. "Ora vengo a prenderti, distruttore di tombini!"
Montyyyy: "Ohhhhh, c'è un tombino francese nelle vicinanze! Liberté, égalité, congà!"
Pagy: "OMG. O.O Io non so i passi della conga."
Montyyyy: "E' molto facile. La conga è quella danza che si balla immaginando di avere davanti un tombino."
Sebby: "Ma quale conga?! o.O La cosa più figa è cercare di asfaltare Vin Diesel."
Pagy: "Yaaaaayyyyy! Asfaltiamo i latino-americani che abbiano davanti."
Una fangirl: "I latino-americani sono fighi."
Sebby: "I francesi lo sono molto di più."
Una fangirl: "Mi arrendo all'evidenza."
Pagy: "Anch'io mi arrendo all'evidenza. La bandiera a scacchi dice che è troppo tardi per superare Monty."
Sebby: "Anch'io. Dopo quest'arduo scontro non mi resta che appendere la baguette al chiodo fino al prossimo gran premio."
Merhipoppins: "Arduo scontro?! Questa gente non ha la più pallida idea di che cosa sia un arduo scontro. Marussia Boys rule!"

La gara è finita con una scena da oh-my-danismile. Infatti mentre poche ore prima Dani-Smile era arrivato al traguardo in extremis, la stessa cosa è capitata anche al Piccolo Samurai. L'unica differenza è che Dani-Smile ci è arrivato con la macchina che faceva fuochi d'artificio, mentre il Piccolo Samurai ha finito la benzina. Kimball l'ha superato nel frattempo.
E ora, correte tutti a lavare la biancheria, come omaggio al Detersivo, vincitore del gran premio di Lungaspiaggia. u.u
Mi rendo conto che questo commento è stato breve... ma non c’erano molte cose da raccontare.

RISULTATO:
1. Scott Dixon   Ganassi   1:37:35.235  
2. Helio Castroneves   Penske   +2.222  
3. Juan Pablo Montoya   Penske   +13.486
4. Simon Pagenaud   Penske   +13.738
5. Tony Kanaan   Ganassi   +14.624
6. Sebastien Bourdais   KV   +15.082
7. Josef Newgarden   CFH   +18.839
8. Marco Andretti   Andretti   +33.947
9. Carlos Muñoz   Andretti   +34.959
10. Sebastian Saavedra   Ganassi   +35.535
11. Graham Rahal   Rahal Letterman   +37.462
12. James Hinchcliffe   Schmidt   +38.771  
13. Ryan Hunter-Reay   Andretti   +40.334  
14. Jack Hawksworth   Foyt   +41.274  
15. Charlie Kimball   Ganassi   +44.387  
16. Gabby Chaves   Herta   +46.658  
17. Conor Daly   Schmidt   +50.057  
18. Takuma Sato   Foyt   +53.804  
19. James Jakes   Schmidt   +1:39.796
20. Will Power   Penske   +1 Lap  
21. Francesco Dracone   Coyne   +2 Laps  
22. Luca Filippi   CFH   +3 Laps          
23. Stefano Coletti   KV   +11 Laps


domenica 19 aprile 2015

Gran Premio del Bahrein: GARA

Domenuica 19 Aprile: Gran Premio del Bahrein. Hamilton e Vettel scattano dalla prima fila, seguono Rosberg, Raikkonen, Bottas, Massa, Ricciardo, Hulkenberg, Sainz, Grosjean, Perez, Nasr, Ericsson, Alonso, Verstappen, Maldonado, Kvyat, Stevens e Merhi. Button non prenderà il via per problemi alla vettura. Maldonado è l’unico pilota a prendere il via gon gomme medium anziché soft.
Al momento in cui scatta il giro di formazione, la vettura di Massa rimane ferma sulla griglia di partenza. Partirà dai box. Sainz inoltre dovrà scontare uno stop and go di 5 secondi in occasione del primo pit-stop per eccesso di velocità nell’uscita dai box(?).

Si parte con Hamilton che mantiene la prima posizione davanti a Vettel, mentre dietro è lotta per la terza posizione tra Rosberg e Raikkonen con il pilota della Ferrari che riesce a strappare la posizione all’altro. Seguono Bottas, Ricciardo, Grosjean, Hulkenberg, Ericsson e Sainz.
A centro gruppo c’è un lieve contatto tra Verstappen e Maldonado. Quest’ultimo pare avere sbagliato piazzola sulla griglia di partenza (18° anziché 16°) e viene messo sotto investigazione di lì a poco la penalità viene confermata.
Nelle retrovie, al primo giro, va in scena un acceso duello tra i due piloti della Marussia, con Merhi davanti a Stevens, che però lo supererà, non inquadrato, nella prima parte di gara.
Nelle prime fasi della gara nelle retrovie Massa supera varie vetture. Davanti intanto Rosberg si avvicina alle Ferrari, superando Raikkonen al 4° giro dopo un duello piuttosto acceso e successivamente anche Vettel al secondo giro.

Tra i piloti di testa Vettel è il primo a rientrare ai box al 14° giro, con un giro d’anticipo rispetto a Rosberg che esce dai box alle sue spalle. Lo supererà, riprendendo la seconda posizione al momento virtuale soltanto al 16° giro, proprio mentre Hamilton, dopo avere effettuato la propria sosta, esce dai box davanti ai due. Al momento i tre, tutti su gomme soft, sono piuttosto vicini, ma tra di loro verrà a costruirsi un gap maggiore nei giri successivi.
L’ultimo a rientrare, tra i primi quattro, è Raikkonen, che invece è su una differente strategia e monta gomme medium, per finire la gara sulle soft.
Dopo la prima sosta i primi dieci sono: Hamilton, Rosberg, Vettel, Raikkonen, Bottas, Ricciardo, Grosjean, Ericsson, Hulkenberg e Massa.

Al 25° giro Nasr supera Massa per la decima posizione, entrambi rientrano immediatamente ai box per la seconda sosta così come Maldonado che era dietro di loro. Tra i tre c’è un eccitante duello nella pitlane, in particolare tra Maldonado e Massa, con il venezuelano (l’unico su soft) che era l’ultimo dei tre e ora è davanti ai due brasiliani. Un giro dopo si inserisce Hulkenberg, tornando in pista dopo la sosta, tra Maldonado e Massa. Sono tutti dietro ad Alonso che ancora deve fermarsi per la seconda sosta, ma lo supereranno nei giri successivi.
Al 31° giro, rientrato in pista dopo la seconda sosta, Sainz abbandonato dalla propria vettura parcheggia in una via di fuga. Pochi giri dopo anche Verstappen si ritirerà parcheggiando ai box.

Torniamo davanti, dove Hamilton sta praticamente scappando, mentre Raikkonen si avvicina progressivamente a Rosberg e Vettel. Quest’ultimo è il primo a rientrare per la seconda sosta al 33° giro, seguito un giro più tardi da Hamilton e due giri dopo da Rosberg, che ancora una volta rientra in pista alle spalle di Vettel. Tra i due inizia un acceso duello che si decide quando Vettel arriva lungo su un cordolo e perde una manciata di decimi. A peggiorare le cose, nel suo lieve fuori pista, Vettel pare avere danneggiato ala anteriore e gomme. Rientra per cambiare entrambi e mette le soft, tornando in pista 5° alle spalle di Bottas.
Raikkonen nel frattempo è in testa ma deve ancora fermarsi, Hamilton gli si avvicina superandolo al 39° giro, due giri prima del suo rientro. Monta le soft e torna in pista terzo a circa 20 secondi da Hamilton e 15 da Rosberg. Completano la top-ten Bottas, Vettel, Ricciardo, Maldonado, Grosjean, Massa e Nasr, anche se quest’ultimo deve difendersi dall’attacco di Perez che lo supererà di lì a poco, iniziando ad avvicinarsi ai piloti che lo precedono, sfruttando il vantaggio delle gomme soft.
Al 43° giro Maldonado rientra ai box. Dalla vettura esce un fumo poco promettente, ma riesce comunque a tornare in pista, ritrovandosi comunque nelle retrovie.

Vettel fatica ad avvicinarsi a Bottas, che effettua l’ultimo stint di gara su gomme soft, mentre Raikkonen è più veloce delle Mercedes e riesce ad avvicinarsi a Rosberg.
Il momento clou è al 56° giro, quando dopo che entrambi hanno superato diversi doppiati, Raikkonen si avvicina e il pilota della Mercedes va lungo, così che il ferrarista riesce a strappargli la seconda posizione.
Rimangono invariate le posizioni di Bottas e Vettel.
Arriva sesto al traguardo Ricciardo e, similarmente ai fuochi d’artificio che svettano nel cielo di Al Sakhir, anche la vettura non è da meno: il motore esplode proprio mentre sta ultimando l’ultimo giro. Conclude settimo Grosjean davanti a Perez, Kvyat e Massa a completare la top-ten.

TOP:
-Van Der Garde: commenta la gara su twitter in modo alquanto pittoresco, ma senza mai esagerare diversamente da altri;
-Hamilton: vince un’altra volta e obiettivamente credo che questa solfa andrà di lungo ancora un po’;
-Raikkonen: oggi non ha sbagliato niente... purtroppo per lui ad attenderlo sul podio c’è la solita bibita ai petali di rosa;
-Jackie Stewart: fa le interviste sul podio con berretto scozzese e pantaloni in tinta, non smentendosi nemmeno stavolta.

FLOP:
-la Toro Rosso: stavolta non giunge al traguardo nessuna delle due vetture;
-la Redbull: okay, Ricciardo è arrivato al traguardo 6°, ma sappiamo tutti in che modo c’è arrivato;
-Vettel: oggi non era affatto il suo giorno;
-quelli che fino all’altro ieri elevavano Vettel a divinità e oggi stanno dicendo che finora non ha concluso niente quest’anno: non devo spiegare il perché a nessuno, credo.

1. Lewis Hamilton   Mercedes   1:35:05.809  
2. Kimi Raikkonen   Ferrari   +3.380  
3. Nico Rosberg   Mercedes   +6.033 
4. Valtteri Bottas   Williams   +42.957
5. Sebastian. Vettel   Ferrari   +43.989 
6. Daniel Ricciardo   Red Bull   +1:01.751
7. Romain Grosjean   Lotus   +1:24.763 
8. Sergio Perez   Force India   +1 Lap  
9. Daniil Kvyat   Red Bull   +1 Lap  
10. Felipe Massa   Williams   +1 Lap  
11. Fernando Alonso   McLaren   +1 Lap  
12. Felipe Nasr   Sauber   +1 Lap  
13. Nico Hulkenberg   Force India   +1 Lap  
14. Marcus Ericsson   Sauber   +1 Lap  
15. Pastor Maldonado   Lotus   +1 Lap  
16. Will Stevens   Manor   +2 Laps  
17. Roberto Merhi   Manor   +3 Laps  
DNF. Max Verstappen   Toro Rosso   +23 Laps  
DNF. Carlos Sainz Jr.   Toro Rosso   +28 Laps  
DNS. Jenson Button   McLaren   +57 Laps

Milly Sunshine© per F1GC.


sabato 18 aprile 2015

Gran Premio del Bahrein: QUALIFICHE

Sabato 18 Aprile, Al Sakhir: siamo arrivati al quarto appuntamento della stagione 2015, è l’11esima edizione del Gran Premio del Bahrein, la seconda che si svolge sotto i riflettori.
Sono le 17.00 in Italia al momento in cui in Bahrein iniziano le qualifiche e la domanda è sempre la stessa: la Mercedes continuerà a dominare le qualifiche come ha fatto finora oppure qualcosa cambierà? Prima di arrivare a questo momento, comunque, tante cose devono ancora succedere.

Tutto inizia con una Q1 in cui la McLaren riesce a dare contemporaneamente il meglio e il peggio di sé, comparando questa qualifica alle tre precedenti: da un lato c’è Button che rimane a piedi non appena scende in pista e non fa registrare un tempo, dall’altro c’è Alonso che riesce a risalire in Q2.
A completare l’ultima fila, accanto a Button, c’è Merhi, che conferma la sua spiccata propensione ad andare più lento rispetto al compagno di squadra. Stevens rimedia la penultima fila, partendo accanto a Kvyat, segno che le prospettive per la Redbull non sono esattamente eccezionali. Il primo degli esclusi è Maldonado: ci sono problemi anche per lui.
Si passa in Q2, dove l’unica McLaren superstite rimedia una 14^ posizione, davanti al solo Verstappen, stavolta più lento del compagno di squadra. Perez è il primo degli esclusi davanti alle Sauber.

Tutto finisce con una Q3 in cui i distacchi non sembrano nemmeno così elevati, comparandoli per esempio a quanto accadeva una settimana fa in Cina. Tra i primi cinque, per intenderci, c’è meno di un secondo. Per la solita grande legge che non importa se dai due secondi a chi ti sta dietro o “solo” quattro decimi, non cambia comunque il pilota che partirà dalla prima posizione: si tratta di Hamilton, autore della quarta pole position stagionale. Accanto a lui si piazza, neanche tanto a sorpresa visto come si erano messe le cose questo weekend, Vettel, davanti a Rosberg e Raikkonen in seconda fila. Dietro, come da copione, ci sono entrambe le Williams davanti a Ricciardo, dopodiché Hulkenberg, Sainz e Grosjean.

1^ fila: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Sebastian Vettel (Ferrari)
2^ fila: 3. Nico Rosberg (Mercedes), 4. Kimi Raikkonen (Ferrari)
3^ fila: 5. Valtteri Bottas (Williams), 6. Felipe Massa (Williams)
4^ fila: 7. Daniel Ricciardo (Redbull), 8. Nico Hulkenberg (Force India)
5^ fila: 9. Carlos Sainz (Toro Rosso), 10. Romain Grosjean (Lotus)
6^ fila: 11. Sergio Perez (Force India), 12. Felipe Nasr (Sauber)
7^ fila: 13. Marcus Ericsson (Sauber), 14. Fernando Alonso (McLaren)
8^ fila: 15. Max Verstappen (Toro Rosso), 16. Pastor Maldonado (Lotus)
9^ fila: 17. Daniil Kvyat (Redbull), 18. Will Stevens (Manor Marussia)
10^ fila: 19. Roberto Merhi (Manor Marussia), dnq. Jenson Button (McLaren)

Milly Sunshine© per F1GC forum.


venerdì 17 aprile 2015

GP BAHREIN: orari sulla Rai

Questi sono gli orari del weekend, tra parentesi trovate gli orari della differita sulla Rai:

Prove libere 1: venerdì ore 13.00 (Raisport1 17.30)
Prove libere 2: venerdì ore 17.00 (Raisport1 22.30)
Prove libere 3: sabato ore 14.00 (Raisport1 18.00)
Qualifiche: sabato ore 17.00 (Raidue 21.50)
Gara: domenica ore 17.00 (Raidue 22.00)


giovedì 16 aprile 2015

Sorpassi pittoreschi che in realtà non sono mai accaduti

Il recente gran premio della Cina ha risvegliato in me certi ricordi dell'edizione dell'anno scorso. In particolare rimasi particolarmente impressionata da un "duello epico" andato in scena nelle fasi conclusive della gara.
Protagonisti furono Kamui Kobayashi e Jules Bianchi e in palio c'era nientemeno che un risultato di estremo spicco: una 17esima posizione.
Sfortunatamente per Kamikaze Kid, un commissario distratto aveva già sventolato la bandiera a scacchi con due giri d'anticipo, quindi questo sorpasso è ufficialmente mai avvenuto.

mercoledì 15 aprile 2015

#3: Commento al Gran Premio della Cina: Shanghai, 10-12 Aprile 2015


Come diceva una profezia Maya sull’Apocalisse: verranno tempi duri, soltanto metà dei gran premi stagionali saranno trasmessi in diretta, la McLaren partirà dalla penultima fila, il gran premio di Germania uscirà dal campionato, i motori Renault andranno in fumo un giorno sì e l’altro pure e tutti, perfino Mazzoni, si dimenticheranno del giorno in cui Montezemolo salì sul podio, come rappresentante della Ferrari, dopo la vittoria di Barrichello nella prima edizione del gran premio della Cina.
Se non altro almeno la parte relativa alla vittoria di Barrichello è stata ricordata, anche se Montezemolo pare non essere stato menzionato.

Per la prima volta è stato trasmesso un gran premio in diretta Rai quest’anno, per la prima volta non ho visto nemmeno un fotogramma di prove libere, ma pare che non mi sia persa granché: soltanto il Gangster Rapper che faceva registrare il miglior tempo in ogni sessione, il che non prometteva un weekend molto movimentato dato che la Mercedes e la sindrome del miglior tempo solo quando non serve non sono per nulla connesse l’una all’altra.
La Ferrari era all’inseguimento e la Williams qui aveva portato una nuova ala, in sole due copie, una per pilota. Quella di Feliiii per l’esattezza è durata una sessione e mezzo di prove libere, poi è stata distrutta da una serie di fattori avversi, come ad esempio il fatto che il DRS sia rimasto aperto, che Feliiii sia andato in giro per i prati e che al termine del prato ci fosse un muro. È da segnalare come giovedì e venerdì lo si fosse visto con un pizzetto simile a quello che un tempo si faceva crescere per le occasioni speciali, come ad esempio la presentazione della Ferrari, mentre sabato era completamente sbarbato. C’è da chiedersi se non si sia messo a tenere la barba al sabato se le cose vanno bene al venerdì e tenerla la domenica se le cose vanno bene al sabato. Se non altro sarebbe una superstizione più igienica del tenere sempre lo stesso paio di mutande.

Qualcuno potrebbe chiedersi se la giornata di venerdì si riassuma tutta qui ed effettivamente devo dire che sì, non ho altro da aggiungere. Poi sabato mattina si sono fatte le 9.00 e recuperati gli occhiali e una felpa, mi sono spostata direttamente dal letto alla cucina, perché mio padre stava guardando la TV in soggiorno e purtroppo non stava guardando le qualifiche.
La prima sorpresa è stata scoprire che le due Sacre Cenerentole, almeno per il momento, erano arrivate entrambe a vedere la luce emanata dalla pista. Solo un dubbio mi sconcertava: se Who’s That Guy e lo Spazzino della Pitlane erano entrambi in pista, chi avrebbe spazzato la pitlane? E soprattutto, quello che vedevamo era la verità o eravamo vittime di un complotto finalizzato a farci credere che la Sacra Cenerentola abbia due monoposto, quando in realtà ne ha solo una e i piloti si sfidano a briscola per decidere a chi toccherà guidarla?
Secondo me è un complotto, dopotutto la Formula 1 stessa è un enorme complotto finalizzato a far passare inosservato il campionato di briscola a cui fa da contorno.
Ferniiii: “Comunque, se proprio volete saperlo, sono stato io che ho pagato i pezzi di ricambio per fare in modo che la Sacra Cenerentola avesse due vetture. Sono stanco di qualificarmi penultimo.”
Jensiiii: “In pratica mi stai dicendo che sei già sicuro di essere più lento di me durante le qualifiche?”
Ferniiii: “No, ma ti ricordo dai commenti allo scorso campionato che tu non esisti, quindi se anche sei dietro di me non ti devo considerare.”
Jensiiii: “Bene, mentre tu non mi consideri io vado più forte di te e ti faccio stare il più vicino possibile a Willy.”
Ferniiii: “Willy? Who’s that guy?”
Who’s that guy: “Sono il the best dei the best! *-* In cu*o a Merhipoppins, almeno qui!”
Lo Spazzino della Pitlane: “EHIIIIIIII! Come osi rubarmi la scopa?! O.O Non prenderai il mio posto! Io spazzo molto meglio di te!”
Who’s that guy: “Questo è tutto da vedere.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Quando spazzi tu, il pavimento rimane tutto impolverato! Inoltre se passa Ferniiii pensa che ci sia uno sconosciuto che sta spazzando!”
Ferniiii: “Invece quando spazzi tu penso che ci sia uno spazzino che sta spazzando. Io non capisco perché devo stare qui vicino a questa plebaglia... sconosciuti, spazzini... giusto per chiarire il concetto, io sono Fernando Alonso, Altissimo Imperatore di Oviedo, di Woking e del mondo.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Quindi sei anche imperatore della Cina?”
Ferniiii: “Perché no, magari le imitazioni cinesi dei motori Honda sono meglio dei motori Honda stessi. Del resto ci vuole poco: tutto è meglio dei motori Honda.”
Un motore Renault: “Sei pronto a scommetterlo?”
Ferniiii: “Io non scommetto, se non su chi sarà il primo pilota a tagliare il traguardo oggi.”
Jensiiii: “Secondo me sarà Sebbiiii.”
Ferniiii: “Secondo me sarà Rosbiiii.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Io di solito leggo il futuro nella polvere che rimane attaccata alla scopa, però il mio compagno di briscola me l’ha rubata... quindi mi ispiro al caso: secondo me sarà Hammiiii.”
Who’s that guy: “Io nella polvere della scopa leggo strane cose. L’unica verità è che, secondo la sacra aura Gufo-Mazzoniana della polvere, il primo a tagliare il traguardo sarà nientemeno che il signore e padrone del Monopoli, il sommo Bernd Maylander.”
Voce fuori campo: “COMPLOTTOOOOOOOOOO!”
Who’s that guy: “Cosa te lo fa pensare?”
Voce fuori campo: “È molto semplice. Qualcuno si saboterà da solo per falsare il risultato della gara. Magari il pilota che si saboterà da solo sarà uno dei piloti del Vitellino Rosso. Magari il pilota in questione ha un padre che nel vederlo ritirato darà in escandescenze.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Magari domani sera, affranto dal proprio risultato, quel pilota si taglierà radendosi la barba.”
Voce fuori campo: “Temo che a quello specifico pilota la barba non sia ancora spuntata. Comunque perché non andate a giocare a briscola?”
Lo Spazzino della Pitlane: “Perché stiamo aspettando che arrivi il primo degli esclusi, a cui toccherà di fare da tesoriere raccogliendo i soldi per le scommesse.”
Hulk: “Sono qui. Mi stavo solo procurando un po’ di erba indiana nel mio box, dato che alle partite di briscola non manca mai. Ma forse tu ti dai ad altro genere di vizi e sniffi la polvere.”
Lo Spazzino della Pitlane: “No, la polvere va soltanto raccolta con l’apposita paletta e buttata nella spazzatura. A quel punto la paletta va pulita con uno straccio fino a farla brillare. Ah, dimenticavo: oltretutto bisogna anche lavare lo straccio.”

Mentre lo Spazzino della Pitlane lavava lo straccio, i piloti per cui non era ancora giunta l’ora della briscola disputavano la Q2.
Dani-Smile: “LIKE A BOOOOOOOOOSSSSSSSS! Almeno stavolta lo metterò in quel posto al mio compagno di squadra e ai Toro Rosso Boysssss!”
Il Kiwi: “Smettila di muggire e di vantarti di essere il the best dei the best, altrimenti pago Sonyericson per renderti la vita impossibile, domani.”
Dani-Smile: “E io pago Checo per venirti addosso.”
Checoooo: “Sono troppo lontano. Però sono vicino al mio compagno di squadra. Potremmo inscenare un demolition derby. Prima, però, voglio batterlo a briscola.”
Hulk: “Non mi batterai mai! io sono un campione indiscusso.”
Checoooo: “Allora perché Who’s that guy non ti permette nemmeno di giocare e ti fa solo raccogliere i soldi?”
Hulk: “Non saprei, però potrei usarli per comprare erba messicana da offrire a tutti per attirarmi la simpatia dei nostri colleghi, in modo che non mi vengano addosso in gara.”
Checoooo: “Questa è una buona idea. Perché non cerchi di uscire di nascosto dal retrobox della Sacra Cenerentola? Così ci troviamo in bagno a contrattare...”
Hulk: “Ma cosa diranno i tuoi colleghi usciti in Q2, quando non ti vedranno giocare a briscola insieme a loro?”
Checoooo: “Devo liberarmi di loro... sì, ho trovato! Vado a nascondere il ciuccio al Piccolo Max, così mentre loro saranno impegnati a consolarlo per quella terribile perdita si dimenticheranno della briscola.”
Hulk: “Oh my Tonio. È terribile dimenticarsi della briscola...”
Intanto, nel box del Vitellino Rosso...
Il Piccolo Max: “Mi hai rubato il ciuccio!”
Carlos Santana Junior: “No, sei tu che l’hai perso, perché sei troppo piccolo per avere già la memoria ben sviluppata e non ti ricordi dove l’hai messo.”
Il Piccolo Max: “L’avevo lasciato vicino alla trottola con cui stavo giocando prima delle qualifiche.”
Carlos Santana Junior: “L’hai perso.”
Il Piccolo Max: “No, sei tu che me l’hai rubato. E poi io sono più veloce di te, quindi non ho bisogno del ciuccio.”
Carlos Santana Junior: “Mentre io sono più figo di te, ho perfino la barba.”
Il Piccolo Max: “Un giorno anch’io avrò la barba. E quel giorno tu sarai già a piedi.”
Carlos Santana Junior: “Dopo quello che hai detto, domani ti butterò fuori in partenza.”
Il Piccolo Max: “Provaci e mando mio padre a picchiarti.”
Il Kiwi: “Capisco che oggi è stato proclamato lo sciopero internazionale delle baby sitter, ma non pensate che dovremmo ugualmente comportarci da bravi bambini e organizzare un torneo di briscola?”
Il Piccolo Max: “Dov’è Checo?”
Carlos Santana Junior: “Dov’è Maldiiii?”
Il Kiwi si guarda intorno: “Non ne ho idea.”
Intanto, in bagno...
Maldiiii: “Finalmente vi ho scoperti! Come osate trafficare erba messicana di nascosto da tutti? Soprattutto tu, Checo, mi deludi. Lo sai che l’erba messicana va mischiata con quella venezuelana.”
Checoooo: “Quella messicana costa di più e non ho intenzione di dividere con te i miei introiti.”
Maldiiii: “Come osi accoltellarmi alle spalle, traditore?!”
Checoooo: “Accoltellarti alle spalle?! Neanche per idea! Mi perderei il momento in cui la tua espressione da trollone diventa un’espressione da perdente in punto di morte.”
Maldiiii: “Io, invece, in questo momento sto per vedere l’espressione di uno Speedy Gonzales messicano mentre viene preso a calci nelle parti intime.” Hulk intanto fugge senza pagare l’erba messicana... “Ehi, dove vai! Questo è un complotto contro il clan messico-venezuelano.”
Checoooo: “Complottoooooooo! Il mondo è nostro! U.U”
Feliiii & Luigi Filippo: “Il mondo non è affatto vostro! Nel caso la cosa vi sia sfuggita, noi siamo in Q3.”
Checoooo: “Oh my Dani Smile.”
Feliiii: “C’è anche quello, ma mi starà dietro. Una legge non scritta dice che la prima fila sarà occupata dalle Mercedes, mentre la seconda e la terza dai Ferrari Boys e dai Williams Boys in ordine sparso.”
Kimiiiii: “Quello che non capisco è perché, in questo ordine sparso, io debba essere l’ultimo.”
Non lo sappiamo neanche noi, ma quello che è certo è che il Gangster Rapper aveva ottenuto la pole, casomai qualcuno avesse dei dubbi, Princess Britney era secondo, poi c’erano Sebbiiii, Feliiii, Bo77as, Kimiiii e in settima posizione Dani-Smile, che ormai non se lo fila più nessuno perché per vincere un gran premio prima dovrebbe commissionare agli alieni il rapimento dei piloti di Mercedes, Ferrari e Williams. Anche in quel caso, comunque, la vittoria non sarebbe assicurata.
Verranno tempi migliori per la Redbull, un giorno, ne sono sicura. Il problema, per Dani-Smile, a quel punto, potrebbe essere il compagno di squadra che si ritroverà, ma di questo ne parleremo approfonditamente in un secondo momento.
Spendo un ultimo istante per parlare delle qualifiche: Grosjiiii si è piazzato davanti alle Sauber ed erano non so quanti secoli che c’erano due Sauber in top-10.

SI PARTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! In quel momento ero sveglia da più o meno un quarto d’ora, sono arrivata davanti alla TV in tempo dopo l’immancabile pausa bagno e tutto sommato avevo già un certo grado di partecipazione emotiva.
Il Gangster Rapper è partito tenendo la prima posizione.
Britney è partito tenendo la seconda posizione.
Sebbiiii, illuminato dalle performance che sfoderava l’Imperatore dei Sette Cavallini d’Argento durante certe partenze, ha pensato bene di andare a tagliare la strada a chi gli stava di fianco, non preoccupandosi del fatto che qualcun altro poteva superarlo dall’altra parte. Gli è andata bene, perché Bo77as non è riuscito a passarlo.
Bo77as: “Comunque ho guadagnato una posizione, quindi sono un figo.”
Kimiiii: “Secondo me stai anche per perderne una.”
Feliiii: “E perché solo una, quando potrebbe perderne due?”
Infatti è proprio quello che è accaduto un paio di curve dopo: Bo77as, che dalla quinta posizione era risalito alla quarta, per non farsi nulla si è ritrovato anche sesto.
Di fatto dopo trenta secondi avevamo Hammiiii, Britney, Sebbiiii, Kimiiii, Feliiii e Bo77as che erano i primi sei. Sono rimasti tali e quali fino alla bandiera a scacchi, con la sola differenza che i primi tre tutto sommato per un certo tratto non erano così lontani, Kimiiii era abbastanza staccato, mentre Feliiii era a un’era geologica di distanza e disperso da qualche parte, a una certa distanza, c’era anche Bo77as. Poi, dietro di loro, ma dietro proprio di un bel po’, c’erano quelli che avevano ancora qualche incertezza sul risultato finale.
Comunque la formula magica Mercedes / Mercedes / Ferrari / Ferrari / Williams / Williams non mi spaventa, perché ormai ho capito qual è la cosa più intrigante nel vedere un gran premio di Formula 1: avere la certezza che ci sono incognite. Per esempio, durante le fasi di avvio della gara, non so se alla partenza o poco dopo (sono sicura di averli visti affiancati, per un nanosecondo, mentre la regia li inquadrava per sbaglio), lo Spazzino della Pitlane ha superato Who’s That Guy! *_______* Ammetto che sarei stata felice anche se fosse capitato l’esatto opposto, perché non ho ancora un preferito tra i due, ma tutto sommato lo Spazzino della Pitlane per il momento mi sembra una personalità più epica, quindi ben venga che in quel momento fosse penultimo! *-*
Who’s That Guy: “Ciò mi offende profondamente. A questo punto preferivo che l’Autrice, sulle orme di Ferniiii, non fosse al corrente della mia esistenza.”
L’Autrice©: “Se ti può consolare, la maggior parte della popolazione mondiale non sa chi sei.”
Who’s That Guy: “Però lo sa lo Spazzino della pitlane, che mi ha rubato la scopa.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Veramente quella era la MIA scopa, che tu mi hai rubato ieri. Me la sono solo ripresa, perché mi spetta di diritto.”
Who’s That Guy: “Allora adesso citofono ai box per lamentarmi che io non ne ho una.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Ai box sono tutti impegnati, stanno spolverando.”
Who’s That Guy: “Comunque voglio una scopa. La devo usare come spada per il nostro duello.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Quale duello?”
Who’s That Guy: “Non crederai che ti permetta di superarmi senza sfidarti a duello!”
Lo Spazzino della Pitlane: “Non mi piacciono i duelli. Preferisco spazzare il pavimento piuttosto che dover lavare la tuta imbrattata di sangue.”
Who’s That Guy: “Puoi sempre cambiartela.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Ti ricordo che le tute costano e che la Sacra Cenerentola voleva farci stare in mutande...”
Una fangirl: “Ecco, quella era una buona idea!”
Lo Spazzino della Pitlane: “...Ma anche le mutande costano.”
Una fangirl: “L’idea avrebbe potuto essere ancora migliore.”
Poi è arrivato il 10° giro... in quel momento Hulk stava parcheggiando la vettura con il cambio che l’aveva abbandonato, ma guardando i distacchi ho notato che qualcosa di ben più importante stava succedendo in quei frangenti.
Who’s That Guy: “I’M THE BOSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS!”
Lo Spazzino della Pitlane: “Oltraggio! O.O Mi hai rubato di nuovo la scopa.”
Who’s That Guy: “Me la sono conquistata sul campo.”
Lo Spazzino della Pitlane: “Esatto, sul campo... tornaci. Vai a zappare.”
Who’s That Guy: “E tu vai a spolverare!”
Lo Spazzino della Pitlane: “Molto volentieri, dopo averti annientato.”
Purtroppo lo Spazzino della Pitlane non è riuscito ad annientare WTG, arrivando ultimo. Però è già importante: sono arrivati entrambi al traguardo, con profonda invidia del Kiwi che già da un’ora si stava disperando per la repentina e improvvisa dipartita del motore Renault della sua monoposto... e non sarebbe stato l’unico.

La prima metà della gara è stata caratterizzata, come credo di avere già detto, dai tre piloti di testa che fingevano che la vittoria del Gangster Rapper potesse essere messa in discussione. La cosa più intrigante è stata che per un istante ci ho creduto davvero. O magari il fatto che, in linea con i miei standard attuali, non me ne fregava un accidente perché sapevo che, se fosse accaduto qualcosa di figo, sarebbe accaduto quindici posizioni più indietro.
Però, a conti fatti, qualcosa è accaduto.
Eravamo abituati a sentire Hamilton che, quando era nelle retrovie, piagnucolava sostenendo che il mondo era ingiusto.
Eravamo abituati a sentire Vettel e Alonso che urlavano “you have to leave the space”, unica frase di senso compiuto che pare conoscano in quei momenti, quando si incontravano in pista.
Eravamo abituati a sentire, questo non l’anno scorso purtroppo, Smedley che si rivolgeva a Massa chiamandolo con nomignoli improbabili.
Ci mancava Rosberg che si lamentava che Hamilton andava troppo piano e che il team doveva dirgli di andare più forte, altrimenti sarebbero stati troppo vicini.
Confesso che sono rimasta abbastanza basita: non ho mai sentito di un pilota che ha una crisi mistica e che si lamenta che il suo compagno è troppo vicino e che gli potrebbe venire la tentazione di attaccarlo.
Confesso anche che per quanto l’episodio fosse curioso mi aspettavo qualcosa di più intrigante... e c’è stato qualcosa di più intrigante!

VENEZUELA POWERRRRRRRRRRRRRRRRRR!
Durante il secondo pit-stop Maldiiii, che fino a quel momento era settimo, quindi praticamente vincitore del gran premio dei poveri, dato l’inarrivabilità (temo che questo termine non esista) di Mercedes, Ferrari e Williams, si è perso nella pitlane, segno che evidentemente Grosjiiii ha l’abitudine di manomettere i navigatori satellitari dei suoi compagni di squadra.
Maldiiii: “Se pensate che il mio show sia finito qui, vi sbagliate.”
Infatti, dopo un po’ che era tornato in pista, per non farsi mancare niente è finito in testacoda.
Jensiiii e Ferniiii non potevano credere ai loro occhi! Loro lo sapevano che, essendo un ragazzo di buon cuore, Maldiiii aveva inscenato tutto quanto solo ed esclusivamente per permettere anche a loro di lottare per le posizioni (posizioni tipo la 12°) con qualcuno.
Jensiiii: “Sono davanti io, quindi è tutto miooooooooooo! *_____* Pastor my love!”
È andato in scena un duello alquanto emozionante, insomma, roba che qualcuno poteva aspettarsi di vedere dal Gangster Rapper e da Rosbiiii, ma che io sinceramente mi aspettavo maggiormente da Who’s That Guy e dallo Spazzino della pitlane.
Purtroppo per loro l’esito è stato diverso dai duelli epici (che poi, a guardarci bene, di balletti vari tra Sacre Cenerentole e/o Coccodrilli Rombanti ce ne sono stati, l’unico che c’è mancato è stato uno scontro tra due Coccodrilli Rombanti, ma ho sempre pensato che i piloti della Sacra Cenerentola in genere fossero più agguerriti dei loro colleghi, quindi la cosa ci sta), in quanto Jensiiii l’ha messo in quel posto a Maldiiii... in senso letterale.
Jensiiii ha rotto l’ala anteriore, il che vista l’esperienza pregressa potrebbe far pensare che la vettura avesse iniziato ad andare meglio, mentre a Maldiiii è andata peggio e, dopo varie peripezie, è andato ai box a parcheggiare. Di lì a un’ora, Jensiiii sarebbe stato penalizzato con uno “stop and go virtuale”: da 13° che era è arrivato 14°.
Maldiiii: “Lo spettacolo è finito. Spegnete la TV. Spegnete i motori.”
La vettura del Piccolo Max: “Sììììììììììì! Finalmente si va a dormire! *_________* Like a boss!”
Il Piccolo Max: “WHAT. THE. FUCK.”
Voce fuori campo: “Un bambino educato non dovrebbe dire parole del genere.”
Il Piccolo Max: “E invece le ripeto. WHAT. THE. FUCK. Ti rendi conto che ero ottavo? Ma soprattutto, ti rendi conto che, deluso dal mio ritiro, mio padre se la prenderà con me e mi metterà in punizione non facendomi più giocare con la playstation fino alla prossima volta che conquisterò dei punti??”

La gara è finita con Bernd Maylander al comando. I commissari, nel frattempo, spostavano a spinta la vettura ferma sul rettilineo dei box, lasciandomi qualche dubbio:
1) la gara era ormai finita e si sapeva che sarebbe finita dietro la safety car, perché fare quello sforzo?
2) in Cina non esistono mezzi per recuperare le vetture incidentate?

Un'altra cosa che è accaduta è che Dani-Smile è riuscito a conquistare la nona posizione, quindi sarebbe arrivato dietro al Piccolo Max strappandola a Sonyericson e che entrambe le Sauber sono arrivate in zona punti.
Presto il team potrebbe andare di nuovo in tribunale perché, visto il successo di Guido Per Il Giardino, anche lo Spaccabottiglie vorrebbe fare causa al team.

 Si è arrivati al momento del podio, in cui il Gangster Rapper ha commesso un imperdonabile misfatto: spruzzare champagne in faccia a una delle ragazze del podio. Insomma, non ha fatto niente di diverso rispetto a quello che fanno gli altri. La stampa britannica, però, ha deciso di scrivere che quello che ha commesso è molestia sessuale.
Ehm... SERIAMENTE?! O.O
Stiamo scherzando? ...Io non ho parole.
Passiamo oltre, perché ovunque, in rete, impazzano le polemiche sul ruolo della donna nel motorsport e sulla sua sessualizzazione. Perché ovviamente essere pagata per fare la grid girl è sessualizzazione della donna, mentre il fatto che la gente faccia assunzioni sul valore della donna in questione basandosi su ciò che indossa e sulla professione che svolge non lo è.................... non vorrei trasformare questo commento in una dissertazione su femminismo e anti-femminismo, ma credo che certe autoproclamate femministe ogni tanto dovrebbero farsi un esame di coscienza.
Per il resto, se spruzzare champagne in faccia a qualcuno in un contesto in cui è normale farlo è un abuso sessuale, a quanto pare i piloti hanno l’abitudine di molestarsi tra di loro. Tra l’altro molti piloti l’hanno fatto.

A livello amatoriale, comunque, in contesti più circoscritti (AKA tumblr) c’è chi ha sollevato polveroni accusando di sessismo anche altre due persone.
La prima è nientemeno che Carmen Jordà (ora, qualcuno mi spieghi perché arrivare costantemente ultima in GP3 e andarsene in giro per il paddock con una maglia della Lotus voglia dire avere decine di haters). Di recente Bernie Ecclestone ha fatto una delle sue tante sparate destinate a non concretizzarsi mai, sul fatto che per permettere alle donne di farsi strada nell’automobilismo si potrebbe creare una serie alternativa per sole donne. Per la prima volta nella mia vita, ritengo che in quello che ha detto Bernie un minimo di senso possa anche esserci. Permetterebbe a molte più donne di mettersi in luce e alle migliori di primeggiare sulle altre, avendo quindi maggiori chance di arrivare più in alto. Dal punto di vista del marketing, tra l’altro, potrebbe anche essere una buona manovra.
Susie Wolff si è dichiarata contraria. Secondo lei le donne hanno le stesse capacità degli uomini, quindi non è giusto creare serie alternative, ma continuare a permettere loro di avere chance di avere un futuro in Formula 1. Carmen Jordà, invece, si è dichiarata favorevole. Secondo lei è una cosa positiva, perché permetterebbe alle donne di misurarsi le une con le altre e di gareggiare invece di fare le belle statuine al box della Lotus.
Dunque, io posso capire a grandi linee il ragionamento di Susie Wolff. Io posso capire che una che sale sulla vettura una volte ogni morte di papa e che nell’unica sessione di libere del venerdì che ha fatto sia arrivata a due decimi dal compagno di squadra possa avere le capacità quantomeno di guidare una vettura di Formula 1 senza fare la stessa figura di Taki Inoue. Però, se davvero Susie si ritiene talentuosa abbastanza dal poter competere alla pari con qualcuno, perché invece di rimanere a fare la bella statuina, sapendo perfettamente di non avere chance di debuttare come titolare un giorno, non va a correre in qualche altra serie, cosa che non sta facendo da anni, invece di sparare a zero anche sulla sola prospettiva di doversi confrontare con delle altre donne? Per caso vuole farci credere che in realtà lei non abbia mai avuto lo scopo di gareggiare in Formula 1 e che la sua presenza come pilota di non-so-cosa alla Williams sia solo un monito di Toto Wolff nei confronti della Williams, per ricordare alla Williams che è la Mercedes che comanda? No, perché se l’intento della Susina è questo, con tutto il rispetto per lei, che peraltro mi sembra anche una ragazza simpatica, sta cogliendo perfettamente nel segno.
Una piccola parte di me può capire la Wolff, stavo dicendo. Però capisco molto meglio il ragionamento della Jordà che tra l’altro, viste le performance che ha fatto vedere in GP3, dal confronto con altri avrebbe molto più da perderci che da guadagnarci. Ebbene, secondo certe pseudo-femministe che a quanto pare si sono messe in testa che l’automobilismo non sia una competizione tra case automobilistiche, ma una battaglia tra femminismo e maschilismo, e che una donna che gareggia arrivando ultima sia anti-femminista, Carmen sarebbe sessista, perché sta fingendo di essere d’accordo con Bernie per trarne dei vantaggi. O.O No, ma, seriamente... certe pseudo-femministe che avranno guidato al massimo uno scassone paragonabile alla mia Punto (che poi, piano con le offese, la mia Punto non è affatto uno scassone) credono di poter avere un’opinione sull’argomento, ma che una che ha corso in GP3 non possa averla?

A questo punto, tenetevi forti, l’altra persona oggetto di critiche è nientemeno che uno degli attuali piloti, che sostiene che “le donne pilota abbiano più paura degli uomini”. Questo pilota ha una madre pilota, una sorella pilota e una fidanzata pilota. Ha anche un padre pilota. Il fatto che si sia fatto un’opinione basandosi sulla propria esperienza e sui piloti con cui lui stesso ha avuto a che fare, e che ritenga che questa opinione sia applicabile al resto del mondo, mi sembra più plausibile rispetto alle accuse di maschilismo, specie considerando che si tratta di un 17enne.
A proposito: Max ha detto che le donne hanno più paura degli uomini e la cosa fa scandalo; Jos è stato condannato per violenza sull’ex moglie e ha risolto fuori dal tribunale le accuse di tentato stupro e tentato omicidio da parte di un’altra sua ex, ma da quelle parti nessuno ne parla.
Credo che, se certa gente parlasse di problemi veri sarebbe presa molto più sul serio.

Dimenticavo: il WEC ha recentemente eliminato le grid girl e in quel giorni Nico Prost, che ora gareggia in Formula E ma in passato ci ha gareggiato, si è detto dispiaciuto o qualcosa del genere. Su Tumblr ragazze che si proclamavano sue fan hanno iniziato ad insultarlo e ad accusarlo di essere a favore di una cultura che giustifica lo stupro. O.O
WTF?!?!?!?!?!?! Vedere una bella donna e pensare che sia bella e giustificare lo stupro sarebbero due cose equivalenti? Obiettivamente mi chiedo che cosa si fumi certa gente.
Infine, sul contesto “le grid girl sono la rovina dell’automobilismo”, vorrei segnalare che esistono in rete foto della pilota di MotoGP Anna Carrasco insieme a un ragazzo ombrellino senza maglia. Dunque, quelle autoproclamate femministe mi potrebbero spiegare come mai:
ragazzo senza maglia = ragazzo mezzo nudo = cosa normale;
ragazza con abito corto e scollato = ragazza vestita = cosa non normale;
che io non sono ancora riuscita a capire come le due cose possano coesistere allo stesso tempo?

Va beh, finalmente ho detto quello che dovevo dire. Adesso abbandoniamo l’argomento grid girl e la cultura del “sono femminista, quindi rispetto tutte le donne, a condizione che vadano in giro vestite da uomo e che svolgano un lavoro in cui non conta l’immagine, e preferisco parlare di problemi che esistono soltanto nella mia testa invece che di veri e propri problemi, come ad esempio il fatto che in certi paesi le donne non possano nemmeno frequentare la scuola”, e torniamo a occuparci di motori, parlando di un team dalle vedute molto più larghe, talmente larghe da avere ingaggiato per il 2015 ben quattro piloti... anzi, no, cinque, a quanto pare. Terminato il weekend, infatti, è sbucato fuori dal nulla Kolles, che per chi non se lo ricordasse era il team manager della HRT agli albori del team spagnolo (insomma, è quello che Bruno Senna insultò in un’email che, anziché mandare al corretto destinatario, mandò per sbaglio proprio a Kolles, che lo mise a piedi per un gran premio sostituendolo con Yamamoto). Successivamente andò alla Caterham non so bene con quale ruolo e adesso parla della Sauber, ma non sembra che sia legato alla Sauber. La cosa curiosa è quello che dice (che, visto l’andazzo generale, mi sembra ampiamente credibile, visto il team di cui stiamo parlando): secondo lui, proprio nel weekend del gran premio del Giappone, Jules Bianchi aveva firmato un contratto per correre con la Sauber nel 2015. Quindi siamo a quota cinque piloti ingaggiati dalla Sauber per il 2015. Qualcuno potrebbe cortesemente spiegare a questo team che non esistono le terze, le quarte e le quinte vetture?

RISULTATO: 1. Hamilton (Mercedes), 2. Rosberg (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari), 4. Raikkonen (Ferrari), 5. Massa (Williams), 6. Bottas (Williams), 7. Grosjean (Lotus), 8. Nasr (Sauber), 9. Ricciardo (Redbull), 10. Ericsson (Sauber), 11. Perez (Force India), 12. Alonso (McLaren), 13. Sainz (Toro Rosso), 14. Button (McLaren), 15. Stevens (Marussia), 16. Merhi (Marussia), 17. Verstappen (Toro Rosso), RIT. Maldonado (Lotus), RIT. Kvyat (Redbull), RIT. Hulkenberg (Force India).

PS. Mi sono resa conto di essermi completamente dimenticata di approfondire l’argomento Max Verstappen. Avevo già anticipato qualcosa relativamente al futuro della Redbull e di Ricciardo. Direi che ne parliamo un’altra volta.