Chi ben comincia è a metà dell'opera, ma chi comincia male è sul punto di realizzarla

Mentre in giro per il web c'è ancora gente che si lamenta e polemizza sul gran premio, perché Vettel ha tentato di buttare fuori Hamilton, no è stato Hamilton che ha tentato di buttare fuori Vettel, perché tutti volevano i duellihhhh e i sorpassihhhh per la vittoriahhhh e una volta che ci sono stati, come facilmente prevedibile, non sono stati contenti, questa gente a poco a poco sta smettendo di lamentarsi e di polemizzare, perché in questo weekend sono successe anche tante altre cose e perfino Roscoe ha rischiato di diventare la star del fine settimana.

Giovedì scorso, infatti, lo storico cane di Hamilton ha fatto la sua comparsa nientemeno che in conferenza stampa, rimanendo purtroppo nascosto sotto al tavolo, perché quando è stato chiesto al suo padrone se voleva sollevarlo e mostrarlo, Lewis ha risposto che era troppo pesante. Ciò non ha evitato che si accennasse al fatto che Roscoe è stato il primo cane a presenziare a una conferenza stampa (ma dai, non l'avrei mai detto...) e che Verstappino, seduto accanto a Hamilton, passasse parte del tempo guardando sotto al tavolo in direzione di Roscoe.
Mi è giunta voce che ci siano stati dei fanboy che hanno criticato Hamilton per questo, perché ciò va a minare la credibilità della Formula 1 e bla bla bla... in realtà non ricordo se fosse quello il motivo, ma senz'altro era un motivo campato in aria.
Ora, premesso che non sono particolarmente amante dei cani, e che specie quelli di grossa taglia preferisco non averli nelle immediate vicinanze................... chi se ne frega se Hamilton ha portato il suo cane in conferenza stampa. Dobbiamo preoccuparci anche di questo? Non sarebbe più costruttivo ascoltarla, la conferenza stampa? O magari fare caso al fatto che, visto che dall'altra parte di Hamilton c'era Ericsson, Roscoe avrebbe potuto essere d'aiuto scacciando eventuali polli giganti sopraggiunti nel tentativo di mettere a terra Ericsson?

Purtroppo il momento di popolarità è durato molto poco. E altrettanto poco è durata la gara di Kimi Raikkonen, in realtà, ma questo è stato un male necessario per un momento epico.
Alla prima curva sono arrivati affiancati Bottas, Raikkonen e Verstappen. C'era chi sosteneva che fosse colpa di Bottas e chi sosteneva che fosse colpa di Verstappen, nessuno sosteneva che fosse colpa di Raikkonen a parte quelli che dovevano lamentarsi del fatto che Raikkonen sia un bollito, i commissari hanno deciso che non era colpa di nessuno, Bottas si è sentito sollevato nel riuscire a proseguire, Verstappino ha mandato a quel paese Raikkonen e Raikkonen si è recato ai box a piedi evitando accuratamente di levarsi il casco, rimanendo racchiuso nella sua calotta di ghiaccio. Nel frattempo le telecamere si soffermavano a lungo su un bambino vestito di rosso dalla testa ai piedi che in tribuna piangeva per il ritiro del suo idolo. La Ferrari ha deciso di invitarlo nel proprio retrobox e gli hanno fatto incontrare Raikkonen. Kimi, da parte sua, si è prestato allo scopo, invece di andarsene a casa anzitempo come avrebbero fatto altri.
Il bambino è stato successivamente intervistato insieme ai genitori dalla TV britannica(?). Si chiama Thomas, è francese e ha sei anni. E' ferrarista dalla nascita e sua madre, tale Coralie, è colei che gli ha tramandato la passione per la Formula 1 e per la Ferrari. Il piccolo Thomas ha detto che oggi è stato il giorno più bello della sua vita... e ci credo! The Iceman, nel frattempo, da cubetto di ghiaccio patentat si è trasformato in un idolo delle folle!