sabato 13 maggio 2017

TORA TORA TORA!

Ci sono momenti in cui bisogna fermarsi ad approfondire eventi del passato e oggi è uno di quei momenti, in quanto il 13 maggio di dieci anni fa è accaduto qualcosa di decisamente pittoresco a cui mi sembra doveroso dedicare il dovuto spazio.
Era il mese di maggio del 2007 e non fui certo molto soddisfatta quando la domenica del gran premio fu organizzato un pranzo nel cortile della casa dei miei nonni paterni, insieme a numerosi parenti e a quelli che intendevano comprare la casa.
Per l'esattezza era una grigliata all'aperto e, in ogni caso, non c'era un televisore nemmeno in casa, dato che dopo che mia nonna era venuta a mancare l'autunno precedente, la casa era stata progressivamente svuotata in vista della vendita.
Quella mattina, dopo:
1) essermi accorta all'ultimo che stavo puntando per errore il videoregistratore su Raidue anziché su Raiuno, ingannata dal fatto che in quel momento su Raidue stessero trasmettendo un'anteprima del GP;
2) essermi accorta all'ultimo che la "ragazza" che indossava una maglia con gli sponsor della Williams che stavano intervistando quando ho acceso la TV in realtà era Rosberg;
avevo finalmente preparato tutto per potermi vedere la gara almeno "in differita", dopo essere rientrata al pranzo.
Me ne andai verso le quattro e mezza del pomeriggio, in anticipo verso tutti gli altri, informando i compratori della casa che dovevo studiare per l'esame di maturità e che quindi non potevo trattenermi per tutto il pomeriggio. Io e i miei genitori eravamo andati là con due macchine diverse proprio perché io potessi tornare a casa in anticipo. La cosa fu rallentata dal fatto che uno dei compratori aveva parcheggiato la sua macchina dietro quella di mia madre, che dovevo prendere io, e che in quel momento stava gironzolando per i campi insieme al fratello dopo avere portato con sé una zappa, ma alla fine me ne andai a casa.

Non neghiamolo, fui piacevolmente soddisfatta dal duello al via tra Massa e Alonso e dal fatto che fosse stato Massa a mantenere la testa della gara.
Fui soddisfatta, in generale, da quello che accadde davanti...
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...ma non solo. Cos'era una vittoria di Massa? Cos'era una vittoria della Ferrari? Eventi che impedivano alla McLaren, team che all'epoca detestavo (ad oggi mi è indifferente da ormai moltissimi anni), di salire sul gradino più alto del podio o di portare a casa punteggio pieno erano sempre ben accetti e quando a vincere era Massa anziché Raikkonen ero ancora più contenta, ma ero consapevole che certi avvenimenti come le vittorie della Ferrari se non accadevano una volta potevano verificarsi la volta successiva, mentre c'erano eventi che avrebbero rischiato di non verificarsi mai più.
Ammetto che quell'anno andò di lusso, ma in occasione del GP di Spagna non potevo immaginare che saremmo stati così fortunati da assistere ad eventi eroici come quelli del GP del Canada.
Quando a Montmelò Takuma Sato rimase aggrappato a quell'ottava posizione che garantì alla Super Aguri il primo punto della sua breve storia, provai una profonda soddisfazione.
Era una carretta.
Era un pilota snobbato.
Era una rivincita da parte di una comparsa di serie B, uno di quelli che venivano presi per i fondelli 24/7 senza un motivo ben preciso e che talvolta veniva descritto in termini decisamente peggiori di quelli reali.

La storia della Super Aguri si sarebbe conclusa un anno più tardi e Sato avrebbe lasciato per sempre la F1.
Credo che in Indycar abbia avuto la sua rivincita. Ha un'elevata propensione alla ca**ata, ma dall'altra parte dell'oceano la proprensione alla ca**ata non è sempre considerata in termini negativi. Sato sarà sempre quello che avrebbe potuto seriamente vincere una Indy 500 se non avesse cozzato contro Franchitti a un giro dal termine, ma l'impressione è che la cosa venga considerata meno grave di quanto potrebbe apparire a noi europei.
La ca**ata è parte del tutto. Quando due anni fa a Fontana(?) Sato era in testa e si è ritrovato doppiato per essere rientrato ai box in regime di bandiera verde invece che di bandiera gialla come tutti gli altri, si è sdoppiato approfittando di un altro ingresso della safety car e da ultimo pilota a pieni giri che era al restart è riuscito a superare TUTTI e a tornare in testa, dove per "AL restart" intendo proprio quello che ho scritto e non un generico "dopo il restart", Sato è stato elogiato per quello che aveva fatto, poi poco importa di come sia finita la sua gara in un successivo momento.

In conclusione, oltre a commemorare una giornata epica, aggiungerei anche che, nel palmares di Sato, bisognerebbe anche ricordare il fatto che abbia parato il fondoschiena alla Super Aguri e che tra i piloti della Super Aguri sia stato l'unico a riuscirci davvero, e ricordare che tra i suoi compagni di squadra non ci sono solo dei soggetti pittoreschi come Ide, ma anche Davidson, quello che vince nel WEC, per intenderci.
O, siccome si tratta di "miseri punti", dobbiamo far cadere tutto nel dimenticatoio come di consueto in questi casi?

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Milly Sunshine