mercoledì 24 maggio 2017

Correre a Montecarlo è come correre in bicicletta dentro casa, cit. Nelson Piquet

Domenica prossima si svolgerà la più importante gara automobilistica al mondo. Partirà più o meno quando qui saranno le 18.00. Nell'attesa non ci resterà altro da fare che consolarci con il Gran Premio di Montecarlo, che si svolge in uno "scenario suggestivo" (cit.), tra le "anguste stradine del Principato" (cit.), che lo rendono "un circuito tortuoso" (cit.), sul quale il record di vittoria appartiene ad Ayrton Senna, che vinse sei volte tra il 1987 e il 1993, di cui cinque volte consecutive. Al secondo posto, a pari merito, Graham Hill e Michael Schumacher, con cinque vittorie ciascuno. Qualora facciate parte della ristretta cerchia di appassionati di automobilismo che non è al corrente di quanto ho appena scritto, vi invito cortesemente a farvi una cultura... ma dopotutto, più che farvi una cultura pensando alle vittorie di Senna, Hill e Schumacher, vi suggerirei piuttosto di pensare agli eventi veramente pittoreschi avvenuti a Monaco. Per esempio nel 1996 ha vinto Olivier Panis ("Oliver Penis", secondo Murray Walker, che gli ha appioppato la storpiatura più imbarazzante della storia del motorsport) in una gara dall'attrition rate elevatissimo, in cui curiosamente David Coulthard indossava un casco di proprietà di Michael Schumacher. Quest'ultimo, due anni prima, aveva ottenuto proprio a Monaco non solo la prima pole in carriera, ma anche il primo grand chelem. L'ultima delle sue vittorie a Montecarlo, tra parentesi, arrivò nel 2001. E' ad oggi l'ultima vittoria della Rossa nel Principato. Vista la difficoltà di fare un'altra scelta a proposito dell'edizione con cui iniziare il mio resoconto ho deciso di partire da quella successiva. In questo post intendo narrare le vicissitudini che hanno tenuto la Ferrari lontana dal gradino più alto del podio per nientemeno che quindici edizioni consecutive.

Nel 2002 la Ferrari era decisamente la vettura più performante del lotto. In qualifica, però, la spuntò la Williams di Juan Pablo Montoya, affiancato al quale c'era David Coulthard su McLaren. DC, che l'anno precedente era rimasto a lungo a imprecare dietro a Bernoldi, prese la testa della gara allo spegnimento delle luci rosse e iniziò a guadagnare su Montoya, che più tardi fu appiedato da un guasto al motore. Sul podio con il Mascellone c'erano i fratelli Schumacher. MSC chiuse a un secondo di distanza dal pilota della McLaren.
Curiosità: tra i vari crash, uno fu quello di Massa alla Sainte Devote.

Il gran premio di Monaco 2003, secondo Wikipedia, detiene il curioso record, condiviso con il GP dell'Indy-gate e il GP d'Europa 2009, di essere stato totalmente sprovvisto di sorpassi.
Wait, wait, wait. Erano i tempi in cui non c'era il DRS. Erano i tempi di Schumacher. MSC giunse terzo al traguardo, staccato di un secondo dalla McLaren di Kimi Raikkonen, secondo classificato, e di poco più di un secondo e mezzo dal vincitore, che fu Juan Pablo Montoya.

Poi giunse il 2004. Michael Schumacher celebrò il proprio 200esimo gran premio in carriera con un crash sotto al tunnel in compagnia di Juan Pablo Montoya, dietro alla safety car entrata dopo un incidente nel tunnel tra Alonso e Ralf Schumacher. MSC e JPM erano gli unici che non si erano fermati ai box in regime di safety car ed erano primo e secondo in quel momento. Il loro crash spianò la strada a Jarno Trulli, che era comunque partito dalla pole al volante della Renault ed era stato in testa alla gara fino a poco prima. La gara terminò con un duello tra Trulli e Button per ottenere la prima vittoria in carriera. Fu Trulli a spuntarla, mentre Mazzoni raccontava che lui e Button erano grandi amici. La Ferrari vide ancora una volta la luce del podio, ma non fu un risultato particolarmente eccellente: Rubens Barrichello tagliò il traguardo a oltre un minuto di distacco dal duo di testa.

Nel 2005, in una gara abbastanza caotica, la vittoria andò a Kimi Raikkonen su McLaren. Dietro di lui, dopo avere superato Alonso in difficoltà nel finale, le due Williams di Nick Heidfeld e Mark Webber. Per rivedere due Williams sul podio fu necessario aspettare nientemeno che Abu Double.
Le Ferrari? Mhm... non pervenute. Però ci fu un finale al photofinish tra Schumacher e Barrichello. Devo aggiungere qualcosa su chi dei due fosse arrivato davanti all'altro?
Curiosità: ci fu un crash tra le Sauber, con Villeneuve che mandò Massa in testacoda alla Sainte Devote.

Nel 2006 Felipe Massa era passato nel frattempo in Ferrari e partì in ultima fila per incidente nelle qualifiche (no, non alla Sainte Devote) davanti al solo Michael Schumacher, che era andato a parcheggiare nel bel mezzo della Rascasse durante la Q3 ed era stato squalificato il giorno precedente.
Partì dalla pole position Fernando Alonso su Renault, che vinse davanti alla McLaren di Montoya e alla Redbull di Coulthard. Fu il primo podio per la Redbull, DC salì sul podio indossando un mantello da Superman per esigenze di sponsor (in seguito io guardai il film "Superman Returns" solo in onore di questo evento) e all'epoca parve un risultato piuttosto epico. La RB ha ottenuto in seguito tutto ciò che sappiamo, ma per me l'epicità rimane.

Nel 2007 ci fu un'edizione abbastanza "noiosa" da rievocare. Fu quella del sospetto sabotaggio con un'integratore alimentare da parte di Nigel Stepney alla Ferrari di Raikkonen. Fu anche quella in cui la McLaren fu accusata di avere dato ordini di scuderia per congelare le posizioni tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton, che chiusero primo e secondo. A oltre un minuto, terzo classificato Massa, con la Ferrari che portò a casa la dubbia soddisfazione di avere terminato comunque con una vettura a pieni giri, dato che dal quarto in poi erano tutti doppiati.

Un anno più tardi Felipe Massa partì dalla pole position. Fu una gara abbastanza caotica, in cui la pioggia e gli incidenti furono protagonisti. Per un breve tratto Massa e Raikkonen si trovarono primo e secondo e tutto fece ben sperare.
Nulla andò come i ferraristi speravano, con Massa che si accontentò di un terzo posto dietro alla McLaren di Lewis Hamilton e alla BMW di Robert Kubica. Raikkonen si accontentò solo del giro più veloce, chiudendo fuori dai punti dopo un incidente che aveva coinvolto lui e la Force India di Adrian Sutil quando quest'ultimo si trovava, per motivi fortuiti, momentaneamente in quarta posizione.
All'epoca considerai il ritiro di Sutil estremamente traumatico.

Nel 2009 ci fu una doppietta Brawn GP: vinse Jenson Button davanti a Rubens Barrichello. Il vincitore parcheggiò nel posto sbagliato e si fece un bel po' di strada a piedi per raggiungere il podio, podio sul quale salì anche Kimi Raikkonen. Vista la situazione della Ferrari al momento, la Rossa poté baciarsi i gomiti per il glorioso risultato (peraltro Massa era arrivato quarto, un terzo e un quarto posto erano ben più di quanto la Ferrari potesse sperare in genere a quel punto della stagione), ma la strada per il gradino più alto sembrava ancora molto lontana... e infatti lo era.

L'edizione del 2010 fu quella in cui scoprimmo dell'esistenza della safety car line, ma dato che non è mia intenzione occuparmi di polemiche provvederò a limitarmi a rievocare la doppietta Redbull: Mark Webber vinse dalla pole position davanti al compagno di squadra Sebastian Vettel. Terzo arrivò Kubica, che quell'anno era in Renault, partito dalla prima fila.
La Ferrari portò a casa un quarto posto con Massa, che era partito quarto, e un sesto posto con Alonso, che era partito ultimo per un incidente nelle prove libere del sabato mattina che gli aveva impedito di prendere parte alle qualifiche.
Nelle fasi conclusive della gara era entrata la safety car a causa di un incidente tra la Lotus Malaysia di Trulli e la HRT di Chandhok.
Curiosità numero 1: prima di ritirarsi per un problema tecnico, Bruno Senna si era ritrovato in 12^ posisione, il che sarebbe stato un risultato epico per la HRT.
Curiosità numero 2: Barrichello ebbe un incidente dovuto a un salto su un tombino in Montoya style.
Curiosità numero 3: Jean Alesi definì Di Grassi un cafone per non essersi comportato da doppiato con Alonso nelle fasi iniziali della gara, quando era a pieni giri.

La gara del 2011, quella del quarantesimo compleanno di Bernd Maylander, fu quella in cui Mazzoni, ad un tratto, osservò che non c'erano ancora stati ritirati.
Tre.
Due.
Uno.
Incidente tra Massa e Hamilton, con Massa ritirato.
Non solo, problemi tecnici per Michael Schumacher, fermo sulla pista.
In seguito ci fu un altro incidente tra Alguersuari e Petrov, che richiese la sospensione della gara.
Si ripartì con appena sei giri ancora da disputare, giri nel corso dei quali ci fu un contatto tra Hamilton e Pastorone Nostro.
Vinse Sebastian Vettel su Redbull davanti ad Alonso su Ferrari e Button su McLaren.
Era la seconda vittoria Redbull consecutiva e ce ne sarebbe stata una terza.

La terza vittoria Redbull fu ottenuta da Mark Webber, partito dalla pole position dopo che Michael Schumacher, autore del miglior tempo in Q3, era stato retrocesso per un incidente nel gran premio precedente. Ad oggi è l'ultima vittoria Redbull a Montecarlo.
La gara partì con un incidente innescato da Romain Grosjean, che cozzò contro un paio di vetture e si girò nel bel mezzo della pista, coinvolgendo anche un paio di piloti partiti nelle retrovie. Webber, che si impose davanti alla Mercedes di Nico Rosberg e alla Ferrari di Fernando Alonso, era il sesto vincitore consecutivo in sei gran premi.

L'edizione del 2013 è quella che più di ogni altra ci ha messi di fronte a un'ineluttabile e triste verità: purtroppo nessuno è in grado di distinguere una tortora (volatile che fece il proprio ingresso in pista durante la gara) da un piccione (volatile per cui fu scambiata la tortora di cui sopra).
La gara fu piuttosto movimentata e caratterizzata da una bandiera rossa che venne esposta dopo un incidente che coinvolse Pastorone Nostro ed entrambe le Marussia. E, no, vi vieto tassativamente di pensare male, perché Maldonado era del tutto innocente in quella situazione. Se c'è qualche ombra a suo carico riguarda sicuramente il fatto di essersi ritrovato in lotta con le Marussia nel corso della gara, ma la speronata che l'ha buttato contro una barriera fu tutta opera di Chilton. La barriera al quale Maldonado finì addosso ricadde in pista e Bianchi andò ad ammaccare la macchina lì contro. Il bilancio fu negativo per Maldonado, che si ritirò, e tutto sommato positivo per entrambe le Marussia, che riuscirono a proseguire, Chilton destinato a vedere il traguardo, Bianchi destinato a vedere un'altra barriera. A proposito di barriere, Massa verniciò quelle della Sainte Devote sia al sabato sia alla domenica, mentre nel corso del weekend Grosjean ebbe la bellezza di appena quattro incidenti.
Vinse Rosberg. Alla fine il mio pensiero fu "OMG, che cosa bellissima, la Mercedes è finalmente riuscita a vincere un altro gran premio! *______* Speriamo che un giorno ne possa vincere degli altri e magari diventare un team che può puntare al titolo".
Oh.
My.
Winged.
Bull.
Fly.
A proposito di tori alati, le Redbull portarono a casa i due gradini più bassi del podio con i "Martian" al volante (Vettel davanti a Webber=.
Si segnala, in quel weekend, un accesso alla Q2 di Van Der Garde sulla Caterham. Non è pittoresco come il commento al fatto che nessuno si fosse ritirato due anni prima, ma va segnalato che in qualifica il motore della vettura di Bianchi andò in fumo non appena Mazzoni iniziò a raccontare che puntava a un buon risultato sul circuito "di casa".

L'edizione del 2014 ebbe l'onore di deliziarci grazie alla successiva stesura di fan fiction da parte di fungirl impressionate dall'idea che i piloti Mercedes nel tempo libero si lanciassero piatti facendosi dichiarazioni d'amore. Al di là del fatto che può darsi che accadesse anche nella realtà, nelle qualifiche ci fu una faccenda alquanto noiosetta che riguardava un parcheggio da parte di Rosberg sul quale direi di soprassedere esattamente come ho fatto per gli eventi ben più plateali del 2006.
Podio: Nico Rosberg, Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo, con quest'ultimo passato alla Redbull quella stagione. Le posizioni rimasero invariate nel corso della gara, per quanto riguarda i primi tre, anche se nei giri conclusivi un moscerino entrato in un occhio a Hamilton fece avvicinare Ricciardo.
Fu una gara di un certo livello, nella quale le Sauber avrebbero potuto puntare alla zona punti, se non fosse che i loro portacolori, che in quella stagione erano Adrian Sutil ed Esteban Gutierrez, si misero a verniciare barriere di protezione. Non furono gli unici e in generale l'attrition-rate fu abbastanza elevato. L'incidente più bizzarro occorse a Kimi Raikkonen, ritornato in Ferrari proprio quell'anno, che forò dietro alla safety car dopo essere stato speronato dal doppiato Chilton. Costretto a una sosta, ritornò in pista nelle retrovie e la sua presenza ci permise di vedere la luce. Mentre Iceman si faceva strada tra le Marussia e le Caterham, Kamui Kobayashi commise una sbavatura che gli fece perdere un po' di terreno. Si ritrovò la Marussia di Jules Bianchi negli scarichi. Quest'ultimo si buttò all'interno alla Rascasse e asfaltò il giapponese. Spalancai gli occhi, attonita. Mi chiesi se fosse stato un evento eccezionale o se nelle retrovie, quando non c'erano piloti importanti e nessuno li inquadrava, eventi del genere fossero all'ordine del giorno. Di per sé già epico, il sorpasso condusse la Marussia a ottenere i primi punti della propria storia, specie dopo che nelle fasi conclusive Raikkonen decise di ballare insieme a Kmag.

Lontano dalla vittoria a Montecarlo fin dal 2008, Lewis Hamilton era sulla buona strada per salire sul gradino più alto del podio nel 2015, ma qualcosa andò storto. Rientrato per un pit-stop in regime di safety-car quando nessun altro dei top driver sembrava intenzionato a rientrare, avrebbe potuto tranquillamente mantenere la posizione se tutto fosse filato liscio ai box. Ai box, purtroppo per lui, c'era la Sauber di Nasr tra le scatole. Quando uscì dalla pitlane, Rosberg era già passato e Vettel anche. Il secondo posto di quest'ultimo riportò un po' di rosso sul podio, dopo anni di assenza.

Finalmente Hamilton poté andare a vincere indisturbato un'edizione 2016 fatta di molto caos soprattutto nelle retrovie, grazie anche all'aiuto del box Redbull, che non aveva le gomme pronte nel momento in cui Daniel Ricciardo si fermò nella propria piazzola. Dani-Smile arrivò secondo, mentre al terzo posto giunse la Force India di Checo Perez, cosa che mi lasciò profondamente soddisfatta.
Tra parentesi, sto ancora aspettando di vedere un replay del duello tra il Principe(C) e il Principe dei Poveri che si concluse con il sorpasso di quest'ultimo, così come sto aspettando di vedere il Principe dei Poveri salire sul podio, un giorno o l'altro, e purtroppo la cosa più probabile è trovare il replay del Prince-Fight.

Questo gran premio sarà trasmesso dalla Rai in diretta:

Prove libere 1: giovedì h.10.00.
Prove libere 2: giovedì h.14.00.
Prove libere 3: sabato h.11.00.
Qualifiche: sabato h.14.00.
Gara: domenica h.14.00.

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Milly Sunshine