martedì 7 marzo 2017

AUSTRALIA e MALESIA 2009: la Formula 1 all'epoca della Santificazione Alternata

La "Santificazione Alternata", che perdurava dall'ormai lontano 2007, era sul punto di lasciare il posto ad altro, ma credo che sia opportuno considerare anche il 2009 come parte integrante di quell'epoca, nonostante la competitività di altre scuderie come Brawn GP e Redbull rendesse un po' difficile santificare l'uno o l'altro pilota Ferrari al tifoso medio.
Io, nel frattempo, continuavo a commentare i gran premi e, nell'editare i commenti ai gran premi di quell'epoca, mi sono accorta che, purtroppo, il livello qualitativo lasciava un po' desiderare. Non sono scaduta molto nel trash, nei primi due commenti, quello al GP d'Australia e quello al GP della Malesia, ma c'è comunque qualcosa che non mi convince, un po' come se l'assenza di Ferrari e McLaren sul gradino più alto del podio condizionasse in negativo i miei commenti. Sarà bello scoprire se, nel corso di quell'anno, sono riuscita a ottenere qualche miglioramento oppure no. #WaitAndSee.

Commento al Gran Premio d’Australia: 29 Marzo 2009
È iniziato con il Gran Premio d’Australia un nuovo campionato e questi sono i piloti che vi prendono parte:
#1: Lewis Hamilton - Regno Unito (McLaren)
#2: Heikki Kovalainen - Finlandia (McLaren)
#3: Felipe Massa - Brasile (Ferrari)
#4: Kimi Raikkonen - Finlandia (Ferrari)
#5: Robert Kubica - Polonia (BMW)
#6: Nick Heidfeld - Germania (BMW)
#7: Fernando Alonso - Spagna (Renault)
#8: Nelson Piquet Junior - Brasile (Renault)
#9: Jarno Trulli - Italia (Toyota)
#10: Timo Glock - Germania (Toyota)
#11: Sebastien Bourdais - Francia (Toro Rosso)
#12: Sebastien Buemi - Svizzera (Toro Rosso)
#13: non assegnato tradizionalmente per ragioni scaramantiche
#14: Mark Webber - Australia (Red Bull)
#15: Sebastian Vettel - Germania (Red Bull)
#16: Nico Rosberg - Germania (Williams)
#17: Kazuki Nakajima - Giappone (Williams)
#18: Adrian Sutil - Germania (Force India)
#19: Giancarlo Fisichella - Italia (Force India)
#22: Jenson Button - Regno Unito (BrawnGP)
#23: Rubens Barrichello - Brasile (BrawnGP)
QUALIFICHE - In Q1 non sono più caduti Button e Barrichello, anzi... Comunque le Toro Rosso mi pare che ci siano piovute dentro che era una meraviglia, se non erro l'ultimo tempo l'aveva fatto Bourdais, poi anche le Force India non erano molto lontane, se non sbaglio 18° Sutil e 19° Fisichella, e qualcun altro che al momento non saprei definire con esattezza anche se ho il sospetto che si trattasse di Nelsinho Piquet, il pilota più affascinante del mondiale, Buemi comunque era 16°. In Q2 gli ultimi tempi li hanno fatti le McLaren: 15° Hamilton con il cambio da cambiare che comportava la retrocessione di 5 posizioni sulla griglia di partenza, 14° Kovalainen... 13° Nakajima, Alonso soltanto 12°, 11° Heidfeld. In top-ten rientravano quindi soltanto due utilizzatori del Kers: i ferraristi. Q3: 10° Webber, 9° Raikkonen, 8° Trulli, 7° Massa, 6° Glock, 5° Rosberg, 4° Kubica, 3° Vettel........ 2° Barrichello, 1° Button!!!! In seguito le due Toyota di Glock e
GARA - Primo dato di fatto: appena ho messo su Raidue per le repliche ho avuto la visione di lei, la donna che compare prima delle repliche... Simona Ventura, conduttrice di "Quelli che il calcio", dove stavano parlando dei risultati della F1. Un minuto, però, e poi è stato lasciato spazio alla replica del cordiale saluto di Gianfranco Mazzoni e a quanto è seguito. Secondo dato di fatto: Mazzoni non parla più a raffica, né tantomeno lo fanno i suoi collaboratori, tra cui spicca l'immancabile Ivan Capelli. Terzo dato di fatto: durante la descrizione delle polemiche introduttive si vedevano varie inquadrature, e in una di queste c'era Alonso con le basette estremamente lunghe, anche se fortunatamente sottili.
Mazzoni non parlava a raffica come al solito, ma in modo molto più soft. Button, colui che in partenza era lievemente negato, è scattato dritto come un razzo spaziale... "Sììììììì! sono ancora un mito, mi dispiace per te, Rubinho, ma mi farai da numero 2 per tutta la stagione! sono il nuovo Schumacher, preparati ad essere il mio zerbino di fiducia..." Barrichello: "Nooooo! sono io il nuovo Schumacher, e sarai tu il nuovo Barrichello, mi sono rotto di fare sempre la parte dello zerbino, cos'è, una congiura contro di me?" Non era una congiura, semplicemente si è limitato a sbattersi la zappa sui piedi da solo. Zappa che, ovviamente, l'anno scorso in molti desideravano vedere in mano sia a lui sia al compagno di squadra precedentemente nominato. Infatti l'irresistibile sudamericano, ha perso la seconda posizione che una volta gli spettava di diritto, a vantaggio di Vettel, che era partito in modo formidabile, mentre Kubica perdeva una posizione ai danni di Massa, mentre Rosberg perdeva una posizione a vantaggio di Raikkonen, mentre Barrichello continuava a perdere per finire dietro a Raikkonen. Insomma, Button restava dominatore, seguito da Vettel (descritto da Mazzoni come: "il ragazzino che si è formato sull'autodromo di Kerpen dove si è formato anche Michael Schumacher"...), Massa, Kubica, Raikkonen, Rosberg, Barrichello... Quest'ultimo, mentre Webber iniziava un principio di testacoda, direzionandosi contro di lui ha completato l'impatto, che oltre a loro coinvolgeva anche Sutil e Kovalainen. Ai box della McLaren, dove Dennis non occupa più un ruolo di responsabilità come prima ma sta comunque lì a porsi il dubbio amletico che condivide con Domenicali & Co.: "ma perché negli ultimi anni abbiamo svolto una vera e propria guerra tra Ferrari e McLaren senza pensare che prima o poi qualcun altro ci avrebbe battuti?", è entrato dunque Kovalainen, che in occasione dell'impatto aveva aperto gli occhi lanciando un'occhiataccia alla sveglia che suonava, e il verdetto è stato inequivocabile: "Siamo spiacenti, Heikki, ma non c'è la possibilità di rimandarti in pista, per cui sei libero di tornartene a casa, nel Pianeta delle Renne in Letargo." Heikki: "Pensavo di tornarci insieme al mio migliore amico gorilla a fine gara..." Gli altri tre sono stati definiti superstiti: Barrichello in grado di piazzarsi più o meno a metà, Sutil un po' più indietro, Webber inchiodato all'ultima posizione fino alla fine, tanto che addirittura un altro soggetto, nonostante l'impegno in tal senso, non sarebbe riuscito mai, durante la gara, a strappargli l'ultima posizione.
Button e Vettel hanno iniziato ad andare a razzo, Massa perdeva nei loro confronti, a seguire perdevano quelli dietro... La strategia Ferrari, tra l'altro, non era particolarmente ottimale, ma la situazione sembrava essere senza dubbio sotto controllo.
Pubblicità. Le repliche saltano al 18° giro... Una Williams-mezzo razzo (Mazzoni: "Kubica... no, Nakajima") se ne stava piazzata contro a un muro, vari detriti erano fermi sulla pista e le vetture che sopraggiungevano riuscivano a evitarli. La safety car doveva entrare a momenti, ovvero due giri dopo all'incirca. Intanto tutti andavano a rifornire, tra gli ultimi Button, che se la safety car fosse entrata pochi istanti prima si sarebbe dovuto accodare in fondo al gruppo, il fatto ha suscitato polemiche, ma non è il caso di descriverle ora. La safety car è stata in pista per un po', giusto il tempo di sgombrare la pista... Alla ripartenza le cose sono andate perfettamente. Anche se sono sicura che Nelsinho Piquet non sarebbe d'accordo, dato che è finito a muro venendo scambiato per Alonso, dato che entrambi quest'anno hanno il casco rosso. Alonso, l'anno scorso, ce l'aveva azzurro. Ora rosso, ma nonostante ciò non è uscita alcuna insinuazione strana.
Pubblicità. Le repliche fanno un altro salto temporale di quasi venti giri. La situazione procedeva tranquilla, con piloti che avevano fatto il secondo stop e molti altri che non l'avevano fatto, con Hamilton che recuperava una posizione dopo l'altra e usciva dai box davanti a Massa, che nel frattempo veniva insidiato dal mio coetaneo Sebastien Buemi che ha origini siciliane. Massa: "Mi dispiace, bambinetto che sembra un trentenne, ma non ce la farai mai a superarmi..." Buemi: "Mi dispiace per te, quasi-ventottenne che sembra un bambinetto, ma mi piazzerò senza dubbio meglio di te!" Massa: "Invece io ti auguro di finire in testacoda e di perdere un sacco di posizioni!" Buemi: "Sono spiacente, ma sono immune da maledizioni altrui, tutto quello che dirai di me capiterà al tuo compagno di squadra..." Raikkonen, in attesa della seconda sosta, o forse l'aveva già fatta, mistero, infatti è finito in testacoda finendo a muro e rischiando di lasciare vari alettoni in regalo ai muri del circuito dell'Albert Park di Melbourne. Lo sbalzo ha portato all'apertura delle sue palpebre e gli è apparsa davanti la sveglia trillante uguale a quella di Kovalainen che il Pianeta delle Renne in Letargo ha regalato a entrambi alla fine della stagione 2008. Raikkonen: "Che palle, mi devo alzare per scendere in pista?" La sveglia: "Guarda che sei già in pista da un bel po'! Forza, rimettiti in gara, datti una mossa!" Ebbene Raikkonen ha continuato con qualche peripezia (mi pare con una sosta ai box per sostituire il musetto che non è stato sostituito) per poi piazzarsi in forma stabile al penultimo posto, dato che Webber era talmente indietro da non potergli stare davanti e gli lanciava maledizioni: "che ti si spacchi una sospensione e mentre ti raserai la barba ti taglierai!" Raikkonen: "Mi dispiace, ma io e Buemi abbiamo fatto un contratto unico, in due, che fa sì che le maledizioni lanciate verso di me abbiano effetto sul mio compagno di squadra!" Massa: "Eh, no, il pizzetto non ci penso neanche a eliminarlo, per quanto riguarda la sospensione non credo che si romp........... Come non detto, c'è qualcosa che non va, vado ai box a parcheggiare." Esatto, è andato ai box a parcheggiare. Ritirato.
Quando mancavano pochi giri Rosberg era saldamente e solidamente in quarta posizione, quando all'improvviso una bianca vettura gli si è affiancata e l'ha superato. Barrichello ci mancava poco che si mettesse a saltellare dalla felicità: "Sì! Mi sono messo dietro un pilota tedesco, era ora, ah ah! Mi dispiace, mio caro Michael, ma non ce la farai a superarmi di nuovo!" Rosberg: "Mi chiamo Nico! La prossima volta che ti permetti di chiamarmi con un nome diverso dal mio, ti denuncerò e verrai condannato a farmi da cuoco per tutta la stagione." Barrichello: "Beh, una volta io e Button stavamo impastando delle pizze, qualche nozione culinaria ce l'ho." Rosberg: "Non me ne frega niente delle pizze, la pizza è un cibo che non mangio mai, l'unica cosa che mangio sono gli spaghetti, vuoi rendertene conto una buona volta?" Barrichello: "Mi dispiace ma non posso rallentare per starti a sentire, sono molto più veloce di te, ci vediamo all'arrivo e ne parliamo dopo." Rosberg: "Esatto, ne parleremo mentre Button, Vettel e Kubica si inonderanno di spumante sul podio, e io dovrò accontentarmi della quinta piazza." Trulli: "Della sesta." Rosberg si è guardato intorno per vedere da dove provenisse quella voce e intanto Trulli l'ha superato. Incavolato nero, il sosia di Di Caprio, si è visto soffiare un'ulteriore posizione... Purtroppo non aveva tempo per lanciare maledizioni, anche perché la sua Williams-mezzo razzo non riusciva a competere con la McLaren di Hamilton che stava sopraggiungendo. Rosberg: "No, per favore, risparmiami!" Hamilton: "Mi dispiace, non posso, ma ti assicuro che, dopo me stesso, sei tu il mio preferito!" Rosberg: "Vorrei ben vedere, non facciamo altro che ridacchiare in continuazione..." Hamilton: "Risparmia le risate per un'altra occasione, che stai perdendo un'altra posizione!"
4 giri al termine... Chi era a rischio di perdere una posizione era Vettel, lui e Kubica sulle slick consumate stavano perdendo terreno, ma lui ne perdeva di più. Vettel: "Fatti da parte, miserabile impostore, se no ti distruggerò! Non provare a insidiarmi!" Kubica: "Mi dispiace, ragazzino, ma non ce la farai a trattenere queste mie prestazioni eccellenti!" Vettel: "Non rompere le scatole, spilungone stempiato, possibile che alla tua età ti stanno già cadendo i capelli? Tra pochi anni ti ritroverai calvo come Zidane." Kubica: "Come Zidane potrei prenderti a testate se non mi farai passare immediatamente." Vettel: "Te lo scordi, io non sono Barrichello e tu non sei Schumacher." Barrichello: "Tremate, sono in quarta posizione..." Kubica: "Non tremo affatto, sei lontano anni luce da noi, io arriverò secondo e Sebastian terzo." Vettel: "Eh, no, se la matematica non è un'opinione sono io ad essere secondo!" Kubica: "Ma non lo resterai!"... Esatto, mancavano tipo 2 giri alla fine, forse 2 e mezzo, forse 3, non saprei, quando Kubica ha affiancato Vettel con una decisione notevole. Le loro vetture erano affiancate, forse troppo, le ruote si sono agganciate l'una con l'altra e sembrava finita lì, ma non è stato così, Kubica ha sbandato contro Vettel e i due si sono ritrovati affiancati in mezzo al prato, ma non fermi. Vettel: "Noooooooooo!" Kubica: "La penso come te, mi esprimerei nello stesso modo... Nooooooooo!" Kubica è ripartito con l'auto mezza incidentata, Vettel idem. Tempo pochi metri e Kubica si è andato a schiantare contro un muro fracassando l'alettone anteriore, Vettel è andato a schiantarsi dall'altra parte allo stesso modo e oltre a fracassare l'alettone anteriore una ruota si è staccata dalla sede sollevandosi e restando attaccata a malapena. Kubica ha fatto per andare a ritirarsi altrove, in modo da essere meno d'impiccio, mentre Vettel continuava per la propria strada. Safety car. Sembra che in quei frangenti Hamilton avesse sopravanzato Trulli ma che poi gli abbia ceduto la posizione per via della SC. Mentre c'era la safety car e un caos impressionante, non si capiva chi era davanti, chi era dietro, chi era di qua, chi era di là, l'unica cosa che si è capita è che Raikkonen, quando mancava un giro alla fine, è dovuto andare a parcheggiare ai box, problemi tecnici in vista, si presuppone. Dopo il suo ritiro lo si è visto ai box con già il cappello in testa, mentre prima Massa quando si era ritirato aveva tenuto la chioma al vento almeno per un po' e non era molto eccezionale, quando si è messo il cappello stava molte volte meglio e tutto sommato il pizzetto che ha adesso non gli sta neanche male, sempre meglio di quello che aveva una volta, però sembra comunque un ragazzino. A proposito di Raikkonen, l'occasione di vedere un crestone era sfuggita nel momento in cui si era infilato il cappello, l'unica cosa che ho notato è che sembrava mezzo addormentato come al solito. Fino quasi alla fine dell'ultimo giro, intanto, Vettel persisteva in pista, mentre Mazzoni dichiarava: "dovrebbero esporgli bandiera nera con cerchio arancione, perché ha un componente che rischia di staccarsi". Soltanto verso la fine Vettel ha parcheggiato. Dopo poco la gara è finita, cosicché stacco pubblicitario in attesa della premiazione... L'hanno trasmessa soltanto per un minimo, il pezzo iniziale, in cui c'era l'inno inglese e Button mostrava chiaramente di essersi sfoltito la chioma e ridotto notevolmente la barbetta. Purtroppo non stava strabuzzando gli occhi in modo notevole. 2° c'era Barrichello e 3° Trulli, ma poi Trulli è stato retrocesso di 25 secondi per avere sorpassato Hamilton in regime di safety car, segno che Hamilton aveva superato Trulli quando ancora si poteva e quest'ultimo aveva risorpassato quando non si poteva più.
Risultato della gara: 1) Jenson Button; 2) Rubens Barrichello; 3) Lewis Hamilton; 4) Timo Glock; 5) Fernando Alonso; 6) Nico Rosberg; 7) Sebastien Buemi; 8) Sebastien Bourdais; Fuori dalla zona punti: 9) Adrian Sutil, 10) Nick Heidfeld, 11) Giancarlo Fisichella, 12) Jarno Trulli (penalizzato), 13) Mark Webber; RITIRATI: Sebastian Vettel, Robert Kubica, Kimi Raikkonen, Felipe Massa, Nelsinho Piquet, Kazuki Nakajima, Heikki Kovalainen. Qualora il 14 aprile, giorno dell'udienza apposita che probabilmente durerà ore, venissero ritenuti irregolari i diffusori e Brawn, Williams e Toyota fossero squalificate dalle gare disputate con tale meccanismo, la classifica sarebbe: 1) Hamilton, 2) Alonso, 3) Buemi, 4) Bourdais, 5) Sutil, 6) Heidfeld, 7) Fisichella, 8) Webber. Spero di no, però, perché già Button non vinceva più dal paleolitico inferiore, poi se gli tolgono pure la vittoria... ma del resto la cosa mi pare improbabile.
Per quanto riguarda Vettel, sarà penalizzato di 10 posizioni sulla griglia di partenza del prossimo GP per avere provocato l'incidente con Kubica. Penalizzazione ingiusta, a mio parere, ma lasciamo perdere. Poi ho letto che Kubica, quando era stato intervistato, era incazzato nero per via dell'incidente. A mio parere la responsabilità non è comunque tutta di Vettel, e non lo dico solo perché è un nostro coetaneo.
Non ho visto la gara in tempo reale, ma ho visto un pezzetto di Pole Position in cui Cesare Fiorio diceva che i commissari avevano favorito la BrawnGP e criticava la BrawnGP per questo. Inoltre ho visto delle interviste a Felipe Massa e Flavio Briatore.
Il prossimo commento seguirà il gran premio di Malesia che ci sarà tra soli 7 giorni, in 5 aprile, alle 11 di mattina, per giunta!

Commento al Gran Premio di Malesia: 5 Aprile 2009
Prima di analizzare la gara di oggi, facciamo il punto della situazione. Già, perché le cose sono cambiate in modo rilevante, rispetto alla situazione che avevo descritto nello scorso commento (in cui, tra l'altro, avevo dato un'informazione erronea: Massa si era ritirato per un problema al volante e non per un problema a una sospensione come avevo scritto). Era risultato che Hamilton non aveva restituito la posizione a Trulli, che quest'ultimo aveva sorpassato autonomamente e quindi era stato penalizzato. La situazione venuta fuori dopo che gli incaricati dei fatti hanno ascoltato le registrazioni delle comunicazioni radio tra il box McLaren e Hamilton è stata la seguente: Hamilton, da quanto ho capito perché aveva precedentemente sorpassato Trulli in una situazione in cui non era ben chiara la regolarità del sorpasso, aveva ceduto nuovamente la posizione a Trulli, facendosi sorpassare a sua volta (il sorpasso di Trulli era quindi da ritenersi valido). Quando Trulli è stato accusato di avere sorpassato in regime di safety car, Hamilton ha negato su incarico della scuderia McLaren di avere fatto passare Trulli, mentre le conversazioni radio dicevano il contrario. Il terzo posto di Trulli è stato quindi ripristinato e Hamilton è stato squalificato dalla gara di Melbourne che quindi ha come classifica la seguente: 1) Jenson Button, 2) Rubens Barrichello, 3) Jarno Trulli, 4) Timo Glock, 5) Fernando Alonso, 6) Nico Rosberg, 7) Sebastien Buemi, 8) Sebastien Bourdais; fuori dalla zona punti: 9) A.Sutil, 10) N.Heidfeld, 11) G.Fisichella, 12) M.Webber. Per tornare alla McLaren, la responsabilità dei fatti è piovuta su un certo Dave Ryan, un tecnico che fino a quel momento non era mai stato nominato e che si è ritrovato licenziato.
Venerdì le prove libere, che promettevano un bel tramonto rosso prima della notte buia e tempestosa. Sembrava che su una pista congeniale al Kers le Ferrari andassero a tutto andare, che le Brawn GP fossero lievemente meno razzi spaziali del solito. Insomma, la solita storia che insegna, ma gli insegnamenti non vengono sempre colti... Già in Australia specie nella prima sessione di libere Rosberg e Nakajima avevano fatto faville, ma ad oggi l'ultima gara vinta da una Williams risale ai tempi di Montoya, e quindi al 2004. La logica portava a considerare l'improbabilità di rivedere sul gradino più alto del podio un pizzetto scuro (anche perché Massa se l'è rasato) o una cresta laterale di colore biondo. La logica, però, va spesso a farsi friggere, ed ecco che, senza ombra di dubbio, erano stati rivalutati agli occhi di tutti i componenti della scuderia Ferrari, quelli che nell'ultima settimana erano stati guardati da tutti più o meno allo stesso modo in cui si guardano gli spazzini della pit-lane. Anche la McLaren era messa male, loro però venivano già tutti guardati come "le spie", non come spazzini della pit-lane. Insomma, la situazione continuava ad essere critica. Sabato, ore 11 italiane, prove ufficiali... Il dubbio rimaneva sempre lo stesso: la Brawn GP continuerà a dominare? la Toyota e la Williams saranno ancora al top? La dimostrazione, un'ora dopo, era molto vicina a concludere che Brawn e Toyota siano dei mezzi razzi, specie la Brawn. Che la McLaren, se si impegnasse un po' di più, potrebbe tranquillamente dedicarsi alla distruzione di massa della propria scuderia. Che la Ferrari si sta già impegnando alla distruzione di Massa e di tutti gli altri componenti della propria scuderia.
Un solo giro lanciato, per i due piloti della Ferrari. Raikkonen ha dovuto accontentarsi della momentanea seconda piazza dietro al leader di sempre Button (leader di sempre? leader di questa stagione, forse...), mentre Massa, pur avendo fatto un errore, era quarto al momento dietro a Barrichello che era terzo. Insomma, fino al termine della Q1 i due piloti potevano essere tranquillamente richiamati ai box a rigirarsi i pollici e a fischiettare, perché tanto nessuno avrebbe mai battuto i loro tempi e avrebbero avuto accesso alla Q2, intanto avrebbero risparmiato un treno di gomme in vista della gara. Finché Mazzoni ha avuto l'illuminazione: "Massa è 15°, quindi è a rischio." Tutto ciò, ovviamente, mentre Massa se ne stava ai box a maledire con la mente chi non lo aveva rimandato in pista e a comunicare al mondo i propri pensieri più nascosti: "Stattene zitto, Mazzoni, se no ti raggiungo in cabina di commento e ti strappo le corde vocali!" Il pensiero, però, non era ben accolto da Mazzoni, che qualche istante dopo ha avuto modo di notare come Massa fosse finito 16° e quindi fuori dalla speranza di andare avanti. In Q1 sono usciti Massa, Piquet Jr., Fisichella, Sutil, Buemi. Massa, Buemi e Piquet sono stati intervistati. Massa ha spiegato che il problema era stato appunto quello del mancato secondo tentativo, per risparmiare un treno di gomme. Buemi, quando l'hanno inquadrato, è stato definito da mio padre (che stava guardando anche lui le qualifiche) "più brutto perfino di Damon Hill", poi ha detto che sembra "molto più vecchio degli anni che ha, quanti ne avrà, 24 o 25?"... In realtà ha 20 anni, pur dimostrandone un bel po' di più. Infine è stato inquadrato Nelsinho Piquet e mio padre ha detto: "è più brutto rispetto al padre, che è uno basso tipo Massa, ma che da giovane era un figo." Eh?! Nelson Piquet da giovane era un figo? Ma per favore! A parte che sembrava più anziano una volta rispetto adesso, comunque mi pare che Nelsinho sia molto meglio!
In Q2 la situazione ha iniziato ad andare peggio anche per la McLaren, con Hamilton e Kovalainen più o meno sugli stessi tempi, 13° e 14° se non erro, e con Rosberg che dimostrava di essersi svegliato dato che, mentre il suo compagno di squadra non ha avuto accesso alla Q3 lui l'ha avuto. Chi ha avuto accesso alla Q3 è stato anche Raikkonen, su cui la Ferrari aveva ormai riposto le proprie speranze. Cosa che succede, generalmente, sia che Massa sia in gara, sia che Massa non lo sia, sia che Raikkonen sia in gara, sia che si sia andato a schiantare contro qualche muro. La Q1 ha dato luogo a un verdetto preannunciato: in prima fila Button e Trulli, virtualmente in seconda fila Vettel e Barrichello, ma il primo sarebbe stato retrocesso di 10 posizioni per l'incidente con Kubica la volta scorsa e il secondo (guarda caso, il secondo è Barrichello) di 5 per la sostituzione del cambio. Di conseguenza, dato che Raikkonen aveva fatto il 9° tempo, sarebbe partito 7°, una vita più avanti del suo compagno di squadra... "Mio piccolo amico, dove sei andato a finire?" "Ma quale piccolo amico? Vattene a zappare!" "Ma quale zappare? Siamo appena stati assunti entrambi nella Ferrari Pit-Lane Service - pulizia splendente dei box, non abbiamo bisogno di dedicarci all'agricoltura." "Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così?" "Magari vincessi, in quel caso me ne starei tranquillamente muto come una tomba!" "Io invece mi metterei ad urlare e a esultare con tutti i miei parenti che mi porto al seguito, con la certezza matematica che inizieranno a esultare mezz'ora prima della mia vittoria, essendone già sicuri, come quella volta che stavo per vincere il titolo."
Sabato pomeriggio, tra parentesi, ho visto L. che si è detto soddisfatto della vittoria di Button in Australia, sorprendendosi del fatto che Button non si era messo a piangere dopo la vittoria. Secondo il mio irrilevante parere Button avrebbe fatto meglio a piangere l'anno scorso, anziché quest'anno. Poi L. ha s'è messo a parlare dell'esclusione di Massa dalla Q2 chiamandolo erroneamente Barrichello e a quel punto mi ha rivelato che si confonde sempre tra Massa e Barrichello.
Ore 11 italiane di domenica mattina: le vetture erano piazzate sulla griglia di partenza, prima di quel momento non avevo acceso la TV perché stavo studiando, per cui mi sono persa il cordiale saluto di Gianfranco Mazzoni e la storia del circuito, mentre ho visto il giro di ricognizione e, quando esso finalmente è finito, è scattata la gara. Button ha perso diverse posizioni, mentre a differenza di lui il suo compagno ne recuperava in abbondanza, e dopo che anche Trulli aveva perso terreno, Rosberg è scattato in testa alla gara, con negli occhi l'immagine paradisiaca di un piatto di spaghetti alla carbonara su una tavola apparecchiata con cura. Alonso, che era partito in quarta o in quinta fila, aveva il 10° tempo ma con la storia delle retrocessioni probabilmente era partito 9°, si è ritrovato a superare una buona quantità di vetture, con il risultato che si è trovato al 4° posto. Dietro anche Massa aveva recuperato diverse posizioni, tanto che era segnalato come 12° o giù di lì.
Intanto un'argentea vettura se ne stava sull'erba sintetica a lato della pista, mentre da tutt'altra parte del mondo, per l'esattezza in Giappone, un certo Yamamoto si stava incazzando da morire urlando ai quattro venti: "non è possibile! io per ritirarmi ogni gara alla prima curva ho dovuto pagare quattro milioni di euro, mentre Kovalainen riceve dei gran soldi per svolgere la stessa attività!" Kovalainen era già fuori e dopo avere intercettato le parole di Yamamoto portate da una folata di vento si è demoralizzato. Intanto si è ritirato anche Kubica: avendo riscontrato un problema tecnico aveva richiesto alla scuderia di non partire, la BMW ha negato e in pratica è rimasto fermo sulla griglia di partenza, miracolosamente evitato dalle altre vetture, finché, al passaggio di tutti, è andato finalmente a ritirarsi.
Abbiamo perso di vista la situazione di testa... C'era Rosberg, davanti a tutti, seguito da Trulli, Button, Alonso, Barrichello, Raikkonen, Webber e Glock, questi componevano la zona punti virtuale. Mazzoni ci ha informati che la fidanzata di Rosberg, che in genere non va mai ad assistere alle gare, quella volta era presente. Probabilmente era ai box della Williams che stava esultando. "Sei un grande, Nico, ho fatto proprio bene a venire ad assistere alla gara, non vedo l'ora di festeggiare con te il risultato!" "Ho già pensato a tutto, ho pagato uno chef affinché ci cucini una cena fantastica, quando terminerò la gara, completamente a base di spaghetti." "Sapevo che l'avresti fatto, ti confesso che anch'io ho sempre adorato gli spaghetti, solo che nessuno mi ha mai intervistata in modo tale da permettermi di parlarne pubblicamente." "Eh, lo so, non a tutti capitano certe fortune."
Attenzione! Mentre Barrichello se ne stava in scia ad Alonso, nelle prime fasi della gara, ha captato una voce proveniente dal box della Ferrari... "Rubens... mi senti?" "Sì, con chi sto parlando?" "Sono il tuo ex compagno di squadra." "Ah, Michael, sei tu... a che cosa devono l'onore di sentire la tua voce?" "Volevo informarti che mi sono ritirato dalle competizioni automobilistiche nel lontano 2006, ma che da allora in poi non hai vinto neanche una gara, avanti, muoviti, dimostra il tuo valore, hai detto tu stesso che l'avresti fatto." "Sì, certo, supererò immediatamente Alonso e andrò a raggiungere il mio compagno di squadra!" Mentre Button pensava "Certo, come no?" e mentre Alonso cercava di difendersi, Barrichello ha insistito finché non è riuscito a compiere il sorpasso, relegando Alonso in 5^ posizione, con Raikkonen negli scarichi, Webber a sua volta negli scarichi di Raikkonen, discorso estendibile anche a Glock che si stava avvicinando notevolmente. Risultato: Barrichello è riuscito ad allontanarsi da quel gruppetto, sfruttando le prestazioni della sua Brawn-Razzo-Spaziale. Alonso, invece, per un po' se l'è cavata, finché non si è ritrovato ad avere a che fare in modo più accentuato con un'alieno proveniente da chissà quale pianeta che in passato ha raggiunto un risultato notevole: la cresta laterale. Che poi a guardarci bene era più bello il crestone del GP del Bahrein del 2008, in perfetto stile 2006, ma lasciamo stare e non preoccupiamoci di ciò che accadeva nel 2006, quando Alonso vinse il suo secondo mondiale, impensierito da un individuo in tuta rossa che vinse qualche gara. Che tra l'altro non era neanche Raikkonen ma il suo predecessore che da quando si dedica alle moto sembra invecchiato ma lasciamo stare dato che non c'entra nulla. Dov'ero rimasta? Sì, ad Alonso che era stato oltraggiosamente sorpassato da Barrichello e che si trovava seguito da un terzetto capeggiato da Raikkonen di cui facevano parte anche Webber e Glock. L'uomo glaciale per eccellenza si è avvicinato notevolmente ad Alonso e l'ha sfilato con la stessa grazia con cui Hakkinen e Schumacher avrebbero sfilato Zonta durante un doppiaggio invertendosi inesorabilmente le posizioni. A quel punto la Ferrari-dotata-di-Kers ha iniziato a girare con velocità maggiore, liberandosi del terzetto che aveva dietro, dove Webber era impegnato a strappare la sesta posizione ad Alonso, ma non ce la faceva, ma forse era vicino, forse no, forse sì, forse boh...
Intanto gli agenti segreti che lavorano per la McLaren avevano contattato una delle due vetture argentee presenti in pista, ovvero quella di Hamilton... il che non era difficile, dato che Kovalainen si era ritirato allo start per essersi immedesimato troppo nella parte che stava recitando: Yamamoto che prega la madre di dargli 4 milioni di euro per andare a correre per la Super Aguri. No, chiedo scusa, non era la Super Aguri, era la Spyker-Sfasciacarrozze-ai-limiti-del-fallimento, ovvero quella che ora, con il nome di Force India, dispone di Sutil e Fisichella come piloti, che sono senza dubbio superiori al presunto kamikaze Sakon Yamamoto. L'avviso che le McSpie avevano dato a Hamilton era il seguente: "tra 10 minuti inizierà a piovere, ne siamo stati informati dai meteorologi che ogni giorno sbagliano le previsioni del tempo sui giornali a diffusione gratuita che circolano per Bologna". Intanto facevano vari sorrisini tra loro: si sa, Hamilton è stato definito in varie occasioni mago della pioggia, come la maggior parte dei suoi colleghi del resto. Insomma, si prevedeva pioggia in arrivo e già Mazzoni iniziava a pregustare il momento in cui Alonso e Massa, con le vetture più cariche di benzina rispetto agli altri, sarebbero rientrati ai box per ultimi, probabilmente al momento propizio, se la pioggia avesse ritardato, per fare direttamente cambio gomme e rifornimento.
Primo pit-stop (dopo una quindicina di giri, forse) per il leader degli incontri ravvicinati del terzo tipo: alien-man, anzi, volevo dire Raikkonen. Il pilota finlandese della Ferrari, unico finlandese superstite in pista dato che Rosberg ha preso la cittadinanza della madre e che Kovalainen dopo la prima curva difficilmente è ancora in gara, è rientrato ai box dove hanno preso la decisione radicale: le gomme heavy-rain. Insomma, Raikkonen doveva tornare in pista con le gomme da bagnato estremo e intanto recitare il rosario nella speranza che iniziasse a piovere quanto prima se no avrebbe potuto lottare con le Force India per l'ultima piazza. Intanto tutti gli altri che andavano a cambiare gomme montavano ancora quelle da asciutto, cosicché la maggior parte della popolazione italiana, oltre a chiedersi che cosa c'era per pranzo (in Italia erano le 11,30 circa) si stava scervellando con un dubbio di difficile risoluzione: "che caspita stanno combinando? va beh che Raikkonen per sopravvivere ha bisogno di gomme diverse da quelle di tutti gli altri, ma così è un'esagerazione..." Insomma, anche la Brawn GP ha rimandato in pista entrambi i piloti con le gomme da asciutto, e se Ross Brawn fa una cosa c'è un minimo di logica, infatti, guarda un po' che caso, da quando se n'è andato dalla Ferrari hanno vinto solo il titolo dell'epoca della spy-story oltre che il titolo costruttori dello scorso anno." In quei frangenti Mazzoni, con la naturalezza del caso, ha spiegato di quale congegno meteorologico disponevano gli uomini in rosso: "per accertarsi delle condizioni della pioggia, Michael Schumacher sporge un braccio fuori dai box per sentire eventuali gocce". Lo aggiungo io: sporgeva le braccia dai box chiedendosi per quale ragione avesse rifiutato, quando Ross Brawn lo aveva invitato come consulente alla Brawn GP. Mentre la Ferrari, con questa attrezzata equipe meteorologica, riusciva a captare più o meno che cosa avveniva nell'immediato, la McLaren aveva dichiarato che mancavano 10 minuti alla pioggia. Il fatto che la McLaren non ci abbia affatto azzeccato contribuisce a rendere la posizione della Ferrari meno ideale per il ruolo di spazzini della pit-lane.
Mentre iniziava a piovere Massa doveva rientrare per il pit-stop, ragione per cui (dopo il probabile messaggio di Schumacher: "mentre sporgevo le braccia il mio felpino rosso con gli sponsor della Ferrari si è bagnato, per cui almeno in questo punto sta piovendo, a meno che non si sia rovesciato il secchio con cui dobbiamo lavare i pavimenti del retrobox") hanno compiuto la cosa giusta, per quel momento: montare le heavy-rain sulla vettura di Massa, in modo tale da concludere tutto con uno stop anziché due. A quel punto la cresta tagliata di Raikkonen un anno fa si era alzata in piedi e stava esultando cantando "popopopo popopo" e sembrava che le cose si fossero messe lievemente meglio. Per il momento, ragionevolmente, le cose si stavano mettendo lievemente meglio, dato che una pioggia leggera stava inondando la pista. Dall'altra parte, però, dato che Raikkonen aveva dovuto fare tre giri all'asciutto sulle gomme da bagnato estremo, adesso che iniziava a piovere le gomme erano già distrutte.
Pioggia leggera, dicevo, cosicché dopo qualche giro, in fondo ma molto in fondo allo schieramento, ecco che qualcosa emergeva: le heavy-rain della Ferrari di Raikkonen erano ormai ridotte come gomme intermedie e l'alieno nordico dava 5-6 secondi al giro a buona parte dei colleghi, segno che, se avessero continuato su quello stampo fino al 56° giro, avrebbe potuto avere buone chance di vittoria. Ma figuriamoci se continuava così fino alla fine... La principale modifica tra il gruppetto di testa era il cambio di leadership: Nico Rosberg, con la sua Williams-mezzo-razzo-che-poi-non-è-tanto-un-razzo, aveva dovuto arrendersi alla supremazia delle Brawn e Button si apprestava a riprendere il comando della gara. Comunque i primi quattro, per quanto invertiti, erano sempre gli stessi. Subito dietro Heidfeld, Hamilton, Webber, Massa. Con Webber che ha attaccato Hamilton superandolo, Hamilton che ha attaccato Webber superandolo, con Webber che ha attaccato Hamilton superandolo... insomma, sembrava che le cose dovessero andare così ancora per un bel po', i due non facevano che sorpassarsi a vicenda. Ad un certo punto Webber ha fatto un errore che ha lasciato un po' di spazio a Hamilton, in questi frangenti, e di quel fatto è stato mandato un lungo replay, durante il quale, perfettamente inconsapevole del fatto che fosse un replay, Mazzoni ha commentato con la gaffe delle gaffe: "Webber ha fatto di nuovo un errore". Dopodiché Webber si è liberato di Hamilton e ha superato con decisione il suo ex compagno di squadra Heidfeld (2005 alla Williams, i due non si parlavano neanche, pare, però non dovevamo sorbirci interminabili servizi di StudioSport).
Mentre Raikkonen, sulle gomme heavy-rain che ormai erano logore e mezze andate già da tempo immemorabile, andava a velocità che in confronto agli altri era supersonica, ecco che il gruppetto dove c'erano Hamilton e Massa, e probabilmente Vettel che era in netto avvicinamento si è recato ai box a montare le intermedie, dato che, a parte le gomme sfasciate, le altre che andavano erano quelle intermedie (vedi Glock). Sono usciti più o meno in zona 8^-9^ posizione mentre ai box della Ferrari il consulente meteorologo dichiarava: "le mie braccia si stanno bagnando, forse sta iniziando a diluviare, o magari è il tubo della doccia che è stato prolungato con il bocchettone della benzina sradicato a Singapore qualche mese fa". Si è visto Massa, inquadrato, rientrare in pista, poi mentre un fulmine cadeva nei pressi della pista è rientrato di nuovo a rimontare le gomme da bagnato estremo, imitando molti altri e venendo a sua volta imitato. Inspiegabilmente c'era qualcuno che, mentre tutti gli altri avevano cambiato gomme una sessantina di volte, se l'era cavata con un solo pit-stop. Lui, l'invisibile, quello che c'è sempre ma nessuno lo nota, quello che finisce sempre al traguardo, che di tanto in tanto arriva secondo ma che sembra essere destinato a non vincere mai, che vuole diventare il miglior pilota tedesco in circolazione ma deve confrontarsi con Vettel e soci... insomma, in poche parole Nick Heidfeld. Non si sa come avesse fatto, ma evidentemente aveva montato le heavy-rain al momento mezzo giusto e mezzo sbagliato, ma non aveva fatto l'errore di passare alle intermedie quando sembrava che la pioggerellina non avrebbe fatto danni. Intanto in un momento non meglio precisato Alonso era finito fuori pista ma non saprei dire quando, e anche la sorte che gli è toccata dopo l'uscita di pista è stata a lungo un mistero, ma poi si è scoperto che aveva ripreso strada, in un modo o nell'altro.
La situazione, intanto era precipitata, perfino Mazzoni, per nulla aiutato dalla grafica, era in crisi profonda. Chissà, magari sognava anche lui di potere fare una telecronaca come quella che avrei fatto io in quel momento: "Cari telespettatori, senza dubbio ve ne resterete incollati alla TV a cercare di capire chi c'è in testa, sperando che ci sia De La Rosa, dato che non viene nominato da quel lontano 2007 in occasione delle email della spy-story. Invece De La Rosa non corre più da tempo immemorabile, è collaudatore della McLaren, McLaren che adesso è in zona punti o forse no con Hamilton, mentre Kovalainen s'è ritirato al via e su questo non ci piove, anche se piove su tutto il resto. Per quanto riguarda i ferraristi, il morettino è fuori dalla zona punti, forse dentro, non si sa bene, mentre il biondino è fuori da tale zona, e questo lo si sa bene, ma senza dubbio otterrà il giro veloce ed eguaglierà il record di 10 giri veloci in una stagione ottenuto da Schumacher nel 2004 mentre vinceva 289 gare e tre quarti, eguagliato da Raikkonen nel 2007 che ha vinto 72 gare e mezza e nel 2008 quando, a causa della propria immensa sfortuna che l'aveva portato a vincere il titolo l'anno precedente, ha potuto vincere soltanto un quarto di gara. Quest'anno ha superato se stesso, è alla seconda gara, e ha già ottenuto il giro veloce in 36 gare, segno che i record precedenti sono stati polverizzati... ma attenzione, Raikkonen completa il giro in più di due minuti, sarà per via della pioggia o sarà perché i record polverizzati sono stati inseriti da Stepney nel serbatoio della sua Ferrari? Mistero, così come la posizione di Fisichella... Ah, eccolo, è un po' indietro rispetto agli altri, è ancora a Interlagos 2006, impegnato nel contatto che ha coinvolto lui e Schumacher, un contatto notato da tutti gli otto miliardi di persone che popolano il mondo a parte due unici soggetti: i due coinvolti nel contatto. A Trulli invece va un po' meglio, è a Montecarlo nel 2004 e sta per vincere la sua prima, e finora unica, gara, impresa che per Heidfeld si rivela sempre più difficile..."
Intanto la pioggia monsonica si intensificava a tutto andare, ma in tutto ciò si distingueva Button. Ebbene sì, c'era lui in testa... La situazione era davvero precipitata, ormai a nessuno importava più nulla delle posizioni, c'era la pista talmente allagata che Raikkonen avrebbe potuto travestirsi da gorilla e partecipare a una gara di barche... pochi giri dopo era davvero ingestibile e interveniva a scombinare le acque in pista il fenomeno dell'aquaplaning che spazzava via diverse vetture. Tra di loro ho fatto in tempo a notare una probabile Renault e tristemente il mio coetaneo Sebastian Vettel (dimenticavo: a inizio gara ero uscita un attimo dal salotto, quando sono tornata davanti alla TV, Mazzoni stava descrivendo per la settecentesima volta la storia della sua vita), poi anche Hamilton e Rosberg, se non sbaglio, che erano in zona punti.
Ingresso della safety car, una confusione pazzesca, l'acqua che va più forte delle vetture... finalmente, al 33° giro, è stata esposta la bandiera rossa. Le vetture sono andate a piazzarsi, dopo tempo debito, sulla griglia di partenza, mentre Mazzoni si dedicava all'attività che in genere predilige: il revival della Formula 1 del passato. Cosa che in Malesia non è tanto facile, dato che il circuito (progettato dal solito architetto tedesco che ha progettato tutti i circuiti moderni, suppongo) è stato introdotto nel 1999 e quella di quest'anno era l'11^ edizione del GP, al massimo avrebbe potuto tirare fuori Eddie Irvine, ma non era molto rilevante. Stavolta ha rievocato il gran premio d'Australia disputato ad Adelaide nel 1991, una mezz'oretta per fare 11 giri sotto la pioggia battente e poi la gara venne interrotta, con punteggio ovviamente dimezzato. Mazzoni ha anche fornito il risultato di quella gara di quasi diciotto anni fa, il cui ordine d'arrivo fu il seguente: 1) Ayrton Senna (ma suo nipote che fine ha fatto?), 2) Nigel Mansell (i figli che correvano entrambi in qualche serie americana che fine hanno fatto?), 3) Gerard Berger (lui stesso che fine ha fatto?)...
Torniamo a oggi... Le vetture erano piazzate sulla griglia di partenza, accorrevano meccanici con ombrelli enormi, i vari piloti si cambiavano caschi vari ormai pieni d'acqua, dato che sembrava che continuasse a piovere molti uscivano dalle vetture, il casco se lo toglievano proprio e se ne stavano sotto ombrelli giganti sorretti da meccanici vari e/o fisioterapisti. Non ho ammirato tutto quello spettacolo (per modo di dire), non sono stata sempre inchiodata alla TV, comunque ho notato parecchi particolari... Massa, sceso dalla vettura, s'è tolto il casco e aveva i capelli inzuppati, aveva indossato un impermeabile sulla tuta. Una miriade di posizioni più indietro sulla griglia un uomo dalla testa completamente calva (che probabilmente si dedica alla professione di fisioterapista) sorreggeva l'ombrello a un soggetto in tuta rossa col casco in testa e la visiera ben abbassata (ovvero Raikkonen). Alonso era sceso dalla vettura, si era levato il casco, mostrava delle lievi basette piuttosto lunghe ma sottili e a un certo punto lo si è visto parlare con Webber. Trulli aveva i capelli scombinati e si notava chiaramente che ha smesso di portarli lunghi e di tingerli. Nakajima si passava le mani tra i capelli mandandoli per aria. Barrichello e Button erano in attesa della ripartenza, anche se non sembravano particolarmente lieti di un ipotetico evento del genere. Rosberg non ricordo cosa faceva, ma l'hanno inquadrato. Intanto lo staff Rai ha intervistato un po' di gente: Flavio Briatore si lamentava della situazione e sosteneva che era inconcepibile fare una ripartenza con un tempo del genere, Michael Schumacher parlava in inglese con Stella Bruno, poi non ne ricordo altri, comunque anche quei pochi che ricordo non ricordo cos'abbiano detto di particolare.
Dopo una quarantina di minuti era ancora un mistero che cosa sarebbe accaduto. Però c'è stata l'inquadratura di Raikkonen, ai box della Ferrari, ritirato definitivamente per un problema al Kers, in maglietta rossa, pantaloncini beige e cappello in testa. Intanto Mazzoni e soci avevano finalmente notato che i punteggi, in caso di sospensione, sarebbero stati assegnati dimezzati, ma sembrava che la gara dovesse ripartire dato che la pioggia si era affievolita. E invece no: verso le 13 meno pochi minuti ora italiana è arrivato l'annuncio che la gara non sarebbe ripresa, Button è sceso dalla propria vettura con l'espressione di chi ha appena vinto una gara, dopodiché c'è stata la premiazione. Quando Heidfeld e Glock hanno raggiunto rispettivamente il secondo e il terzo gradino del podio finalmente ho capito chi dei due era arrivato secondo e chi terzo. Poi è scattato l'inno inglese, con panoramica e inquadratura dei presenti sul podio. Button aveva i capelli contenuti anziché incolti e una lieve barbetta al posto di quella barba inguardabile dello scorso anno. Heidfeld aveva la barba di lunghezza contenuta. Glock aveva eliminato la barbetta dello scorso anno. Dopo l'inno e la consegna dei trofei, è arrivata la fase dello spumante, con spruzzi vari, infine una bottiglia s'è fracassata quando è stata lanciata giù, ma non so chi l'avesse lanciata. Intanto è stato intervistato Alonso a cui chiedevano se sapeva almeno in che posizione si era classificato, visto il caos. Ha detto 11°.
Alla fine credo che i risultati (del 31° giro) siano quelli che avevano preceduto l'ingresso della safety-car, e comunque sono i seguenti (anche se l'interruzione è avvenuta al 33° giro e sembrava che dovessero essere validi i risultati del 32° con probabilmente Glock davanti a Heidfeld ma non ne sono sicura):
1) Jenson Button (5 punti), 2) Nick Heidfeld (4 punti), 3) Timo Glock (3 punti), 4) Jarno Trulli (2,5 punti), 5) Rubens Barrichello (2 punti), 6) Mark Webber (1,5 punti), 7) Lewis Hamilton (1 punto), 8) Nico Rosberg (0,5 punti), fuori dalla zona punti: 9) Felipe Massa, 10) Sebastien Bourdais, 11) Fernando Alonso, 12) Kazuki Nakajima, 13) Nelsinho Piquet, 14) Kimi Raikkonen, 15) Sebastian Vettel, 16) Sebastien Buemi, 17) Adrian Sutil, 18) Giancarlo Fisichella. RITIRATI: Robert Kubica e Heikki Kovalainen. I punti sono stati assegnati dimezzati, quindi a fine anno qualcuno potrebbe vincere il mondiale per mezzo punto (cosa che capitò a Lauda negli anni '80). Però c'è anche da dire che questo qualcuno dovrebbe essere necessariamente Trulli, Webber o Rosberg, quindi la vedo difficile. Nell'estremamente malaugurata ipotesi in cui dovessero essere squalificati quelli con il diffusore (Brawn, Toyota, Williams), il fantascientifico risultato sarebbe il seguente: 1) Heidfeld, 2) Webber, 3) Hamilton, 4) Massa, 5) Bourdais, 6) Alonso, 7) Piquet, 8) Raikkonen. Credo comunque che una cosa del genere non accadrà mai, ma se accadesse sarebbe l'unica occasione di vedere Heidfeld vincere un gran premio.

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