sabato 11 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Bahrein 2008

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di rivedere e commentare tutti i gran premi di quella stagione. La cosa mi è piaciuta, quindi ho deciso di fare lo stesso con il 2008.
I #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi continuano e, attualmente, sono commenti ai gran premi del 2008 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2008.

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Bahrein 2008: Pole Day in qualifica, Brazilian Day in gara

Ridatemi subito la spy-story.
Non avrei mai e poi mai pensato di potere pronunciare una simile affermazione, ma per il nostro intelletto credo che parlare della spy-story fosse decisamente più culturalmente elevato che parlare dello scandalo Mosley.
Sì, perché attualmente c'è un nuovo tormentone, relativo a un video pubblicato sul sito del News of the World(?), testata britannica, che ritrae il presidente della FIA Max Mosley che prende parte a un'orgia sadomasochista insieme a varie prostitute che indossano uniformi naziste. Questo, almeno, è quanto si racconta. Non mi è passata nemmeno lontanamente per la testa l'idea di andare a cercare immagini in rete.
Naturalmente nessuno è rimasto indiffernete di fronte alla notizia e, appunto, visto l'entità della notizia, mi auguro che quanto prima saltino fuori dei nuovi progetti fotocopiati o che ci sia una coppia di compagni di squadra che si prendono a coltellate, così almeno si parlerà di polemiche relative a fatti accaduti in pista, invece che a cose che non c'entrano niente con i motori.

Direi di lasciare Max Mosley da parte, facendo un passo indietro al commento al gran premio della Malesia. Ho affermato che Barrichello è andato in giro per prati all'ultimo giro, perché l'avevo riconosciuto dal casco. Il problema è che, facendo maggiore attenzione al casco di Button guardando questo gran premio, mi sono accorta che il colore in cima è molto simile e sarei pronta ad affermare che quello che è andato in giro per prati in Malesia fosse in realtà Button. Quindi ne approfitto per porgere le mie più sentite scuse a Barrichello, informandolo che ancora una volta, ad ogni gran premio, anche nel weekend del gran premio del Bahrein ho sperato con tutte le mie forze che potesse vedere l'aura gloriosa della zona punti.
Sperare è servito a qualcosa? No.
Purtroppo sembra che il destino di Rubinho sia quello di rimanere lontano dalla zona punti, con mio estremo disappunto. Forza Rubinho, so che un giorno ce la farai!

Espresse le mie speranze a proposito di un ipotetico arrivo in zona punti di Barrichello, introdurrei alcuni argomenti del giorno:
> Massa ha dimostrato di non sapere guidare senza il traction control, ma improvvisamente ha imparato oggi dato che non solo è arrivato al traguardo ma ha anche vinto (l'ho già anticipato nell'assurdo titolo che ho dato a questo commento, posso anche fare questo genere di rivelazioni compromettenti);
> nonostante fino all'anno scorso si potesse, quest'anno anche in Bahrein non c'è il logo della Marlboro sulla Ferrari, che non si vede fin dai tempi del gran premio della Cina 2007 (mentre per gli altri team mi risulta che nessuno sia più sponsorizzato da marchi di tabacco);
> in Medio Oriente in futuro ci sarà un altro gran premio, che si svolgerà negli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi...
...
...
...insomma, nel giorno in cui Kubica partiva dalla pole position, si è parlato di tutto tranne di Kubica che partiva dalla pole position, se non per accennare che è il primo pilota polacco a partire dalla pole position, anche perché è il primo pilota polacco ad avere mai gareggiato in Formula 1.
Ora, dato che è obbligo dei miei lettori fingere di non sapere che cosa sia successo nel corso del weekend, credo che sia doveroso parlare degli eventi che si sono susseguiti nel weekend mediorientale.

Q1: fuori le Super Aguri, fuori le Force India, fuori una Redbull e fuori anche una Toro Rosso!
Q2: fuori i due tori restanti, insieme a una Honda, una Renault, una Toyota e una Williams. Per intenderci: ci sono team che vanno più lenti di altri, ma anche piloti che vanno più lenti dei compagni di squadra.
Q3: i piloti passati in top-ten a spese dei loro compagni di squadra si sono accaparrati le ultime posizioni disponibili, con BMW, Ferrari e McLaren in ordine sparso a competere per la pole position. Sorpresa delle sorprese, mentre tutti si aspettavano Hamilton o Raikkonen, vincitori dei passati gran premi, i due si sono dovuti accontentare della seconda fila, con Massa secondo classificato e Kubica in pole!

La griglia di partenza è stata la seguente:
1^ fila: Kubica - Massa
2^ fila: Hamilton - Raikkonen
3^ fila: Kovalainen - Heidfeld
4^ fila: Trulli - Rosberg
5^ fila: Button - Alonso
6^ fila: Webber - Barrichello
7^ fila: Glock - Piquet
8^ fila: Bourdais - Nakajima
9^ fila: Coulthard - Fisichella
10^ fila: Vettel - Sutil
11^ fila: Davidson - Sato

Quanto sono soddisfatta di Sato ultimo? Meno infinito.
Quanto sono soddisfatta del fatto che la Super Aguri sembri la reginetta incontrastata dell'ultima fila? Ancora di meno, perché significa che, se anche Sato non fosse ultimo, potrebbe puntare al penultimo tempo ad andare bene. La Super Aguri è in difficoltà finanziarie: i fasti della scorsa stagione sono sicuramente lontani.
Queste immagino che siano state le reazioni dei piloti dopo le qualifiche:
Kubica: "Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di me, ma sono in pole."
Massa: "Non dire ca**ate, tutti ti esaltano solo perché esisti e, in Italia, lo fanno soprattutto perché parli italiano pur non essendo ferrarista. È una cosa che gli italiani non concepiscono e, quando succede, ti portano su un piedistallo."
Kubica: "Eh, sai, vivendo in Italia ho dovuto per forza parlare in italiano, perché era l'unico modo che avevo per interagire con le persone."
Massa: "Ti capisco. Quello che non capisco è come mai sono dietro di te, ma domani ti romperò il cu*o."
Kubica: "Non in senso letterale, spero."
Massa: "No, io faccio incidenti solo perché non c'è il traction control, non perché ho voglia di buttarti fuori."
Hamilton: "Mentre voi vi buttate fuori a vicenda, io vi guardo mangiando pop-corn...
...
...
...oh, ho perso i pop-corn! Devo assolutamente ritrovarli, secondo me è tutta colpa di Alonso, deve essere stato lui a rubarmeli."
Kimi: "Non dire idiozie, Alonso è molto più indietro di noi."
Hamilton: "Vorrà dire che andrò a centro gruppo a stanarlo."
Kova: "Scusa se te lo dico, ma non mi pare un'idea molto saggia."
Heidfeld: "Nessuno mi prende in considerazione come al solito. È un'ingiustizia! Se solo fossi stato finlandese o brasiliano... o polacco."
Kubica: "Se non altro siamo confinanti! ...però almeno dalle mie parti abbiamo già scoperto dell'esistenza dei rasoi."
Voce fuori campo: "Avete già fatto un po' troppi spoiler sulla gara. Non era necessario anticipare anzitempo i problemi di Hamilton."

Già, perché per Hamilton non è filato tutto liscio, nemmeno lontanamente.
L'abbiamo ritrovato in decima piazza dopo la prima curva, non è ben chiaro perché, forse si era semplicemente addormentato.
Poi l'abbiamo ritrovato un attimo dopo che recuperava posizioni.
Ha superato Webber.
Ha cercato di superare Alonso.
Incredibile ma vero, ha cozzato contro il retrotreno di Alonso e ha sfasciato l'ala anteriore.
Alonso: "Ciò mi rende soddisfatto."
Hamilton: "è tutta colpa tua!"
Alonso: "Sì, lo confesso, ti ho ordinato io di venirmi addosso."
Hamilton: "Aspetta che finisca la gara, poi risolviamo questa faccenda con una rissa in stile film western."
Alonso: "Ho già pronto il tavolo da lanciarti."
Hamilton: "Attento a non colpire Kubica per sbaglio. Ormai gli sta andando tutto storto."
Alonso: "Non quanto a te."
Hamilton: "Io avrò tante altre occasioni per vincere dei gran premi. Kubica ha buttato al vento la sua facendosi soffiare la leadership sotto al naso da uno che non sa nemmeno guidare vetture senza traction control."
Kimi: "Tempo un paio di giri e anch'io ho intenzione di superare Kubica."
È andato tutto secondo i piani: nonostante in un primo momento Iceman si sia fatto sottrarre la terza posizione da Kovalainen, si è ripreso alla grande, andando a prendere anche Kubica. Kova, invece, non era nel massimo del suo splendore, dato che Heidfeld se l'è messo dietro.

Dimentichiamoci di loro, perché nel frattempo sono capitati anche questi fatti:
> Vettel è finito fuori alla partenza, dopotutto a una Toro Rosso doveva capitare e stavolta è toccato a lui;
> Piquet è andato in testacoda al primo giro, quando c'era anche Button(?) nelle sue vicinanze;
> poco più avanti in gara Button si è ritirato dopo un contatto con Coulthard;
> diversamente da come aveva fatto con Massa, Coulthard non pare avere dichiarato di volere prendere a calci Button.
Button: "Forse perché diversamente da Massa io non sono la metà di lui, quindi non gli conviene fare tanto lo spaccone."
Coulthard: "O forse perché sono impegnato a guidare, diversamente da te e da Massa."
Button: "Veramente Massa è ancora in pista."
Coulthard: "Guida sicuramente una Benetton del 1994."
Button: "Questa è una battuta colta, soltanto in pochi potranno capirla."
Coulthard: "Non importa che capiscano. L'unica cosa che importa, oggi, è non arrivare ultimo."
Sutil: "Sarò lieto di aiutarti a compiere la tua impresa andando a occupare proprio quella posizione."

I pitstop non hanno cambiato le posizioni tra i due ferraristi.
Massa è sempre rientrato dopo Raikkonen.
Ha sempre mantenuto la posizione.
Nel frattempo Hamilton era nelle retrovie, impegnato a imprecare, nel primo caso contro Sato, nel secondo contro Fisichella.
Motivo delle lamentele: nessuno dei due gli cedeva la posizione su un piatto d'argento facendogli strada.
Hamilton: "Tutto ciò è ingiusto! Dovrebbero farmi passare, sono il leader della gara."
Sato: "Leader 'sti cavoli, sarai più o meno sedicesimo! E adesso smettila di lamentarti, se no ti pentirai di essere nato."
Hamilton: "Guarda che chiamo Coulthard e gli dico di picchiarti! Anche tu sei la metà di lui."
Sato: "Non oserebbe mai. Io faccio paura a tutti, perché quando sono al volante posso devastare tutto ciò che ho intorno. Fai attenzione, poppante, perché potrei devastare anche te."
Hamilton è fuggito a gambe levate, ritrovandosi a lottare con Fisichella per la quattordicesima piazza.
Poi, dopo il suo ultimo pitstop, penso il terzo visto che ne aveva fatto uno anche dopo il contatto con Alonso, è stato addirittura doppiato da Massa.

Altri fatti accaduti nel frattempo:
> Piquet è finito per prati;
> Piquet si è successivamente ritirato ai box;
> ciò ha fatto risalire Hamilton al tredicesimo posto, ma ha finito ugualmente la gara dietro a Fisichella e ha dovuto anche conquistarsi il tredicesimo posto sul campo dopo un duello con Nakajima;
> Nakajima ha salvato l'onore chiudendo la gara davanti a ben cinque piloti, ce n'erano anche cinque che lo separavano dal suo compagno di squadra, ma non fa nulla... io rimango del parere che Wurz non avrebbe dovuto ritirarsi, ma non si può avere tutto dalla vita;
> nonostante mi diverta a prendere per i fondelli Nakajima, mi sta simpatico così, a pelle, e sono molto felice che un personaggio di quel calibro sia in Formula 1!

Poi la gara è finita.
Massa ha tagliato il traguardo in prima posizione.
Raikkonen è arrivato secondo.
Kubica è arrivato terzo.
Heidfeld è rimasto giù dal podio e Kovalainen è rimasto dietro a Heidfeld.
Dimentichiamoci di Heidfeld, Kovalainen, Kubica e anche di Massa.
All'improvviso, dopo secoli bui, la luce è tornata, ed è tornata in forma di una bionda criniera sparata in aria, in stile cresta dell'epoca McLaren. Ebbene sì, è ufficiale: Kimi Raikkonen ha di nuovo il crestone del 2006, cosa di cui sono stata molto soddisfatta e che ha soddisfatto molto anche E., che me l'ha riferito quando abbiamo commentato il gran premio via SMS.
Kimi: "Yeaaaaaahhhhhh, sono il vincitore morale di questo evento! La mia cresta è bellissima. Che cosa aspetti, Feli, a tirarti su i capelli allo stesso modo?"
Purtroppo nessuno sembra avere dato molta rilevanza alla cresta di Raikkonen. Ci sono cose a cui molti non fanno caso e questa è una di quelle cose.
Giù dal podio c'era la Massa-family. C'erano suo padre Titonho, sua madre Ana-Elena e sua moglie Raffaela. La mia impressione è che la madre di Massa si porti benissimo gli anni che ha.
A proposito di familiari dei piloti, quest'anno non mi pare di avere ancora visto il padre di Hamilton. Che sia diventato finalmente un bambino grande?
Intanto la classifica non parla più a suo favore: Raikkonen l'ha scavalcato portandosi in testa a 19 punti, mentre Heidfeld è secondo con 16. Hamilton ha 14 punti, al pari di Kubica e Kovalainen, ma avendo ottenuto una vittoria è classificato davanti a entrambi, mentre Massa è sesto in classifica con 10 punti.
La cosa più curiosa è la classifica costruttori: c'è in testa nientemeno che la BMW, con 30 punti, ovvero un punto di vantaggio nei confronti della Ferrari e due nei confronti della McLaren.
Non mi sarei mai aspettata, un giorno, di chiudere un commento a un gran premio parlando del fatto che la BMW fosse in testa alla classifica costruttori. Probabilmente non vi resterà a lungo, ma attenzione a non tenere conto dei risultati della BMW, quest'anno potrebbe davvero sorprenderci.

RISULTATO: 1. Felipe Massa (Ferrari), 2. Kimi Raikkonen (Ferrari), 3. Robert Kubica (BMW), 4. Nick Heidfeld (BMW), 5. Heikki Kovalainen (McLaren), 6. Jarno Trulli (Toyota), 7. Mark Webber (Redbull), 8. Nico Rosberg (Williams), 9. Timo Glock (Toyota), 10. Fernando Alonso (Renault), 11. Rubens Barrichello (Honda), 12. Giancarlo Fisichella (Force India), 13. Lewis Hamilton (McLaren), 14. Kazuki Nakajima (Williams), 15. Sebastien Bourdais (Toro Rosso), 16. Anthony Davidson (Super Aguri), 17. Takuma Sato (Super Aguri), 18. David Coulthard (Redbull), 19. Adrian Sutil (Force India), Rit. Nelsinho Piquet (Renault), Rit. Jenson Button (Honda), Rit. Sebastian Vettel (Toro Rosso).

Di questo gran premio resterà qualcosa?
Sicuramente sì.
Lunedì mattina, giunta a Bologna alle sette passate da poco insieme ai miei genitori, dato che mio padre doveva essere ricoverato in ospedale per subire un intervento all'indomani, ho deciso di prendere due copie del giornale a diffusione gratuita.
Una l'ho lasciata a mio padre, perché potesse leggerlo in ospedale, l'altra l'ho infilata nello zaino.
In copertina c'era un'immagine di Massa sul podio.
Più tardi l'ho ritagliata, l'ho ripiegata e l'ho infilata nell'astuccio che da qualche tempo avevo iniziato a tenere nello zaino invece di tenere le penne tutte sparse.
Deve essere stato quello il momento in cui ho pensato che, se Massa si è ripetuto in Bahrein vincendo per il secondo anno consecutivo, potrebbe ripetersi anche in Spagna. E se anche non dovesse accadere, come è probabile che non accada, non importa, perché nulla cancellerà mai il gran premio che ho appena finito di commentare.

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Milly Sunshine