venerdì 9 giugno 2017

#SalutGilles

Tra uno schianto sul muro dei campioni e l'altro, tra un "salut Gilles" e un "bienvenue au Quebec", tra una marmotta e un gabbiano, il circuito di Montreal è da ormai parecchi anni parte integrante del campionato di Formula 1 e ha una ricca storia alle proprie spalle.

Ripercorrerla tutta sarebbe molto bello ed emozionante, ma bisogna fare delle scelte e anche stavolta ho fatto una scelta. Avrei potuto cadere nel classico e narrare di quando MSC, Hill e Platinum Jacques, oltre che Zonta, verniciarono il muro dei campioni nel 1999 (in effetti lo sto facendo ora), invece scelgo il 2000. Fu una doppietta Ferrari e penso che possiate tranquillamente immaginare chi vinse e chi arrivò secondo. Se non ricordo male M.Schumacher aveva problemi nella fase conclusiva della gara e a Barrichello fu imposto il congelamento delle posizioni. Per qualche ragione che non so spiegarmi, finii per parlare di quell'episodio, nel corso dell'estate, con una bambina di otto anni amica di mia cugina, ferrarista e in particolare tifosa di Barrichello, e con suo nonno, ugualmente ferrarista e tifoso di Barrichello, mentre facevo il bagno in mare ai Lidi Ferraresi. Entrambi erano dispiaciuti del fatto che Barrichello non avesse potuto lottare per la vittoria in quell'occasione. A ripensarci è bene che non l'abbia fatto: Rubinho meritava una prima vittoria epica e pittoresca e nulla avrebbe potuto essere epico e pittoresco come Hockenheim 2000. Tornando a Canada 2000, purtroppo né io, né quella bambina, né suo nonno spendemmo la benché minima parola per il terzo posto di Fisichella sulla Benetton.

Direi di andare in fretta sugli eventi più sobri, per dedicare maggiore spazio a quelli più pittoreschi, pertanto mi limiterei a citare che nel 2001 i fratelli Schumacher furono i primi due fratelli a finire primo e secondo nello stesso gran premio, accadde in totale quattro volte e soltanto in occasione della prima fu Ralf a uscirne vincitore (erano i bei tempi in cui, di tanto in tanto, la Williams vinceva);
Nel 2002, in una stagione piena di vittorie Ferrari, vinse nuovamente MSC davanti a Coulthard, mentre nel 2003 i fratelli Schumacher per la quarta e ultima volta finirono primo e secondo nello stesso gran premio... più o meno, dato che anche nel 2004 accadde la stessa cosa, solo che RSC, che era arrivato secondo al traguardo, fu squalificato per irregolarità tecniche esattamente come l'altra Williams di Montoya e le due Toyota. Tutto si trasformò quindi in una doppietta Ferrari con Barrichello risalito al secondo posto. Il 2004 non è antico come il 2001 di Montecarlo ormai mandato in pensione vista la recente vittoria rossa, ma anche su questo circuito c'è una lunga storia di anni e anni senza vittorie Ferrari, dato che quella del 2004 fu l'ultima, al termine di una serie di cinque vittorie consecutive ottenute da MSC. Quest'ultimo e Barrichello, nel 2005, arrivarono secondo e terzo dietro la Ferrari di Raikkonen: un risultato di tutto rispetto per gli standard della Ferrari del 2005.
Vinse invece Alonso, sulla Renault, nel 2006, davanti a M.Schumacher e a Raikkonen. Quella è stata, ad oggi, l'unica vittoria di Alonso a Montreal e, vista la vettura di cui dispone, dubito che le cose cambieranno al termine di questo weekend. Curiosità: in quel gran premio ci fu un contatto al primo giro tra le due Midland di Albers e Monteiro.

A questo punto si passa all'edizione 2007, una delle più pittoresche di tutti i tempi, a causa di alcuni eventi davvero epici, uno su tutti un certo sorpasso. Per tale ragione ho deciso di dedicare un po' più di spazio a questo gran premio rispetto a quanto ne abbia dedicato a quelli antecedenti.
È bene, però, andare con ordine, specificando che su quel circuito Hamilton conquistò la prima vittoria, dato che la sua leadership non venne mai messa, di fatto, in discussione, fin dallo start. Il suo compagno di squadra in McLaren, che curiosamente sta in McLaren anche adesso e di cui abbiamo parlato poco più su, pareva avere danneggiato lievemente la vettura sull'erba allo start e poi si era guadagnato anche una penalità dovuta a un rifornimento avvenuto in regime di safety car (quella regola non l'ho mai mandata giù, sinceramente, fosse stato uno stop and go come quelli attuali avrei potuto capirlo, ma una penalità del genere, dovuta al semplice fatto di avere finito la benzina nel momento sbagliato, mi sembra insensata). La safety car era entrata per un botto pazzesco di Kubica, che ne uscì tutto sommato intatto, anche se fu costretto a saltare il GP seguente, nel quale esordì così Sebastian Vettel.
Tra una cosa e l'altra Massa e Fisichella vennero blackflaggati come era capitato a Montoya nel 2005, per le stesse identiche ragioni: entrambi erano tornati in pista con il semaforo rosso. Era presente Dudu Massa nel box Ferrari, ricordo.
Passiamo alle cose serie.
Vinse Hamilton.
Sul podio con lui c'era Nick Heidfeld.
Sul podio con lui c'era anche Alex Wurz. *festeggia cantando cori da ultrà*
Il momento più epico, comunque, era stato un sorpasso da urlo: standing ovation per il Grande Samurai. *Inchino* Fu una scena epica a cui almeno all'epoca fu dato un po' di credito, perché erano ancora i tempi in cui Alonso era il Malehhhh Assolutohhhh, quindi omaggiare la carretta che lo asfaltava era un must. Al giorno d'oggi la questione è stata molto ridimensionata rispetto a un tempo e c'è chi è pronto a inventarsi scuse, specie alla luce del fatto che al giorno d'oggi è il Grande Samurai quello che bisogna demonizzare, perché di recente apparentemente ha rubatohhhh una vittoriahhhh ai pilotihhhh americanihhhh (cosa che in questo secolo è stata fatta a ogni soffio di vento da latinoamericani e scozzesi, ma quelli possono perché non hanno gli occhi a mandorla). Quindi sì, la vettura di Ferniiii non era al massimo delle sue performance, ma Sato guidava una Super Aguri e una Super Aguri che superava una McLaren per la sesta posizione era qualcosa che non si vedeva tutti i giorni e merita il giusto credito.

Anche l'edizione del 2008 fu molto pittoresca. Vinse Kubica e fu doppietta BMW in quanto Heidfeld arrivò secondo. Era su una strategia diversa rispetto al compagno di squadra e se, a un certo punto, non l'avesse fatto passare perché Kubica doveva fermarsi un'altra volta, avrebbe potuto vincere. Kubica, invece, riuscì a recuperare terreno abbastanza per potergli stare davanti dopo essersi fermato. Per quanto Kubica non abbia avuto altre occasioni di vittoria, un po' mi intristisce l'idea che una potenziale vittoria di Heidfeld sia sfumata. Per onore di cronaca Trulli chiuse in terza posizione.
La gara fu resa movimentata da vari incidenti, di cui quello più celebre è sicuramente il demolition derby innescato ai box a causa del fatto che a quanto pare all'uscita della pitlane a Montreal il semaforo è SEMPRE rosso, quando c'è la safety car.
Raikkonen si fermò.
Kubica anche.
Hamilton no e centrò in pieno la vettura di Raikkonen.
Nemmeno Rosberg si fermò e verniciò le vetture incidentate che aveva davanti.
La gente di Youtube che commenta l'incidente litigando per quanto accaduto, evidentemente è incapace di riconoscere una BMW da una Williams e pensa che Kubica e Rosberg fossero compagni di squadra (con questo non voglio dire che sappiano chi siano Kubica e Rosberg, semplicemente che trovano simili le loro vetture e che riconoscono la loro esistenza), segno evidente che è gente che litiga a proposito di un evento di cui non è nemmeno pienamente informata.

Nel 2009 il gran premio non fu disputato, mentre negli anni successivi assistemmo ai seguenti eventi a una serie consecutiva di tre vittorie McLaren, a iniziare con una doppieta nel 2010 (vincitore Hamilton), passando a una vittoria di Button nel 2011, di cui parlerò nello specifico tra poco e a una di Hamilton nel 2012, che divenne il settimo vincitore in sette gran premi consecutivi e vinse davanti a Grosjean e Perez.
Nel 2013 invece vinse Vettel davanti ad Alonso e a Hamilton, in una gara resa drammatica dalla morte di un commissario di percorso al termine dell'evento, investito da un mezzo che stava portando via una vettura incidentata. Nel 2014 vi fu una seconda vittoria Redbull consecutiva e anche quell'evento sarà approfondito a breve.

Torniamo al 2011, perché secondo me è un'edizione che merita più delle altre e necessita di approfondimento.
A Montreal pioveva.
Forse è meglio dire che a Montreal diluviava.
La gara iniziò regolarmente, all'orario per cui era prevista. La prima parte fu breve e indolore, tranne che per la McLaren: ci fu un incidente tra Button e Hamilton, che provocò il ritiro di quest'ultimo e fece precipitare Button nelle retrovie.
Oserei dire che, dopotutto, quella sia stata la migliore gara della carriera di Button che quando, un rain delay e quattro ore più tardi, tagliò il traguardo, dopo un ulteriore incidente con Alonso, lo tagliò in prima posizione, dopo essere sprofondato in ultima posizione.
Non fu solo Button a rendere epico il GP del Canada 2011, che fu un susseguirsi di colpi di scena.
Ci furono incidenti e ritiri, ma anche un meraviglioso sorpasso compiuto da MSC su Massa quando quest'ultimo stava superando Kobayashi. Valeva una sesta posizione o giù di lì, pertanto non venne considerato granché, perché si sa, i bei sorpassi per essere riconosciuti tali devono essere fondamentali per la vittoria o quantomeno per il podio. Diversamente da Massa e Kobayashi, MSC il podio riuscì a vederlo almeno con il binocolo, avendo trascorso in seconda posizione alle spalle di Vettel un tratto verso il finale della gara. Perso il secondo e anche il terzo posto a vantaggio di Button e Webber fu costretto ad accontentarsi di una quarta piazza. Chi non si accontentò, quel giorno, fu sicuramente Button. Ormai vicino a Vettel, passò in testa quando quest'ultimo fu protagonista di un fuori pista nel giro finale. Erano passate due settimane dal botto di Hildebrand a Indianapolis, quindi Vettel ne uscì con una certa dignità.
Gara bellissima, ma molto traumatica da vedere. A causa del rain delay, mi persi tutta la seconda parte perché non ero a casa. Quando tornai riuscii, non so come, a trovare un canale indiano su cui la stavano trasmettendo in differita e me ne vidi una buona parte. Poi quel canale, di punto in bianco, smise di trasmettere il gran premio e iniziò a trasmettere una partita di calcio. Dalle divise dei calciatori e dalle loro pettinature, mi sembrava una partita degli anni '70.
Vidi la gara al completo soltanto due anni più tardi e fui positivamente impressionata dagli uccelli neri (cornacchie? storni? chi lo sa...) che saltellavano dentro le pozzanghere durante il rain delay. Gli animali di Montreal sono sempre stati i più spettacolari!

Il GP del Canada 2014, invece, segnò la prima vittoria in carriera per un pilota che, in quanto a denti, somiglia vagamente alle marmotte locali. Ricciardo ottenne la prima vittoria Redbull nell'epoca del dominio Mercedes approfittando anche del fatto che entrambe le Mercedes ebbero dei problemi tecnici. Mentre Hamilton si ritirò, Rosberg riuscì a giungere al traguardo in seconda posizione.
Messe da parte queste considerazioni di poco conto, non ci resta che occuparci degli eventi veramente pittoreschi di quel gran premio, che iniziò con il primo ritiro in carriera per Chilton. Lo fece in grande stile, quando alla partenza diedde una profonda verniciata alla vettura di Bianchi. Nonostante il doppio ritiro per la Marussia, considero quell'evento piuttosto epico. Curiosità: più avanti nel corso della gara anche le Caterham si ritirarono ed esiste una foto in cui Kobayashi sta curiosando guardando una delle due Marussia incidentate!
Il botto tra le due Marussia non fu tuttavia l'hot topic del giorno, in quanto alla fine della gara ci fu un altro botto pazzesco tra Massa e Perez. E preferisco non aggiungere altro, perché ne vennero dette di tutti i colori già all'epoca.

Ritorno alla normalità nel 2015: ci fu una doppietta Mercedes, con Bottas terzo classificato. Momento più epico del weekend: una marmotta attraversò la pista durante la gara. Se ne parlò in lungo e in largo per tutti i giorni a venire.
Hamilton, che aveva vinto nel 2015, vinse anche nel 2016, dopo avere superato Vettel che aveva preso la leadership al via, mentre Hamilton era distratto a fare a ruotate con il compagno di squadra. Vettel si distrasse in seguito a schivare gabbiani. Terzo arrivò Bottas, il che è ad oggi l'ultimo podio conquistato dalla Williams.

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