giovedì 3 agosto 2017

Commento al Gran Premio d’Ungheria: Hungaroring, 30 Luglio 2017

Buongiorno, buonasera, buonanotte a seconda dell’orario in cui leggerete questo commento e buona pausa estiva a tutti, miei cari lettori; il mese del nulla cosmico è arrivato e soltanto l'esistenza degli States e della NASCAR potranno salvarci da tante lunghe notti insonni... o meglio, la NASCAR non ci salverà da lunghe notti insonni, ma ci costringerà a trascorrere lunghe notti insonni invece di dormire.
Spostiamo le nostre menti in direzione Hungaroring, sul quale è andato in scena il ritorno di Robert Kubica al volante al quale il campionato di Formula 1 fa da contorno.
Sia chiaro, non avrei nulla contro il ritorno di Kubica al volante e mi farebbe anche molto piacere scoprire che, nonostante i problemi che ha avuto, le sue doti velocistiche fossero rimaste immutate. Il problema, però, rimane sempre lo stesso: a suo tempo l'intero fanbase motoristico ha preso una decisione destinata a condizionarci per tutti i decenni a venire. Non importa se pensiamo che Kubica sia il pilota più forte di tutti i tempi o no, non importa se pensiamo che Kubica vincerà dieci titoli o no, non importa se Kubica è il nostro pilota preferito o no. Deve esserlo, se non vogliamo essere considerati la feccia del fanbase. Dobbiamo obbligatoriamente considerarlo il miglior pilota di tutti i tempi, il pilota più forte presente in pista, il pilota che vorremmo vedere in Ferrari al posto di [inserire nome random di un pilota che abbia guidato la Ferrari in un anno a caso tra il 1950 e l'Apocalisse] e il pilota che vincerà il mondiale. Quale mondiale? Sempre il prossimo.
Vorrei chiarire anche che Kubica mi è sempre stato simpatico. Le sue interviste sono sempre state notevoli. Semplicemente vorrei essere libera di credere che non sia allo stesso livello dei Vettelton, di Alonso o di gente del loro calibro, o eventualmente pensare che in Ferrari come seconda guida preferirei vedere Giovinazzi, se proprio devo scegliere qualcuno, piuttosto che Kubica, specie al giorno d’oggi in cui Kubica ha un’età che, se non fosse stato lontano dalla Formula 1 per sei anni, verrebbe visto come un vecchio decrepito.
Purtroppo sono tutti discorsi ostici dai quali è difficile uscire conservando il diritto di avere un'opinione diversa da quella mainstream. Le risposte tipiche sono su questo stampo: hai paurahhhh che rubihhhh il volantehhhh ai tuoihhhh preferitihhhh...
...Ehm, no. Non ho mai avuto paura che Kubica "rubasse il volante" ai miei preferiti, anche perché all’epoca in cui Kubica debuttava in Formula 1 i miei preferiti erano o dei giovani promettenti che avrebbero trovato facilmente un volante o dei vecchi a cui non interessava trovarsi un volante per il futuro. L'idea di vedere Kubica e Alonso in Ferrari non mi piaceva particolarmente, sia entrambi insieme sia uno solo dei due, ma questo non significa che nel 2007 io abbia iniziato a mettermi preoccupazioni per il futuro di Massa e Raikkonen. Anzi, uno dei due mi risulta che sia finlandese e che provenisse dalla McLaren in un'epoca in cui non avevo molto in simpatia né la McLaren né i finlandesi che vi avevano appoggiato sopra il fondoschiena. Ad ogni modo ero convintissima che nessuno dei due sarebbe rimasto senza volante, anche se fosse arrivato Kubica o, in alternativa, Alonso. Che poi non sia andata esattamente così e che Raikkonen sia anche rimasto a piedi in concomitanza con l’arrivo di Alonso è un altro discorso, che nel 2007 non potevo certo prevedere. Semplicemente all'epoca in cui TUTTI volevano Kubica in Ferrari, io avrei accolto un suo ipotetico arrivo in Ferrari con una certa indifferenza. In realtà anche lo stesso Kubica, al di fuori dei momenti riservati alle interviste, mi ha sempre suscitato una certa indifferenza, cosa che all’epoca condivideva comunque con tutti i piloti presenti in pista a parte quelli di Ferrari e McLaren nel 2007 e a parte quelli della Ferrari e uno solo dei due piloti McLaren nel 2008, perché a Kovalainen non davo molto peso.
Se sono stata abbastanza chiara su questo argomento, direi che posso proseguire parlando un po' anche di quello che è successo in pista nel corso del weekend.
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...Posso? Okay, facciamo che posso. Veniamo alla contestualizzazione di quanto abbiamo visto.
I mesi sono passati, dieci gran premi su venti se ne sono andati ben prima di arrivare all'Hungaroring, 11esimo appuntamento della stagione, ma tutti sembravano ancora convinti che il campionato dovesse ancora raggiungere la metà, perché in F1 non vale l'aritmetica, quanto piuttosto la pausa estiva. Nel 2000 non ci fu nessuna pausa estiva, quindi suppongo che quell'anno il campionato non sia mai arrivato a metà.
La Formula 1 è arrivata all'Hungaroring senza passare per Hockenheim come avveniva ai vecchi tempi; Hockenheim, da sempre sede di episodi strappalacrime destinati ad essere dimenticati da tutti, specie se succedevano con undici anni d'anticipo. #EddieIsFasterThanYou. #IStandWithSalo.
La Formula 1 è arrivata all'Hungaroring passando per le polemiche sull'halo, che hanno catalizzato anche la conferenza stampa, dopo giornate trascorse a leggere che la Formula 1 è morta nel 1950 ai tempi di Senna e Schumacher. Preferirei evitare di parlarne un’altra volta. Finché i detrattori non si renderanno conto che un’esatta metà di loro afferma che l’halo non è abbastanza sicuro in confronto al cupolino e che l’altra metà di loro afferma che l’halo va eliminato perché l’obiettivo deve essere quello di diminuire la sicurezza, mi rifiuterò di fare commenti in proposito. A quest’ora dovrebbero già essersi accorti che queste due visioni delle cose sono completamente contrapposte l’una all’altra, anche se entrambi detestano l’idea dell’halo, ma ancora non l’hanno capito e sinceramente ne sono molto preoccupata. Mi lascia molto perplessa il fatto che ci sia gente che, da ogni parte del mondo, afferma che smetteranno di seguire la Formula 1 perché l’halo è esteticamente brutto, ma chi sono io per commentare la cosa con un “WTF, seguite la Formula 1 perché vi piace o perché volete vedere belle vetture?”.
La Formula 1 è arrivata all'Hungaroring e l'ultima volta in cui c'era stata Dani-Smile era arrivato terzo. Era stato inquadrato sul retro del podio con una bottiglia d'acqua appoggiata alle parti intime, ridendo sguaiatamente. Era quella volta in cui era in conferenza stampa con i Rosbilton e il Gangster Rapper, interpellato sulle bellezze femminili locali, disse che c'erano molte belle ragazze e che era positivo per lui e Dani-Smile che erano single. All'epoca nessuno sapeva ufficialmente che Dani-Smile fosse single. Fu una conferenza stampa post-gara molto pittoresca, molto lunga e molto variegata. Si passò dal parlare della gara a parlare di polemiche tra i Rosbilton a proposito di doppie bandiere gialle, si continuò parlando di donne e si terminò parlando del fatto che il Gangster Rapper doveva urgentemente urinare. Leo 2.0 gli infilò una bottiglia tra le gambe come a indicargli di farla lì dentro. Lo fece prima che il Gangster Rapper si lamentasse di avere un'urgenza. Tutto ciò mi aprì gli occhi e mi fece capire che in conferenza stampa le cose vanno più o meno così:

Giornalista: Domanda per il pilota X...?
Pilota X: Risposta interminabile.
Pilota Y: "Ma questo quanto parla? Ho voglia di andare a casa."
Pilota Z: "Beato te che hai semplicemente voglia di andare a casa. Io devo andare a pisciare. Appena usciremo da qui mi fionderò in bagno."
Pilota X: Altri cinque minuti di risposta interminabile.
Giornalista: Domanda per il pilota Y?
Pilota Y: Risposta interminabile e accenni al fatto che ha voglia di andare a casa.
Pilota X: "Non vedo l'ora di andare in bagno."
Pilota Z: "Non osare! Il bagno è mioooohhhhh! Ho intenzione di passarci almeno mezz'ora non appena questo strazio finirà. Sto davvero per pisciarmi addosso."
Pilota Y: Sapendo che il pilota Z attende con ansia la fine della conferenza stampa per andare in bagno, si intrattiene aggiungendo dettagli inutili alla sua risposta interminabile e, dopo avere declamato che ha un forte desiderio di andare a casa, trascorre dieci minuti buoni a elencare tutte le ragioni.
Giornalista: chiede al pilota Z perché non abbia lo stesso desiderio di tornare a casa.
Pilota Z: "Per me non è una priorità, arrivederci e grazie."
Pilota X, sottovoce: "Ehi, Y, cosa ne dici se cerchiamo di rimanere qui il più a lungo possibile?"
Pilota Y, sottovoce: "Così a Z scoppia la vescica? Beliximohhhh continuahhhh!"
Pilota Z: Li sente e promette vendetta a entrambi. Quando dopo quaranta minuti la conferenza stampa finisce, corre in bagno a svuotare la vescica, poi si lancia all'inseguimento dei suoi colleghi, armato di bottiglia rotta.
Atmosfera da fan fiction rommmmmantica: gli altri due si stanno dando la lingua in bocca in un angolo e, proprio mentre Z sta per assalirsi, ha un'erezione; tutto finisce con un threesome.
Atmosfera da film trash d'azione: X e Y si stanno intrattenendo a contemplare le donne del posto, facendo commenti acculturati del tipo "che bel cu*o che ha quella" e "quell'altra ha due gran tette", quando Z li prende a bottigliate, i due gli sottraggono però la bottiglia e lo pestano a sangue, rompendogli gli occhiali nell'improbabile caso in cui li porti.
Atmosfera da film trash d'azione in cui Z è il protagonista e X e Y sono gli antagonisti: tutto procede nello stesso modo, con la sola differenza che Z viene soccorso dalla donna con il bel fondoschiena e da quella con il bel seno, che si innamorano entrambe follemente di lui.
Realtà: X e Y se ne sono già andati a rilasciare interviste al microfono di Stella Bruno; Z pensa che quella sia una punizione sufficiente per quello che hanno fatto e va a gironzolare per i fatti suoi, incurante di tutto e di tutti.

Parlavamo, comunque, di Dani-Smile. L'ultima sua apparizione all'Hungaroring si era conclusa con la bottiglia nel retro del podio, questa è iniziata con il suo miglior tempo nelle prove libere di venerdì mattina, evento che ha raggiunto anche la radio che ascolto al lavoro, che ne ha parlato nel notiziario delle 13.00, sostenendo che dietro di lui si erano classificati Iceman, il Gangster Rapper, Verstappino, Bo77as e solo sesto Sebby, che aveva avuto non meglio precisati problemi alla vettura. Dentro di me maturava intanto la convinzione che non sarebbe bastato il resto della giornata di lavoro per sentire parlare di nuovo di F1 alla radio... Mi sbagliavo: due ore più tardi è stato annunciato il prolungamento dell'accordo tra Ferrari e Sauber per la fornitura di motori. #SospiroDiSollievo. Ero seriamente preoccupata di fronte alla prospettiva che per la Sauber non ci fossero alternative alla Honda.
Incredibile ma vero, era il mio giorno fortunato: l'argomento F1 è venuto fuori un'altra volta, quando lo speaker del programma pomeridiano di intrattenimento ha commentato il risultato delle prove libere in modo abbastanza decontestualizzato, senza probabilmente avere la più pallida idea che, essendo le 17.45 o giù di lì, erano già state disputate anche le prove libere 2, sulle quali permaneva il riserbo più assoluto. Quando ho letto il risultato, mi sono resa conto che lo speaker affranto dal sesto tempo di Vettel sicuramente non ne era al corrente: in FP2 è stato secondo dietro al solito Dani-Smile. A seguire c'erano Bo77as, Iceman, il Gangster Rapper e Verstappino.
Dani-Smile ha smesso di ottenere migliori tempi per cu*o e non per merito rendendo il mondiale falsato al sabato mattina, quando ha avuto problemi e i Raikkonettel hanno fatto i migliori tempi. Sebby era davanti a Iceman, quindi nessuno ha avuto nulla da ridire.
Poi sono arrivate le 14.00 e le cose hanno iniziato a farsi serie: stavano iniziando le qualifiche.

QUALIFICHE: Plot-twist, Paul Di Resta inquadrato al volante di una Williams, mentre Mazzoni ci informava che Massa avrebbe saltato il gran premio a causa di un virus intestinale. Era dal 2013 che Di Resta, attualmente impegnato in DTM, non saliva al volante di una Formula 1 e nessuno si aspettava tempi eccezionali da lui. Non li ha ottenuti, è stato penultimo in una Q1 in cui sono finiti fuori lui, il suo compagno di squadra, le Sauber e Kmag. Strollino è stato rallentato da Kvyat, che ha collezionato un "penalty point" ed è a due punti di distanza dal ban per una gara. Qualifiche negative per la Haas: Grosjean è stato ultimo in Q2, uscendo di scena insieme a Palmer, Kvyat e le Force India in ordine sparso. Oltre a Ferrari, Mercedes e Redbull, la McLaren è stato il quarto team a piazzare entrambe le vetture in top-ten: 8/9^ posizione, dietro a Hulkenberg (destinato ad essere retrocesso di 5 posizioni per sostituzione del cambio) e davanti a Sainz. C'era ottimismo per le Ferrari dopo la Q1 in cui Vettel era stato il più veloce, c'era pessimismo dopo la Q2 dove Hamilton aveva fatto due run ottenendo il miglior tempo nel secondo mentre Vettel era fuori dalla vettura, infine il pessimismo ha lasciato definitivamente spazio all'ottimismo: prima fila completa, davanti alle Mercedes, con Bo77as terzo, meglio qualificato delle due Mercedes, dopo che il suo compagno di squadra non aveva completato il primo run della terza manche dopo un errore; a seguire c'erano le Redbull, con Verstappino più veloce di Ricciardo. Risultato: VET RAI BOT HAM VES RIC HUL ALO VAN SAI Fuori in Q2: PAL OKI KVI PER GRO Fuori in Q3: MAG STR WEH DIR ERI.

GARA: con la retrocessione di Hulkenberg, la top-ten era VET-RAI, BOT-HAM, VES-RIC, ALO-VAN, SAI-PAL. I primi tre hanno mantenuto regolarmente la posizione, Hamilton è stato superato da entrambe le Redbull, che poi sono venute a contatto tra di loro: Ricciardo fuori, cinque giri dietro la safety-car, Verstappen quarto ma penalizzato con 10 secondi di stop and go da scontare durante il pit-stop. Una sosta sola, per passare dalle supersoft alle soft, effettuata dalle Mercedes e dalle Ferrari dopo una trentina di giri (totale 70) e da Verstappen più tardi, con quest'ultimo che è rimasto in testa alla gara per diversi giri e, dopo sosta e penalità, si è ritrovato da quarto a quinto. Vettel aveva un problema allo sterzo e andava più lento delle Mercedes nel secondo stint, Raikkonen dietro di lui cercava di parargli il fondoschiena. In Mercedes hanno chiesto a Bottas di far passare Hamilton con la promessa di una nuova inversione di posizioni se Hamilton non fosse riuscito a superare nessuna delle Ferrari. Si è avvicinato molto, ma i doppiaggi, il fatto che ogni tanto la vettura di Vettel riuscisse a girare agli stessi livelli delle Mercedes e che Raikkonen stesse girando al di sotto del proprio potenziale e potesse allontanarsi quando Hamilton si avvicinava troppo, hanno fatto sì che la Ferrari riuscisse a portare a casa una doppietta. Bottas, intanto, era quarto e doveva vedersela con Verstappen che gli si avvicinava. Plot-twist: all'ultimo giro Hamilton ha rallentato e gli ha effettivamente ceduto la terza posizione sulla linea del traguardo.
Il giro più veloce l'ha ottenuto Alonso, sesto al traguardo in quella che è stata una gara da ricordare per la McLaren, che ha portato a casa un buon risultato con entrambe le vetture! A fine gara Alonso è andato a trolleggiare sedendosi su uno sdraio e fingendo di prendere il sole al parc fermé, dove a terra c'era una gigantografia con una sua immagine ispirata a quella volta che si mise a prendere il sole in una via di fuga dopo essere rimasto a piedi durante una sessione di qualifiche. In gara Alonso è stato protagonista di vari duelli con Sainz, uno alla partenza e uno nel primo stint, che si è concluso con un sorpasso del "vecchio" ai danni del giovane connazionale. In partenza c'era stato un po' di caos anche tra Grosjean e Hulkenberg, con i due che non sono riusciti a portare a casa granché in seguito: Grosjean si è ritirato nella prima parte di gara, Hulkenberg ha faticato nel corso della gara a rimanere in top-ten ed era già fuori top-ten quando è andato per prati per un contatto con Kmag (poi penalizzato con 5 secondi post-gara), dopodiché è uscito di scena definitivamente parcheggiando ai box a pochi giri dal termine. Un altro che ha dovuto parcheggiare ai box è stato Di Resta, capace di non sfigurare troppo nel confronto con gli altri piloti, ma non di rimanere davanti ad altri piloti, dato che al momento del ritiro era stabilmente ultimo. Bonus: le Sauber sono arrivate ultime e senza speranze, ma abbiamo assistito, per quel poco che sono state prese in considerazione, a momenti scoppiettanti nelle prime fasi di gara, con le solite proteste via radio.

Il post-gara è stato abbastanza movimentato per Kmag e Hulkenberg. Quest'ultimo non è apparso particolarmente soddisfatto di essere stato mandato per prati. Mentre Kmag era impegnato in un'intervista in diretta con la TV norvegese, l'ha interrotto accusandolo di essere il pilota più scorretto presente in pista. Con grande eleganza, Kmag ha risposto testualmente, sempre in diretta televisiva: "succhiami le pa**e, dolcezza". Oserei dire che, vista l'occasione, un "impara a imparare" sarebbe stato più appropriato. Quanto accaduto tra Kmag e Hulkenberg, tuttavia, è pur sempre stato meno esagerato delle peripezie in cui è rimasto coinvolto Sebastien Buemi all'eprix di Montreal. Persa la leadership del campionato a favore di Di Grassi dopo Gara 1, se l'è presa più o meno con tutti quelli con cui aveva avuto a che fare nel corso della gara, litigando davanti alle telecamere, in successione, prima con Da Costa, poi con Frijns, infine con Abt, colpevoli rispettivamente di 1) avere una vettura identica a quella di Frijns, con cui Buemi era venuto a contatto alla partenza, 2) colpevole di essere venuto a contatto con Buemi alla partenza, 3) essere rimasto coinvolto insieme a Buemi in un mezzo unsafe release di quest'ultimo, con tanto di contatto ai box durante un periodo di virtual safety car. Buemi ha chiuso la giornata venendo mandato gentilmente a quel paese da tutti i piloti con i quali ha litigato, ma gli è andata sempre meglio che domenica, quando Di Grassi è stato proclamato campione del mondo.

IL MIO RACE-DAY: per la prima volta dopo tanto tempo sono stata davvero lontana dalle polemiche sul web. Non mi sono potuta collegare a Internet fino al tardo pomeriggio e, a quel punto, mi sono guardata Gara 1 della Formula E, che mi ero persa sabato sera, stando lontana da Twitter e quant'altro. Mi sono tenuta a debita distanza soprattutto da Tumblr, perché Tumblr era più o meno l'unico luogo al mondo in cui la faccenda tra Hulk e Kmag avrebbe potuto provocare sommosse popolari e determinare la fine di amicizie che duravano da anni. Stare lontana dal web è stato positivo, sia perché non ho letto cose che avrebbero potuto infastidirmi, sia perché non ho potuto scrivere cose che sul momento mi sarei sentita di scrivere, ma che, a rileggerle un po' più tardi, non mi sarebbe sembrato saggio divulgare.
A rifletterci adesso, non mi è facile distinguere che cosa sia positivo e che cosa sia negativo. Positivo e negativo si fondono, come per un attimo credo che si sia fusa la mia razionalità, nel momento in cui ho visto la luce. A rifletterci adesso mi chiedo fino a che punto la luce fosse luce e che cosa significasse quello che abbiamo visto domenica pomeriggio.
Nel frattempo, mentre i miei dubbi esistenziali a tema motoristico erano destinati a non trovare una soluzione, il mondo aveva già deciso che la Ferrari, spacciata dopo Silverstone, aveva il mondiale in tasca. Al momento non me la sento di fare previsioni per quello che accadrà. Le uniche certezze che ho sono due: 1) la Mercedes è, in generale, un po' più avanti della Ferrari su gran parte dei circuiti, 2) quando la Ferrari si ritrova davanti alla Mercedes, tuttavia, spesso riesce a rimanere davanti. Credo che il mondiale costruttori possa andare senza grosse difficoltà alla Mercedes: sei vittorie contro quattro della Ferrari parlano abbastanza chiaro. Il titolo piloti è sicuramente qualcosa di molto più aperto. Vettel è stato in testa fin dall'inizio della stagione e questo significa sicuramente qualcosa. Che cosa significhi esattamente, lo scopriremo nei prossimi mesi. Per ora è meglio sognare a occhi aperti sulle cose che contano davvero. Chissà se Ericsson ce la farà a recuperare su Wehrlein in classifica. Chissà se Palmer ce la farà a fare almeno un punto...
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...che poi, chissà se Palmer ce la farà ad appoggiare il fondoschiena ancora una volta su una Formula 1, non è che sia così scontato, ormai, con Kubica che si mette al volante in test privati un giorno sì e il giorno dopo pure.
Mercoledì, ai test dei giovani piloti all’Hungaroring, lo si è visto al volante di una vettura del 2017. Pare che il test sia andato bene, l’hanno detto al notiziario alla radio che stavo ascoltando in ufficio. Non mi aspettavo che il notiziario si scomodasse per parlare di Kubica, ma a quanto pare la Formula 1 sta per ritrovare il suo #Real&Only trascinatore di folle. Qualora un giorno dovesse anche passare in un team vincente, da trascinatore di folle potrebbe trasformarsi anche in un trascinatore di folli.

MOMENTI PITTORESCHI: ho deciso di stilare una top-5, perché qualcosa rimanga di questo gran premio che ha fatto da contorno al test di Kubica, che si è svolto nella location che da anni viene definita "Montecarlo senza muretti", ma che purtroppo non viene descritta come uno scenario suggestivo e che non si trova sulle anguste stradine del Principato di Monaco.

5) Zzz... si è rivisto in pista Paul Di Siesta, mentre il mondo intero continua a interrogarsi su quello che sia successo a Feliiii, nonostante sia abbastanza chiaro, ormai, che è stato fermato da un virus intestinale, che, accanto all'intossicazione alimentare, è in genere l'unica altra causa extra-infortunio che può costringere i piloti a saltare un gran premio.
Immagino che molta gente ignara del fatto che Di Siesta gareggia full-time nel DTM si sia già preparata per vederlo full-time al volante, pensando che il virus intestinale sia di durata almeno trimestrale come l'intossicazione alimentare di Yamamoto a Singapore, o molto più probabilmente che Di Siesta resterà al posto di Strollino, perché vedere Strollino a piedi è quello che tutti si aspettano per il prossimo futuro.

4) Tutta questa storia che i piloti devono dare il buon esempio ai bambini sta iniziando ad assumere un senso. Per colpa dei Rosbilton che per anni se ne sono fregati dei bambini che li guardavano, al giorno d'oggi i bambini, seguendo il loro esempio, prendono a sportellate i loro compagni di squadra. Per una volta il colpevole non era Ocon, non era nemmeno uno a caso dei Wehrlicsson, non era il Kiwi che vede sempre più vicino il race-ban per esaurimento dei punti sulla Superlicenza... stavolta ci ha pensato Verstappino, che ha mandato per prati Dani-Smile.
Curiosità: pare che Guido per il Giardino fosse ospite al box della Redbull, in questo weekend. La sua aura inizia ad essere preoccupante quasi quanto quella del Gufo di Interlagos.
Il Gufo di Interlagos, dopo essere stato dimesso dall’ospedale in cui si era recato sabato, pare essersene invece tornato direttamente a casa. Ha postato una foto mentre guardava il gran premio da casa standosene in pigiama. Oppure, se non era un pigiama, non condivido i suoi gusti in fatto di abbigliamento. C’è comunque chi ha fatto di peggio, cosa che ho scoperto tramite Tumblr. Leo 2.0 pare avere postato su non so bene quale social un breve video di se stesso mentre era davanti alla TV a guardare il gran premio. Era apparentemente in maglietta e mutande.

3) Incredibile ma vero, Martin Brundle è riuscito a scrivere l'ennesimo tweet polemico, guadagnandosi stavolta una risposta da nientemeno che Jenson Button!
A quanto pare Brundle non gradisce che Ferniiii, ora che il suo ruolo in pista è spesso irrilevante, si atteggi a show-man. Secondo lui è un pilota migliore dei tre che stavano sul podio e non dovrebbe abbassarsi a questi livelli e che i team di un certo livello dovrebbero ingaggiarlo. Seppure probabilmente Jensinho non sia stato infastidito dal fatto che Brundle abbia tirato in mezzo, screditandola velatamente senza motivi validi, gente che non c'entrava nulla con il fatto che Ferniiii guidi una vettura come la McLaren e che faccia lo show-man all'occorrenza, senz'altro non ha gradito l'altro aspetto di quel tweet e ci ha tenuto a ricordare a Brundle che non prendersi troppo sul serio, di tanto in tanto, non è un crimine contro l'umanità, in nome dei giorni di gloria in cui i Buttonso gironzolavano per il podio così tanto per passarsi il tempo quando le loro vetture li lasciavano a piedi.

2) Un duellohhhh senza sorpassihhhh!!11!!!!1!! ma hanno vinto le Ferrari, pertanto è stato un bel duellohhhhh e lo sarebbe stato anche se non ci fosse stato e avesse consentito a tanti tifosi di andare a fare un giro al centro commerciale, invece di stare davanti alla TV in trepidante attesa, mentre Sebby combatteva contro lo sterzo della sua macchina, mentre Iceman era palesemente più veloce di lui ma gli stava dietro in nome della squadra e per parargli il fondoschiena da Hamilton. Ogni tanto andava più piano del dovuto, per non doversi avvicinare troppo a Sebby. Ogni tanto rallentava e il Gangster Rapper si illudeva di essere più veloce di lui, spaventando gli speaker, che erano testualmente convinti che il campione del mondo in carica stesse per raggiungere Raikkonen. Io avevo molti dubbi in proposito. Il dubbio maggiore era perché al Gangster Rapper potesse essere attribuita a caso la qualifica di campione del mondo in carica, mentre tale privilegio non fosse concesso invece al povero Iceman. Ormai è chiaro: nessuno lo ama e ciò mi commuove. #ProtectIceman.

1) #VirginPower. #MarussiaPower. #ManorPower. Niente da dire, in questo weekend Lucas Di Grassi, simpaticamente ribattezzato come Di Gratis dopo una gaffe in telecronaca di molti anni fa, si è laureato campione del mondo di Formula E nella terza stagione del campionato, dopo essere stato battuto al primo tentativo da Nelsinho Piquet e al secondo da Sebastien Buemi. Ormai la sua presenza in F1 si è già persa nei meandri del tempo, ma rimane scritto, tra le righe, che nel 2010 al volante della Sacra Cenerentola insieme a Glock, c'era anche lui. Non era un periodo in cui fossi molto affascinata dalla Sacra Cenerentola, che iniziò a conquistarmi con il duello epico tra Pic e Glock di Spa 2012, ma la Sacra Cenerentola era sempre la Sacra Cenerentola, anche quando la guidava "Di Gratis" e in quanto tale va protetta a tutti i costi. Ogniqualvolta in cui qualcuno che ha vestito i colori della Manor vede la luce, credo che bisognerebbe fermarsi per un attimo ad ammirare la bellezza del momento.
@Buemi: se mi stai leggendo in incognito, sappi che mi stai simpatico, ma la Toro Rosso non ha lo stesso fascino della Manor, quindi per cortesia smettila di sbraitarmi contro in francese, cosa che sicuramente starai facendo.

RISULTATO: 1. Sebastian Vettel (Ferrari), 2. Kimi Raikkonen (Ferrari), 3. Valtteri Bo77as (Mercedes), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Max Verstappen (Redbull), 6. Fernando Alonso (McLaren), 7. Carlos Sainz (Toro Rosso), 8. Sergio Perez (Force India), 9. Esteban Ocon (Force India), 10. Stoffel Vandoorne (McLaren), 11. Kevin Magnussen (Haas), 12. Daniil Kvyat (Toro Rosso), 13. Jolyon Palmer (Renault), 14. Lance Stroll (Williams), 15. Pascal Wehrlein (Sauber), 16. Marcus Ericsson (Sauber), 17. Nico Hulkenberg (Renault), Rit. Paul Di Resta (Williams), Rit. Romain Grosjean (Haas), Rit. Daniel Ricciardo (Redbull).

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Milly Sunshine