sabato 11 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Australia 2008

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di rivedere e commentare tutti i gran premi di quella stagione. La cosa mi è piaciuta, quindi ho deciso di fare lo stesso con il 2008.
I #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi continuano e, attualmente, sono commenti ai gran premi del 2008 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2008.

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Australia 2008: Lezioni di samba finlandese nel giorno dei demolition derby

Ci eravamo lasciati con le polemiche della spy story tra Ferrari e McLaren, passando per le polemiche sulla spy story tra McLaren e Renault, senza farci mancare quelle tra Alonso e la McLaren e la rivalità tra Alonso e Hamilton che, di fatto, ha negato a entrambi il titolo mondiale.
Poi Alonso è scappato a gambe levate dalla McLaren per tornare in Renault ed è stato rimpiazzato da Kovalainen. Questo ha fatto sì che le polemiche dilaganti si placassero e, con un po' di fortuna, quest'anno non sentiremo parlare di polemiche tanto quanto l'anno scorso. Dopotutto arrivare ai livelli dell'anno scorso potrebbe essere molto difficile, né me lo auspico.

I team sono rimasti undici, non è entrata la Prodrive, cosa che ormai era nell'aria da mesi.
Ci sono due nuovi piloti, un ritorno e un pilota che è poco più che un debuttante:
> Sebastien Bourdais, quattro volte campione di Champ Car (il campionato americano alternativo alla Indycar, che diversamente dalla Indycar non gareggiava su ovali, ma solo su circuiti cittadini), ha 29 anni ed è il debuttante più "vecchio" di questo secolo, ha preso il posto di Liuzzi alla Toro Rosso;
> Nelsinho Piquet, figlio di Nelson Piquet e vice-campione di GP2 nel 2006 (secondo classificato dietro a Hamilton) è stato promosso dal ruolo di terzo pilota della Renault a pilota titolare, prendendo il posto di Fisichella passato alla Force India (precedentemente nota come Spyker);
> Timo Glock, che aveva gareggiato per breve tempo in Formula 1 nel 2004 al volante della Jordan, è tornato in Formula 1 dopo avere vinto il campionato di GP2 nel 2007;
> Kazuki Nakajima, che ha esordito al volante della Williams nel gran premio finale della scorsa stagione, è stato confermato definitivamente come sostituto di Alex Wurz.

Si sono fatti forse un po' meno proclami a proposito del duello Ferrari vs McLaren, nel corso dell'inverno (oppure me li sono persi per evitare di sentire notizie a proposito della spy-story), e forse è stato positivo non farlo, almeno per come è cominciata la sessione di qualifiche.
In realtà in Q1 non è successo nulla di particolamente strano: fuori i due debuttanti, le due Force India e le due Super Aguri, una situazione di routine, si potrebbe dire. Sutil ha dato il meglio di sé già da subito: incidente al sabato, partito dalla pitlane domenica per l'intervento apportato sulla vettura per riparare i danni dell'incidente. Bravo Sutil, continua così.
In Q2 sono iniziati i problemi: Raikkonen non è riuscito a girare, stessa cosa accaduta anche a Webber, l'unica differenza è che ai tori alati certe cose capitano abbastanza spesso quindi ormai ci avranno fatto l'abitudine, mentre in Ferrari queste situazioni non è che siano esattamente all'ordine del giorno.
In Q3 ci sono stati nuovamente problemi per i tori alati, stavolta per Vettel, che si è dovuto accontentare di conseguenza della decima piazza. Non che una decima posizione fosse così pessima, sia chiaro... non è che capiti tanto spesso di vedere una Toro Rosso in top-ten. I problemi per la Ferrari, comunque, sembravano terminati: Massa è riuscito a dare il meglio di sé, peccato che il meglio di sé fosse un quarto posto, dietro alle due McLaren prima e terza, con una BMW a completare la prima fila! è stata la prima volta che Kubica è partito dalla prima fila.
Questo è stato il risultato delle qualifiche:

1^ fila: Hamilton - Kubica
2^ fila: Kovalainen - Massa
3^ fila: Heidfeld - Trulli
4^ fila: Rosberg - Coulthard
5^ fila: Glock - Vettel
6^ fila: Barrichello - Alonso
7^ fila: Button - Nakajima
8^ fila: Webber - Raikkonen
9^ fila: Fisichella - Bourdais
10^ fila: Sutil - Sato
11^ fila: Piquet - Davidson

Variazioni: sia Glock sia Webber sono stati retrocessi di cinque posizioni per sostituzione del cambio, mentre Sutil, come già anticipato, è partito dalla pitlane.
Tutto sembrava normale, come da prassi, specie i casini combinati da Sutil...
...
...
...e infatti abbiamo visto una gara normalissima, con sette vetture al traguardo, di cui una squalificata per un'uscita dai box con il semaforo acceso, nessuna vettura rossa al traguardo, e addirittura Heidfeld sul secondo gradino del podio con l'immancabile barba, ma decisamente sfoltita rispetto al solito!
Voce fuori campo: "Toglimi una curiosità, come è arrivato Heidfeld sul podio?"
L'Autrice(C): "Penso superando Rosberg tramite pitstop."
Voce fuori campo: "E come è arrivato Rosberg sul podio?"
L'Autrice(C): "Probabilmente Babbo Natale ha letto la sua lettera e, dopo avere riconosciuto che si è comportato da bravo bambino, aiutando Nakajima a nascondersi dai meccanici inferociti per essere stati investiti in Brasile, ha deciso di accontentarlo."
Voce fuori campo: "Adesso mi è chiaro tutto, tranne quello che è successo in gara. Che cosa ne diresti di illuminarci?"

Illuminare le voci fuori campo che intervengono nei miei commenti ai gran premi è il mio obiettivo principale, quindi direi di procedere e di partire dall'inizio.
Ho visto la gara con telecronaca British, con tanto post-gara fino alla conferenza stampa.
Per tutto il tempo non ho visto nemmeno un'inquadratura del padre di Hamilton, probabilmente perché Hamilton sta diventando un bambino grande e ogni tanto si può permettere anche di non accompagnarlo, a condizione che rientri a casa prima che faccia buio.
Il padre di Hamilton non c'era, ma Hamilton non sembrava farci caso. Ha mantenuto la prima posizione senza problemi, al via, così come Kubica ha mantenuto la seconda.
I telecronisti hanno guardato dove fossero i piloti dietro di loro e se ne sono usciti con "Kovalainen is near Massa", peccato che io abbia visto chiaramente Kovalainen al terzo posto, mentre di Massa non ce n'era neanche l'ombra.
Massa era finito in testacoda da solo, avremmo scoperto grazie a un replay, e quello sarebbe stato solo il primo episodio che avrebbe condotto i telecronisti a fare una telecronaca interamente incentrata sull'abolizione del traction control. A ogni singolo fuori pista, a ogni singolo testacoda, a ogni singolo incidente l'avrebbero menzionato.
Vorrei dire che a lungo andare la cosa era snervante, ma non è così. Meglio sentire ripetere decine di volte i termini "abolizione del traction control" piuttosto che sentire ripetere decine di volte termini come "fotocopie", "scambio di progetti", "spy-story" e quant'altro.
Dopo il testacoda Massa è precipitato nelle retrovie, ma non possiamo soffermarci a parlare di Massa troppo a lungo, perché quello ha fatto un testacoda ed è ripartito.
Ad altri piloti non è andata così bene:
> contatto tra Vettel e Fisichella, fuori entrambi;
> presumibilmente coinvolto anche Button, fuori anche lui;
> altro presunto contatto tra Webber e Davidson, Davidson fermo, Webber ritirato dopo avere raggiunto ai box.
La safety car è entrata in pista.
In quel momento i primi cinque erano Hamilton, Kubica, Kovalanen, Rosberg e Heidfeld, ma per qualche strano motivo, nonostante fosse fisicamente presente quindi i telecronisti non se lo siano inventati mentre elencavano le posizioni, Rosberg non veniva riconosciuto dalla grafica, che metteva Heidfeld al quarto posto e Rosberg da nessuna parte, come se fosse stato uno Scott Speed qualsiasi.
Speed: "E io cosa c'entro?"
L'Autrice(C): "Niente, ma mi sembrava bello nominarti a caso."
Liuzzi: "E io?"
L'Autrice(C): "Hai ragione, avrei dovuto nominare anche te."
Voce fuori campo: "Anche Sutil e Trulli sono stati nominati. Saranno i telespettatori tramite il televoto a decidere chi dovrà abbandonare la pista tra circa un quarto d'ora."
Il televoto: "Sutil."
Voce fuori campo: "Avete votato Sutil fuori, ma per non farci mancare niente direi che possiamo eliminare anche Trulli, sarà solo questione di minuti."
Qualcuno potrebbe azzardare che incidenti e problemi tecnici stavano mettendo fuori un numero enorme di vetture, specie considerando che eravamo a malapena a metà gara... ed effettivamente è proprio così, ma il problema è che le cose non erano esattamente sul punto di cambiare, anzi...
Però almeno ci siamo goduti qualche giro di calma, con i pitstop, le McLaren in prima e seconda posizione, Raikkonen che tentava una strategia diversa per recuperare posizioni, mi è parso di capire...

Poi, a metà gara, è successo l'episodio più polemico del weekend.
Nelle retrovie c'è stato un contatto tra Coulthard e Massa.
Coulthard ha sfasciato la macchina, Massa no, ma la sua gara sarebbe comunque finita di lì a pochi giri per un guasto al motore.
Intanto c'era in pista la safety car per l'incidente di Coulthard, ma le polemiche non riguardano la safety car né nulla di quello che è successo in pista nei momenti successivi.
In realtà si potrebbe azzardare che Coulthard è l'unico polemico, in tutta questa situazione, sta di fatto che pare avere commentato, post-gara, l'incidente di Massa con queste testuali parole: "se quel piccolo bastardo non mi chiede scusa, lo prenderò a calci fino a fargli uscire merda di tre colori".
Povero Massa, ha avuto a che fare con Coulthard nel momento sbagliato! Un tempo il Mascellone si sarebbe limitato a un'alzata di dito medio!
Ad ogni modo pare che Massa si sia guardato bene dal chiedere scusa a Coulthard per l'incidente e pare anche non essere convinto di avere particolari responsabilità. Gli è andata bene: i commissari sembravano pensarla come lui.

Intanto ci si preparava per il restart.
Hamilton primo.
Kovalainen secondo.
Raikkonen terzo.
Qualcuno potrebbe chiedersi che cosa ci facesse Raikkonen terzo...
"Non state a disturbarvi! Non ci rimarrò molto a lungo."
Infatti ha messo le ruote sull'erba.
I telecronisti: "L'abolizione del traction control, bla bla bla, bla bla bla..."
Quando ho scritto che Raikkonen ha messo le ruote sull'erba non sono stata abbastanza chiara: non intendo dire che ha fatto una piccola sbavatura, ma che ha fatto un errore madornale che l'ha fatto precipitare nelle retrovie, un po' come quello che aveva commesso Massa a inizio gara.
Non c'era nemmeno l'ombra di una Ferrari in zona punti e, a guardarci bene, nonostane la situazione non c'era in zona punti nemmeno una Super Aguri e questo era altrettanto grave.
Poi un'amara verità: Sato fuori! Ormai non c'erano Super Aguri nemmeno fuori dalla zona punti, erano tempi duri per il motorsport giapponese.
In compenso c'era Barrichello che era quinto su una Honda.
Penso che fosse già pronto con i fazzoletti, perché il suo risultato avrebbe potuto essere molto pittoresco, specie alla luce del fatto che non andava a punti dal 2006.
Tutto ciò perdeva d'importanza, almeno un po', di fronte a un'altra grossa novità: c'era nientemeno che Bourdais dietro di lui, in sesta posizione!
Nel frattempo Hamilton era in testa e anche con un certo vantaggio, seguito da Kovalainen che aveva un certo vantaggio su Heidfeld che era terzo, ma c'erano cose più pittoresche a cui pensare, piuttosto che a un'imminente doppietta McLaren. Anzi, la McLaren non ha nemmeno fatto doppietta.

Si parlava con insistenza del traction control e del fatto che ogni errore poteva condurre a svarioni molto più notevoli che in passato, quindi un errore di qualcuno avrebbe potuto essere determinante.
Raikkonen ha provato a diventare il jolly intorno al quale ruotava il risultato del gran premio.
Non ha ruotato niente, se non lui, facendo un bel trecentosessanta gradi giusto per non farsi mancare niente. Poi ha ritrovato la strada.
Qualcosa come un paio di giri dopo, a 14 giri dalla fine, invece Glock è riuscito a strafare, sfasciando un cordolo e, dato che il cordolo non era sufficiente, anche la propria macchina contro un muro: safety car in pista.
Hamilton si era già fermato ai box: era secondo dietro Kovalainen.
Kovalainen era in testa, per il momento, ma doveva fermarsi.
Qualcuno stava finendo la benzina: quel qualcuno, nello specifico, era Barrichello.
Rientrato ai box con la pitlane chiusa, è tornato in pista con l'ombra di una penalità che incombeva su di lui.
Poi la pitlane è stata riaperta: Kovalainen e altri sono rientrati.
Le vetture si sono riaccodate dietro la safety car.
Nakajima è venuto a contatto con Kubica, in quei frangenti. È riuscito a proseguire, Kubica no.
Hamilton primo.
Heidfeld secondo.
Addio Kova, addio doppietta McLaren.
Barrichello terzo...
...
...
...
...BARRICHELLO TERZO!
...
...
...
...ma appunto, incombeva su di lui una penalità e c'erano buone probabilità che non l'avremmo visto scoppiare in lacrime sul podio.
La cosa mi dispiaceva.
La cosa mi dispiaceva parecchio.
Anche Barrichello avrebbe dovuto scrivere una lettera a Babbo Natale chiedendogli di farlo salire sul podio, di tanto in tanto.
Babbo Natale: "Ma è già buona che gli ho lasciato un sedile su cui appoggiare il fondoschiena!"
Barry: "Come sei KaTtIvO con me."
Babbo Natale: "Io ho sempre tifato Schumacher e ho sempre sperato che ti asfaltasse."
Barry: "Grazie per il pensiero, ma ce l'avrebbe fatta anche senza le tue speranze."
Babbo Natale: "E comunque a breve verrai penalizzato."
Barry: "Grazie per il pensiero, mi sono accorto anche di questo."
Babbo Natale: "Però immagino che tu non ti sia accorto che, quando sei tornato in pista dopo il tuo pitstop durante la safety car, c'era il semaforo rosso all'uscita della pitlane."
Barry: "No, effettivamente a quello non ci ho fatto caso."

Mentre ci godevamo gli ultimi momenti di Barrichello in terza posizione, c'era un acceso duello per il sesto posto tra i due finlandesi e Alonso.
Kovalainen ha superato Raikkonen.
Poi Alonso ha superato entrambi.
Intanto Barrichello è rientrato, lasciando la terza posizione a Rosberg e no, vi vieto tassativamente di fare commenti carichi di stupore, perché dovete riservare la vostra meraviglia a qualcosa di molto più strabiliante della terza posizione di Rosberg: la quarta posizione di Bourdais!
Quinto risaliva Alonso, che però sembrava avere problemi alla vettura: invece di avvicinarsi a Bourdais tendeva ad allontanarsi e, anzi, si ritrovava con Kova negli scarichi.
Kovalainen: "Sììììì! Noi renne in letargo ci stiamo finalmente svegliando!"
Raikkonen: "La mia macchina, invece, si sta addormentando."
La sua gara è finita così, a quattro giri dal termine, per un problema al motore.
A tre giri dalla fine, poi, è successo qualcosa che mi auguro vi faccia gelare il sangue nelle vene: Bourdais, che era ancora quarto, ha subito lo stesso destino.
C'erano solo sette vetture in pista, il che implicava che Bourdais sarebbe stato classificato ottavo e avrebbe visto la luce di un punto...
...
...
...anzi, settimo, con due punti, vista la squalifica di Barrichello per la faccenda del semaforo, con Raikkonen ottavo, autore di un punto.
Questo, però, l'avremmo scoperto soltanto a gara terminata. Per il momento c'era Kovalainen che, immedesimandosi in una renna, tirava cornate ad Alonso.
L'ha superato.
Poi, però, Alonso si è ripreso la posizione, andando a classificarsi definitivamente quarto, davanti alla McLaren.
Sesto è arrivato fisicamente Barrichello, ma non era destinato a conservare la posizione, pertanto ciò ha fatto risalire in sesta posizione l'unica altra vettura ancora presente in pista: la Williams di Nakajima.
Heidfeld, con il secondo posto, ha preso otto punti per sé e per la BMW.
Rosberg ne ha presi sei e Nakajima tre, con un totale di nove punti per la Williams.
Al momento attuale la Williams è in seconda posizione nella classifica costruttori e, per quanto ciò sia destinato a non durare che per un battito di ciglia, dovrebbe farci fare una standing ovation in branco.

Poi la gara è finita ed è arrivato il momento del post-gara.
Hamilton era decisamente più su di giri del solito.
Arrivato al parc fermé, è sceso dalla vettura e si è messo a saltellare in modo piuttosto scatenato.
Poi, dopo diversi minuti di saltelli, nel corso dei quali Heidfeld si stava slacciando le cinture di sicurezza ancora più lentamente di Webber l'anno scorso al GP d'Europa, il tutto mentre Rosberg era già nella sala che sta sul retro del podio, finalmente si è diretto verso le scale.
Dopo qualche saltello, si è finalmente tolto il casco e l'hans. Giunto sul retro del podio ha continuato ha appoggiato il casco, ha continuato a saltellare, ha gettato l'hans a terra, si è messo a saltellare usando Rosberg come appoggio, si è diretto verso Ron Dennis e si è fatto coccolare da quest'ultimo, mentre i telecronisti parlavano del fatto che tra Dennis e Hamilton ci sia una "father-son relationship", il che significa che, seppure in assenza del vero padre di Hamilton, c'era comunque chi si occupava di lui. Nel frattempo, finalmente, anche Heidfeld è giunto a destinazione.
Dopo lo scambio di effusioni con il suo team principal, Hamilton ha ripreso a saltellare e si è messo a bere da una bottiglia d'acqua, che mi pare di capire Ron Dennis gli abbia ribaltato addosso just for fun. RON, NON SEI TU IL BAMBINO!
Poi, finalmente, dopo altri saltelli vari, Hamilton è andato a saltellare anche sul podio, ancora in preda a un trip allucinogeno, probabilmente dovuto al fatto di avere vinto il gran premio mentre i suoi avversari erano tutti ritirati.
Poi sono iniziati gli inni nazionali (anzi, l'inno nazionale, dato che Hamilton e la McLaren sono entrambi britannici). Qualcuno dovrebbe seriamente spiegare a Rosberg che durante gli inni nazionali non ci si sistema il cappello, ma il cappello si toglie. Quando ho commentato con E. questo fatto (qualcuno potrebbe chiedersi perché io e la mia amica ci siamo messe a parlare del cappello indossato da Rosberg durante una cerimonia di premiazione, ma la realtà dei fatti è che ci piace spaziare da un argomento all'altro, gufo di Interlagos compreso, anche se stavolta non c'entra niente), la sua risposta è stata: "sì, ma tanto non ha i capelli tagliati a cresta o sparati in aria come Raikkonen, quindi per quanto mi riguarda può anche tenere il cappello".
Terminato l'inno nazionale, Hamilton si è messo a saltellare un'altra volta, cosa che ha fatto anche dopo la consegna dei trofei e anche dopo.
Avevo a disposizione anche la conferenza stampa e ho pensato di guardarla, scoprendo che mentre parlava Rosberg aveva le lacrime agli occhi e singhiozzava, segno evidente che in quei pochi giri che Barrichello ha passato in terza posizione gli ha trasmesso la sua aura. Il bello in tutto ciò è che la situazione non è migliorata sul finire della conferenza stampa, quando ormai nessuno se lo filava più da cinque minuti buoni e Hamilton stava rispondendo a delle domande sul gran premio della Malesia. Heidfeld, invece, era impassibile. Probabilmente stava pianificando la sua futura conquista del mondo...
In attesa di scoprire se Heidfeld conquisterà il mondo e se le Ferrari combineranno qualcosa di meglio la prossima volta, non ci resta che leggere ancora una volta l'elenco di ritirati che convenzionalmente viene chiamato ordine d'arrivo.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (McLaren), 2. Nick Heidfeld (BMW), 3. Nico Rosberg (Williams), 4. Fernando Alonso (Renault), 5. Heikki Kovalainen (McLaren), 6. Kazuki Nakajima (Williams), 7. Sebastien Bourdais (Toro Rosso), 8. Kimi Raikkonen (Ferrari), Rit. Robert Kubica (BMW), Rit. Timo Glock (BMW), Rit. Takuma Sato (Super Aguri), Rit. Nelsinho Piquet (Renault), Rit. Felipe Massa (Ferrari), Rit. David Coulthard (Redbull), Rit. Jarno Trulli (Toyota), Rit. Adrian Sutil (Force India), Rit. Mark Webber (Redbull), Rit. Jenson Button (Honda), Rit. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Sebastian Vettel (Toro Rosso), Rit. Giancarlo Fisichella (Force India), DSQ. Rubens Barrichello (Honda).

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Milly Sunshine