mercoledì 15 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Canada 2008

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di rivedere e commentare tutti i gran premi di quella stagione. La cosa mi è piaciuta, quindi ho deciso di fare lo stesso con il 2008.
I #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi continuano e, attualmente, sono commenti ai gran premi del 2008 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2008.

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Canada 2008: Semafori rossi, incidenti in pitlane, doppiette improbabili e... Superman Returns!

Benvenuti a Montreal, laddove i castori si nascondono a lato del circuito e ogni tanto si fanno stanare dalle telecamere (voci di corridoio narrano che in passato uno sia stato investito / sia stato vicino a farsi investire da Anthony Davidson mentre attraversava la pista o tentava di farlo).
Vista l'uscita di scena del Gran Premio degli Stati Uniti disputato tra il 2000 e il 2007, vinto sempre dalla Ferrari tranne che nel 2001 e nel 2007, nonché protagonista dello "scandalo" delle gomme Michelin nel 2005 quando soltanto sei vetture si schierarono sulla griglia di partenza, a partire da quest'anno il Gran Premio del Canada è l'unico appuntamento nordamericano del campionato di Formula 1 e fin dalla prossima volta si tornerà in Europa.
La Formula 1 è arrivata a Montreal con una classifica che recitava Hamilton 38, Raikkonen 35, Massa 34; sei gran premi disputati finora, due vittorie per ciascuno di loro.

Australia: Hamilton.
Malesia: Raikkonen.
Bahrein: Massa.
Spagna: Raikkonen.
Turchia: Massa.
Monaco: Hamilton.

Un intero weekend, un gran premio disputato più o meno quando per noi europei è l'ora di cena (dipende con che standard, per gli standard dei miei nonni l'ora di cena potrebbe anche essere già passata), il tutto per scoprire chi, tra questi tre, sarebbe stato il primo a portarsi a casa la terza vittoria stagionale.
Certo, ora mi direte che ci sono anche altre cose da scoprire in un gran premio, e queste cose potrebbero essere:
> Sutil arriverà al traguardo?
> Entrambe le Toro Rosso usciranno indenni dalla prima curva?
> Verranno inquadrati di più i piloti oppure il padre di uno di loro scelto a caso, esattamente quello al volante della McLaren numero 22?
> Qualcuno parlerà del duello Toyota vs Williams motorizzata Toyota o è un argomento già accantonato una volta per tutte?
La mia risposta è sì (non alle domande di cui sopra), ci sono anche tante altre cose da scoprire, quando viene disputato un gran premio, ma va da sé che, a meno che non accadano eventi clamorosi, l'attenzione vada in genere tutta sul vincitore. È questa la ragione per cui tutti ci chiedevamo chi l'avrebbe spuntata tra Hamilton, Raikkonen e Massa. Nella vita, dopotutto, ci vuole anche qualche certezza, e la certezza è che, quando facciamo una lista dei vincitori più probabili, andiamo a concentrarci su quello che abbiamo visto di recente oppure nelle passate edizioni.
Nell'unica edizione passata in cui essendoci il monogomma la differenza di fornitore di gomme non ha avuto il benché minimo effetto sul risultato non essendoci, ne era uscito vincitore Hamilton su McLaren.
Curiosamente Hamilton era anche il vincitore dell'ultimo gran premio disputato finora e a Montecarlo non si può negare che sia andato fortissimo, anche se sul finale del commento mi sono persa a parlare dei punti conquistati da Barrichello. Dopotutto ci sono anche altre cose da scoprire, l'ho detto io stessa, e i punti di Barrichello a mio parere sono degni di essere ricordati quasi al pari di una vittoria altrui.
Tornando a noi, Hamilton era il favorito per Montreal?
Prima di vedere le qualifiche avrei detto che non era poi così scontato.
Dopo avere visto le qualifiche, invece, ho pensato che ci fossero buone probabilità che avesse la vittoria in tasca.
Raikkonen partiva dalla seconda fila.
Massa partiva addirittura dalla terza.
Le probabilità che Massa potesse vincere mi sembravano pressoché inesistenti e quelle che l'onore potesse toccare a Raikkonen le vedevo comunque scarse.
La verità dei fatti è che nessuno dei tre ha vinto.
Anzi, due di costoro non hanno nemmeno visto la linea del traguardo, finendo la gara in largo anticipo.
All'altro le cose sono andate decisamente meglio: se non altro la gara l'ha terminata.
Propongo per prima cosa una piccola sintesi delle qualifiche, per non farci mancare niente.

Q1: tutti hanno una vettura a disposizione, Vettel no, l'ha sfasciata nelle prove libere e non c'è stato il tempo materiale per rimetterla in sesto. Partirà ultimo...
...
...
...anzi, no, perché Button non si schiererà nemmeno sulla griglia di partenza e partirà direttamente dalla pitlane, ma il risultato delle qualifiche dice che Button è penultimo. Oltre a lui e Vettel fuori anche l'altra Toro Rosso e le Force India.

Q2: Webber decide di sfasciare a sua volta la macchina, ma è comunque tra i primi dieci, impresa che non riesce al compagno di squadra, a nessuna delle due Toyota, a una delle Williams e a una delle Renault.
Sono aperte le scommesse: secondo voi, tra i piloti della Williams e della Renault, quali non hanno avuto accesso alla top-ten?

Q3: mentre vi aggrappate alla speranza illusoria di vedere Nelsinho e Nakajima accedere all'ultima manche, vi arrendete finalmente al fatto che 1) non ci sono, 2) avete perso i soldi che avete appena scommesso, 3) forse le scommesse non sono il vostro mestiere, se siete caduti su Nelsinho e Nakajima. Hamilton ottiene la pole davanti a Kubica e Raikkonen, mentre Alonso e Rosberg completano la top-5. Viene da pensare che abbiano messo poca benzina, ma intanto sono lì, sono davanti a Massa che è solo sesto e, ancora più indietro, ci sono i compagni di squadra dei due che partono dalla prima fila. L'ultimo con un tempo cronometrato è al volante di una Honda (sorprendente che sia arrivato in Q3, comunque), mentre Webber, come già detto, non dispone di una vettura in quel momento.
Voce fuori campo: "Potrebbe fare l'intero giro a piedi."
Webber: "Potrei provarci, andrei sicuramente più veloce di una Super Aguri."
Un castoro: "Ma non più veloce di me."
Webber: "Ti sfido!"
Un castoro: "Sono pronto."

Griglia di partenza:
1^ fila: il castoro - Webber
2^ fila: Hamilton - Kubica...
...
...
...
...okay, okay, okay, a grande richiesta l'Autrice(C) decide di tornare seria e di segnalare che, prima della penalizzazione di Bourdais (5 posizioni per sostituzione del cambio) e dell'abbandono da parte di Button della griglia stessa, la griglia di partenza recitava:

1^ fila: Hamilton - Kubica
2^ fila: Raikkonen - Alonso
3^ fila: Rosberg - Massa
4^ fila: Kovalainen - Heidfeld
5^ fila: Barrichello - Webber
6^ fila: Glock - Nakajima
7^ fila: Coulthard - Trulli
8^ fila: Piquet - Bourdais
9^ fila: Sutil - Fisichella
10^ fila: Button - Vettel

Adesso non ci resta che passare alla domenica, giorno in cui ne sono successe talmente tanto di tutti i colori che quando la Formula 1 ha lasciato Montreal c'era Kubica in testa alla classifica.
Avanti, fingete di non saperlo e cadete dalle nuvole.
Cadete dalle nuvole come se aveste appena scoperto che, andando a sbattere contro la vettura ferma davanti a voi, si spargono in pista dei rottami e non si finisce la gara...
...
...
...sì, perché il concetto di fondo è questo, non il fatto che il castoro inquadrato il giorno delle qualifiche fosse un animale piuttosto grazioso e che la sua presenza fosse molto pittoresca. Prometto che nei miei commenti, d'ora in avanti, farò il possibile per battermi per i diritti degli animali che popolano i circuiti, anche se non sono gufi, anche se la prassi vuole che ricevano meno attenzione dei presunti contendenti al titolo che si ritirano in pitlane.

POTERE AI CASTORI DI MONTREAL!
POLE POSITION ONORARIA AL CASTORO!
THREE.
TWO.
ONE.
GOOOOOOOOOOOOOOO!
Riviviamo la gara in slow-motion, chiedendoci per l'ennesima volta come sia stato possibile avere una gara al contempo normale e al contempo folle.

Si parte.
Si parte anche piuttosto tranquillamente, per una volta.
Hamilton mantiene la prima posizione.
Kubica mantiene la seconda e Raikkonen mantiene la terza.
Nessuno ci fa caso, ma Rosberg si ritrova quarto davanti ad Alonso.
Massa è terzo.
Seguono Kovalainen e Heidfeld, ma ultimamente nessno fa caso neanche a Kovalainen e Heidfeld, neanche fossero gente tipo Rosberg e Alonso.
Alonso: "Guarda che io sono un due volte campione del mondo e l'anno scorso guidavo una McLaren."
Voce fuori campo: "Magari se continuavi a guidarla invece di scappare a gambe levate, forse a quest'ora una vittoria l'avresti anche portata a casa."
Hamilton: "No, gliel'avrei impedito."
Alonso: "Taci, poppante. Sono scappato via a gambe levate per non doverti sopportare di continuo e a quanto pare ti ritrovo anche qua. Pensa alla tua gara, allo stesso modo in cui Sutil sta già pensando a come finire la propria."

La gara di Sutil è durata una quindicina di giri, ovvero non tanto.
Curiosamente è lui la scheggia impazzita da cui è partita la successione di eventi che ha portato al caos.
Ovviamente non è colpa di Sutil, però visto che tra i vari piloti che ci hanno rimesso uno è quello che l'ha speronato la scorsa volta quando era in quarta posizione - accidenti a lui! - sono certa che avrà valutato questo lato positivo, nel fare il bilancio di fine giornata.
Sutil: "Chi ti dice che io stili un bilancio di fine giornata?"
L'Autrice(C): "Hai ragione, forse è molto meglio non farlo e, per quanto mi riguarda, è meglio che, invece di dare la parola a te, me la tengo stretta e narro gli eventi che si sono susseguiti."

Prima dell'Apocalisse:
> incidente di Sutil;
> ingresso della safety car;
> pitlane chiusa;
> Button rifornisce quando la pitlane è chiusa, dovrà scontare una penalità in seguito;
> la voce fuori campo mi ricorda che a nessuno importa un fico secco di Button, dei suoi rifornimenti e delle sue penalità.

Per scatenare l'Apocalisse basta poco.
Viene aperta la pitlane.
Tutti rientrano in branco.
Tutti si apprestano a uscirne in branco e, sorpesa, Kubica è il primo a sfilare.
Dietro a lui ci sono Raikkonen e Hamilton.
Segue a distanza Rosberg e si intravede da lontano la sagoma di una Renault.
Il semaforo è rosso.
È rosso, come nel 2005, quando Montoya tornò in pista nonostante il semaforo fosse rosso.
Anche nel 2007 successe la stessa cosa con Massa e Fisichella.
Hamilton fa essenzialmente la stessa cosa di Montoya, Massa e Fisichella, con una sola variante: Montoya, Massa e Fisichella non avevano vetture ferme davanti e se ne sono andati in pista in tutta tranquillità, salvo poi essere squalificati in momenti successivi.
Hamilton ovviamente in pista non ci torna.
Sfonda il posteriore della vettura di Raikkonen con l'anteriore della propria.
Tutto questo lo vediamo a malapena, perché l'inquadratura è frontale.
Ci vorranno dei replay, per ammirare la scena in tutta la sua epicità, perché dal davanti abbiamo visto solo una parte del tutto e ci è sfuggita la più divertente.
La più divertente è che, evidentemente, il giorno in cui distribuivano la capacità di riconoscere un semaforo rosso i piloti irreperibili erano più di uno, dato che i replay mostrano come anche Rosberg abbia preso parte, seppure in un secondo momento, all'incidente. Pare che anche lui intendesse non fermarsi e, qualche istante dopo che Hamilton è andato a tamponare Raikkonen, ha cozzato contro i rottami della vettura di Hamilton, rompendo l'ala anteriore.
È riuscito a ripartire (con il semaforo verde), salvandosi dalle critiche per il ruolo marginale avuto nella faccenda e soprattutto perché il suo ruolo è stato quello di speronare una McLaren già incidentata invece che una Ferrari.

Torniamo a Hamilton e Raikkonen.
Scendono dalle vetture.
Hamilton non è in una bella situazione, sarebbe più che opportuno scappare a gambe levate.
Per sua fortuna, l'incidente l'ha avuto con Raikkonen e non con qualcuno che, al posto di Raikkonen, lo infilerebbe volentieri in un tritacarne.
Raikkonen reagisce in stile Raikkonen: si avvicina a Hamilton, gli dà una pacca su una spalla, fa un cenno rivolto al caos che si sono lasciati dietro e se ne va.
Hamilton: "Meno male. Temevo che non avrei mai più potuto abbracciare mio padre."
Raikkonen: "Io invece avevo temuto di dovere provare a vincere la gara e di prendere parte a una noiosissima cerimonia di premiazione a un'altrettanto noiosa conferenza stampa."
Kubica: "E come pensavi di vincere? Io ero davanti a te!"
A proposito, c'è una cosa che non mi è molto chiara, ovvero la disposizione di Kubica e Raikkonen all'uscita della pitlane, praticamente affiancati, Kubica dal lato del semaforo, Raikkonen dall'altro. Le vetture non dovrebbero stare in fila indiana, in queste situazioni?
Voce fuori campo: "Che cosa te ne frega? Devi unirti al coro di tutti quelli che pensano che Hamilton sia stato un idiota 1) a non fermarsi al semaforo, 2) a buttarsi proprio dal lato dove c'era Raikkonen, invece che da quello in cui c'era Kubica, 3) quando qualcuno ti farà notare che dal lato dove c'era Kubica c'erano anche due commissari che Hamilton avrebbe potuto falciare se si fosse buttato da quel lato, quindi forse nel nonsense di tutto il resto la decisione di buttarsi dall'altra parte era la cosa quasi più sensata che avesse fatto fino a quel momento, declama senza farti troppi problemi che la gara di Raikkonen era decisamente più importante dell'incolumità dei commissari."

Dimentichiamoci del botto nella pitlane e dei millemila replay che ci sono stati propinati.
Parliamo di Massa: rientrato in pitlane nello stesso giro del caos, ne esce senza avere rifornito per un incomprensione con il box.
Nessuno gli ha detto di rientrare, a quanto pare.
Lui ha capito che gli abbiano detto di farlo, quindi è rientrato.
Torna dentro un giro dopo.
Si riaccoda a tutti, dietro la safety car, e per "a tutti" intendo a tutti.
Intanto davanti ci sono piloti che non si sono fermati, ce ne sono nove che precedono Kubica: Heidfeld, Barrichello, Nakajima, Webber, Coulthard, Trulli, Glock, Fisichella e Vettel.
Heidfeld in testa!
Barrichello secondo!
Nakajima terzo!... questa sì che è una grossa novità.
Incredibile ma vero, pare che la BMW possa portarsi a casa una vittoria grazie all'abbandono di campo da parte di tutti gli altri contendenti alla vittoria.
Sarà Heidfeld a spuntarla, accumulando vantaggio nei confronti di Kubica, oppure sarà Kubica a passargli davanti quando Heidfeld dovrà fermarsi?
Al momento non lo sappiamo.
Non sappiamo nulla, non ci resta che attendere e scoprire quello che verrà.

Quello che vediamo nell'attesa:
> testacoda di Nelsinho Piquet;
> nessuno si sorprende particolarmente dell'evento sopra citato;
> passa in sovrimpressione la comunicazione che "incident between cars 1, 7 and 22 will be investigated after the race";
> dopo il pitstop di Heidfeld sia Barrichello sia Coulthard percorrono un paio di giri in testa;
> Massa nelle retrovie taglia per i prati mentre è in lotta con Rosberg;
> vorrei chiedermi perché mai Massa sia in lotta per una posizione, e lo stia anche prendendo in quel posto, con uno che mezz'ora fa combinava casini nella pitlane, ma preferisco non pormi domande.

Ho menzionato il pitstop di Heidfeld.
Avviene al 30° giro.
Esce davanti a Kubica.
Il suo compagno di squadra lo supera.
La dinamica è stata più o meno questa:
Kubica: "Stendi subito il tappeto rosso al mio passaggio."
Heidfeld: "Okay."
Non mi è chiaro cosa succederà: sono su strategie diverse l'uno dall'altro, tutto è possibile.

Cose che abbiamo visto nell'attesa di scoprire che cosa fosse e che cosa non fosse possibile:
> le Toyota di Trulli e Glock prima e seconda prima della sosta;
> Glock in testa con Kubica negli scarichi, prima della sosta;
> Heidfeld... dov'è Heidfeld? dopo avere lasciato passare Kubica il suo passo gara sembra decisamente più lento di quello del compagno di squadra;
> Piquet Jr rientra ai box e si ritira (o era Alonso?!);
> Glock rientra ai box per un semplice pitstop e Kubica ha 11 secondi di vantaggio su Heidfeld, gliene servirebbero almeno il doppio per rimanere davanti dopo la sua sosta;
> Massa sta finalmente combinando qualcosa di positivo risalendo in zona punti, anche grazie al fatto che non dovrà effettuare nessuna ultariore sosta e nel box meccanici e familiari esultano a ogni suo sorpasso;
> incidente di Nakajima;
> un giro dopo, quando mancano 22 giri al termine, Kubica rientra per la seconda sosta;
> Fisichella va in testacoda e si ritira poco dopo.

Voce fuori campo: "E il pitstop di Kubica com'è andato?"
L'Autrice(C): "Prova a indovinare..."
Dopo il pitstop, il secondo e ultimo, mentre Heidfeld non ne farà più, Kubica è in testa.
Heidfeld ha perso tempo durante un duello con Alonso, che poi si è fermato per un'ulteriore sosta.
Si arriva così alla fine della gara, con una doppietta BMW su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo prima del caos nella pitlane.
Prima di salire sul podio, Kubica affermato, parlando in italiano non ho ben capito con chi: "mi sono rotto i coglioni, venti giri non tirati".
Sul podio Kubica è felice.
Per la prima volta sul podio di un gran premio di Formula 1 risuona l'inno polacco.
Heidfeld è sul secondo gradino e sembra meno felice su Kubica.
Io, però, non ho occhi che per qualcos'altro, anzi, per qualcun altro: sul gradino più basso del podio c'è David Coulthard.
Credevo che non sarebbe successo mai più, invece è successo.

RISULTATO: 1. Robert Kubica (BMW), 2. Nick Heidfeld (BMW), 3. David Coulthard (Redbull), 4. Timo Glock (Toyota), 5. Felipe Massa (Ferrari), 6. Jarno Trulli (Toyota), 7. Rubens Barrichello (Honda), 8. Sebastian Vettel (Toro Rosso), 9. Heikki Kovalainen (McLaren), 10. Nico Rosberg (Williams), 11. Jenson Button (Honda), 12. Mark Webber (Redbull), 13. Sebastien Bourdais (Toro Rosso), Rit. Giancarlo Fisichella (Force India), Rit. Kazuki Nakajima (Williams), Rit. Fernando Alonso (Renault), Rit. Kimi Raikkonen (Ferrari), Rit. Lewis Hamilton (McLaren), Rit. Adrian Sutil (Force India).

È stato un weekend strano.
Un anno fa, sullo stesso circuito, Kubica fece quel botto pazzesco.
Oggi ha ottenuto la sua prima vittoria, la prima vittoria per la BMW, che non aveva mai vinto né come Sauber né come BMW.
Ha 42 punti, mentre seguono Massa e Hamilton a 38. Raikkonen è fermo a 35, con Heidfeld a 25 e Kovalainen a 15 rimasto a secco, purtroppo per lui appaiato in classifica con Webber.
La Ferrari comanda ancora la classifica costruttori con 73 punti, solo tre più dei 70 della BMW, mentre la McLaren è ferma a 53.
Tutto cambia così in fretta, a volte. Non ci resta altro da fare che chiederci quali saranno le prossime sorprese a cui assisteremo.
Il podio di Coulthard è stato senz'altro una di quelle positive. Almeno stavolta non ha dovuto travestirsi da Superman per salirvi...

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