lunedì 17 marzo 2014

#1: Commento al Gran Premio d’Australia – Melbourne, 14-16 marzo 2014

Cronaca qualifiche | Cronaca gara

LA NUOVA STAGIONE È INIZIATA! *Festeggia con una danza da carnevale brasiliano, tenendo le piume in testa e guardando male il tipo travestito da samurai che agita la katana alle sue spalle.*
Prima di sintonizzarci sull’Australia, però, credo che sia opportuno dedicarci anche a quello che è successo nelle puntate precedenti.

Nel paese natale di Pic, piccolo grande assente di questa stagione, Bianchi e Grosjiiii sono stati invitati a partecipare a una trasmissione televisiva dopo la quale Bianchi è stato rapinato. Per l’esattezza le vicende sembrano essere andate così: una sera Jules è uscito dall’albergo in cui soggiornava per andare fuori a fumare (immagino la grande delusione di tutti quelli che, quando Rosberg rivelò che c’era un pilota fumatore, pensavano che si trattasse di Raikkonen) ed è stato assalito da quattro uomini che gli hanno rubato il Rolex che portava al polso. I fanboy inglesi si sono scandalizzati perché Jules fuma e perché “ha un Rolex nonostante sia solo un pilota della Marussia” (questi evidentemente credono che i piloti della Marussia siano degli straccioni).
In Italia nel frattempo nessuno criticava Bianchi, per due motivi:
1) Bianchi corre per la Marussia e nessuno ritiene importante parlare di lui;
2) Villeneuve si stava dedicando ai pronostici per il mondiale 2014 ed era necessario rivolgere a lui tutti gli insulti.
Stando a quanto ho capito Nonno Jacques ha osservato che Raikkonen potrebbe trovarsi in difficoltà nei confronti di Alonso, perché Raikkonen è un pilota che non cerca il giro più veloce in gara. A prescindere dal fatto che non me ne importa un bel nulla delle gerarchie interne tra Ferniiii e Kimiiii (o meglio, non me ne importerà niente fino al giorno, che attendo con ansia, in cui tra loro saranno finalmente scintille), mi chiedo che cosa stesse facendo nonno Jacques nel periodo 2008-2009, in cui Kimiiii otteneva il giro più veloce in quasi ogni gran premio, specie in quelli in cui combinava poco e niente.

L’ultima novità di un certo livello, prima di iniziare la stagione, è stata scoprire che la Williams-no-Martini-no-party ci aveva trollati tutti, fingendo di non avere sponsor e di essere tutta blu. A sorpresa un bel giorno hanno iniziato a postare su Twitter foto in cui la nuova Williams con lo sponsor del Martini appariva quasi interamente bianca e i piloti indossavano tute bianche con una striscia con i colori dello sponsor sul lato sinistro. Non c’è che dire, la nuova Williams ha stile, perfino Bo77as sembra avere stile con la nuova tuta... per quella di Feliiii invece io avrei proposto volentieri una modifica: da una parte la striscia del Martini, dall’altra una striscia verde-oro.
Nelle foto di rito indossavano le nuove tute anche l’Altro Felipe e la Susie (per chi fosse perso qualche passaggio: si tratta dei due test-driver, il cui ruolo nell’attuale F1 senza test è ovviamente sperare che i titolari rimangano intossicati dal cibo singaporese) e sono sicura che molti fanboy avrebbero preferito vedere Susie in biancheria intima piuttosto che in tuta, e che per parcondicio anche molte fangirl avrebbero desiderato lo stesso da parte dell’Altro Felipe.

E poi finalmente è arrivata l’Australia!
Direi di soprassedere le prove libere, dalle quali emergevano le Mercedes, le Mercedes, le Mercedes, le Mercedes... e di passare alle qualifiche, in cui (in un clima di non piove-piove-non piove ma sta per piovere-non piove ma la pista è bagnata-ora ha ripreso a piovere) l’impossibile è divenuto possibile! Con grande sfortuna della Lotus, per “impossibile” mi riferisco alla presenza di un team messo peggio di Caterham e Marussia. Grosjiiii e Maldiiii hanno arrancato in Q1, Grosjiiii ha preso due secondi e mezzo da Chilton e Maldiiii non è riuscito nemmeno a fare un tempo, ma viste le premesse tutto sommato era quasi meglio risparmiarselo.
In compenso la Caterham, che aveva passato il venerdì ad arrancare, ha dato qualche segno di vita: il piccolo samurai giapponese, di ritorno in F1, è passato in Q2! *______* Poi va beh, c’era Chilliiii che aveva battuto non solo il compagno di squadra ma anche Gutierrez e c’era Sonyericson che era stato più lento di chiunque non fosse al volante di una Lotus.
Per la gara le premesse ovviamente non erano altrettanto esaltanti: è risaputo che ogni volta in cui le Caterham sono arrivate in Q2, poi le cose non sono andate altrettanto bene in gara, per cui c’era da aspettarsi che Kobayashi lo prendesse in quel posto. In realtà è stato tutto un po’ diverso, in quanto è stato Feliiii a prendere Kobayashi in quel posto, ma a questo ci arriveremo a tempo debito.
Per il momento per Kobyyyy c’era un nuovo momento di gloria anche in Q2, quando è riuscito a qualificarsi 15° davanti a Checo che era troppo impegnato a vagare per i prati e subito dietro a Sutil.
Il finale della Q2 ha visto una Ferrari impantanarsi e finire in testacoda sotto la pioggia e non accedere alla Q3, e per un attimo ero sul punto di esclamare “Felipe, che ca**o fai?” per poi ricordarmi che adesso Feliiii corre per la Williams. San Kimi Alcolista da Espoo non è andato oltre il 12° tempo, ma era in buona compagnia, dato che sono stati spediti a giocare a briscola anche Sebbiiii (13° - pare che stesse facendo il suo tentativo nel momento in cui sono uscite le bandiere gialle per il testacoda di Iceman) e Jensiiii (11° - per motivi non meglio precisati).
Questo significava che solo tre team avevano mandato tutte e due le vetture in top ten e che due di questi team erano la Toro Rosso e la Williams. Era un momento da standing ovation, ma purtroppo i telecronisti Rai si accanivano sul povero Bo77as, che “si esalta in queste condizioni”. Infatti, come da chiaro effetto gufata, Bo77as ha ottenuto l’ultimo tempo disponibile in Q3 venendo battuto addirittura dal compagno di squadra (per il quale il concetto di “guidare sotto la pioggia” corrisponde a quello di “esibirsi in una lunga serie balletti nei prati, nelle vie di fuga e su per i guard-rail”), a cui si aggiungeva la retrocessione di 5 posizioni per la sostituzione del cambio, stessa sorte toccata a Gutierrez che però avrebbe perso meno posizioni dato che c’erano meno di cinque piloti qualificati dietro di lui.
La pole si decideva tra le Mercedes e Ricciardo, che volava al punto tale da far propendere il mondo per due verità:
1) la Redbull va meno piano di quanto pensassimo;
2) Ricciardo va più forte del suo predecessore.
Alla fine l’ha spuntata Hammiiii davanti a Ricciardo (urge trovargli un soprannome! Si accettano proposte) e a Princess Nico. Seguivano lo strepitoso Magnus, Ferniiii, JEV, Hulk, il Kiwi, Feliiii e il già menzionato Bo77as.

Per la domenica tutto si prospettava interessante, anche se non c’era nessuna Force India in pole position e probabilmente non accadrà mai (anche se in realtà è già accaduto). La mia eterna mancanza di sonno, però, mi ha fatto propendere per il rimanere a dormire fino a tardi e a guardarmi la gara con la telecronaca di Mazzoni anziché alzarmi alle 6.30 per cercare uno streaming. Non si ripeterà più, anche perché non ci saranno più gran premi alle sette di mattina per quest’anno...

Per Grosjiiii ci sono stati altri problemi: anziché partire dall’ultima fila sarebbe partito dalla toilette... ehm, volevo dire dalla pit-lane, con grande gioia di chiunque rischiasse di essere utilizzato come birillo. È riuscito nella memorabile impresa di beccarsi un drive-through prima ancora che la gara iniziasse per essere uscito dai box troppo presto. Perfino Pic, che probabilmente stava guardando il gran premio da casa cercando di non addormentarsi sul divano, deve avere provato una certa stima nei suoi confronti.
Comunque il giro di formazione è iniziato e tutto è andato per il meglio... mhm... direi di no: Chilliiii fermo, con la necessità di essere condotto nella pit-lane.
Poi... SCATTANO LE VETTURE... anzi, no! La partenza si è trasformata in quella che gli inglesi chiamano “aborted start”, che di solito è una precauzione al fatto che tutte le vetture si schiantino contro l’unica in avaria. Stavolta si trattava di Bianchi, il che significa che la Marussia stava iniziando veramente alla grande. Anche lui si è ritrovato ai box, dove era pronto per partire dietro agli altri due. Non è ben chiaro quale sia stato il suo destino: sembra che sia arrivato a otto giri di distanza dal leader, ma non si sa quando sia andato effettivamente in pista... non quando sono partiti tutti gli altri, pare, in ogni caso.
Finalmente, comunque, c’è stata la vera e propria partenza. Tutto è andato per il meglio davanti, dove Hammiiii permetteva ai tifosi australiani di non sentire la mancanza di Webbiiii. Tutto è andato per il meglio anche dietro, dove Kamikaze Kid si è trasformato in un uragano e ha iniziato a trascinare con sé tutto ciò che trovava sulla sua strada. Alla fine il bilancio non è stato neanche così pessimo: a parte Feliiii e lo stesso kamikaze la cui gara è finita in mezzo ai prati nessun altro ha avuto alcun danno. Feliiii s’è messo a sbraitare non appena è sceso e c’era già gente che scommetteva sull’esito di un’ipotetica rissa tra lui e Kobyyyy. È inutile dire che non c’è stata nessuna rissa: Feliiii si è comportato come d’abitudine, e non si sa se la sua abitudine derivi dal fatto che appartiene alla categoria dei cosiddetti “nice-guy” sempre puccettosi e poco propensi a incazzarsi sul serio quando le cose vanno male o piuttosto che abbia l’abitudine di non scatenare risse per il semplice fatto che la maggior parte degli altri piloti sono il doppio di lui.
Direi però di abbandonare questi due eroi decaduti al proprio destino (anche se Feliiii ha fatto nuovamente parlare di sé in un secondo momento) e di concentrarci su quello che stava succedendo davanti, che è quello che effettivamente conta davvero.

No, ma dai, devo davvero concentrarmi su quello che è accaduto davanti, dove nessuno ha fatto danni epocali?
Va beh, riassumiamo in fretta:
- Princess Nico è andato in testa e non s’è più schiodato da lì;
- Ricciardo è risalito in seconda posizione e non s’è più schiodato da lì;
- Hamilton si è ritirato quando era in top-five e Vettel si è ritirato quando era nelle retrovie, entrambi per guasti talmente fulminei che non abbiamo fatto in tempo ad accorgerci che i due erano in gara;
- Magnus s’è sistemato al terzo posto e non s’è più schiodato da lì;
- Ferniiii non s’è più schiodato dalla quinta posizione in scia a Hulk, il che faceva tanto deja-vu della scorsa stagione (fino al provvidenziale secondo pit-stop, proprio come l’anno scorso).

Nei lunghi momenti di calma piatta e io e mio padre ci siamo lasciati andare ad alcune considerazioni. Nel giro di una ventina di minuti lui ha ipotizzato la possibilità che il mondiale fosse vinto da Ricciardo, Magnussen o Rosberg.
Poi abbiamo fatto alcune considerazioni sulla posizione attuale di un paio di ex campioni del mondo, e ci siamo ritrovati d’accordo sul fatto che uno non sembra nemmeno lo stesso pilota che un po’ di tempo fa è diventato campione del mondo [@te che stai pensando che io mi stia riferendo al tuo pilota preferito e che stai per metterti a polemizzare come al solito ritenendo le mie parole come un affronto personale contro di te: di ex campioni del mondo ce ne sono quattro e le probabilità che io stia parlando proprio del tuo idolo di cui sei follemente innamorato sono basse], mentre un altro che tempo fa è diventato campione del mondo tutto sommato potrebbe avere ancora qualcosa di positivo da regalarci [@te che stai pensando che io prima mi riferissi al tuo pilota preferito: pensa... c’è il 50% di probabilità che il pilota di cui sei follemente innamorato non sia nemmeno stato menzionato, in quel discorso]. NB. Prima di suscitare scontri tra team Kimi e team Ferni, i due piloti in questione NON sono compagni di squadra (ma uno dei due potrebbe essere uno dei due piloti sopra citati).

Bo77as intanto faceva una gara fenomenale... più o meno: risalito fino alla 6^ posizione, ha avuto un incontro con un muretto mentre tentava di attaccare Ferniiii (probabilmente Ferniiii porta con sé qualche gufo tascabile da utilizzare nei confronti dei suoi avversari), ha spiattellato una gomma e ha sparso detriti qua e là e, dopo l’ingresso della safety car durante il quale è avvenuto il famigerato pit-stop in branco, ma senza che nessuno perdesse ruote o che si schiantasse contro chi sopraggiungeva, si è ritrovato in fondo, ma senza nessuna voglia di rimanere in fondo. Risultato: tempo una quarantina di giri e ha ripreso Raikkonen, che aveva già superato prima del momento del romantico incontro col muretto.

Ogni tanto qualcuno è stato costretto all’abbandono, e tra loro c’erano le Lotus. Ne ho anche scambiata una per una Force India, a un certo punto.
Ho detto con mio padre: “Quello è Perez.” Non era Perez, ma Maldonado!

Alla fine tutto è andato nel modo preannunciato, tranne per Ricciardo: si era già scolato lo champagne di qualcun altro quando ha scoperto che, per un’irregolarità legata al consumo di benzina, era stato squalificato. Il piccolo Magnus è quindi risalito in seconda posizione, mentre terzo è giunto Jensiiii che si era ritrovato sempre al posto giusto nel momento giusto.

Per concludere avevo annunciato che sarei tornata sull’incidente al via. Bene, Feliiii ha postato su twitter, più o meno dieci o undici ore dopo l’incidente, delle foto dell’incidente stesso. Considerando che in Australia, dove si trovava, erano più o meno le quattro di notte, io non la trovo una cosa molto normale...

Risultato: 1) Rosberg (Mercedes), 2) Magnussen (McLaren), 3) Button (McLaren)
4) Alonso (Ferrari), 5) Bottas (Williams), 6) Hulkenberg (Force India), 7) Raikkonen (Ferrari), 8) Vergne (Toro Rosso), 9) Kvyat (Toro Rosso), 10) Perez (Force India); +1 giro: 11) Sutil (Sauber), 12) Gutierrez (Sauber), +2 giri: 13) Chilton (Marussia), NC. Bianchi (Marussia), RIT. Grosjean (Lotus), RIT. Maldonado (Lotus), RIT. Ericsson (Caterham), RIT. Vettel (Redbull), RIT. Hamilton (Mercedes), RIT. Massa (Williams), RIT. Kobayashi (Caterham), DSQ. Ricciardo (Redbull).

Guardando questa classifica con Chilton 13°, posso dire solo una cosa: KOBAYASHI, NON CE LA FACEVI PROPRIO A BUTTARNE FUORI ALTRI TRE?! ;-)

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