giovedì 7 dicembre 2017

Halo of Fame

Risposta a chi si stesse chiedendo se il titolo di questo post è stato messo per trolleggiare: ovviamente sì. Ora che abbiamo chiarito il concetto, possiamo procedere.

In tutto ci sono dei momenti in cui tutto va bene e ci sono dei momenti di crisi. Per "tutto" intendo anche le polemiche dei fanboy sui social network. Nei momenti migliori c'erano i gran premi e, quando le cose andavano davvero bene da questo punto di vista, c'era gente che si prendeva a ruotate dietro la safety car. Purtroppo le ruotate dietro la safety car hanno abituato fin troppo bene una certa fetta di pubblico che, in tempi di vacche magre (eventuali fanboy di Verstappino all'ascolto, è una citazione biblica, non c'entra nulla con i tori della Redbull), devono accontentarsi di quello che hanno a disposizione per polemizzare.

L'occasione è arrivata, in queste circostanze, con l'apertura della "nuova Hall of Fame" di Parigi, nella quale sono stati inseriti tutti i campioni del mondo di Formula 1 dal 1950 ad oggi, e a tale evento hanno preso parte nove campioni del mondo di varie epoche (Fernando Alonso, Mario Andretti, Nico Rosberg, Jackie Stewart, Sebastian Vettel, Jacques Villeneuve, Alain Prost, Nigel Mansell, Damon Hill) e alcuni familiari di alcuni degli altri (si vede Bruno Senna giù in fondo, mentre si intravede David Brabham girato di lato tra Mansell e Hill).
Numerosi gli assenti, tra cui Hamilton che stava frattanto prendendo parte ai British Motorsport Awards o qualcosa del genere e Button che stava prendendo parte a un evento organizzato dalla Honda in Giappone con piloti di automobilismo e di motociclismo.

Che cosa c'è di difficile in tutto ciò? La Hall of Fame altro non rappresenta che l'albo d'oro della Formula 1, quindi tutti i piloti che abbiano vinto dei titoli vi sono inclusi, sia che ne abbiano vinto uno, sia che ne abbiano vinti dodici in due anni guidando in bilico su due ruote.
Quelli che hanno partecipato all'inaugurazione sono quelli che hanno deciso di partecipare. Verosimilmente anche gli altri sono stati invitati, ma non erano presenti.
Non c'è nessuna ragione per cui qualcuno si dovrebbe scandalizzare...
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...e invece sì! Martedì sera ne ho lette di tutti i colori.
Cose del tipo "i piloti che hanno vinto meno di due o tre titoli non dovrebbero essere inseriti nella hall of fame". WTF?!
Cose del tipo "perché ci sono piloti come Hill e Rosberg, mentre non ci sono piloti come Coulthard, Massa e Montoya?" Mhm... magari perché non hanno mai vinto titoli?
Cose del tipo "tra i piloti presenti ce ne sono vari che sono troppo scarsi per stare lì, perché li hanno invitati?" Mi ricorda un po' i discorsi che sentivo quando venivano organizzate feste di compleanno alle elementari.

Sarà che ho 29 anni e che ormai certe cose le ho superate da molto tempo, però sono molto preoccupata dal fatto che ci sia gente che si sente così oltraggiata da chi ha vinto il titolo negli scorsi anni, dove per "scorsi anni" si può intendere tranquillamente anche il 1996.
Ho avuto la seria impressione - e non è la prima volta che ho quest'impressione, a dire la verità - che ci sia un'ampia fetta di fanboy convinta che il titolo non venga assegnato a chi fa più punti in classifica ma a chi ottiene maggiore apprezzamento popolare da parte di quella gente che, nella vita quotidiana, ha come massima ambizione quella di scrivere sul web insulti rivolti a sportivi random.
Mi sembra che ci sia molta gente che reagisce nello stesso modo in cui io a 11 anni reagii alla vittoria del titolo da parte di Hakkinen, con la sola differenza che i titoli che contestano non sono stati assegnati ieri, ma talvolta 20+ anni fa, e che gli stessi commenti vadano avanti da anni e anni.

Credo seriamente che, tra la gente che oggi affermava sul web che Damon Hill non meritava di diventare campione del mondo, ci sia gente che quando Damon Hill divenne campione del mondo doveva ancora nascere. Molti di loro non sono nemmeno fanboy incalliti di Michael Schumacher - che peraltro non era minimamente in lotta per il titolo l'anno in cui Hill ha vinto il mondiale, ma non fa niente - perché quando hanno iniziato a seguire la Formula 1 Schumacher o era in Mercedes e visto come irrilevante, oppure si era già ritirato.
Ultimamente vedo fin troppa gente convinta che nessuno, nella storia della Formula 1, abbia meritato di vincere il titolo, a parte Hamilton o Vettel.

Mi rendo conto che stiamo vivendo un'epoca che tra dieci anni verrà ricordata come gli anni d'oro del motorsport e che non era mai capitato di avere due quattro volte campioni del mondo sulla stessa griglia di partenza, ma ho l'impressione che l'ignoranza motoristica sia molto galoppante e che si estenda un po' troppo a macchia d'olio.
Considerando il gran numero di gran premi reperibili sul web, sia dei decenni passati, sia recenti, e la possibilità di vederne una parte e di cercare di farsi un'opinione propria, invece che di seguire come pecore gli opinion leader del motorsport, mi sembra un notevole segno di decadimento.

Dimenticavo: ho letto anche chi contesta il fatto che Rosberg sia davanti al centro, perché lì avrebbe dovuto starci Stewart!!!11!!11!!!11!
Su questo sono d'accordo. Se lì ci fosse stato Stewart, che è venti centimetri più basso, il signore anziano calvo che c'è in seconda fila avrebbe potuto comparire in foto anche senza dovere piegare il collo di lato.

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