mercoledì 8 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Review 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007. ||| Nel review basta cliccare sui link di ciascun gran premio per andare a leggere il commento al gran premio in oggetto. |||

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Review 2007: Spy-gate, Iceman-gate, Ferrari-gate

Il campionato 2007 è stato indubbiamente uno dei più carichi di colpi di scena di questo secolo e, andando indietro a memoria, oserei dire anche di molti di quelli del secolo precedente.
L'accusa velata di inizio stagione, di essere un campionato con piloti non abbastanza in grado di rendersi "protagonisti", dovuta al fatto che nessuno dei piloti facesse Schumacher di cognome (in realtà uno sì, ma era irrilevante), è stata mandata in frantumi da quello che abbiamo visto e dal fatto che non abbiamo visto né quello che pensavamo di vedere all'inizio della stagione, né quello che pensavamo di vedere in un secondo momento.

Tutto è iniziato il 18 Marzo in AUSTRALIA, con Raikkonen e Alonso affiancati in prima fila.
Nessuno si è sorpreso, vedere Kimi Raikkonen e Fernando Alonso in prima fila era proprio quello che tutti si aspettavano e che, in assenza di altri punti di riferimento, tutti speravano di vedere. Raikkonen ha vinto, Alonso ha chiuso secondo, ma qualcosa di sorprendente c'è stata: la prestazione di Lewis Hamilton, secondo pilota della McLaren, che poi dire secondo pilota si sarebbe rivelato un eufemismo.
Vincitore della GP2 nel 2006, con all'attivo una percentuale di vittorie superiore al 50% delle gare disputate nelle formule minori, ha dato l'impressione di potere lottare alla pari con Alonso e si è piazzato sul podio dopo essere stato davanti al più celebre compagno di squadra per un lungo tratto di gara.
Doppietta McLaren in MALESIA, l'8 Aprile: Massa partiva dalla pole, ma non era la giornata della Ferrari. Ha vinto Alonso, seguito dal giovane compagno di squadra che ancora una volta superava le aspettative, e da Raikkonen.

Sarebbero venuti tempi migliori per la Ferrari una settimana più tardi in BAHREIN, con il ritorno alla vittoria: il vincitore è stato questa volta Felipe Massa, che ha preceduto al traguardo la McLaren di Hamilton e la Ferrari di Raikkonen.
Si è poi ripetuto quasi un mese più tardi, il 13 Maggio, sul circuito di Montmelò in SPAGNA, in una gara che per la Ferrari è stata meno positiva di quella precedente, dato che di due vetture solo quella di Massa è giunta al traguardo. Completavano il podio le due McLaren, con Hamilton davanti ad Alonso.
È verosimile che quest'ultimo non fosse molto soddisfatto della cosa, ma ha avuto modo di riprendersi il 27 Maggio a MONTECARLO: la McLaren ha fatto di nuovo doppietta e stavolta il campione del mondo in carica ha ottenuto la seconda vittoria stagionale, con Hamilton costretto (dal fato, dalle proprie performance o dal team, questo non lo scopriremo mai) a fissargli il retrotreno. Terzo ha chiuso Massa, ma lontanissimo dai primi due. In generale è stata una giornata negativa per la Ferrari, con Raikkonen autore di un solo punto dopo un incidente in qualifica e una gara incolore. Pare che ad avere contribuito alla sua gara incolore sia stato un sabotaggio da parte di Nigel Stepney, direttore operativo in combutta con Mike Coughlan della McLaren in una serie di vicende che ci saremmo dovuti sorbire per mesi di lì a qualche settimana. Erano ancora bei tempi, quelli di Montecarlo, mancava ancora un mese all'inizio delle polemiche sulla spy-story...

Il 10 Giugno era in programma il gran premio del CANADA. In quel gran premio è successo più o meno di tutto: un terribile schianto per Robert Kubica, che miracolosamente se l'è cavata saltando un solo gran premio, un podio per Nick Heidfeld e Alexander Wurz (tornato come titolare quest'anno in Williams), una sesta posizione per Takuma Sato, già autore di un punto in Spagna, dopo un sorpasso nelle fasi finali della gara su Alonso... e soprattutto la tanto attesa prima vittoria in carriera per Lewis Hamilton. L'enfant prodige della McLaren, autore di cinque podi consecutivi nei primi cinque gran premi, ha vinto al sesto tentativo e ha vinto anche una settimana più tardi al gran premio degli STATI UNITI, facendo doppietta insieme ad Alonso, con le Ferrari subito dietro; tra i due ferraristi è stato Massa a salire sul podio. Curiosità: negli USA Sebastian Vettel, che sostituiva Kubica in BMW, è divenuto il più giovane pilota di sempre ad avere ottenuto un punto in un gran premio di Formula 1. Ne avrebbe ottenuti degli altri alla fine della stagione al volante di una Toro Rosso, ma questo è un altro discorso e, ai fini della nostra ricostruzione, ci interessa relativamente.
Più o meno in quel periodo si iniziava a parlare con una certa insistenza prima del sabotaggio, poi del passaggio di progetti dalla Ferrari alla McLaren.

La Formula 1 è tornata in Europa, dove in FRANCIA la Ferrari ha fatto doppietta e Hamilton ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio. Kimi Raikkonen, vincitore a Magny-Cours il 1° Luglio, si è ripetuto anche una settimana più tardi al gran premio di GRAN BRETAGNA a Silverstone, dove ha preceduto al traguardo le McLaren di Alonso e Hamilton dopo una serie di duelli consumati a colpi di strategia.
Purtroppo per lui la sua cavalcata vincente era destinata a fermarsi con un ritiro al Gran Premio d'EUROPA. L'evento si è svolto in Germania il 22 Luglio, con Alonso vincitore dopo un duello sotto la pioggia con Massa al quale è seguita una lite in italiano in diretta televisiva. Mentre Alonso e Massa si mandavano a vicenda a provare a imparare, il pilota della Redbull Mark Webber otteneva uno storico podio, dopo una lotta abbastanza intensa con la Williams di Wurz. Eroe per un giorno è stato Marcus Winkelhock, chiamato dalla Spyker per una presenza one-off: partito dall'ultima posizione su gomme da bagnato estremo, si è ritrovato in testa quando tutti gli altri sono andati ai box a cambiare mescola e, grazie alla presenza della safety car e alla successiva bandiera rossa, ha percorso da leader ben cinque giri della sua brevissima carriera!

Il 5 Agosto, in UNGHERIA, è accaduto che in McLaren abbiano iniziato, metaforicamente parlando, a lanciarsi i piatti addosso. Alonso e Hamilton si sono rallentati a vicenda durante le qualifiche, Alonso ha dovuto scontare una penalità sulla griglia e la McLaren ha scontato una penalità in termini di punteggio, per cui aveva inizialmente fatto ricorso, ma al quale ha rinunciato in quanto già impegnata in tribunale per la spy-story. Hamilton vincitore, Raikkonen secondo, Heidfeld terzo al secondo podio stagionale.
La pausa estiva, più che a calmare le acque, è servita per lavorare di fantasia sulla situazione in McLaren, che tuttavia era abbastanza compromessa: quando due piloti si lanciano metaforicamente i piatti e il team sta palesemente dalla parte di uno dei due, iniziano i veri casini! Il vero casino, tuttavia, è che in TURCHIA, il 26 Agosto, Massa e Raikkonen hanno fatto doppietta, che Alonso ha dovuto accontentarsi di una terza posizione e che Hamilton, lungamente terzo, si è ritrovato quinto a causa di una foratura.

Da una doppietta Ferrari siamo passati a una doppietta McLaren: in ITALIA ha vinto Alonso davanti a Hamilton, con la Ferrari che si è dovuta consolare con un misero terzo posto ottenuto da Raikkonen. Quattro giorni più tardi, in tribunale, la McLaren è stata esclusa dal campionato costruttori per le vicende della spy-story. Anche Alonso e il collaudatore De La Rosa hanno testimoniato contro il team.
Tre giorni dopo, il 16 Settembre, si gareggiava in BELGIO: due Ferrari seguite da due McLaren, Kimi Raikkonen di nuovo vincitore, Massa e Alonso a completare il podio, Hamilton soltanto quarto. A Spa è terminata la stagione europea: a quel punto rimanevano due gare asiatiche e quella finale in Brasile.

La gara del GIAPPONE è stata disputata il 30 Settembre sotto la pioggia battente. Ne sono capitate di tutti i colori e Webber e Vettel sono stati lungamente in zona podio, prima di finire out per un incidente tra di loro, e tra tutto ciò che è successo c'è stato anche un incidente di Alonso, che l'ha costretto al ritiro. Vincitore davanti alla Renault del rookie Kovalainen e alla Ferrari di Raikkonen, Lewis Hamilton si è ritrovato con un vantaggio enorme in classifica, 12 punti su Alonso e 17 su Raikkonen. Sembrava destinato a vincere il mondiale, forse già una settimana più tardi in CINA, ma a Shanghai (ultima gara in carriera per Alex Wurz, che si è ritirato all'indomani dell'evento) è capitato l'impensabile e, dopo essere rimasto in pista troppo a lungo su gomme usurate, Hamilton si è ritirato dalla seconda posizione finendo in mezzo alla ghiaia mentre rientrava nella corsia dei box. Ha vinto Raikkonen, rimanendo in competizione per il titolo a 7 punti dalla vetta, è arrivato secondo Alonso, staccato ormai di "soli" 4 punti da Hamilton, mentre Massa ha chiuso il podio.

Il 21 Ottobre il campionato si è chiuso in BRASILE e, ancora una volta, è accaduto l'impensabile. Massa è partito dalla pole position ed è stato a lungo seguito da Raikkonen, al quale di conseguenza non è risultato particolarmente difficile vincere il gran premio, il tutto mentre Alonso non andava oltre il terzo posto e Hamilton, al quale bastava un quinto posto per divenire campione del mondo, attardato prima da un errore al primo giro e poi, poco dopo, da un problema al cambio, ha chiuso soltanto in settima posizione. Sia Hamilton sia Alonso, di conseguenza, hanno entrambi perso il titolo per un punto nei confronti di Kimi Raikkonen, visto alla vigilia di Interlagos come il meno "favorito" dei tre contendenti al campionato.
Ron Dennis, team manager della McLaren, non si è dato per vinto e ha tentato di vincere in tribunale il campionato che aveva perso in pista: ha fatto un reclamo contro Williams e BMW, colpevoli a suo dire di avere utilizzato carburanti irregolari. Rosberg e i due piloti della BMW si erano classificati quarto, quinto e sesto: una loro squalifica avrebbe fatto risalire Hamilton in quarta posizione e gli avrebbe assegnato, a tavolino, il titolo.
Il reclamo non è andato a buon fine, Raikkonen è stato ufficializzato come campione del mondo 2007 e la Ferrari ha vinto il titolo costruttori, come facilmente prevedibile.
Curiosamente la Ferrari ha ottenuto 204 punti. La McLaren, se avesse portato a casa il punteggio pieno, avrebbe totalizzato 218 punti, ma avendo rinunciato al ricorso per la penalizzazione dell'Hungaroring, si sarebbe vista decurtare 15 punti, chiudendo quindi a 203, un punto in meno di quelli ottenuti dalla Ferrari.
Curiosità, a proposito di spionaggio: la McLaren, accusata di spionaggio dalla Ferrari, ha in seguito accusato la Renault di spionaggio, ma le polemiche hanno mantenuto una proporzione molto più contenuta.

Tra i soggetti che hanno criticato il tentativo di Ron Dennis di vincere il titolo a tavolino, anche Fernando Alonso ha fatto sentire la propria voce, tanto ormai lui e la McLaren avevano già ufficializzato il loro "divorzio".
Nel 2008 rivedremo Alonso in Renault a fare coppia con l'esordiente Nelson Piquet Jr, mentre il suo posto in McLaren sarà preso da Heikki Kovalainen. Si erano fatti anche i nomi di Adrian Sutil, Nico Rosberg e Ralf Schumacher, ma tutto si è concluso in un nulla di fatto.
Per quanto riguarda Ralf, ha successivamente fatto un test sulla Spyker, ormai ribattezzata in Force India, ma i risultati non sono stati particolarmente eccezionali e non ha ottenuto il volante. Verosimilmente non lo rivedremo mai più al volante di una Formula 1.
Doveva entrare anche un nuovo team, la Prodrive, forse destinato a divenire una scuderia satellite della McLaren, forse destinato a divenire ciò che resta della McLaren se la Mercedes rilevasse la scuderia di Woking, cosa alla quale ogni tanto si accenna, ma pare che non accadrà e che le scuderie rimarranno soltanto undici.
Altre novità per il 2008 sono quelle di tipo tecnico: in particolare verrà abolito il controllo di trazione.

CLASSIFICA PILOTI:
1. Kimi Raikkonen (Ferrari) - 110
2. Lewis Hamilton (McLaren) - 109
3. Fernando Alonso (McLaren) - 109
4. Felipe Massa (Ferrari) - 94
5. Nick Heidfeld (BMW) - 61
6. Robert Kubica (BMW) - 39
7. Heikki Kovalainen (Renault) - 30
8. Giancarlo Fisichella (Renault) - 21
9. Nico Rosberg (Williams) - 20
10. David Coulthard (Redbull) - 14
11. Alexander Wurz (Williams) - 13
12. Mark Webber (Redbull) - 10
13. Jarno Trulli (Toyota) - 8
14. Sebastian Vettel (BMW / Toro Rosso) - 6
15. Jenson Button (Honda) - 6
16. Ralf Schumacher (Toyota) - 5
17. Takuma Sato (Super Aguri) - 4
18. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso) - 3
19. Adrian Sutil (Spyker) - 1
20. Rubens Barrichello (Honda) - 0
21. Scott Speed (Toro Rosso) - 0
22. Kazuki Nakajima (Williams) - 0
23. Anthony Davidson (Super Aguri) - 0
24. Sakon Yamamoto (Spyker) - 0
25. Christijan Albers (Spyker) - 0
26. Markus Winkelhock (Spyker) - 0

CLASSIFICA COSTRUTTORI:
1. Ferrari - 204
2. BMW Sauber - 201
3. Renault - 51
4. Williams/Toyota - 33
5. Redbull/Renault - 24
6. Toyota - 13
7. Toro Rosso/Ferrari - 8
8. Honda - 6
9. Super Aguri/Honda - 4
10. Spyker/Ferrari - 1
11. McLaren - DSQ

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Milly Sunshine