sabato 21 ottobre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Montecarlo 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Montecarlo 2007: Il letargo delle renne


Nelle puntate precedenti:
Raikkonen: "I'm the best and f*ck the rest!"
Alonso: "I'm the best and f*ck the rest!"
Massa: "I'm the best and f*ck the rest x2!"
Hamilton: "Pensate quello che vi pare... Avrete anche vinto delle gare, ma in testa alla classifica ci sono io!"
Alonso: "Prevedo che ci resterai ancora per poco."

Nella vita ci sono delle soddisfazioni.
Una di queste soddisfazioni è stata quella di potere vedere la gara alle due di domenica pomeriggio, contro tutte le mie aspettative.
Al mattino c'era il battesimo di mio cugino, nato il giorno delle prove libere del Gran Premio del Brasile 2006, quindi temevo fortemente di non potere essere a casa a guardare il gran premio in diretta.
Invece è andato tutto bene e ho guardato il gran premio in diretta, avendo modo di assistere a una doppietta della mia squadra preferita...
...
...
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...Okay, okay, sto scherzando, non sono ubriaca, mentre mi appresto a scrivere questo commento. Non mi è mai piaciuta la McLaren e mai mi piacerà, che poi, sul fatto che non mi sia mai piaciuta la McLaren ho anche qualche dubbio.
Quando ero piccola, all'epoca in cui la McLaren era bianca e rossa e la guidavano Ayrton Senna e Michael Andretti, non avevo nulla contro la McLaren, a parte il fatto di non avere la più pallida idea di chi fosse Michael Andretti. Penso comunque che al giorno d'oggi ci sia molta gente che non ha la più pallida idea di chi sia Michael Andretti, quindi non è un problema se io, a cinque anni, non sapevo chi fosse. Il mio astio verso la McLaren è nato all'epoca dello scontro Michael Schumacher vs Mika Hakkinen, a undici/dodici anni ero convinta che fossero nemici giurati, mentre in realtà quando Hakkinen vinse il titolo nel 1999 Schumacher andò alla festa organizzata dalla McLaren. Qualcuno lo vide come un oltraggio a Irvine, ma vista la personalità di Irvine mi sorprende quasi che non sia andato anche lui stesso a quella festa!
Irvine: "Ma io infatti ci sarei andato volentieri... avevo chiesto a Hakkinen e Schumacher se ci sarebbero state delle belle ragazze, ma loro mi hanno detto che c'erano solo uomini, in modo che le loro mogli consentissero loro di partecipare alla festa, quindi ho pensato che non ne valesse la pena."
Hakkinen: "Non sai cosa ti sei perso. Io e Michael abbiamo bevuto qualche drink di troppo e ci siamo messi a parlare del futuro. Lui mi ha rivelato che, dopo la fine della sua carriera, vorrebbe starsene comunque nel mondo della Formula 1 a gironzolare per i box."
Schumacher: "Ritengo doveroso farlo anche in occasione del Gran Premio di Montecarlo del 2007."
Ad ogni modo, tornando a noi, il mio astio verso la McLaren è perdurato immutato fino al 2007, anche se la Milly del 2007 è una persona decisamente più controllata di quella del 2000. Nel 2000 una doppietta McLaren mi avrebbe lasciata demoralizzata e avrei avuto la sensazione che fosse un'ingiustizia dovere assistere a un simile evento. Nel 2007 una doppietta McLaren mi lascia demoralizzata, ma mi rendo conto che la McLaren, così come la Ferrari o così come la Renault l'anno scorso, ha come obiettivo quello di vincere il campionato.
Ha dimostrato di avere una vettura con cui può riuscirci.
Ha anche dimostrato di avere un pilota con cui può riuscirci... anzi, è molto probabile che i piloti con cui può riuscirci in realtà siano due.
Questo discorso preferirei lasciarlo da parte adesso, per parlare di quello che è successo nelle qualifiche.

Un muro: "Aiutooooohhhhh! Un abbattitore di muri al volante di una vettura rossa ha cercato di abbattermi!"
Iceman: "Ehi, ma tu sei un muro! Non sei il mio freezer!"
Un muro: "Che bisogno hai del freezer? Non siamo né in Malesia né in Bahrein. Non pensi di riuscire a resistere alle temperature del Principato di Monaco?"
Iceman: "No. Io sono abituato ai ghiacci della Finlandia, un po' come Kovalainen."
Kova: "Oh, che bella cosa! Sono onorato di essere stato citato parlando delle qualifiche, nonostante mi sia classificato 15°!"
Iceman: "E di cosa ti lamenti? Vuoi fare cambio con me, che sono 16° e che ho anche sfasciato la mia monoposto?"
Kova: "Il mio compagno di squadra è quarto. Ciò è drammatico, dal mio punto di vista."
Iceman: "Vogliamo parlare del fatto che il mio compagno di squadra è terzo?"
Kova: "Sì, ma quello è normale che sia terzo. Ti pare di avere visto spesso Fisi in seconda fila, quest'anno?"
Iceman: "No, ma oggi non è un giorno normale. Ci sono Rosberg e Webber in terza fila. Heidfeld è solo settimo. Tutto ciò è impossibile. Come farà ad arrivare quarto?"
Kubica: "Heidfeld non può arrivare quarto e rubarmi la scena. Sono io il pilota di punta della BMW, sono io quello che viene amato pazzamente dalla gente e di cui Mazzoni parla sempre in telecronaca."
Iceman: "Taci, impostore. Io e Kova stavamo parlando di cose importanti. Ci sono Rosberg e Webber in terza fila, mentre Heidfeld è dietro di loro con aria smarrita. Forse ha perso un bullone. Chi gli ha rubato il bullone? Rosberg o Webber? Chi dei due è in realtà il bullone in gran segreto?"
Kova: "Nessuno dei due, il bullone in realtà è Albers, dato che è il pilota più lontano da Heidfeld tra quelli presenti in pista."
Iceman: "Il ragionamento non fa una piega."
Kova: "Neanche i nostri capelli. Abbiamo due graziosissimi crestini che ricordano vagamente le creste dei galli cedroni che popolano i boschi della Finlandia."
Iceman: "Sììììì! Vorrei vivere in Finlandia e mangiare arrosto di renna tutti i giorni."
Kova: "Anch'io! Come si è permesso Rosberg di rifiutare la cittadinanza finlandese? Non sa cosa si perde. Dovrebbe mangiare anche lui arrosto di renna tutti i giorni."
Rosberg: "A mio parere le renne non dovrebbero essere cotte, ma dovrebbero essere libere di gironzolare tra i ghiacci della Finlandia, trainando la slitta di Babbo Natale... anche se in realtà Babbo Natale mi sta antipatico, perché deve avere buttato via la mia lettera che gli ho spedito lo scorso 25 dicembre chiedendogli come regalo di farmi arrivare tra le prime posizioni, di tanto in tanto."
Iceman: "Ha fatto benissimo. Sono io l'unico pilota nordico che può arrivare tra le prime posizioni, anche se in questo momento ho un sonno incredibile... non sono sicuro che riuscirò a tenere gli occhi aperti fino alla fine della gara."
Kova: "Manca ancora tanto alla gara, possiamo anche andare un po' a dormire. Però non dobbiamo dimenticarci di svegliarci, prima delle 14.00."
Iceman: "Dubito che ce ne ricorderemo. Comunque è vero, le renne non dovrebbero essere cotte, ma dovrebbero gironzolare tra i ghiacci e dormire ogni volta in cui sono stanche. E io e te dovremmo essere due renne. Sarebbe stupendo."

Dimentichiamoci per un attimo delle renne e facciamo mente locale, dato che questo è stato il risultato delle qualifiche e probabilmente è un punto di partenza migliore che parlare di lettere a Babbo Natale e galli cedroni:

1^ fila: Alonso - Hamilton
2^ fila: Massa - Fisichella
3^ fila: Rosberg - Webber
4^ fila: Heidfeld - Kubica
5^ fila: Barrichello - Button
6^ fila: Coulthard - Wurz
7^ fila: Liuzzi - Trulli
8^ fila: Kovalainen - Raikkonen
9^ fila: Davidson - Speed
10^ fila: Sutil - R.Schumacher
11^ fila: Sato - Albers

È capitata una cosa abbastanza curiosa: dopo la Q2 Coulthard è stato riconosciuto colpevole di avere rallentato Kovalainen quindi, nonostante si fosse classificato per la top-ten, è stato penalizzato facendo passare Button in top-ten al posto suo dopo che si era qualificato 11°. Coulthard risultava quindi qualificato 11°, ma è stato penalizzato con due ulteriori posizioni di retrocessione sulla griglia di partenza, una griglia di partenza di cui non sono stata per niente soddisfatta, vista la pessima posizione di Sato. Sì, ho sempre opinioni discostanti dalla media: mentre tutti erano disperati per Raikkonen soltanto 16°, i miei pensieri andavano a Sato... O non sono normale io o non sono normali gli altri. Non so cosa pensare, probabilmente la colpa è degli altri che si ostinano a non volere riconoscere la grazia nipponica dell'elegantissima Super Aguri, la piccola tartaruga che un giorno diventerà lepre.
Voce fuori campo: "Autrice(C), smettila subito!"
L'Autrice(C): "Una gang di piloti nordici parla per dieci minuti di animali finlandesi e va tutto bene. Io parlo della Super Aguri e non va bene. Questa è una congiura!"
Voce fuori campo: "Vorremmo scoprire anche cos'è successo durante la gara, tutto qui. Non è giusto farci attendere, di sicuro ci sono state tante emozioni."

Mi dispiace di smentire la voce fuori campo, ma in gara non è successo niente, dopotutto è Montecarlo.
Alonso era in pole position ed è rimasto in testa anche alla partenza.
Hamilton era secondo ed è rimasto secondo dopo la partenza.
Alonso era primo prima della prima sosta ed è rimasto primo dopo la prima sosta.
Hamilton era secondo prima della prima sosta ed è rimasto secondo dopo la prima sosta.
Alonso era primo prima della seconda sosta ed è rimasto primo dopo la seconda sosta.
Hamilton era secondo prima della seconda sosta ed è rimasto secondo dopo la seconda sosta.
Doppietta McLaren, come già preannunciato dalle qualifiche.
Doppietta McLaren, non ne sono stata felice, ma mi sono ritrovata a difendere la McLaren in un discorso sulla Formula 1 che poi ho fatto a scuola durante un cambio d'ora.
Spesso capita che io e L. parliamo di Formula 1.
A volte anche S. si aggiunge alle conversazioni. Lei non è una fanatica come me e come L., ma sia suo padre sia suo fratello la guardano, quindi le capita di vederla e di sentirne parlare.
Sono certa che siate desiderosi di sapere quale strana circostanza mi abbia condotta a difendere la McLaren, quindi per il momento lascerò da parte il fatto che in pista ci fossero altri venti piloti oltre ad Alonso e Hamilton e mi occuperò di loro e di quello che la McLaren *avrebbe* fatto durante il gran premio di Montecarlo.
L'ho scoperto dal quotidiano che io e S. stavamo sfogliando durante un cambio d'ora, uno dei giorni successivi al gran premio: in McLaren avrebbero ordinato a Hamilton di rimanere dietro ad Alonso invece che cercare di lottare con lui per la posizione. Non è stata certo la prima volta che ho sentito parlare di una situazione analoga. Ricordo che una volta, ai tempi di Ralf Schumacher e Montoya in Williams, il team ordinò ai due di mantenere le posizioni, per non mettere in pericolo il risultato. L'hanno fatto anche in McLaren? Se così fosse, non ci vedo niente di scandaloso.
S. non la pensava così. Secondo lei, se gli ordini di scuderia sono illegali, la McLaren è stata scorretta nei confronti di Hamilton e Hamilton meritava di vincere quella gara.
Mi sembra che S. sia saltata un po' troppo in fretta alle conclusioni, condizionata anche dal modo in cui l'articolo poneva la questione.
Punto primo: gli ordini di scuderia sono illegali, parzialmente vero. Dopo il polverone che si sollevò quando Barrichello cedette la prima posizione a Schumacher all'ultimo giro del GP d'Austria 2002, furono vietati gli ordini di scuderia volti a cambiare il risultato di un gran premio invertendo le posizioni tra i piloti della stessa squadra. Non è quello che è successo domenica a Montecarlo. Domenica, a Montecarlo, pare che sia stato detto al pilota che era dietro di rimanere dietro. È un caso completamente diverso e non mi risulta affatto che questo sia vietato dal regolamento. Peraltro, seppure non apprezzando gli ordini di scuderia che invertono le posizioni, non sono particolarmente scandalizzata dagli ordini di scuderia che mantengono le posizioni. Non sempre ci si può permettere di mettere a repentaglio un risultato e non c'è molta differenza tra il chiarire la cosa prima della gara con i due piloti o farlo nel corso della gara stessa. Queste sono le ragioni per cui il comportamento della McLaren, se dovesse essere appurato, non mi sembra così tanto scorretto come lo vogliono descrivere.
Punto secondo: Hamilton meritava di vincere la gara, questo non lo possiamo dare per scontato. Capisco che, per il fatto di essere allo stesso livello di Alonso, Hamilton venga costantemente portato su un piedistallo e che tutti siano in trepidante attesa della sua prima vittoria (a parte i telecronisti spagnoli sostenitori di Alonso dell'altra volta, disturbati dal fatto che possa vincere qualcuno che non è Alonso), convinti che da un giorno all'altro accadrà. È così, da un giorno all'altro accadrà, ma quel giorno non è detto che dovesse essere domenica a Montecarlo. Anzi, dato che Alonso ha fatto giri veloci in successione e che Hamilton non mi sembra che l'abbia mai particolarmente pressato, mi sembra avventato affermare che, senza l'ordine di scuderia che pare esserci stato, Hamilton avrebbe SICURAMENTE, AL DI SOPRA DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO, vinto il gran premio. Prima avrebbe dovuto superare Alonso. Poi avrebbe dovuto rimanergli davanti. La prima cosa non era così scontata, la seconda nemmeno. Per dirla come va detta: il ragazzino merita, ma questo non significa che in pista non ci sia nessun altro che merita e penso che chi scrive sulla Formula 1 o chi la commenta non dovrebbe dimenticarsene ogniqualvolta in cui fa comodo dimenticarsene.

Fine dell'angolo polemiche sulla McLaren.
Alonso ha vinto.
Hamilton è arrivato secondo.
L'onnipresente padre di Hamilton è stato inquadrato al termine della gara.
La supremazia della McLaren in pista è stata paragonabile solo alla supremazia del padre di Hamilton nelle inquadrature rispetto a tutto il resto dei presenti.
Massa, giunto terzo al traguardo, era staccato di circa un minuto.
Gli altri erano tutti doppiati.
Fisichella è arrivato quarto ed è una magra consolazione per la Renault, se pensiamo a com'era messa negli anni scorsi. Però ha tenuto dietro entrambe le BMW e questo è quello che conta.
Raikkonen ha preso un punto, terminando la gara in scia a una Williams.
Data l'identità di colui che guidava quella Williams e del fatto che finora non avesse visto nemmeno l'ombra di un punto, ho finalmente visto la luce.
Non mi è mai piaciuta più di tanto la Williams.
In realtà anche questo non è vero, perché quando ero piccola e la Williams aveva il numero 0 non avevo niente contro la Williams né contro chi la guidava.
Poi le cose sono cambiate e mi sono ritrovata a non apprezzare la Williams.
In realtà credo di non avere mai apprezzato nessuno dei piloti della Williams, dopo.
C'erano quelli che mi stavano sulle scatole quelli che mi erano indifferenti, però non ce n'era nessuno che mi piacesse particolarmente.
Con Alex Wurz è diverso, lui mi sta simpatico e non importa che guidi una Williams, adesso. Ha guidato anche una McLaren, per un gran premio, senza che lo giudicassi male per questa ragione.
Mi ricorda i bei tempi.
Mi ricorda la Benetton.
Non sono sicura che quelli fossero bei tempi, ma in ogni caso non me ne importa niente del fatto che sia al volante di una Williams, anche se la Williams non incontra esattamente le mie simpatie.
Non è un odio viscerale come quello che ho provato per anni nei confronti della McLaren e i cui strascichi sono arrivati fino al 2007, però anche la Williams ho sempre fatto un po' di fatica a digerirla.
Fine angolo dedicato alla Williams.

Vari piloti non hanno finito la gara. Questa è quella che avrebbe potuto essere la loro versione dei fatti:
Liuzzi: "Al secondo giro ho avuto un'allucinazione. Mi è apparso Speed e mi ha detto che si sarebbe classificato tra i primi dieci, al termine della gara. Ho riso talmente forte che ho sbandato e sono finito contro al muro."
Webber: "La mia macchina era stanca, quindi dopo neanche una ventina di giri sono dovuto andare ai box per portarla a dormire."
Sutil: "Non riuscivo a credere di essere durato per già due terzi di gara. Poi tutto è tornato alla normalità e ho crashato come al solito. Tra parentesi, ieri mattina ho fatto il figo facendo il miglior tempo nelle prove libere sotto la pioggia. Perché tutto ciò non è stato scritto, finora, in questo commento?"
Albers: "Non capisco. Io mi impegno a non crashare come fa il mio compagno di squadra costantemente e la macchina per protesta mi abbandona a pochi giri dalla fine?!"
Kova: "Il mio motore mi ha abbandonato a pochi metri dal traguardo, ma non importa a nessuno. Anche se non fosse accaduto, mi sarei classificato molto più indietro rispetto a Fisi. Però io mangio arrosto di renna e sono segretamente un gallo cedrone, mentre lui no!"
Iceman: "Non eravamo diventati delle renne?"
Kova: "Sì, siamo galli cedroni mannari. Quando siamo in giro a piedi siamo galli cedroni e, quando siamo al volante, ci trasformiamo in renne. Però non dovresti parlare in questo spazio, tu sei arrivato al traguardo."
Iceman: "Solo ottavo."
Kova: "Pensa che io sono stato classificato soltanto tredicesimo, dietro a una finta renna che rifiuta la sua identità di renna. Però sono stato classificato di diverse posizioni più avanti rispetto a Ralf e questo mi restituisce un po' di conforto."
Ralf: "Io invece sono arrivato al traguardo davanti alle super Aguri! Trovo che tutto ciò sia stato eroico, anche e soprattutto perché oggi non ero l'unico pilota Toyota che stava in mezzo al nulla. La cosa più preoccupante è che a Williams ci abbia battuto notevolmente e che l'Autrice(C) sia molto felice della posizione occupata da Wurz, ma che non gli abbia ancora dato spazio in questo commento. Chi ha sentito Wurz parlare?"
Wurz: "Sono impegnato! Sto cercando di spiegare a quel poppante del mio compagno di squadra che Babbo Natale non esiste."

RISULTATO: 1. Fernando Alonso (McLaren), 2. Lewis Hamilton (McLaren), 3. Felipe Massa (Ferrari), 4. Giancarlo Fisichela (Renault), 5. Robert Kubica (BMW), 6. Nick Heidfeld (BMW), 7. Alexander Wurz (Williams), 8. Kimi Raikkonen (Ferrari), 9. Scott Speed (Toro Rosso), 10. Rubens Barrichello (Honda), 11. Jenson Button (Honda), 12. Nico Rosberg (Williams), 13. Heikki Kovalainen (Renault), 14. David Coulthard (Redbull), 15. Jarno Trulli (Toyota), 16. Ralf Schumacher (Toyota), 17. Takuma Sato (Super Aguri), 18. Anthony Davidson (Super Aguri), 19. Christijan Albers (Spyker), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Mark Webber (Redbull), Rit. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso).

Sintesi del Gran Premio di Monaco:
McLaren > Ferrari;
Alonso = Hamilton, ma Alonso è davanti in classifica perché ha vinto due gare e Hamilton nessuna;
Honda > Super Aguri, Williams > Toyota;
Toro Rosso > Redbull... e per giunta grazie al nono posto di Speed!
Ora capisco perché non mi sono disperata più di tanto per la doppietta McLaren: il fatto che Speed sia arrivato in nona posizione significa che questa gara me la sono sognata e che presto mi sveglierò scoprendo che non è avvenuta davvero!

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Milly Sunshine