sabato 17 giugno 2017

Vaneggiamenti su decimi anniversari, samurai erranti, duelli per la vittoria che non si filava nessuno, tute che mettevano in risalto le parti intime e soprattutto teenager in zona punti

Disclaimer: il seguente post non viene scritto nell'idolatria di un pilota che, anzi, in realtà non mi sembra affatto di idolatrare. Ciò non toglie che esattamente dieci anni fa, per ragioni che in seguito esporrò, io sia stata molto felice di quanto accaduto e, nonostante al giorno d'oggi io guardi a questo evento con una certa indifferenza, mi sembrava doveroso dedicargli un post.
Poi, se volete pensare che io sia una fungirl antisportiva e quello che volete voi o aggiungere il mio blog alla vostra blacklist (dato che è quello che va di moda in rete tra gli appassionati di motori, è inutile negarlo), ritenetevi liberi di farlo. Vi chiedo solo di tenervi in mente che dieci anni fa non mi stavo entusiasmando per qualcuno che tentava di rubare titoli ai vostrihhhh idolihhhh, ma solo per un pilota della mia età che varcava la soglia della zona punti, ottenendo un ottavo posto che per certi versi fu storico. Il fatto che poi quel pilota della mia età sia passato in Redbull e abbia rubatohhhh titolihhhh a quel santohhhh subitohhhh di Alonso e che ora sia in Ferrari ma stia comunque cercando di rubarehhhh il titolohhhh a quell'altro santohhhh subitohhhh che è Hamilton (santohhhh subitohhhh perché negli ultimi tempi ha vinto solo dei titoli a cui la Ferrari non poteva neanche lontanamente aspirare, quindi è molto meno da demonizzare rispetto ad altro) non c'entra. Nel 2007 non avevo una sfera di cristallo e non sapevo che, a seconda dei momenti, sarebbe stato fescion insultare Vettel, idolatrare Vettel o alternare le cose a seconda dei risultati. E la volta scorsa ha vinto la Mercedes, quindi Vettel è da ritenersi un incompetente, in questi giorni, suppongo.

Passiamo oltre: sappiate che Dailymotion ha un grandissimo pregio e un grandissimo difetto. Il grandissimo pregio è quello di essere un'inesauribile miniera d'oro, molto più di Youtube per gli eventi relativamente recenti, ma ha anche un grandissimo difetto, che è quello di andare in palla con una facilità colossale (ho due browser e fa così in entrambi, perfino su Firefox che diversamente da Edge non si blocca quasi su nessun sito, e non ho intenzione di scaricarne altri giusto per accertarmi che cosa succede dalle altre parti). Ieri sera sul tardi, diciamo verso l'una di notte quindi tecnicamente già oggi, ero tentata di guardarmi il GP degli States di dieci anni fa, che si svolse il 17 Giugno, ma ho dovuto ridimensionare le mie ambizioni e limitarmi a vedere qualche spezzone, quando il video non saltava, o andare a cercarmi su Youtube i video delle singole scene salienti.

All'epoca del GP in oggetto era da circa un anno che ero al corrente dell'esistenza di Sebastian Vettel, promosso terzo pilota della BMW Sauber dopo la promozione di Kubica come titolare. Ricordo che lo intervistarono una volta prima di un gran premio nel 2006 e che Mazzoni disse la sua età. Mia mamma, che era davanti alla TV essenzialmente perché eravamo a pranzo da mia nonna e c'era una TV nella stanza, commentò il fatto, ripetendo "ah, ha 19 anni". Io all'epoca ne avevo 18.
Poi venne il 2007. Io 19 anni li avevo appena compiuti e Vettel non ne aveva ancora compiuti 20. Io e la mia amica E. eravamo molto soddisfatte della presenza di un nostro coetaneo al volante, dato che fu chiamato a sostituire Kubica rimasto infortunato al GP del Canada una settimana prima.

Si qualificò settimo.
Con tutte le posizioni possibili, proprio settimo.
Ricordo, a dieci anni di distanza, che partì subito il paragone classico. Chi era, dopotutto, che si era qualificato settimo al gran premio d'esordio?
Ad ogni modo, eccezione fatta per la Super Aguri, quella era l'epoca in cui in genere non mi importava un tubo di che cosa succedeva dalla terza posizione in poi, a meno ciò non fosse importante per l'assegnazione di punti a piloti Ferrari o McLaren e di fatto contribuisse alla lotta per il titolo. Il debutto del "mio coetaneo" mi spinse a provare interesse anche per quello che succedeva oltre le zone di primo piano. Il fatto che non avesse ancora vent'anni e che avesse debuttato al volante di una vettura che tutto sommato lasciava sperare abbastanza bene per il futuro (cosa che fu confermata nel solo 2008, ma quello che successe dal 2009 in poi non penso che qualcuno di noi se lo aspettasse nel 2007) mi aprì gli occhi, ricordandomi che di giovani promettenti forse non c'era solo Hamilton, che al momento essendo in testa al mondiale veniva portato su un piedistallo (cosa destinata a non accadere a fine 2007 quando il mondiale lo vinse Raikkonen, con tanto di articoli di giornale che azzardavano che Hamilton forse un mondiale non l'avrebbe vinto mai) e che bastava soltanto non dimenticarsi che in pista non c'erano solo le Ferrari e le McLaren per vederlo. Per me Sebastian Vettel era una grande promessa, ma dato che stava meno sotto ai riflettori rispetto ad altri, ero certa che in tanti tifosi mainstream non l'avrebbero capito se non dopo molto tempo. Il fatto che in quella posizione ci fosse un pilota che aveva poco più della mia età mi faceva sentire importante. Al giorno d'oggi quando vedo in pista Verstappen e Stroll mi sento vecchia, ma si sa, in dieci anni cambiano tante cose.

Hamilton in pole, davanti ad Alonso e alle Ferrari. Vettel era settimo, come MSC a Spa 1991.
Non so se ho la memoria confusa, ma credo di avere sentito qualcuno, non ricordo in che contesto, ricordare che MSC non aveva completato il primo giro del gran premio d'esordio e che Vettel ci fosse andato vicino.
Finì in giro per prati e perse posizioni, uscendo di scena per un po'. Ci sarebbe tornato, in scena, ma era necessario aspettare un po'.
Tutto sommato gli andò bene, dato che per il resto in partenza ci fu un botto, protagonisti RSC, Barrichello e Coulthard. All'epoca erano i "vecchietti" che speravo di vedere sul podio, di tanto in tanto. Il fatto che non solo avessero speranze pressoché nulle di finirci, ma che fossero anche finiti fuori tutti e tre alla prima curva mi lasciò demoralizzata.
Poi, più avanti, si ritirò anche Sato per un testacoda. Non che non fossi abituata ai ritiri di Sato, però ero del parere che, se proprio doveva crashare, almeno avrebbe dovuto farlo con stile, speronando qualcuno.

Accaddero altre cose interessanti: a un commissario cadde una bandiera blu sull'asfalto, ci fu un intenso duello tra i McLaren Boyssss per la prima posizione. Sì, lo so, per i miei standard un duello tra i McLaren Boyssss per la prima posizione potrebbe non essere un dettaglio di particolare rilievo, ma all'epoca con tutta probabilità stavo sperando che i due si speronassero a vicenda o qualcosa del genere, vista l'intensa simpatia che nutrivo nei confronti della McLaren.
Ciò conferma la mia teoria che i duelli per la vittoria non interessano a nessuno se non riguardano la Ferrari: quando si parla di belle gare dell'epoca, nessuno si fila minimamente il GP degli Stati Uniti 2007, come se un duello per la vittoria non ci fosse mai stato.
Per la cronaca, Hamilton era davanti e rimase davanti, con Alonso secondo. Erano più staccate le Ferrari, anche se non tra di loro, di Massa e Raikkonen.
Dietro c'era Heidfeld, almeno fino al momento in cui andò a parcheggiare mestamente sull'erba per problemi tecnici. Ciò era abbastanza commovente, i ritiri di Heidfeld erano rari, aveva una grande propensione a portare le vetture al traguardo e le vetture, nelle sue mani, non avevano l'abitudine di rompersi. Non avevano neanche l'abitudine di condurlo verso la vittoria, ma questo lo sappiamo tutti ormai e ci siamo messi il cuore in pace. Ad ogni modo a quel punto completava la top-5 Kovalainen.

Kovalainen, Kovalainen, Kovalainen carissimo, in Formula 1 ci vorrebbero più piloti come te.
No, non l'ho detto per caso. A questo punto dovrei aggiungere un retroscena mooooolto gufico che ricordo della telecronaca Rai. Archiviamo la top-5 perché non ce ne importa più niente e concentriamoci sul resto delle posizioni. All'epoca andavano a punti i primi otto e Vettel era nono.
Sesto c'era Rosberg, settimo c'era Trulli e ottavo c'era Webber. Webber era a pochi centesimi da Trulli ed era a sua volta seguito da vicino da Vettel. Nessuno di noi era ancora al corrente della loro attrazione gravitazionale e, a quanto pare, non ne erano al corrente nemmeno loro. Meglio così, direi, al giorno d'oggi.
Ad un tratto Mazzoni osservò che, se nessuno si fosse ritirato e Vettel non fosse riuscito a risalire in quel modo di una posizione, quella volta la BMW non avrebbe portato a casa neanche un punto.
Il motore della vettura di Rosberg decise di fare un favore a Mazzoni, rendendo realtà quelle parole. La macchina iniziò proprio ad andare a fuoco e venne sfortunatamente parcheggiata non appena si videro le prime fiamme. Kovalainen sarebbe stato molto più eroico, se fosse stato in quella situazione, ma per fortuna Kovalainen non era in quella situazione. Rosberg da parte sua si mise a inveire contro la macchina, venendo inquadrato mentre gesticolava.
La tuta che indossava era molto inquietante e il fatto che in certi punti fosse più sporca e in certi più pulita creava strani giochi di luce che ricordavano vagamente l'effetto di quei famosi pantaloni da tuta di Hamilton. Ho fatto una breve ricerca su Google Images. Anche in certe foto di Wurz l'effetto della tuta è quello...
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...e ora che, come nelle migliori fan fiction trash, siamo finiti a parlare di cose che nulla c'entrano con i motori, possiamo passare oltre.

La gara terminò e Vettel divenne il primo pilota under-20 a ottenere punti.
Sparì dalle scene per un po', poi una sera, mentre ero fuori casa, mi arrivò un SMS di E., che mi informava che aveva appena sentito al telegiornale che la Toro Rosso aveva licenziato Speed e che sarebbe stato sostituito proprio da Vettel. Era molto soddisfatta dal suo ritorno. Anch'io lo fui, anche se ero molto dubbiosa sul senso di lasciare la BMW per la Toro Rosso. Direi che aveva decisamente ragione lui.

Concludo dicendo che al giorno d'oggi non potrebbe importarmene di meno del primo punto ottenuto da Vettel in carriera in una squadra in cui peraltro ha disputato un solo gran premio. Allo stesso tempo, però, mi è ancora abbastanza chiara la soddisfazione che provai quando Rosberg si ritirò e grazie a ciò Vettel risalì all'ottavo posto, coronando quello che quella sera era diventato il mio sogno, peraltro grazie al ritiro di una Williams... ed essendo ancora l'epoca in cui la Williams un minimo di orticaria me la faceva venire non ero mai delusa dal ritiro di una Williams, a una condizione fondamentale, ovvero che non fosse Wurz a guidarla.
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...e adesso tutti a fare il conto alla rovescia, imprecando contro il DTM che si sovrapponehhhh alla 24 Ore di Le Mans! 

2 commenti:

  1. Ciao Milly. Hai dimenticato solo il sorpasso all'esterno di Raikkonen su Heidfeld,x il resto una memoria "eccezziunale" della gara :)

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  2. Vero, non ho citato Raikkonen e Heidfeld. :D
    forse quando dico che do troppa importanza a quello che succede dietro, nei miei post, non esagero. XD

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